IL SESSUOLOGO MARTY KLEIN RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE

 

 

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INDICE

 

il nostro corpo

Zone erogene e non

L'immagine del proprio corpo e l'imbarazzo

Il ciclo mestruale e la sindrome premestruale

La contraccezione

L'età

La salute sessuale

Le patologie a trasmissione sessuale

il desiderio e l'eccitazione

Il desiderio

La tecnica sessuale

Il gioco e la sperimentazione

L'orgasmo

Le fantasie sessuali

Giocattoli sessuali, letteratura erotica ed afrodisiaci

Che cosa è normale?

amore e intimità

Il calo del desiderio

L'etichetta

La comunicazione

I ruoli sessuali

Monogamia e relazioni extraconiugali

La spiritualità

L'omosessualità

i problemi

Problemi di erezione

Problemi di eiaculazione

Problemi di orgasmo

Conflitti di desiderio

Violenze sessuali

La terapia sessuale

i genitori

In casa

L'educazione sessuale

La gravidanza e l'allattamento

Il genitore solo

Abuso di minore e incesto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL NOSTRO CORPO

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Zone erogene e non

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1. Che cosa sono esattamente le ''zone erogene"?

Per tradizione, l'espressione si riferisce a seni, organi genitali, natiche, zona anale e orale. Il Taber's Cyclopedic Medicai Dictionary definisce la zona erogena «una zona del corpo in grado di produrre desiderio erotico se stimolata» e aggiunge che tali possono essere considerati anche «quei particolari sensi che inducono l'eccitazione sessuale», come per esempio l'olfatto.

Per quanto precisa possa apparire la definizione, è di fatto piuttosto vaga, in quanto al fenomeno di eccitazione sessuale può essere interessato in teoria ogni centimetro quadrato del nostro corpo.

 

2. Perché qualcuno dice che la zona erogena principale è il cervello?

Ora che lo sostiene anche Ann Landers, sappiamo tutti che deve essere vero.

La risposta sessuale si basa generalmente su uno stimolo raccolto dai cinque sensi ed elaborato dal cervello. Il corpo reagisce sessualmente solo se il cervello interpreta un contatto, un suono o un altro stimolo come stimolo erotico. Si può dunque affermare che il cervello sia la zona erogena suprema.

Il concetto di "zona erogena" è di fatto piuttosto limitato e superato, in quanto rientra nell' attuale tentativo della nostra cultura di separare la sessualità da ogni altro aspetto della vita. È un concetto che ci divide in due diverse entità, quella legata alla sessualità e l’”altra”, da cui deriva la facile conclusione che godere di una stimolazione estranea alle zone erogene (per esempio, farsi suchiare le dita o le ginocchia) sia frutto di “perversione”.

Il termine “erogene” è utile solo in circostanze molto specifiche, e non va impiegato per limitare il modo di concepire la nostra sessualità.

 

3. E’ possibile ampliare le zone erogene? E come?

Certamente sì, e proprio in virtù del fatto che, come si è detto prima, il cervello funge da mediatore dell’intero processo di stimolazione/eccitazione erotica. L’antropologia, la storia e la nostra stessa esperienza ci insegnano che qualunque parte del corpo umano può essere zona di interesse sessuale, sia nel ricevere che nel dare piacer.

In quale modo si arriva a capire come ci piace essere toccati? Solo attraverso la pratica diretta. Il che significa provare a masturbarsi, a toccare il proprio corpo in modi e in parti diverse, sperimentare cose nuove con il proprio partner, chiedergli nuove cose e invitarlo a fare lo stesso.

A questi nuovi stimoli si dovrà prestare  la dovuta attenzione, si dovrà provare nei fatti e consapevolmente quali effetti essi provocano in noi e non semplicemente pensare di immaginarne a priori gli esiti. Respirate profondamente, lasciate i sensi liberi di agire e percepite il contatto fisico, la pressione, la sensualità. Guardate il corpo del partner mentre viene toccato o baciato, ascoltatene i suoni e assaporatene gli odori.

Potete inoltre giocare con il significato di questi nuovi approcci. “Sappiamo” che farsi accarezzare i capelli è un gesto intimo, talvolta seusuale, e questo perché lo abbiamo appreso, non perché sia intrinsecamente sensuale. Perché allora non carci accarezzare o leccare le parti meno familiari del nostro corpo? Se ne trarrà forse un piacere altrettanto sensuale, intimom giocoso o particolare?

Per ampliare i nostri orizzonti in tale direzione, osserviamo come si comportano i bambini. Essi sono ignari di possedere zone del corpo legate alla sessualità, e di conseguenza per loro l’intero corpo e ogni contatto sono sensuali e recano valenze sessuali. La concettualizzazione della distinzione fra parti sessuali e non sessuali è ciò che immette il bambino sulla dubbia via della “civilizzazione”.

In questo intento è indispensabile assumere un atteggiamento flessibile, non dogmatico, evitando il possibile disagio derivante dallosservarsi con spirito inquisitore. Con la sessualità bisogna giocare, godere delle nuove scoperte e scartare ciò che non ci dà piacere

 

4. I capezzoli maschili sono sensibili come quelli femminili?

Come per molte altre domande sull’eccitazione sessuale, la risposta è: “Talvolta, per alcuni uomini”.

In uno studio condotto nel 1981 su 7000 soggetti maschili adulti, Shere Hite ha documentato l’ampia gamma di sensazioni che gli uomini provano sulla sensibilità sessuale dei loro capezzoli. Ecco alcune risposte:

“L’uomo non ha i seni. Credevo che questo questionario fosse per gli uomini”

“Mi fanno godere moltissimo”

“Nel mio petto non c’è niente di erogeno”

“Dal punto di vista sessuale, i capezzoli sono sttati per le la più grande scoperta. Mi fanno impazzire”

La sensibilità dei capezzoli che si riscontra in alcuni uomini è dovuta alle stesse ragioni che spiegano la sensibilità di quelli femminili: l’elevata presenza di tessuti sensibili ed erettili con numerose terminazioni nervose. E’ per questo che il tessuto del capezzolo muta colroe e forma durante le fasi di eccitazione e di orgasmo. Molti uomini potrebbero apprezzare la stimolazione dei capezzoli, se solo volessero.

Se pure i capezzoli femminili siano per natura più sensibili di quelli maschili, si riscontrano notevoli variazioni di sensibilità tanto negli uomini quanto nelle donne.

 

5. Sono una ragazza sana e pratico il sesso con piacere. Perché allora non mi piace farmi accarezzare il seno?

Questo non è un caso isolato e sembra essere indipendente dalla dimensione dei seni. Talvolta il motivo è legato a uno sviluppo precoce: se la ragazzina percepisce il proprio seno come un ostacolo alla propria accettazione da parte della società, allora può ignorarlo o anche arrivare a detestarlo. Talvolta il motivo è semplicemente la maniera troppo rude o troppo delicata con cui viene toccata, oppure può solo trattarsi di una questione costituzionale, il suo corpo è . semplicemente fatto così.

  Molte donne dalla sensualità molto marcata non provano piacere dalla stimolazione dei seni. Se i rapporti sono pienamente soddisfacenti attraverso altri tipi di stimolazione, consiglierei di non preoccuparsi affatto.

 

6. Ho le labbra vaginali particolarmente lunghe e pendule. Può essere dovute a una masturbazione troppo frequente o troppo energica quando ero ragazzina?

No, le labbra vaginali non sono come il collo, la loro forma non viene mutata dall'esposizione al sole, da un abuso di dolciumi o da frequenti pratiche sessuali, bensì è ereditaria e in quanto tale non cambia. Ma quante donne sarebbero in grado di verificarne la somiglianza con quelle della madre?

Le labbra vaginali sono piuttosto come il naso. Tutti i nasi possiedono la medesima struttura e il medesimo aspetto generale, ma ognuno è unico e diverso da tutti gli altri. Un'ampia serie di disegni che ritraggono labbra vaginali "normali" è raccolta nello splendido libro di Betty Dodson Liberating Masturbation.

Le sue . labbra "pendule" non sono. affatto un problema. Oltre. a essere perfettamente normali, in talune culture sono considerate un pregio. Invece di considerarle pendule, impari a considerarle attraenti.

 

7. Che cosa è il punto G?

Il punto G, che prende nome dal medico Ernst Grafenberg, è una zona sensibile situata all'interno della vagina, e precisamente sulla parete anteriore, alcuni centimetri oltre losso pubico. Sottoposta a stimolazione, questa area si inturgidisce e in talune donne produce una risposta orgasmica diversa da quella che deriva dalla stimolazione del clitoride. L'orgasmo da stimolazione del punto G produce in alcune donne una "eiaculazione" dall'uretra.

Tale eiaculazione è ancora un argomento controverso presso la comunità medica, la quale sta ancora dibattendo circa la reale esistenza di un punto G. Non ne mettono però affatto in discussione l'esistenza le donne che raggiungono l'orgasmo in questo modo.

Si può sperimentare questa stimolazione strofinando una o due dita all'interno delle vagina, a circa un terzo della sua altezza, variando eventualmente la posizione e la pressione delle dita.

 

8. Che cosa è l'imene e quale funzione svolge?

Il termine "imene" deriva dal greco humèn, o "membrana", che diede nome alla divinità greca del matrimonio. L'imene è una piccola membrana che copre parzialmente lorifizio vaginale e che è presente nella maggior parte delle donne, ma non in tutte.

Tradizionalmente si ritiene che l'imene si laceri al primo rapporto sessuale e sia dunque un sicuro indicatore della verginità della donna, ma accade in realtà che possa essere danneggiato o lacerato anche con la pratica di talune attività lavorative o sportive, eccezionalmente ancheil semplice andare in bicicletta, o con l'uso di assorbenti interni.

L'imene può inoltre essere piccolo o flessibile tanto da rimanere integro anche dopo i primi rapporti sessuali. Per questo motivo si registrano ogni anno numerosi casi di donne alle quali si asporta chirurgicamente l'imene prima del parto.

La lacerazione dell'imene durante i rapporti sessuali o l'attività sportiva provoca in talune donne grave disagio anche accompagnato da perdite di sangue, mentre In altre avviene con sintomi irrilevanti o anche senza. Data l'enorme importanza che qualcuno attribuisce alla verginità, la mancata perdita di sangue viene a volte impugnata per sollevare inutili problemi.

La funzione biologica dell'imene rimane attualmente ignota.

 

9. Aiuto, ho il pene storto. Cosa devo fare?

Le conviene innanzi tutto rilassarsi, perché probabilmente non c'è niente di cui preoccuparsi. Come le dita delle mani e dei piedi, e in sostanza tutto il resto del nostro corpo, il pene non è mai perfettamente diritto e privo di difetti. Durante l'erezione, in alcuni uomini si presenta curvato lateralmente, oppure in avanti o all'indietro, oppure entrambe le cose. Se ciò non provoca disturbi fisici, la sola cosa da fare è di accettare la forma unica del proprio organo.

Se invece il pene presenta una curvatura pronunciata formata da tessuto duro e infiammato e che rende dolorosa l'erezione e difficili i rapporti, si tratta probabilmente di una patologia nota con il nome di "sclerosi dei corpi cavernosi" che richiede l'intervento del medico.

 

10. Perehé ho delle erezioni indesiderate, proprio adesso che sono adulto? Cosa posso fare?

È ovvio che la natura non può sapere che certe erezioni sono indesiderate, come non può sapere che indesiderati sono le lentiggini o l'arrossire in pubblico, Le erezioni indesiderate sono più frequenti nell'adolescenza, perché la soglia di eccitazione nel ragazzino è molto più bassa che non nell'individuo adulto; in parole povere, il ragazzino si eccita più rapidamente e con minore stimolazione dell'uomo adulto.

L'adulto ha questo tipo di erezioni per gli stessi motivi del giovane: stimoli fisici non intenzionali, per esempio dati dall' abbigliamento o da un contatto; stimoli mentali o emotivi, mediati dalla fantasia, dal desiderio, dal senso di colpa o di imbarazzo; stimoli uretrali, dovuti a infezioni o al bisogno di urinare.

Cosa fare nel caso di erezioni indesiderate? Non funziona né concentrarsi per farle recedere, né tanto meno pensare a cose disgustose. Si finisce irrimediabilmente con il volto contraffatte dallo sforzo e per di più con quell'indesiderato gonfiore nei pantaloni!

Mezzi sicuri per liberarsi di questo disagio potrebbero essere una multa per eccesso di velocità o un controllo fiscale.

Se lei è certo di avere invece qualche disfunzione nel meccanisme di eccitazione, consulti un urologo. Diversamente, si rallegri del fatto che il suo pene sembra reagire con entusiasmo giovanile. Non si senta in imbarazzo: quel "problema" lì sotto è soltanto un' erezione. La soluzione migliore è semplicemente ignorarla,

 

11. Alcuni odori che non hanno nulla a che vedere con il sesso mi eccitano. Perché?

Questo non è un caso isolato. Molte persone provano eccitazione allo stimolo dei più diversi odori, per esempio quelli dei cibi, di prodotti per la pulizia, di abiti, macchinari, animali, mobili e persino medicinali.

Perché ciò accade? Perché gli odori suscitano ricordi, Qualcuno ha dato il suo primo bacio in una cucina pervasa dal profumo di una torta appena sfornata; io l'ho fatto sotto un tavolo di mogano lucidato da poco. Il luogo dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta, l' alito di una persona particolare, il nascondiglio dove abbiamo incontrato un amante segreto, il sapone che abbiamo usato per prepararci per un appuntameato, tutti hanno un posto. d' onore nelle nostre segrete preferenze.

Come i sapori, gli odori vengono percepiti senza essere mediati dalla parte razionale del cervello, e per questo sono uno strumento perfetto per fissare ricordi legati all' emotività piuttosto che al pensiero razionale, Lodore del mogano lucidato, e il sapore di marmellata di more che la mia fidanzata di sei anni aveva appena mangiato, continueranno sempre a eccitarmi un po' .

 

12. Che cosa sono i ferormoni?

I ferormoni sono sostanze secrete dal corpo che forniscono un mezzo chimico di comunicazione fra gli esseri viventi. Parti importanti della vita sessuale e del processo di riproduzione di numerose specie animali e di insetti (fra cui le scimmie reso, Macacus mulattus) avvengono grazie agli stimoli olfattivi che, ormai. sappiamo, interessano assai più che il semplice naso,

I dati sui ferormoni umani sono controversi. In essi qualcuno vede la causa del fenomeno per cui le donne che trascorrono molto tempo insieme (per esempio nei dormitori) tendono ad avere ritmi mestruali simili. Alcuni studi indicano che lodore del sudore, delle secrezioni vaginali e dello sperma altrui può influire sui nostri ritmi biologici anche in assenza delle persone che li producono.

Considerati i risultati incerti di altri studi su questo argomento, il ruolo dei ferormoni umani è ancora assai discusso. Nel nostro corpo sono comunque ptesenti una straordinaria quantità di ghiandole che producono odore, E l'industria dei profumi, cosi affermata, si basa sull' evidente realtà che determinati profumi, pur privi di apparente interesse, di fatto ci attraggono e ci eccitano.

I ferormoni, che sfuggono alla nostra vista e al nostro gusto, potrebbero forse spiegare perché alcune persone che non vanno d'aecordo non riescono a vivere senza toccarsi l'un l'altro.

 

13. Quando ho dei rapporti. orali, temo talvolta di urinare ed eiaculare contemporaneamente. Come posso evitare che accada?

Buone notizie! L'evoluzione si è fatta carico di questo problema per evitare che gli acidi presenti nelle urine possano indebolire lo sperma. Un'intelligente sistema di valvole all'interno dell'uretra (il canale attraverso il quale fuoriescono sia lo sperma sia l'urina) fa sì che questi proeessi . non possano verificarsi, contemporaneamente.

Quando si avvicina il momento dell' eiaculazione, il collo della vescica si chiude per evitare la fuoruscita di urina.

  Le donne che. hanno questa preoccupazione consultino la risposta alla domanda 29.

 

14. Perché persone diverse reagiscono in maniera diversa agli stessi approcci?

Questo non si sa. La risposta meno approssimata è che tutto dipende dalle preferenze personali, ma non è una risposta esaustiva.

L'osservazione è comunque giusta: qualunque sia il tipo di contatto, vi sono persone a cui piace, persone che lo detestano e persone che non comprendono perché a qualcuno piaccia tanto e a qualcuno non piaccia affatto. Alcuni dei contatti oggetto di controversi pareri sono: farsi passare le unghie sulla pelle, farsi massaggiare con energia, farsi leccare le dita dei piedi, farsi baciare le orecchie, mordere i seni e tirare i capelli.

Le preferenze dei singoli individui variano poi a seconda di altri . fattori quali la condizione mentale, il grado di eccitazione e il periodo del mese. Per esempio, poiché la soglia del dolore si innalza durante l'eccitazione sessuale, il tipo di contatto che ci piace cambia di conseguenza.

Le persone non sono interscambiabili nelle loro preferenze e queste variano anche nel singolo individuo: la comunicazione è dunque indispensabile per raggiungere una piena soddisfazione.

 

15. Come può a mio marito piacere il mio corpo con questi seni? Dice che lo eccitano, ma io provo vergogna.

Ho omesso volutamente le dimensioni dei suoi seni perché sono un dettaglio irrilevante per questo problema. Le donne considerate nell'insieme, sembrano ritenere che esistano solo due dimensioni di seni: troppo grossi o troppo piccoli.

Non si può negare che molti uomini abbiano precise preferenze sulle dimensioni dei seni femminili. Ma lei sa quali sono le preferenze di suo marito? E sa quali altre cose piacciono a suo marito dei suoi seni? Gliene piace forse l'odore, il sapore o il tatto; oppure la consistenza, il colore, la forma eccetera. Forse gli piacciono perché sono particolarmente eccitabili. O forse gli piacciono semplicemente perché fanno parte di lei. Enon sarebbe un motivo da poco.

 

16. Di quali dimensioni dovrebbe essere il pene di un adulto?

Se è vero che non ci sono domande che non si devono fare, questa è invece una domanda a cui non amo rispondere. Non voglio in alcun modo alimentare quell'invidia del pene che molti uomini sembrano avvertire. Le donne sostengono per lo più che le dimensioni del pene hanno ben poca importanza o addirittura non ne hanno affatto, e gli uomini gli devono credere.

La dimensione del pene è in genere irrilevante perché il principale organo sessuale femminile non è la vagina, bensì il clitoride. E la dimensione del pene non è un dato eloquente sulla delicatezza, l'abilità o il senso dell'umorismo del suo proprietario. Se esiste un organo maschile delle cui dimensioni le donne tanto si preoccupano, quello è piuttosto il cuore, e non il pene .

Quali dovrebbero essere allora le dimensioni del pene maschile?

Abbastanza piccole affinché possa passare da una porta e abbastanza grandi da poterlo individuare al buio.

 

17. È frutto della mia immaginazione che alcune persone abbiano un sapore diverso da altre?

In una sua canzone David Bowie fa a una donna il complimento sessuale più subliine: «Mi piace il sapore della tua carne». È un dato di fatto, ogni persona ha un proprio sapore, sapore che anche nel singolo individuo varia nel corso della giornata e del mese in relazione all'attività chimica dellorganismo.

Ciò è vero in particolare per lo sperma maschile e il liquido lubrificante femminile, il cui sapore sembra essere particolarmente influenzato dall' alimentazione e dalle condizioni di salute. Lo spenna dei vegetariani, per esempio, è spesso più dolce e meno salato di quello di chi mangia carne.

Inoltre il sapore dipende, ovviamente, dallodore, e soprattutto in quelle zone calde e umide del nostro corpo che sono i genitali. Non bisogna avere timore di chiedere al partner di farsi la doccia o di non farsela, qualunque sia la nostra preferenza, ma va tenuto presente che un sapore (o un odore) che non ci piace non è sbagliato, ma semplicemente non incontra i nostri gusti personali.

 

18. La pratica del massaggio è sensuale o no?

Considerato seriamente, il massaggio è un'esperienza molto sensuale. Si mette il corpo nelle mani di un'altra persona perché se ne prenda cura; si prende consapevolezza di pelle, muscoli e giunture di cui quasi si ignorava l'esistenza e l'attenzione va a concentrarsi solo su ciò che il corpo desidera e di cui ha bisogno.

Il massaggio ha a che fare con il sesso? Sebbene non interessi gli organi genitali e non dia orgasmo, il massaggio implica comunque un legame di natura fisica con un' altra persona. Si respira profondamente, subordinando la razionalità alle sensazioni fisiche, e si gode del proprio corpo senza altro scopo. Se neghiamo che ciò abbia un nesso con il sesso, come vogliamo allora definire la sessualità?

 

19. Detesto il solletico, ma allora perché il mio compagno continua a farmelo anche quando gli dico di smettere?

Il solletico può essere un atto ostile e dominante nei confronti di un'altra persona, soprattutto quando si fa l'amore. Agli adulti in genere non piace la sensazione di frustrazione e impotenza che si accompagna al solletico. Il riso che questo talvolta suscita può essere facilmente male interpretato: non è espressione di piacere, ma solo una risposta riflessa a un particolare tipo di contatto.

Lei dovrà chiarire che, trattandosi del suo corpo, le regole del gioco vanno decise di comune accordo, e che proprio questa non è una regola negoziabile. Dopodiché dovrà mostrare tutta la fermezza del suo intento rifiutandosi di continuare a fare l'amore quando verrà interrotta in questo modo.

In un momento di tranquillità, chieda al suo partner per quale motivo tiene questo comportamento nonostante il suo rifiuto, e chieda a se stessa perché mai continua ad accettare che le si manchi di rispetto in questo modo e quanto valore davvero riserva ai suoi desideri personali.

 

 

 

 

L'immagine del proprio corpo e l'imbarazzo

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20. Mi piace il sesso ma mi sento inibito, ho sempre l'impressione che qualcuno mi stia osservando. Come posso Iiberarmi di questa spiacevole sensazione?

Molte persone durante i rapporti sessuali hanno la vaga sensazione che qualeune le stia osservando, magari i genitori, un ex coniuge, a volte persino Dio. Allorigine vi è sempre il disagio che si prova verso la propria sessualità, il proprio comportamento sessuale o il proprio corpo.

  Sono sentimenti che non vanno ignorati né minimizzati, ma che vanno consapevolmente affrontati come dinamiche legate alla personalità e che, con il dovuto impegno, possono essere mutate. Cerchi seriamente di capire quali aspetti del sesso o del suo corpo lei non riesce a vivere serenamente e stabilisca cosa le occorre per riappropriarsene. Potranno esserle utili delle letture adatte, dei massaggi, la meditazione o la consulenza di un sessuologo.

  E durante i rapporti pensi solo al sesso e a null' altro. Assapori attimo per attimo il suo stesso respiro, i suoni e gli odori dell'amore, e vedrà che non le rimarrà più molto spazio per i sensi di colpa. E alla fine si dia conferma della bella esperienza sessuale: «È stato bello. Ho soddisfatto me e il mio partner. Al mondo c'è posto anche per il mio piacere sessuale».

 

21. Non mi piace essere guardata quando faccio l'amore. Perché non possiamo farlo a luce spenta?

L'amore non si limita agli organi genitali; interessa mani, orecchie, naso e ogni parte del corpo che sia sensibile e possa provare piacere. Il sesso può essere un piacere per gli occhi, e il suo compagno può trarre piacere proprio dal guardare lei.

  Il senso di disagio che innesca il desiderio di nascondersi durante i rapporti sessuali nasce in età giovanile, quando si apprende che il sesso è qualcosa di negativo, e persiste nell'età adulta quando ci si confronta con i modelli di avvenenza sessuale imposti dalla nostra cultura, come attori del cinema o atleti.

  Al suo partner piace semplicemente il suo corpo e quindi lo guarda, non lo giudica. È forse lei a giudicarlo. Quando smetterà di farlo, allora godrà molto di più delle. sue esperienze sessuali e dell'ammirazione del suo compagno.

  Non è obbligatorio fare l'amore con la luce accesa, ma come compromesso provi il lume di candela. Alla luce di una candela sembriamo tutti più belli e; in quell'alone soffuso, lei si sentirà magari anche un pochino protetta.

 

22. Tutti mi dicono che sono earìna, anche mio marito. Ma se metto su un paio di chili, comincia subito a criticarmi e si rifiuta di fare l'amore fino a che non dimagrisco. Cosa devo fare?

Dipende da quello che lei vuole. Può cercare di dimagrire per fare piacere a suo marito, ma sarebbe assai più saggio uscire dal circolo vizioso del fallimento-punizione-promessa-fallimento e in tal modo porre uno stimolo a lei e a suo marito per creare insieme un diverso tipo di intimità.

Il problema, in questo caso, non è affatto il peso. Anche se. nessuno di voi due lo ammette, il vostro matrimonio è una sorta di terreno su cui si svolge una battaglia per la supremazia. Legittimizzando la manipolazione di suo marito, lei partecipa al gioco.

Una situazione di questo tipo non si risolve senza l'aiuto di un sessuologo. Magari suo marito si rifiuterà di andarci finché lei non lo pretenderà, e magari neppure allora lo farà. Se lui insisterà nel rifiuto, ci vada da sola. Dimostrerà che lei intende interrompere una volta per tutte il gioco sesso/peso/supremazia.

 

23. Se ingrasso di un paio di chili vorrei subito nascondermi in bagno, ma se ingrassa mio marito si sente sempre sexy. Perché?

Essere uomo non è più facile che essere donna (come diceva la cantante Patti Smith: «Appartenere a un qualunque genere è una noia»), ma un vantaggio degli uomini è non aver imparato che l'aspetto fisico è fonte di potere. Gli uomini esagerano forse l'importanza delle loro erezioni, ma questo è un altro discorso. E le erezioni danno esiti certi per un maggior numero di anni che non l'aspetto esteriore.

Le donne, al contrario, sono certe che il loro potere sessuale derivi direttamente dal loro aspetto. Non si tratta, di fantasie nevrotiche che nascono d'improvviso nel cuore della notte, ma di un concetto che di continuo viene ribadito da certa cultura. Molte donne vedono di conseguenza nell'aumento di peso una sorta di umiliazione, una terribile colpa.

Suo marito non sarà forse perfetto, ma ha capito che la sua sessualità non è legata agli standard dell' eterna bellezza. Provi a fare sua questa idea liberatoria: "il mio corpo esiste per ii mio piacere non per tradirmi".

 

24. Le donne preferiscono gli uomini circoncisi o non circoncisi?

Su questo argomento non vi sono dati certi. Molte donne hanno avuto esperienza di uomini di un solo tipo e in generale non hanno unopinione al riguardo. Ma sembrano non avere opinioni anche le donne che hanno potuto fare un confronto; quelle che invece ne hanno, sembrano divise in percentuali uguali. Penso che in generale le donne preferiscano il tipo di pene a cui sono abituate.

 

25. Ho un sovrappeso di circa venti chili e quando mio marito accarezza e vezzeggia la mia "ciccia" non riesco a rilassarmi. Cosa posso fare?

Quando ci sentiamo a disagio perché qualcuno guarda o tocca parti d~l n~stro corpo che noi critichiamo è perché presumiamo che non piacciamo neppure agli altri. E se anche questa persona vuole rassicurarci di non essere affatto presa da atteggiamento critico, non le crediamo.

Dove lei vede solo "ciccia" suo marito vede semplicemente lei, e ne sente forma, colore, consistenza e così via. Nonostante il suo disagio. e.le sue convinzioni, si. tratta di un' esperienza decisamente erotica. Deve cercare di accettare l'idea che suo marito riceve effettivamente piacere da lei e non la sta criticando. Se lei non ci riesce, non riuscirà mai. ad assaporare quel contatto e potrà causare frustrazioni. sessuali a entrambi.

Se anche desidera migliorare il suo aspetto, impari ad accettare quello attuale. n sistema nervoso che coordina il piacere sessuale non sa che lei pensa di essere troppo abbondante.

 

26. La mia vagina ha un odore sgradevole, ma al mio ragazzo piace stlmolarmi oralmente. Farei bene a usare uno di quei deodoranti intimi?

Se il suo ragazzo non si lamenta, mi domando da cosa deduca il cattivo odore. A me personalmente non piace lodore dei broccoli, ma non significa che sia cattivo.

Come gli occhi, la vagina è un organo che provvede autonomamente alla propria pulizia. La vagina sana è dunque pulita e ha lodore dei tessuti vivi, non certo di fiori o di primavera come vorrebbe far intendere la pubblicità di certi deodoranti. Probabilmente al suo ragazzo piacciono lodore e il sapore delle cose sane, anche se lei non condivide questi suoi gusti.

Se davvero è convinta della presenza del cattivo odore, consulti un ginecologo, il quale probabilmente le dirà che è perfettamente sana o, altrimenti, le indicherà il rimedio per il suo problema. Ma non faccia uso di deodoranti vaginali: alterano il delicato equilibrio chimico dellorgano e possono avere effetti pericolosi.

 

27. Come si fa ad avere un pene grosso come quello di Long John Holmes?

Osservando campioni di tennis o di pallacanestro, ne ammiriamo inevitabilmente il fisico e le prestazioni, ma non per questo pensiamo di poter fare altrettanto, I protagonisti di certi filmetti pomo altro non sono che atleti professionisti dal fisico straordinario, e le loro prestazioni sono per di più esaltate dai trucchi cinematografici.

Non avendo muscoli scheletrici, il pene non può essere in alcun modo ingrossato, neppure con l'esercizio, con le creme o con strumenti speciali. Fortunatamente le dimensioni del pene non influenzano.affatto la soddisfazione sessuale. Quante donne le hanno mai. detto di desiderare un pene più grosso?

 

28. Mio marito vuole che lo indossi indumenti intimi erotici. Come posso fargli capire che non sono abbastanza carina e sexy?

Se lei non intende indossarli, lo dica semplicemente e metta fine a ogni discussione. Ma non si svilisca solo perché non assomiglia a qualche arbitrario sex-symbol.

Cerchi comunque di comprendere il vero significato del desiderio di suo marito: gli indumenti intimi osé sone 8010 un giocattolo . con il quale giocare. Probabilmente suo marito non' si lascia ingannare da qualche imperfezione e vede in lei il suo ideale di donna sexy. È allora un fatto di cui gioire e non da rimproverargli.

 

29. Sono una donna sessualmente attiva ma ho un terribile segreto: durante l'orgasmo bagno il letto. Per questo, quando faccio l'amore mi trattengo. Come posso splegarlo ai miei partner?

Piuttosto che trattenersi, le consiglierei di cercare di migliorare le cose. Sono molte le donne che durante l'orgasmo perdono qualche goccia di urina, e questo perché i muscoli che si contraggono e danno piacere durante l'orgasmo, sono gli stessi che normalmente trattengono l'urina. In molte donne si verifica inoltre una "eiaculazione" di muco vaginale quando vengono stimolate sul punto G.

Cerchi comunque di spiegare la situazione ai suoi partner e lasci che la rassicurino di accettarla. Metta un asciugamano sul letto durante i rapporti e accetti piacevolmente l'espressività sessuale del suo corpo invece di nasconderla. Nella vita ci sono molte situazioni in cui occorre trattenersi, ma l'amore non è certo una di queste.

 

30. Ho un seno più grosso dell'altro, i eapezzoH rientranti e con qualche pelo. Ma il mio compagno continua ad accarezzarH quando facciamo l'amore. Come posso fermarlo?

La capirei se mi dicesse che le fanno male i seni o che non le piace che siano toccati, ma il suo disagio sembra derivare dall'idea che lei ha dei suoi seni. È bene allora che riconsideri il suo' atteggiamento.

A quanto lei dice, ha seni perfettamente normali ma, come il naso o le ginocchia, non sono perfetti. Il disagio per il contrasto fra i suoi, seni reali, e quelli normalmente considerati: ideali può essere comprensibile, ma è senza dubbio opprimente perché impedisce a lei e al suo compagno di godere delle gioie del sesso. Abbandoni ogni pregiudizio sulle forme ideali e impari a piacersi così com"è, e come piace al suo compagno.

Se ciò che la disturba è invece proprio il fatto che il suo compagno le tocchi i seni, glielo dica chiaramente, spiegando che ciò potrebbe compromettere la vostra relazione sessuale.

 

31. Cosa sono questi autoesami che ci dicono di fare? Riguardailo sempre gli organi sessuali. Ai medici piace così tanto dirci di tocearci?

George Bemard Shaw diceva che la reputazione di un medico dipende dal numero di cittadini illustri che sono morti sotto le sue cure. Ma per quanto molti medici possano avere un comportamento strano, le sue accuse sono prive di fondamento.

La tendenza a consigliare l'autoesame dei seni, dei testicoli e di altre parti del corpo è molto positiva, in quanto consente di considerare la salute dei propri organi genitali con .la stessa serietà con cui ci si prende cura di altre parti del corpo. Ci aiuta a educarci sull'aspetto.degll organi genitali sani e ad accettare l'idea di toccare queste parti del corpo come .si toccano le altre.

 

32. Voglio davvero farmi ingrandire i seni. Perché molti mi sconsigliano di sottopormi ad un intervento chirurgico?

 Ringrazi di avere tanti buoni amici.

La chirurgia estetica dà buoni risultati in molti casi, ma in molti altri no. Talvolta dopo un primo intervento se ne rendono necessari altri non previsti per correggerne gli esiti non perfetti, e gli interventi che dovevano essere "sicuri" e di "routine" portano complicazioni che possono provocare noduli, indurlmenti, riduzione della sensibilità, cicatrici e dolori.

La sociologa Marcia Millman della University of California afferma: «Ci viene inculcato il desiderio di avere un corpo perfetto e ci convinciamo che la chirurgia possa regalarcelo. Non è vero, e' molte donne pagano ora con dolori e deturpamenti il prezzo delle loro fantasie».

 

33. Dopo essermi sottoposta a un intervento.di isterectomia, non mi sento più una vera donna e il mio desiderio decisamente calato. Come devo comportarmi con mio marito che invece vuole fare ancora l'amore?

L'isterectomia è l'intervento di rimozione dell'utero e moltedonne-, c~ lo hanno subìto sentono gravemente mutilata la propria femmimhtà. È una sensazione che non ha fondamento, perché la femminilità sta nel tipo di persona che si è, non nelle parti del corpo che si possiedono.

Un tipico intervento di isterectomia non altera minimamente la capacità sessuale della donna. Al contrario, liberandola dal timore di gravidanze indesiderate e dal disagio dei sintomi di cui soffri" può consentirle una vita sessuale più serena. E proprio in questes, momento lei e suo marito avete certamente bisogno del conforto dell' affetto fisico.

Avrà probabilmente bisogno di un periodo di riposo per riprendersi dall'intervento. Il suo rifiuto del rapporto fisico potrebbe essere legato al timore di soffrire fisicamente per il peso di suo marito o per i movimenti del rapporto. È bene che discuta di queste preoccupazìonì con suo marito o anche con il medico,

L'intervento di isterectomia che prevede anche la rimozione delle ovaie è invece un fatto più serio, in quanto può provocare problemi ormonali che la donna e il suo partner devono comprendere a fondo. Se il parere del medico vi lascia insoddisfatti, è bene in questo caso rivolgersi a un ginecologo o a uno specialista di un consultorio.

Infatti un recente studio condotto dalla Croce Azzurra dell'Illinois su 6000 casi di isterectomia ha riscontrato l'inutilità di un terzo degli interventi. Circola la battuta che le indicazioni dìagnostiche per l'isterectomia siano una polizza di assicurazione sulla salute e qualche giorno da trascorrere in ospedale. È dunque sempre consigliabile verificare la prima diagnosi consultando un altro specialista.

 

34. Il medico mi dice che dopo la colostomia potrò ancora avere una vita sessuale. Mi prende forse in giro?

La. vita. sessuale dopo un intervento di ostomia (apertura prodotta chirurgicamente per collegare un organo interno, per esempio l'intestino, con l'esterno) è ancora possibile, ma richiede capacità creativa, impegno nel comprenderne il lato emotivo e pianificazione di tipo pratico. È fondamentale che il paziente consideri con ~~ renità la propria condizione e sia disposto a parlare delle propne sensazioni (e di quelle del partner). È infatti difficile provare eccitazione sessuale se, per esempio, si è ancora colmi di rabbia per la propria malattia.

Un'infermiera, un assistente sociale o un sessuologo potranno a tal proposito aiutarla a migliorare enormemente la comunicazione sessuale e ad acquistare serenità. .

 

35. Ho subito un infarto di media entità circa sei mesi fa e un medieo dice che ne sono guarito. Ma non riesco a rilassarmi durante i rapporti sessuali perché temo che la troppa eccitazione mi possa essere fatale.

È una preoccupazione diffusa in questo genere di casi e alla quale si reagisce in modi diversi. Uno studio pubblicato sull' «American Journal of Cardiology», per esempio, riporta che a causa di questi timori il 10 dei pazienti infartuati ha gravi difficoltà di erezione..

  La maggior parte dei coronaropatici riesce poi a riprendere una normale vita sessuale. Per pazienti senza complicazioni i rapporti e l'orgasmo non dovrebbero creare problemi da sei a dieci settimane dopo l'incidente.

  Ma la riabilitazione cardiaca prevede necessariamente. un programma di esercizio fisico e ricondizionamento. Come ogni altra attività fisica, anche quella sessuale va ripresa per gradi.

Dunque si può:

- provare diverse posizioni per trovare quella meno faticosa.;

- riconoscere e controllare i segnali di affaticamento, come il respiro corto e l'insonnia;

- ricordare che la depressione può ridurre l'impulso sessuale;

- limitarsi alla masturbazione con il partner fino a. che si possa affrontare serenamente, sia dal punto di vista fisico che emotivo, il rapporto completo;

- sapere che.il sesso fa bene, sia fisicamente sia mentalmente;

- discutere le proprie preoccupazioni con un medico.

Invece non si deve:

- combinare alcol, pasti abbondanti e sesso;

- avere rapporti in ambienti troppo caldi o troppo freddi;

- fare l'amore in situazioni di forte tensione emotiva, per esem pio se vi è ansia di fallire o paura di essere sorpresi. .

Quando può riprendere normali rapporti un paziente infartuato?

Quando è in grado di fare a piedi il giro dell'isolato senza sentirsi affaticato, allora è probabilmente in grado di avere rapporti non faticosi. Quando riuscirà a salire senza problemi una rampa di scale, allora potrà forse avere rapporti più impegnativi.

 

36. Sono in fase di ripresa dopo un intervento di mastectomia. Mio marito dice di desiderarmi ancora, ma come può piacergli una donna a metà?

Lei non è una donna a metà. È semplicemente una donna con un solo seno e suo marito la ama e ama il suo corpo.

Dopo la mastectomia è normale che le pazienti si sentano irate, tristi e spaventate. Sono sentimenti che occorre comprendere a fondo e superare per riprendere a vivere normalmente; il disgusto di sé è invece senza dubbio una reazione negativa.

Ciò che alimenta la nostra sessualità è qualcosa che si trova dentro di noi, nel nostro intimo, non nell' aspetto esteriore del corpo. Sicuramente lei conosce donne dal seno piatto o dall'aspetto scialbo che tuttavia gli uomini trovano desiderabili. Sono sexy le donne che si sentono sexy. Tutto qui.

Deena Metzger, una delle prime scrittrici ad affrontare i temi della sessualità, subì anni fa l'asportazione di un seno e decise di descrivere e pubblicare la sua esperienza. Si fece anche tatuare sul petto il disegno di un bel ramo di vite. Ecco cosa scrisse:

 

 

C'era sul mio petto una sottile linea rossa dov'era entrato il bisturi, ma ora intorno alla ferita si avvolge un ramo che corre dal braccio al cuore.

Ho lasciato qualche cicatrice.

Ho disegnato il mio petto con la cura che si dedica a un manoscritto miniato.

 

 

Il suo libro, Tree, offre un resoconto commovente e al tempo stesso stimolante di una battaglia e di una vittoria. È interessante a tal proposito anche il volume di Deborah Kahane No Less a Woman.

  Tenga presente che esiste anche la possibilità, assai più complessa in verità, di ricorrere alla chiururgia ricostitutiva.

 

37. Un incidente d'auto mi ha costretto su una sedia a rotelle. Devo rinunciare al sesso per il resto della mia vita?

No, se lei non vuole. I casi di invalidità che limitano i movimenti non limitano, nella maggior parte dei casi, la libido. Il calo del desiderio sessuale in seguito a un incidente o una malattia è generalmente dovuto a sensazioni di rabbia, paura, colpa, depressione, o semplicemente a cattiva informazione.

Generalmente l'invalidità non riduce il bisogno o la capacità di provare affetto, passione, o di essere audaci o giocosi. Lei deve sentirsi libero di continuare a esprimere questi aspetti della sua personalità, e di farlo nel modo che più le aggrada.

Vi sono poi malattie, incidenti o interventi chirurgici che danneggiano il sistema nervoso e limitano o eliminano la possibilità di provare l'orgasmo e di avere erezioni. Ma anche in queste condizioni è possibile avere una vita sessuale, a condizione che si desideri provare ed esplorare nuove definizioni di sessualità e di soddisfazione sessuale.

È importante non lasciarsi sopraffare dall'idea diffusa che i disabili debbano essere individui asessuati. Si ricordi piuttosto il film Coming Home [nella versione italiana Tornando a casa, N.d.R.]. Por confinato su una sedia a rotelle, il personaggio di Jon Voight poteva ancora dare a quello di Jane Fonda la più intensa soddisfazione sessuale che avesse mai avuto.

 

38. Ho un solo testicolo e naturalmente ciò mi mette a disagio. Esistono impianti chirurgici che mi permettano di avere un aspetto più normale quando sono nudo?

La risposta è sì, ma le converrebbe consultare un urologo. Personalmente, però, le sconsiglio vivamente' di ricorrere alla chirurgia.

  Non le suggerisco di felicitarsi della sua condizione, ma nemmeno di provarne disagio. È una cosa che non si nota e, sinceramente; che non suscita alcuna reazione negli altri: E, come spero che il suo medico le abbia già detto, il fatto non influenza minimamente la sua virilità, la fertilità o la capacità sessuale (a meno che non abbia una produzione molto ridotta di sperma o di ormoni; questo potrà essere clinicamente accertato con faeilità). Quanto detto vale anche nel caso che uno dei testicoli non sia disceso nello scroto.

  Lei può fare della sua particolarità fisica una fonte di problemi sessuali o psicologici, oppure semplicemente accettarla come una cosa del tutto normale, alla stregua del numero di scarpe che porta.

 

39. Talvolta, durante i rapporti, sento il bisogno di urinare. Cosa devo fare?

Questa situazione ci mette in imbarazzo solo perché siamo convinti che lo stato d'animo di quando si fa l'amore sia così fragile che non si debba mai, per nessun motivo, provocarne l'interruzione. Ma è una convinzione limitativa, perché se entrambi i partner lo vogliono, possono riappropriarsi di questo stato d'animo in un attimo.

Se durante un rapporto sente il bisogno di andare in bagno, allora baci il partner, lo guardi negli occhi e gli dica: «Torno subito; non finire senza di me!». E vada pure in bagno, senza cercare di nascondere il rumore facendo scorrere acqua nella tazza.

 

40. Stavo benissimo con questo nuovo compagno. Ma la prima volta che abbiamo fatto l'amore ho scorreggiato. Non ho più il coraggio di rivederlo.

Quando si fa l'amore, piace spesso fingere che il nostro corpo sia quasi etereo. Ma il buon sesso è come la buona cucina: non è obbligatorio pasticciare, ma spesso lo si fa.

Fare l'amore significa abbandonare il controllo sul proprio corpo. Bene o male, può capitare di gridare o di scorreggiare oltre che gemere e raggiungere l'orgasmo. È parte della nostra vulnerabilità nel sesso: esponiamo il nostro corpo senza le finezze sociali che sostengono la nostra illusione di pulizia e integrità.

Consideri la sua esperienza nella giusta luce, invece di giudicarla secondo i canoni del comportamento non sessuale. È in questo modo che durante il sesso accettiamo comportamenti "sconvenienti" come lasciare uscire saliva dalla bocca, gridare o stringere forte.

Probabilmente il suo compagno apprezza questa sua disposizione a lasciarsi andare, e quindi sia coraggiosa, gli dica che le è piaciuto fare l'amore con lui, che spera di farlo ancora e che è imbarazzata per quello che è successo. Se lui accetta dimentichi l'accaduto, ma se rifiuta dimentichi lui.

 

 

 

 

Il ciclo mestruale e la sindrome premestruale

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41. Che cosa è esattamente la mestruazione?

Durante il ciclo mensile, il rivestimento interno dell'utero si ispessisce, preparandosi ad accogliere l'uovo fecondato. Ma se la fecondazione non avviene, il tessuto fortemente irrorato di sangue non è più necessario e viene espulso al culmine del ciclo.

L'eliminazione di sangue, tessuti e secrezioni prende nome di "perdita mestruale". Il flusso ha durata media compresa fra tre e sette giorni e si verifica a intervalli di circa ventotto giorni, seppure con notevoli differenze individuali.

La prima mestruazione nella donna (menarca) avviene fra i nove e i sedici anni di età, in media a dodici anni. Negli Stati Uniti, l'età di comparsa del menarca ha subito un costante abbassamento e la popolazione tende a maturare fisicamente in età sempre più giovane. Se presso altre culture il menarca è atteso e celebrato come rito di passaggio, la nostra cultura tende ad affrontarlo con timore e ignoranza. Per prevenire questo problema, è bene educare i bambini su questo tema fin dall'età in cui iniziano ad andare a scuola.

 

42. Perché il mio ciclo non dura esattamente ventotto giorni come dovrebbe?

Eccoci al punto. Bisogna comprendere che un ciclo "normale" non è di ventotto giorni, ma dura fra i ventiquattro e i trentadue giorni. Vi sono poi sia variazioni individuali di durata media sia differenti durate medie da donna a donna.

Il ciclo mestruale non coincide con uri semplice conteggio di giorni o con le cifre sempre quadrate delle statistiche, ma è regolato dall'aumento e dalla diminuzione del livello di diversi ormoni. A sua volta, il livello ormonale varia lievemente da un mese all'altro per effetto di diversi fattori quali l'affaticamento, l'assunzione di medicinali e l'esercizio fisico. La durata del ciclo tende poi a ndursi nei climi freddi.

  In considerazione della non esatta prevedibilità del fenomeno mestruale, è dunque pericolosamente inaffidabile ricorrere a metodi di contraccezione basati sul conteggio dei giorni.

 

43. Perché ho un ciclo molto irregolare?

Per quanto tenda all'uniformità, la durata del ciclo può variare da un mese all'altro. L'irregolarità è un fenomeno più frequente in età adolescenziale e nell' anno che precede la menopausa, quando la produzione degli ormoni ovarici che regolano la mestruazione subisce grosse variazioni.   .

  Lo stress (e anche la paura di gravidanze indesiderate), le diete d'urto, le variazioni brusche di peso e il cancro determinano variazioni nel flusso ormonale e possono creare irregolarità mestruali. L'irregolarità molto accentuata è certamente un problema da sottoporre al ginecologo.

 

44. Perché il mio ciclo ogni tanto salta un mese?

Poiché le mestruazioni sono un'espressione fisiologica dell'intero organismo, la loro mancata comparsa per un mese può segnalare una grande varietà di condizioni fisiche, fra cui tensione, tumori, squilibri ormonali, difetti dell'apparato genitale e sterilità. .

A volte il fenomeno si verifica anche in seguito ad anoressia, per variazioni significative del peso corporeo, per un eccesso di esercizio fisico (molte atlete hanno problemi mestruali cronici) o per l'abuso di droghe leggere.

 

45. Perché talvolta ho perdite di sangue fra una mestruazione e l'altra?

Causate generalmente da un lieve squilibrio ormonale, le perdite occasionali non sono nulla di preoccupante. Sono un fenomeno più comune nelle adolescenti che non hanno ancora un ciclo ben stabilizzato e nelle donne in menopausa.

Nel caso invece di perdite continue, sarà bene consultare un ginecologo.

 

46. Perché bo mestruazioni molto dolorose?

La dismenorrea è uno dei disturbi ginecologici più frequenti e può persistere per l'intera vita riproduttiva della donna, oppure insorgere spontaneamente dopo diversi anni. Il disturbo può essere la conseguenza di congestione o di infiammazione pelvìca o di problemi circolatori temporanei associati alle contrazioni dei muscoli uterini.

Fra le terapie che si sono dimostrate efficaci, vi sono l' applicazione di calore, l'uso di analgesici o di antispasmodici e il massaggio. Sono spesso utili anche i farmaci antinfiammatori e i contraccettivi orali, che tuttavia possono avere effetti collaterali. Talvolta si registra un notevole contenimento del dolore intervenendo sull' alimentazione.

La masturbazione e l'orgasmo alleviano spesso i dolori mestruali perché le contrazioni uterine possono favorire la rimozione e l'eliminazione del materiale uterino.

 

47. Esiste davvero la sindrome premestruale?

Sì, ed un problema assai reale e diffuso che interessa milioni di donne. Ne sono causa i mutamenti nei livelli ormonali (estrogeni e progesterone) della donna che si verificano nella settimana o nelle due settimane che precedono la mestruazione e si manifesta con sintomi quali depressione, irritabilità, ansia, mal di testa, crampi, insonnia, tensione ai seni, mal di schiena e intenso desiderio di dolciumi.

  Come fenomeno reale, tuttavia non giustifica affatto la pretesa isteria o inaffidabilità della donna sostenuta da taluni individui ignoranti di entrambi i sessi. Nel periodo premestruale, la donna è perfettamente in grado di assumersi le sue normali responsabilità e di prendere decisioni. Un articolo sui Giochi Olimpici così riporta: «Le donne hanno vinto medaglie doro e stabilito nuovi record mondiali in ogni fase del ciclo mestruale».

 

48. Quale rimedio posso adottare per la sindrome premestruale?

In molte donne sembra che la sindrome preniestruale sia in qualche modo legata all'alimentazione. Per ridurne i sintomi, è bene evitare caffeina e alcolici e invece di consumare un unico pasto abbondante è consigliabile suddividere l'assunzione di cibo in più piccoli pasti giornalieri, preferibilmente a basso tenore di sale e ricchi di proteine, calcio, vitamina B e C. Può essere utile anche l'esercizio fisico.

Il solo rimedio sicuro contro la sindrome premestruale è la menopausa, cui tutte le donne che soffrono di questi disturbi vanno sicuramente incontro: un'ulteriore dimostrazione dello straordinario senso di equilibrio di cui Madre Natura è capace.

 

49. Mia sorella sostiene di avere concepito durante una mestruazione. Ma non è impossibile?

È sicuramente un fenomeno insolito, ma non impossibile.

La donna produce normalmente un solo ovulo in un mese. L'ovulo rimane all'interno dell'utero in attesa di essere fecondato dallo sperma, e se la fecondazione non avviene, il corpo elimina attraverso la mestruazione i tessuti che rivestono internamente l'utero.

In rari casi, può tuttavia accadere che nel mese la donna produca un secondo ovulo. Dal momento che ovuli e sperma possono sopravvivere all'interno del corpo fino a settantadue ore, se lovulo viene prodotto con sufficiente ritardo essi sono in grado di sopravvivere alla mestruazione. È dunque possibile, in tali circostanze, che si abbia la fecondazione durante o immediatamente dopo la mestruazione.

 

50. Come preparare le mie figlie alla prima mestruazione? Quando dovrei farlo? Non vorrei spaventarle.

La prima mestruazione, detta menarca, interviene fra l'età di nove e sedici anni, in media intorno ai dodici anni. Essa avviene al culmine di una serie di eventi che sono, nell'ordine, lo sviluppo dei seni, dei peli pubici e di quelli sottoascellari.

Per una ragazzina che si avvicina alla fase puberale, niente vale più dell'informazione. Una mestruazione inattesa può causare paura e sicuramente imbarazzo. Nel suo prezioso volume Talking with Your  Child about Sex, Mary Calderone e James Ramey presentano una raccolta di conversazioni esemplificative sul menarca, utili fin da quando la bambina ha circa nove anni.

Oltre a spiegare il processo fisiologico della mestruazione, sarà

assai utile parlare dei seguenti punti:

- l'insorgere delle mestruazioni significa che stai diventando una donna e che potresti rimanere incinta;

- all'inìzio, la mestruazione può avere l'aspetto di una perdita di colore marrone e assumere poi l'aspetto del sangue, ma sono semplicemente tessuti di cui il corpo non ha più bisogno;

- certe persone creano del mistero intorno alla mestruazione o pensano che sia una cosa da tenere nascosta, ma io penso che sia del tutto normale e naturale, e quindi puoi parlarmene ogni volta che vuoi.

 

51. Si possono avere rapporti sessuali durante le mestruazioni?

Si possono avere se si vuole averne o evitarli se non si vuole averne. Una donna che ha mestruazioni dolorose o che avverte un forte senso di gonfiore non si sentirà di certo molto propensa al sesso.

Qualcuno oppone obiezioni di natura pratica ai rapporti durante le mestruazioni, lamentando il pericolo di sporcare o persino di sentire cattivi odori. Sono problemi cui si può facilmente ovviare attraverso una pulizia preliminare, appoggiando un asciugamano sul letto o usando il diaframma per trattenere il flusso, il tutto a condizione che si sia disposti a riconoscere, e non a negare, quello che sta accadendo.

Diverso è il caso in cui la donna o l'uomo ritengono che la mestruazione sia un fatto "sporco". Sarà allora bene interrogarsi con sincerità sulle proprie preoccupazioni, parlame con il partner, o magari con il medico.

Attualmente i rapporti durante la mestruazione non sono comunque ritenuti "sicuri" dal rischio di gravidanze indesiderate .:

Ricordate che gli assorbenti interni possono disidratare la mucosa vaginale e che pertanto può essere necessario ricorrere all'impiego di un lubrificante.

 

52. Perché le religioni più diverse sembrano trattare con tanto imbarazzo l'argomento "mestruazioni"?

Lo storico Gerald Larue nel suo libro Sex and the Bible scrive: «Vi sono nella Bibbia numerosi riferimenti alla mestruazione, ma tutti negativi». La donna vi viene considerata impura durante la mestruazione e nella settimana successiva, tanto da rendere inpuro tutto ciò che in questo periodo tocca, compresi gli uomini con cui abbia rapporti. Nel Levitico (20:18), per la coppia che ha rapporti durante il ciclo mestruale si richiede addirittura la scomunica, la stessa pena che, sempre nel medesimo paragrafo, viene imposta per l'incesto tra fratello e sorella.

La dichiarazione di impurità per la donna mestruata è senza dubbio un potente mezzo di controllo sul genere femminile. Scrive sempre Lame che la Chiesa Cattolica Romana si appellò a questa antica legge nel 1970, per impedire alle donne di servire come lettrici nel presbiterio o come commentatrici durante la messa.

La posizione radicale in merito a questo argomento che leggiamo nella Bibbia fu scritta da uomini che rappresentavano gli ideali culturali di un gruppo di persone vissute migliaia di anni or sono. Era insito nel loro atteggiamento il timore verso il potere e la magia della donna, che poteva perdere sangue senza morire. Il tabù riguardo ai rapporti sessuali durante il periodo in cui la donna è meno fertile era inoltre funzionale per comunità che faticavano ad accrescersi nel numero.

Le credenze religiose di oggi sono un retaggio di quelle antiche e riflettono anche il senso di disagio del tutto contemporaneo che si prova nei confronti del corpo femminile, disagio che sta alla base dell'ossessivo riversarsi di prodotti consumistici ideati. per rendere igieniche e nascondere le normali funzioni fisiologiche femminili.

 

53. Che cosa è la menopausa?

La menopausa è il fenomeno di cessazione permanente della mestruazione, con il quale viene a concludersi la fase di fertilità nella vita della donna. Venendo a diminuire la quantità di ormom prodotti dalle ovaie, anche lovulazione si fa più rara e l'utero produce mensilmente una minore quantità di tessuto atto ad accogliere l'uovo fecondato. Al termine di ogni ciclo mensile, in assenza di fecondazione vi sono dunque meno tessuti da eliminare con la mestruazione.

Nella donna americana, la menopausa interviene generalmente in età compresa tra quaranta e cinquantacinque anni. Secondo il Taber's Cyclopedic Medicai Dictionary, la menopausa naturale si verifica entro i quarantasette anni di età nel 25 per cento delle donne, entro i cinquant'anni nel 50 per cento delle donne e entro i cinquantacinque anni nel 95 per cento. Se dovuta all'asportazione chirurgica delle ovaie, essa si verifica dopo i cinquant' anni in quasi il 30 per cento delle donne.

In alcuni casi le mestruazioni cessano di colpo, in altri dopo un processo che può durare alcuni anni. Può accadere che il flusso diminuisca un poco ogni mese, oppure che si allunghi progressivamente l'intervallo fra una mestruazione e quella successiva, fino alla cessazione definitiva.

La menopausa è spesso accompagnata da vampate di calore, brividi (talvolta entrambi, in alternanza), depressione, affaticamento, emicrania e insonnia. Durante questo periodo può anche verificarsi una diminuzione della lubrificazione vaginale, tanto da rendere consigliabile l'uso di un lubrificante per evitare dolori durante i rapporti.

 

54. Che cos'è la terapia di sostituzione degli estrogeni?

È in sostanza l'assunzione per un breve periodo di bassi dosaggi di estrogeni, rimedio che viene solitamente prescritto per ridurre i sintomi della menopausa. Per ridurre il rischio di cancro, oggi si aggiungono di frequente alla somministrazìone anche dosi di progesterone.

Numerosi medici considerano questa terapia una grande conquista nelle cure mediche di routine, ma secondo altri non sarebbe del tutto innocua. Quasi tutti ritengono che chi vi si sottopone debba anche effettuare più controlli annuali, e che comunque la terapia non sia indicata per chi soffre di malattie cardiovascolari o è affetta da cancro.

 

55. Esiste una menopausa maschile?

Nell'uomo di mezza età non vi è un chiaro evento che interessi la capacità riproduttiva come invece accade nella donna. L'uomo è in grado di fecondare la donna fino al termine della sua vita.

Tuttavia molti uomini attraversano il cosiddetto "climaterio" (dal greco klimakter, scalino) intorno all'età di cinquanta o cinquantacinque anni. Con la progressiva diminuzione delle quantità di testosterone prodotte, calano di frequente anche i riflessi e il desiderio sessuale. A questa età, l'uomo si trova anche a dover competere con individui più giovani sul lavoro, nello sport e nella vita sessuale, cose che nel complesso possono avere pesanti effetti psicologici.

Alcuni individui superano senza problemi questa fase, altri subiscono invece quella che viene definita la "crisi di mezza età", talora caratterizzata da manie depressive che mettono in serio pericolo la carriera e la famiglia per il desiderio di intraprendere cambiamenti sul lavoro, di sperimentare nuovi stili di vita e di soddisfare nuovi interessi sessuali.

 

 

 

 

La contraccezione

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56. Come si usa il protilattico?

Il profilattico, o preservativo o condom, va applicato prima dei rapporti, perché le piccole gocce secrete dal pene durante la fase eccitatoria contengono un notevole numero di spermatozoi (nonché di possibili agenti virali),

L'uso del profilattico non deve creare disagio. In alcuni paesi, per esempio in Francia, la sua applicazione sul pene è considerata una delle fasi più eccitanti del rapporto e l'intervento della donna può rendere assai piacevole loperazione per il partner. Oppure lo si può applicare senza dare alla cosa troppa importanza e continuare il gioco d'amore.

Innanzi tutto il profilattico va srotolato con le mani pulite, che non rechino tracce di secrezioni genitali, né maschili né femminili. Se ne deve comprimere la punta per eliminarne l'aria e lo si svolge sul pene eretto. Non va srotolato prima; va infilato come un collant, non come un calzino di lana.

 

57. I preservativi sono tutti uguali?

Decisamente no, e sembra che quelli americani siano i migliori al mondo. Quelli della nuova generazione offrono una serie di nuove possibilità: alcuni sono pregni di sostanze lubrificanti, altri di spermicidi e battericidi (come il nonoxynolo-9), altri ancora presentano ingrossamenti atti ad aumentare la stimolazione vaginale oppure sostanze blandamente adesive che favoriscono l'adesione al pene.

I preservativi attualmente diffusi sono fatti di lattice o di intestino di ovini, ma dal momento che le membrane più grosse di questi ultimi consentono il passaggio di microscopici virus, se ne sconsiglia l'impiego.

È tradizione che i preservativi vengano commercializzati in un'unica misura. Una società ha ora immesso sul mercato una taglia "extra-large", ma finora nessuno ha mai prodotto una "small".

 

58. Perché si dice che con il profilattico è meglio usare una schiuma spermicida?

Gli spermicidi offrono protezione contro l'eventuale sperma (o anche i virus) che possa essere presente intorno al preservativo nel caso che questo si rompa durante il rapporto o nel caso in cui lo sperma fuoriesca al momento di sfilarlo.

 

59. Perché alcuni uomini si mostrano contrari all'uso del preservativo?

Non tutti si comportano in questo modo, anzi, i più intelligenti insistono nell'usarlo.

Sembra tuttavia che da parte dell'uomo vi sia una sorta di avversione tradizionale per questo tipo di anticoncezionale, tendenza appresa per lo più durante l'adolescenza. Proprio allora i ragazzi fanno propri una serie di luoghi comuni, per esempio che il preservativo riduce il piacere sessuale - un po' come fare la doccia indossando l'impermeabile - che i veri uomini li rifiutano perché sono solo un impiccio e che comunque la contraccezione è un problema tutto della donna.

In realtà il preservativo riduce la sensibilità sessuale in maniera quasi inavvertibile, ma può scivolare via durante rapporti vigorosi e va tolto rapidamente dopo l'eiaculazione, fatti che per qualcuno possono rivelarsi imbarazzanti.

I disagi che alcuni uomini sono disposti a tollerare pur di praticare il sesso dimostrano tuttavia che essi sono infastiditi più dal profilattico che non dalle difficoltà di natura pratica. Un motivo è forse il timore di perdere l'erezione quando indossano il preservativo, un altro può essere il timore che la donna perda l'eccitazione, nel tempo necessario a reperire il profilattico, estrarlo dalla confezione e applicarlo sul pene.

 

60. Come si convince un uomo a usare il profilattico?

Lo si può fare con la preghiera, l'implorazione o la minaccia, ma se uno di questi espedienti funziona (e non sempre accade) si può comunque di creare una situazione poco piacevole e non certo la migliore premessa per un incontro intimo.

Non è infatti l'uomo a usare il profilattico, ma la coppia. E la coppia lo usa perché è un mezzo per evitare gravidanze indesiderate, perché è il sistema anticoncezionale che preferisce, perché è bene che la donna si senta rilassata e disinibita quando fa l'amore e con questo strumento può farlo.

 

61. Come ci si accorge che si è rotto il preservativo durante il rapporto? Cosa fare in tale caso?

Durante il rapporto sarebbe bene controllare di tanto in tanto che il preservativo sia ancora nella giusta posizione e che non abbia subito strappi. Lo potete fare semplicemente prendendolo con due dita all'estremità inferiore e provando con cautela a tirarlo verso il basso.

Dopo l'eiaculazione, occorre estrarre il pene tenendo fermo il preservativo e controllare che lo sperma sia contenuto nel serbatoio in punta.

  In caso si tema che vi siano state fuoruscite di sperma o che ve ne sia qualche goccia nella vulva, si riempirà immediatamente la vagina con schiuma, crema o gel spermicida, che è sempre bene tenere a portata di mano. È importante che in un tale frangente la donna non faccia irrigazioni vaginali, perché potrebbero far risalire lo sperma nella vagina. In caso di ritardi mestruali, sarà bene consultare il medico.

 

62. La pillola anticoncezionale è davvero innocua?

Come tutti i medicinali, la pillola è innocua per determinate persone e in determinate circostanze. È innocua per la donna sana sotto i trent'anni che non abbia mai fumato. I medici la prescrivono difficilmente a chi abbia precedenti di cancro, malattie cardiache, ischernia o perdite di sangue anormali.

Di pillole ne esistono diversi tipi, a base di combinazioni e dosaggi ormonali diversi, e vanno prescritte sulla base di ogni caso personale.

La pillola anticoncezionale offre numerosi vantaggi, fra i quali la riduzione della durata e dell'intensità del fenomeno mestruale, il contenimento dell'acne, l'eliminazione dei dolori dellovulazione e la prevenzione del contagio di numerose malattie veneree nell'utero e nelle trombe di Falloppio. Alcuni studi ne hanno anche dilnestrato la capacità di ridurre i rischi di malattie pelvo-infiammatorie. Ma d'altra parte possono anche ridurre l'efficacia di farmaci antibiotici assunti proprio per curare una malattia venerea. Le pillole a base di estrogeni possono inoltre aumentare la sensibilità individuale alle infezioni da Candida.

Statisticamente, comunque, la gravidanza e il parto comportano generalmente per la salute della donna rischi ancora maggiori della pillola anticoncezionale.

 

63. Se ho rapporti sessuali una sola volta la settimana, perché devo prendere la pillola tutti i giorni?

Profilattici e diaframma sono due sistemi anticoncezionali che si basano sul principio di frapporre una barriera fisica tra sperma e ovulo. La pillola anticoncezionale, invece, impedisce ogni mese il processo dell' ovulazione, cioè la produzione di ovuli.

Tale effetto è conseguito attraverso il controllo del livello di ormoni che regolano lovulazione, processo che si svolge ventiquattr' ore su ventiquattro, tutti i giorni del mese, indipendentemente dall'attività sessuale. Non prendendo la pillola tutti i giorni, l'ovulazione può avere luogo ugualmente e rendere pertanto possibile la gravidanza.

 

64. Perché la pillola anticoncezionale non è efficace nei primi mesi?

Per poter sottrarre allorganismo il controllo dell'ovulazione occorre un certo tempo. Poiché è difficile prevedere con esattezza quale sia il livello di ormoni dell'ovulazione in ogni singola donna, giorno per giorno, è consigliabile usare nei primi mesi anche il preservativo o il diaframma.

 

65. Esiste una particolare manutenzione per il diaframma?

Fondamentalmente il diaframma va trattato come ogni altro strumento medico. Va conservato nell'apposita custodia, lavato dopo ogni uso, cosparso con un poco di amido ed esaminato in controluce per verificare che non sia forato. Non va usato con prodotti a base di olio (per esempio la vaselina) per migliorare la lubrificazione perché questi prodotti attaccano la gomma. Va comunque sostituito, almeno ogni due anni.

  In seguito sia a un vostro aumento che a un calo di cinque chili) oppure dopo il parto, occorre farne controllare dal medico la misura.

 

66. Dopo un rapporto senza precauzioni, o se il profilattico si rompe, non basta fare una lavanda vaginale?

No, la lavanda non ha alcun potere anticoncezionale. Anzi, non fa che favorire la rapida risalita dello sperma nella vagina e quindi nell'utero.

 

67. Che cos'è il cappuccio cervicale?

Simile al diaframma ma più piccolo, il cappuccio cervicale è una sorta di manicotto in gomma che si adatta alla cervice uterina, alla sommità della vagina. Usato in Europa già da numerosi anni; l'FDA (Food and Drug Administration) ne ha approvato l'utilizzo negli Stati Uniti nel 1988. Lo si usa con gel spermicida e può essere lasciato in loco per quarantotto ore, cosa che molte donne apprezzano rispetto al limite di ventiquattro ore del diaframma.

Deve essere prescritto della giusta misura dal ginecologo e assicura un' efficacia dell' 85 per cento circa, più o meno come quella del diaframma.

 

68. Che cos'è con precisione il metodo ritmico (Ogino-Knaus)?

È un metodo che mira a evitare la gravidanza limitando i rapporti ai cosiddetti periodi "sicuri" del ciclo mensile femminile. Basandosi sul fatto che lovulazione avviene fra il sesto e l'undicesimo giorno dopo il termine del ciclo, che lo sperma può sopravvivere sino a settantadue ore, che lovulo sopravvive e può essere fecondato per un solo giorno, e aggiungendo a ciò alcuni giorni per eventuali margini di errore, rimangono per ogni ciclo circa due settimane e mezzo in cui qualcuno ritiene che sia superflua ogni protezione anticoncezionale.

Il grosso problema di questo metodo è che lovulazione e la mestruazione sono fenomeni assai meno prevedibili di quanto molti pensano e le cui cadenze vengono talora influenzate dallo stress, dall'alimentazione, da eventuali malattie, dalle condizioni atmosferiche e da altri fattori ancora. Un altro problema è che molte persone non hanno un'autodisciplina tale da astenersi periodicamente dai rapporti con perseveranza.

  È quindi per lo più un metodo rischioso. Secondo Ann Landers, praticare questo metodo significa considerarsi già genitori.

 

69. Come si usa il termometro per il controllo delle nascite?

La temperatura corporea della donna subisce lievi variazioni durante il ciclo mensile in relazione all'aumento e al calo del livello ormonale. Prima dell' ovulazione la temperatura cala, dopo l' ovulazione aumenta per tre giorni consecutivi. Se la donna si misura la temperatura tutte le mattine prima di alzarsi dal letto, può effettivamente osservare questi mutamenti e quindi astenersi dai rapporti oppure ricorrere a metodi anticoncezionali, per esempio il preservativo, durante il periodo di fertilità.

  Perché il metodo sia efficace occorre naturalmente una tenace disciplina, uno stile di vita piuttosto regolare e la collaborazione del partner.

 

70. Che cos'è il metodo Billings?

Oltre alla temperatura corporea, un altro indice dei mutamenti che avvengono nellorganismo femminile durante il ciclo mensile può essere la produzione di sostanze mucose da parte della cervice uterina. Secondo questo metodo, occorre annotare giorno dopo giorno la consistenza del muco in modo tale da poter stabilire quando sta per avvenire lovulazione e ricorrere perciò a misure anticoncezionali per evitare gravidanze indesiderate. Ma poiché occorre disciplinarsi parecchio per controllare il muco vaginale più volte al giorno, il metodo si rivela per molte coppie del tutto impraticabile.

 

71. Come funziona lo Iud? È innocuo?

Lo Iud moderno (spirale intrauterina) fu inventato nel 1909, per quanto già da secoli se ne fossero provate alcune varianti sia sugli esseri umani sia su ammali da branco (per esempio i cammelli).

La spirale è un piccolo corpo in plastica flessibile, lungo alcuni centimetri, e provvisto di una breve cordicella; introdotto nell'utero, esso induce un'alterazione chimica dell'ambiente vaginale e uterino, interferendo con il processo del concepimento e dell'impianto dell'uovo. Secondo il nuovo «Rapporto Kinsey», negli Stati Uniti sono ora disponibili solo due tipi di spirale. Molti produttori ne hanno infatti bloccato la distribuzione a causa dell'elevata incidenza di infezioni pelviche, sterilità e casi di morte associati al suo uso.

I medici tendono ora a scoraggiare talune donne dell'uso di questo sistema anticoncezionale per l'elevato rischio di contrarre infiammazioni pelviche che possono danneggiare le tube e compromettere la fertilità. Fra le donne a rischio elevato vi sono quelle con più partner o che hanno già avuto gravidanze tubariche.

La spirale può tuttavia essere indicata in alcuni casi, ma occorre prima consultare il ginecologo oppure un centro di pianificazione famigliare.

 

72. Se la donna può essere fecondata solo tre o quattro giorni al mese, perché si predica tanto la necessità di usare sempre precauzioni anticoncezionali?

Il motivo è che determinare quali siano effettivamente quei tre o quattro giorni è assai difficile. Non solo non sono prevedibili, ma possono anche essere influenzati dallo stress o da un orgasmo particolarmente intenso (entrambi possono infatti determinare lovulazione). Per questa ragione, non si ha l'assoluta certezza di evitare una gravidanza perfino durante la mestruazione.

Impiegare un metodo contraccettivo in ogni rapporto è un po' come guidare sempre con la cintura di sicurezza: una volta che ci si sia abituati, diventa parte normale dell' attività. È semplicemente una questione di accettazione e di attenzione.

 

73. Chi deve essere responsabile del controllo delle nascite, l'uomo o la donna?

Nessuno dei due in particolare, e cioè entrambi. Il controllo delle nascite è parte integrante della vita sessuale. Entrambi i partner ne beneficiano e quindi entrambi devono esserne bene informati e assumersene la responsabilità in eguale misura.

Ciò significa in sostanza che nessuno dei due deve desiderare rapporti senza precauzioni. La decisione va presa una volta per tutte, all'inizio di una relazione sessuale; ciò che potrà poi variare sarà il metodo.

Indipendentemente dalla modalità prescelta o dalla sua frequenza, se uno dei due partner assume in seguito un atteggiamento di continua lamentela e propone di avere rapporti senza precauzioni, la responsabilità non è condivisa.

 

74. Temo di essere sterile. Cosa posso fare?

Vi sono due metodi per stabilire se si è sterili: i test clinici e i rapporti senza precauzioni. I test sulla fertilità sono condotti da medici. Nell'uomo prevedono il conteggio degli spermatozoi, nella donna l'accurata registrazione della temperatura basale (cioè quella al momento del risveglio mattutino) per determinare il momento dell' ovulazione.

Quanto ai rapporti senza precauzioni, essi non devono mai divenire un metodo per accertare la sterilità, a meno che non si desideri davvero avere un figlio subito. Purtroppo decine di migliaia di donne, consapevolmente o meno, vi ricorrono regolarmente ogni anno per controllare i propri timori rispetto al futuro.

È dunque meglio che chi teme di essere sterile consulti un medico.

 

75. La sterilizzazione mi sembra così terribilmente fredda e spaventosamente irreversibile. Come si può mai decidere di farvi ricorso?

"Sterilizzazione" è una parola davvero poco piacevole. Richiama alla mente brutte immagini di laboratori, esperimenti medici e animali inermi. Vi sono invece altri termini che sembrano più umani, magari anche del tutto sereni, come vasectomia o chiusura delle tube.

Negli Stati Uniti oltre dodici milioni di persone si sono sottoposte a questo intervento, tanto che esso è divenuto in questo paese il metodo di contraccezione più diffuso. Offre la totale sicurezza contro le gravidanze indesiderate e non induce alcun effetto collaterale.

Gran parte del suo richiamo risiede nell'effetto permanente che esso determina, offrendo una grossa possibilità di controllo sulla propria vita e sul proprio futuro. Quella di sottoporsi alla sterilizzazione è però una decisione adulta, da prendere nella piena consapevolezza che ogni scelta ha il suo prezzo. Molti decidono di farsi sterilizzare dopo che la famiglia ha raggiunto le dimensioni deside rate, altri perché non vogliono avere figli e non vedono motivo di attendere oltre. Per tutti, scegliere quando porre termine alla fase riproduttiva della propria vita è un modo efficace per dare il via alla fase successiva.

In considerazione delle profonde implicazioni di questa decisiò:.. ne, i medici più seri richiedono sempre un approfondito incontro con il paziente prima di decidere per l'intervento.

 

76. Se mi sottopongo a un intervento di sterilizzazione, ma più tardi cambio parere, vi è modo di. rimediare a quello che ho fatto?

Con il progredire delle tecniche di microchirurgia, si effettuano oggi con successo sempre più interventi miranti a invertire l'esito della sterilizzazione. Si tratta pur sempre di interventi chirurgici importanti, che comportano l' ospedalizzazione, il rischio di contrarre infezioni e costi molto elevati.

Se anche tutto questo si risolve bene, la capacità di concepimento non è però garantita al 100 per cento. L'incidenza di interventiriusciti per invertire la vasectomia va dal 18 al 60 per cento; nel caso della chiusura delle tube è invece dal 20 al 90 per cento. Ironia del caso, l'esperienza dell'intervento operatorio può indurre un calo della fertilità o inibirla del tutto. Sono tutte ragioni che concorrono tuttora a far considerare la sterilizzazione una decisione definitiva.

 

77. Perché molte religioni condannano il controllo delle nascite?

Molte religioni considerano il sesso esclusivamente finalizzato alla riproduzione, ragion per cui la contraccezione rientra nel campo delle pratiche immorali. Si tratta di una tradizione comprensibile se analizzata alla luce delle necessità delle comunità originarie in cui essa si sviluppò, quando forte era il bisogno di accrescere la popolazione.

Inoltre, intorno al terzo secolo la religione cristiana ha sviluppato un atteggiamento di diffidenza nei confronti del piacere. Lo studioso delle religioni Raymond Lawrence sostiene che ciò avesse un fondamento più politico che teologico, ma poiché le misure contraccettive favoriscono la pratica del sesso a scopo del solo piacere, vengono condannate anche per questo motivo.

Le esperienze sessuali sono oggi legate a molte altre motivazioni che non al semplice concepimento della prole: la maggior parte degli americani (cattolici compresi) ricorre a metodi anticoncezionali almeno nel 50 per cento dei rapporti.

Nonostante le dichiarazioni di numerosi uomini politici e religiosi, i fedeli praticanti che in America ritengono veramente che la contraccezione sia peccato sono davvero pochi.

 

78. È vero che in alcuni paesi le donne ricorrono all'aborto come forma contraccettiva? Come possoao sopportarlo?

In Unione Sovietica, dove profilattici e pillole anticoncezionali erano raramente disponibili, si ricorreva di frequente all' aborto per controllare il numero dei figli.

Il dato statistico secondo cui mediamente la donna sovietica subiva oltre dodici aborti nella sua vita ci fa rabbrividire. Ma la cultura sovietica considerava questo tema. come puramente pratico e privo di implicazioni morali. E il fatto che le donne potessero avere un numero cosi elevato di aborti, dimostra che la loro fertilità non ne era compromessa.

I sovietici, per parte loro, lamentavano la mancanza di alternative in campo anticoncezionale e le terribili condizioni da catena di montaggio in cui venivano praticati gli aborti. li sistema sanitario sovietico era piuttosto arretrato, gravato da ineffìcienze e colpevolmente ignaro dei bisogni reali della gente.

 

 

 

 

L'età

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79. Quali cambiamenti sessuali bisogna aspettarsi esattamente con l'avvicinarsi dei cinquant'anni?

In genere si hanno due ordini di mutamenti. Da una parte vi è un certo rallentamento nelle risposte sessuali del nostro corpo e dall'altra un mutamento negli interessi e nei bisogni sessuali.

Gli uomini avvertono mutamenti nei riflessi sessuali. Erezione ed eiaculazione richiedono tempi più lunghi e risentono maggiormente degli effetti di affaticamento; emozioni e distrazione. L'eiaculazione perde vigore e la produzione di sperma diminuisce. Nelle donne i cambiamenti sono più direttamente legati agli ormoni; vi può essere un mutamento nella sensibilità dei seni e il tessuto vaginale può diventare un poco più asciutto.

Quanto ai cambiamenti nel desiderio sessuale, essi interessano sia uomini che donne, ma sempre con diverse risposte individuali: in taluni la libido si accresce, in altri cala, in altri ancora rimane immutata. Prevedere ogni singolo caso è impossibile.

Per affrontare questi cambiamenti è comunque importante rinnovare il proprio modo di intendere la sessualità e i rapporti sessuali.

Per la persona anziana, il rapporto completo riveste di solito un'importanza minore, mentre sembrano sempre più piacevoli altri aspetti del sesso, quali le tenerezze, i baci, la stimolazione olfattiva o il semplice contatto dei genitali.

In generale, è bene affrontare questi mutamenti non come una perdita, ma come possibilità di esplorare ed esprimere nuovi aspetti della propria sessualità.

 

80. Gli interessi sessuali dell'uomo e della donna cambiano in maniera simile con l'età?

Sono fatti esclusivamente individuali. Vi è molta più differenza fra un uomo e un altro uomo o fra una donna e un'altra donna che non fra uomini e doline considerati come gruppi. Vi sono partner che dopo i cinquant' anni si trovano a percorrere strade sessualmente opposte, e coppie che invece si trovano più unite che mai, indipendentemente dalla direzione presa.

 

81. Vi sono problemi di salute che possano condizionare la sessualità in età avanzata?

Essendo il sesso parte integrante della vita, in teoria ogni aspetto della salute interessa anche la sessualità. Nelle persone anziane, i problemi più comuni sono l'irrigidimento delle articolazioni, il diabete, l' osteoporosi, i disturbi vascolari, la depressione e ogni situazione che richieda cure mediche. I riflessi più immediatamente sessuali di queste condizioni riguardano l'erezione, l'eiaculazione, la lubrificazione, la libido e la semplice capacità di godere il sesso senza distrazioni.

La cosa più semplice e più importante da fare in questi casi è parlare: con il medico, con il proprio partner, con se stessi. Occorre ammettere che vi sono delle difficoltà, condividerle con il partner e chiedere aiuto. E non esitare a sottoporre qualunque problema al medico. Ma siccome i medici solitamente non hanno alcuna preparazione specifica in materia sessuale, toccherà proprio ai pazienti educarli ad affrontarli, sottoponendo loro le varie questioni e stimolandoli a prenderle in considerazione. Il medico serio e disponibile reagirà positivamente e aiuterà il paziente a trovare la soluzione ai suoi problemi.

 

82. Qual è l'età limite per le normali funzioni sessuali? A quale età il sesso è privo di scopo, o comunque così diverso da non essere più sesso?

Comunque la domanda venga posta, la risposta rimane la stessa: non vi.è età limite per le funzioni sessuali. Chi gode di buona salute ha desideri sessuali anche in età avanzata, e non vi è motivo per cui non li debba soddisfare.

La sessualità è un aspetto della vita che viene di continuo ridefinito, via via che l'individuo matura e cambia; sfatiamo dunque la convinzione diffusa che a un certo punto della vita il decadimento fisico obblighi a quell'unico e spaventoso evento che è il "cambiamento della vita sessuale". Oltre un terzo dei lettori ultrasessantenni che hanno risposto allo «Starr- Weiner Report» hanno dichiarato che il sesso andava meglio che mai. Vogliamo proprio discutere sul significato che queste persone attribuiscono alla parola "sesso"?

 

83. Tutto questo parlare della necessità di mantenersi sessualmente attivi anche in età avanzata mi infastidisce. Non posso riposarmi un po' adesso, non posso godermi un periodo della vita senza dover praticare o pensare al sesso?

Certamente, e soprattutto se questo è il desiderio anche del partner, o a maggior ragione se lei non ne ha.

Il sesso non deve essere un obbligo. È solo parte della celebrazione della vita: chi non è dell'umore giusto non è tenuto a celebrare. Per molti, tuttavia, non è solo questione di umore, è che in seguito a traumi, esperienze negative o per una forte alienazione dal proprio corpo non riescono di fatto a godere del sesso. A costoro, come a chiunque altro, consiglio di ignorare ogni pressione sociale. Ignorare ciò che possono pensare gli altri e agire invece in campo sessuale secondo le proprie preferenze. Se questo significa non praticare affatto il sesso, va bene così.

Ma chi ha un partner che la pensa diversamente, avrà probabilmente gravi problemi di rapporto. In tal caso consiglio di ricorrere all'assistenza di un sessuologo che possa individuare i mezzi per risolvere il conflitto.

 

84. È vero che adesso che ho una certa età "o lo uso o lo perdo"?

In realtà le cose sono un poco più complesse. L'assioma non va preso letteralmente; pene o clitoride non cadono per il mancato utilizzo.

Questa espressione nacque negli anni Sessanta come una sorta di riconoscimento del diritto alla sessualità delle persone di mezza età (e più anziane). Si basava sui dati di alcune ricerche dalle quali emergeva che tendenzialmente chi è sessualmente attivo e soddisfatto da giovane e ha nei confronti del sesso un atteggiamento aperto e favorevole conserverà tali prerogative anche in età avanzata.

In quell' epoca, era solo un modo simpatico per dire alle persone di una certa età che potevano prendersi tranquillamente. le proprie soddisfazioni sessuali.

Oggi, negli anni Novanta, si usa forse un linguaggio meno immediato, ma il concetto di base rimane lo stesso: godere del sesso da adulti, farne parte integrante della propria vita e considerarlo fonte di intimità e attività sicuramente bella e positiva è un ottimo presupposto per essere sessualmente attivi e appagati anche più tardi.

Tornando alla sua divertente domanda, non è dunque il caso di ''usarlo'' o di fare alcuna altra cosa che non si voglia fare. n modo . migliore per mantenere in forma il sistema di risposta sessuale è, come per ogni altro apparato dell' organismo, di esercitarlo e di prestargli la dovuta attenzione. Chi preferisce alternare periodi di àttività sessuale a periodi di astinenza, fa bene a farlo. Naturalmente, dopo un periodo di astinenza l'attività andrà ripresa gradualmente, ma è un problema che affronteremo più avanti.

 

85. Ho trentacinque anni. La mia vicina di casa, che ha settant'anni, mi è simpatica, ma quando mi stringe la mano la trattiene sempre più a lungo di quanto faccio io. È una sorta di scortesia o sitratta di altro?

Il contatto non legato a situazioni sessuali è un fattore molto importante per tutti' noi. È dimostrato che i neonati che non hanno sufficiente contatto corporeo con gli altri hanno uno sviluppo più lento.

Fortunatamente i bambini vengono in generale toccati molto, anche dagli estranei, che indugiano a coccolarli. Tuttavia le cose cambiano con il passare del tempo, tanto che gli anziani hanno spesso contatti fisici del tutto insufficienti. Ai giovani non piace il loro aspetto, il contatto della loro pelle, magari il loro odore; qualcuno talvolta è malato e secondo qualche sciocca regola di "decoro" potrebbe essere inopportuno toccarli.

Per i giovani è del tutto normale prendersi per il braccio, tenersi per mano, fregarsi la schiena e comunque avere una serie di contatti amichevoli che per gli anziani sono invece assai rari. Per l'anziano, un semplicissimo contatto della mano può dunque avere un significato profondo. Lei non è certo tenuto a fare cose che la facciano sentire a disagio, ma cerchi anche di comprendere i bisogni degli altri.

 

86. Se per le persone anziane non vi sono eoatroindicaziom verso il sesso, perché sono in poche a pratiearlo?

Innanzi tutto, non sono in poche. Secondo gli «Hite Report» condotti sulla sessualità maschile e femminile, molte persone oltre i quarant'anni (e sino a oltre ottanta) dicono di piacersi più che mai. Solo per fare un esempio, fra le persone oggetto di questi studi, la metà degli uomini e delle donne oltre i cinquant'anni hanno rapporti orali. E secondo il «Rapporto Kinsey» originale, oltre un terzo delle persone oltre i settant'anni si masturbano fino all'orgasmo.

Dopo i sessant' anni, la soddisfazione sessuale sembra basata più sulla qualità del rapporto (che comunquepuò essere mantenuta a qualunque età) che non sui meccanismi delle funzioni sessuali.

Chi lamenta un calo degli interessi sessuali o del numero dei rapporti, adduce in genere uno dei seguenti motivi:

- le aspettative sociali: espressioni quali "sporco vecchio" richiamano immagini di persone anziane sessualmente incapaci e bambini o adulti inorriditi dall'idea;

- le aspettative personali: l'idea diffusa fra gli anziani che non sia bene praticare il sesso;

- la difficoltà nel trovare nuovi partner dopo la morte del coniuge;

- il compagno è malato o comunque non disposto al sesso; .

- le preoccupazioni croniche per il denaro e la salute;

- la mancanza di privacy; .

- la difficoltà nel formulare nuove definizioni di sessualità;

- l'idea che se il sesso non può più essere come una volta, non vale più la pena di essere praticato;

- l'idea che la masturbazione non sia normale o salutare.

Risulta comunque difficile stimare il comportamento sessuale reale delle persone anziane. Come gli adolescenti, esse tendono a nascondere il proprio comportamento sessuale per evitare la disapprovazione e magari la punizione che potrebbe conseguire alle loro rivelazioni.

 

87. Con il peggioramento del mio matrimonio, ho avute rapporti sessuali sempre più rari, fino a sospenderli del tutto. Ora che ho divorziato e che da tempo mi sono affidata a un sessuologo mi sento pronta a ricominciare, ma sono preoccupata. Il mio fisico risponderà ancora bene?

Occorre innanzi tutto capire cosa significa l'espressione "sospenderli del tutto". Anche se lei non ha avuto rapporti sessuali, avrà comunque avuto fantasie, masturbazione e attività sensuali come un bel bagno con. tanto bagno schiuma. tutte cose che rientrano nella sfera della nostra sessualità. È dunque probabile che dal punto di vista sessuale lei sia ancora in ottima forma.

Lunghi periodi senza rapporti sessuali o comunque genitali non sono affatto dannosi e non comportano alcun calo delle capacità sessuali. Si può forse essere un po' confusi, avere magari dimenticato qualche particolare, avere mutato il modo di effettuare le proprie scelte sessuali, si può magari scoprire di avere desideri diversi. Sono tutte cose da esplorare, nella completa fiducia che il fisico risponderà a dovere.

Consigli utili? Uno è di non fare del sesso se lei non si sente pronta, ma di esprimere la sua sessualità in modo del tutto sincero, lasciando che il corpo esprima i suoi desideri reali.

E come ogni congegno che sia rimasto fermo per qualche tempo, il suo corpo dovrà essere riscaldato lentamente; verifichi di avere una buona lubrificazione e tratti bene il suo corpo.

 

88. Io ho quarantanove anni, lei trentatré, e siamo innamorati da più di un anno. Perché tutti ci criticano? Pensa che il nostro rapporto non possa durare?

Questo tipo di rapporto viene criticato per diversi motivi. Per concedere ad amici e parenti il beneficio del dubbio, riconosciamo il loro sincero desiderio di proteggerla da eventuali sofferenze. Le loro non sono preoccupazioni del tutto campate per aria.

D'altra parte le critiche possono anche nascondere una certa gelosia. La sua situazione spinge forse gli altri a mettere in discussione le proprie idee e le limitazioni autoimposte su ciò che si può o non si può fare. Molte persone avvertono questo confronto come una minaccia. Infine, la sua relazione mostra chiaramente a tutti che lei è interessato al sesso, cosa che per molti suona come una sfida.

La sua relazione durerà? E chi può dirlo? Come ogni altro rap-porto avrà punti deboli e punti di forza. In un periodo storico dominato dall'alta tecnologia e dalla mancanza di privacy, ogni relazio ne, per quanto convenzionale, è una strada in salita. La sua sarà difficile come le altre, ma la passione e la soddisfazione che ne trarrà la renderà meno difficile. Certo, sarà assai utile che vi prestiate attenzione più al cuore che alle rispettive età.

 

89. Ho avuto una brutta sorpresa, la settimana scorsa, nella casa di riposo dove sta mio padre. Sono entrata per sbaglio in una stanza e ho sorpreso due anziani ospiti che si preparavano per fare l'amore. Nelle case di riposo non vi sono regole che lo proibiscano?

Sì, nella maggior parte delle case di riposo vi sono regolamenti di questo genere, ma la cosa dovrebbe solo farci sprofondare per la vergogna. Scrivono Siemens e Brandzel in un libro di testo per infermieri: «I membri della nostra società maggiormente privati dei diritti civili in materia sessuale sono gli ospiti permanenti delle case di riposo».

Come la maggior parte dei genitori avverte disagio per la sessualità dei figli, così i figli di ogni età provano disagio per quella dei loro genitori. Più anziani sono i genitori, più forte tende a essere tale disagio. Agli amIninistratori delle case di riposo capita spesso di sentirsi raccomandare dai figli adulti di loro ospiti che non vi siano intrighi amorosi.

Poi si cerca di razionalizzare il pregiudizio con frasi educate come «Non voglio che papà debba trovarsi a soffrire», oppure «Zia Sara non si rende conto che la gente chiacchiera». Diciamo piuttosto che siamo ancora molto lontani dal considerare in tutta serenità il diritto di ognuno alla propria sessualità. Mi auguro che lei riuscirà a estendere questo diritto umano anche a suo padre anziano. Lo merita tanto quanto lei.

 

90. Siamo sinceri: gli uomini di cinquantacinque anni non vogliono donne di cinquantacinque anni come me, vogliono donne più giovani. Cosa dovrei fare?

Prima di tutto diciamo le cose come stanno: molti uomini anziani desiderano donne della loro stessa età o anche più anziane.

In ogni caso, è importante non cercare di imitare le donne più giovani, ma cercare piuttosto di essere il meglio di ciò che si può essere. Che cosa può offrire lei? La risposta a questa domanda è assai più importante della sua età.

Inoltre, va ricordato che il fascino di una persona non ha nulla a che vedere con la perfezione del suo corpo. È vero che la società ha ben poca comprensione della sessualità degli anziani, in particolare delle donne anziane. Ma nulla è sexy quanto una persona che si sente sexy.

Rispetto all'invecchiamento è facile incorrere in sentimenti di rabbia. A nessuno piace trovarsi a dover fare i conti con la propria mortalità. Lo specchio ci può comunicare verità odiose, ma non fa che raccontare solo una piccola parte della nostra storia. E se l'età porta saggezza, la storia raccontata dallo specchio dovrebbe essere ogni anno meno importante.

Per esprimere al meglio la nostra sessualità in ogni età della vita, la: cosa migliore è essere noi stessi. Così stringa amicizie, si masturbi, ricerchi l'incontro con partner che le interessano, e ricordi che non tutti gli uomini desiderano avere al fianco una ragazzina. I più adulti vogliono una donna con tutta la bellezza dei suoi anni.

 

91. Mia madre, vedova, e il suo compagno, dormono insieme cinque o sei notti alla settimana. Devo lasciarli dormire insieme anche quando vengono a trovarmi?

Quello che si semina si raccoglie. I nostri genitori erano imbarazzati di fronte alla nostra sessualità, e adesso noi siamo imbarazzati di fronte alla loro.

Probabilmente sua madre prova per questo fatto la stessa confusione che prova . lei. Se una di voi due, o entrambe, ha bisogno di negare' che in quella relazione vi sia del sesso (e, naturalmente, può anche non essercene), è triste, ma dovranno dormire separati. Si trovano sempre motivi per giustificare; è meglio che i bambini non sappiano (ma perché, dopo tutto?), è imbarazzante, è immorale, non sembra giusto ...

La questione, piuttosto, è che siamo in tremenda difficoltà quando ci troviamo ad affrontare 'la sessualità dei nostri genitori o dei nostri figli, perché mette in dubbio le nostre convinzioni sul sesso e ci costringe ad affrontare le realtà della nostra personale situazione sessuale. Per lo più si preferisce sistemare le cose in modo tale da evitare semplicemente il senso di disagio.

Devono dormire insieme? Se a lei interessa prendere parte alla realtà, sì; se lei preferisce conservare illusioni ed evitare alcuni sentimenti, allora no. In quest'ultimo caso è meglio riconoscerne apertamente l'effettiva ragione piuttosto che cercare giustìficasìoni razionali che possano risultare offensive per tutti.

 

92. Sono un uomo di mezza età e vivo solo. Quando posso smettere di usare precauzioni anticoncezionali?

A meno che.lei si sia sottoposto a. vasectomia o abbia un numero di spermatozoi irrilevante, la risposta è mai. L'uomo produce milioni di spermatozoi per l'intera vita e può continuare a procreare assai più a lungo di quanto possa continuare a fare altre cose.

Le donne, al contrario, producono ovuli solo nella fase fertile della loro vita, che termina intorno all'età di quarantacinque anni con la menopausa. La donna dovrebbe continuare a usare precauzioni contraccettive per un anno dopo la scomparsa delle mestruazioni.

Le misure contraccettive sono necessarie ovviamente per chi ha dei rapporti, ma si possono anche prendere in considerazione altre forme di espressione sessuale. E ricordi che l'uso del profìlattico è comunque indispensabile per ridurre il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, a ogni età.

 

93. Ora che mi sto avvicinando alla menopausa, dovrei sottopormi all'isterectomia? Mi farà perdere interesse al sesso?

Il fatto che lei si stia avvicinando alla menopausa non significa necessariamente che debba sottoporsi a isterectomia,

L'isterectomia è l'asportazione dell'utero, con o senza la cervice. È un intervento. che rende la donna sterile ed elimina il ciclo mensile, ma non comportando in genere l'asportazione delle ovaie non induce la menopausa.

Se alcune donne dopo questa esperienza manifestano disturbi psicologici e sessuali, molte altre stanno benissimo e notano al contrario un miglioramento nelle relazioni sessuali perché hanno potuto eliminare il timore di gravidanze indesiderate.

Motivi che rendono invece consigliabile l'Isterectomia sono cancro, fibromi, collasso uterino e infezioni pelviche avanzate.

Purtroppo è risaputo che in America numerosissimi interventi di isterectomia vengono praticati senza che ve ne sia effettiva necessità. Prima di prendere decisioni le consiglio dunque, come per ogni altro intervento chirurgico, di richiedere un secondo parere.

 

94. Ho un'amica che sta affrontando la menopausa, e dice che non è un gran disagio. Ha forse un trucco speciale, o mi sta mentendo?

La menopausa ha effetti diversi su ogni donna. Se per alcune il calo degli estrogeni scatena un processo di confronto con l'invecchiamento e la mortalità, per altre indica semplicemente che è terminato il periodo delle preoccupazioni contraccettive e dei dolori mestruali.

Il "trucco speciale" della sua amica può forse dipendere da una fortunata composizione genetica, ma sicuramente è dovuto anche al suo atteggiamento grazie al quale la menopausa non è un drammatico "mutamento di vita", bensì un evento secondario in un viaggio assai più lungo e ricco.

 

 

 

 

La salute sessuale

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95. Quale effetto hanno i medicinali sulla vita sessuale?

Le attuali conoscenze mediche sugli effetti di medicinali e terapie sulla vita sessuale sono estremamente limitate, ma una cosa è certa: decine di medicinali più comunemente prescritti possono avere effetti collaterali sulle funzioni sessuali, e fra questi in particolare quelli per la cura di malattie cardiache, ipertensione, artrite, problemi gastrointestinali e gli anticonvulsivi.

  Limitandoci a un esempio per ciascun tipo, fra gli effetti più rilevati in ambito sessuale si osservano: calo del desiderio con i tranquillanti, come Xanax; problemi di erezione con gli antipertensivi, come Inderal; problemi di eiaculazione con gli antipsicotici, come Thorazine; problemi di orgasmo con gli antidepressivi, come Tofranil, e disturbi che interessano i testicoli, i seni e il ciclo mestruale con gli anticancerogeni, come Leukeran.

  In questo campo la ricerca trova con difficoltà finanziamenti che la possano sostenere. Allora diciamo che o il governo e le istituzioni sanitarie non ritengono importanti gli effetti collaterali dei farmaci sulle funzioni sessuali, o per costoro la sessualità è un tema che suscita imbarazzo. La questione diviene ancora più impenetrabile per il fatto che i pazienti difficilmente sottopongono al medico problemi di carattere sessuale e i medici continuano a ignorare questo aspetto della salute (e a provame imbarazzo).

 

96. Mio fratello sosteneva che la cura a cui si era sotteposto lo rendeva impotente. Quando il medico gli ha prescritto medicinali diversi, il problema è scomparso. Perché?

Probabilmente perché il secondo medicinale appartiene a una classe diversa, cioè agisce secondo meccanismi differenti. E possibile che lorganismo non tolleri un tipo di medicinale, ma ne tolleri perfettamente un altro.

È il caso, per esempio, dei medicinali antipertensivi appartenenti a classi diverse, come betabloccanti, calcio-antagonisti, ACE inibitori e diuretici. Alcuni possono creare problemi, altri essere ben tollerati.

Il punto fondamentale da comprendere è che occorre parlare con il medico degli effetti sessuali delle terapie prescritte. Suo fratello ha fatto bene a farlo e i risultati che ha ottenuto lo dimostrano.

 

97. Quali problemi può causare la scarsa lubrificazione? A volte l'eccitazione è tale che non vogliamo fermarci, altre volte non abbiamo niente a portata di mano.

La lubrificazione durante i rapporti non è un lusso, è una necessità per la salute. Se è insufficiente può indurre irritazioni, a loro volta causa di minuscole ferite e infezioni alla vagina o al pene.

La causa che più di frequente determina l'insufficienza della lubrificazione è la scarsa eccitazione. Non è sufficiente desiderare un rapporto o voler compiacere il partner, il corpo della donna. essere pronto, e questo può richiedere anche trenta mìnuti o più.

Alcune donne pensano che il loro organismo debba comunque provvedere alla lubrificazione necessaria e in caso contrario temono di essere carenti nella loro femminilità. Altre sono convmte che è sufficiente essere pronte mentalmente al rapporto per poterlo . anche sul piano fisico, ma sono convinzioni lontane dalla realtà.

Numerose coppie fanno un opportuno uso di prodotti lubrificanti prima e durante il rapporto, con benefici tali da renderlo consigliabile a chiunque abbia problemi di scarsa lubrificazione o di irritazioni che rendono dolorosa la penetrazione.

 

98. È mai possibile che io contragga un'irritazione vaginale ogni volta che guarisco dall'influenza?

Avere colto l'associazione fra questi fenomeni dimostra una perspicacia da parte sua. La risposta è probabilmente modalità secondo cui avviene la guarigione dall'influenaa.

Gli antibiotici svolgono un' azione disequilibrante sulla flora batterica vaginale, uccidendo con i batteri patogeni anche quelli benefici. In tale modo consentono il proliferare del fungo Candida, sempre presente sulle mucose orali e vaginali della persona sana, tanto da provocare quella che viene definita infezione da Candida.

Per prevenire la sequenza influenza-irritazione, provi la prossima volta a non prendere antibiotici, oppure subito dopo la loro sospensione ricorra a prodotti specifici contro l'irritazione. Il farmaco può essere sostituito da un rimedio casalingo consistente nell'inserire in vagina due volte al giorno un cucchiaino di yogurt intero, senza aggiunte. Lo yogurt contiene infatti gli stessi batteri vaginali che vengono soppressi dagli antibiotici e ripristina il corretto equilibrio batteriologico nell' ambiente vaginale.

In ogni caso, non faccia irrigazioni. Come già si è avuto occasione di sottolineare, è una pratica più dannosa che benefica.

 

99. Perché per curare le infezioni della vescica si consiglia di bere succo di mirtillo?

In questo caso a essere efficace non è il mirtillo, che di per sé non serve. Ma il succo di mirtillo che si acquista già pronto è additivato con una sostanza conservante, l'acido benzoico, che favorisce la cura delle infezioni vescicali aumentando l'acidità dell 'ambiente vaginale.

Non va altrettanto bene il succo di limone, che invece non è sufficientemente acido. Anzi, la relativa debolezza dell'acido citrico può scatenare nell' organismo una reazione alcalina che al contrario accresce la vulnerabilità alle infezioni vescicali.

Chi soffre di questi disturbi deve bere molta acqua in modo da urinare di frequente per eliminare i germi, anche se la minzione è dolorosa.

 

100. Che cosa è la cistite da luna di miele? Viene anche a chi non è sposato? E come?

La cistite è un'infiammazione (infezione) della vescica che può interessare anche l'uretra (il dotto attraverso il quale fuoriesce l'urina). È causata normalmente da batteri che spesso si trasmettono durante i rapporti sessuali.

La cistite è uno dei disturbi femminili più comuni e si manifesta attraverso la continua sensazione di dover urinare (anche senza che ve ne sia l'effettivo bisogno), accompagnata da un senso di bruciore. I medici prescrivono di norma terapie antibiotiche, ma come abbiamo già avuto occasione di notare (si veda alla domanda 98), sono cure che possono indurre effetti collaterali.

La cistite viene anche detta "da luna di miele" in riferimento alla maggiore probabilità di essere contratta quando aumenta notevolmente la frequenza dei rapporti sessuali, ma può aversi anche quando si hanno rapporti dopo un lungo periodo di astinenza oppure con un nuovo partner. Si tratta comunque di un semplice soprannome, chiunque può contrarla.

Il metodo migliore per prevenire la cistite, e le infezioni vescicali in genere, è di urinare spesso, così da ripulire l'uretra dagli eventuali batteri. Occorre quindi bere molta acqua, soprattutto prima e dopo i rapporti sessuali, ed è bene anche evitare l'uso di prodotti chìmici che possano irritare la vagina e l'uretra, come lavande e spray per l'igiene intima. Si dovrà inoltre ricorrere a prodotti lubrificanti prima, durante o dopo i rapporti, secondo necessità, per prevenire le irritazioni da sfregamento.

 

101. Mia madre e mia zia fanno lavande vaginali da anni. È consigliabile che le faccia anch'io?

No, a meno che non le sia stato espressamente prescritto dal medico o dal ginecologo. La vagina è un organo che provvede a mantenersi pulito da solo, un po' come l'occhio, e se è sana significa che è anche pulita. Da anni, tuttavia, i messaggi pubblicitari dell'industria farmaceutica sembrano volerei dire per via indiretta che i normali odori, sapori e consistenza della vagina sana hanno comunque qualcosa che non va. In questa idea vi è qualcosa di ignorante e distruttivo.

Occorrerà peraltro consultare il medico nel caso di un odore persistente, frequente indice di infezioni che necessitano terapie mediche, ma per la maggior parte delle donne una doccia al' giorno assicura una corretta igiene vaginale. .

Nella migliore delle ipotesi, le lavande sono solo una perdita di tempo. Purtroppo i prodotti in vendita per le lavande contengono sostanze chimiche che alterano l'equilibrio batterico della vagina e ne irritano il delicato tessuto. Chi li usa con continuità contrae spesso disturbi proprio per questo motivo; se poi, ignorando le cause, cerca di porre rimedio ai sintomi con altre lavande, instaura un processo senza via d'uscita.

  Se si teme che la vagina abbia cattivo odore o sapore, sarà meglio chiedere prima il parere del partner. Potrebbe confermare che si tratta di succhi afrodisiaci. Non sarebbe una bella risposta?

 

102. Perché il medico mi dice sempre di pulirmi "dal davanti all'indietro"?

Nella pulizia delle parti intime, è importante allontanare dalla vagina e dall'uretra i batteri presenti nella zona anale. Ignorando questo principio si incorre spesso in infezioni vaginali. È quindi buona pratica igienica pulirsi procedendo dalla vagina (davanti) verso ìl retto (indietro), e non viceversa.

A proposito, se lei avverte disagio nel richiedere chiarimenti al suo medico, forse le converrebbe cercare un medico con ;1 quale poter parlare liberamente.

 

103. Che cos'è la prostata? Perché gli uomini anziani ne parlano così spesso?

La prostata è una ghiandola delle dimensioni di una noce, che circonda l'uretra e il collo della vescica come un pugno che stringe una cannuccia. Contribuisce per il 95 al volume dell'eiaculato.

Se la prostata ingrossa a causa di affezioni patologiche (prostatite), si determina la compressione e talvolta la completa costrizione del collo della vescica o della stessa uretra, con conseguenti dolori e difficoltà nell'urinare. È un problema che richiede l'immediato intervento del medico. Se ne è causa un'infezione, si troverà pronto rimedio con una terapia a base di antibiotici.

Per la maggior parte degli uomini, l'ingrossamento della prostata è un naturale fenomeno che si accompagna all'età e che viene normalmente risolto per via chirurgica con l'asportazione di-parte dei tessuti, allo scopo di alleviare la pressione e ripristinare la normale funzione della minzione. Qualora si trattasse invece di problemi più gravi, per esempio la presenza di un cancro, si ricorrerà a interventi più importanti.

  n normale intervento chirurgico alla prostata interessa in parte anche l'uretra, tanto che la normale eiaculazione tenderà a rientrare nella vescica invece di percorrere la normale via di uscita del pene. È un fenomeno che non condiziona affatto l'orgasmo e al quale occorre abituarsi. Sono invece più rari i casi in cui l'intervento chirurgico danneggia i nervi genitali, con conseguenti difficoltà nell' erezione.

 

104. Perché il medico deve controllarmi la prostata in quella maniera orrenda? Che cosa fa di preciso?

Il medico inserisce nel retto un dito, opportunamente protetto da un guanto chirurgico e cosparso di sostanze lubrificanti, per tastare la . superficie della prostata e rilevarne eventuali anomalie. È unoperazione che richiede pochi secondi; si rallegri piuttosto che il suo medico sia tanto coscienzioso da praticarle costantemente questo esame.

Durante il controllo della prostata, è possibile che l'eccitazione, l'irritazione e il desiderio di urinare creino nell'insieme una sensa-i zione di disagio più intensa dello stesso momentaneo fastidio fisico. Può capitare di avere un'erezione (per via della stimolazione) . di esserne fortemente imbarazzati, fatto comprensibile ma non necessario. Piuttosto che ignorare queste sensazioni, è preferibile parlarne liberamente con il medico.

Per sopportare meglio l'esame, può essere utile respirare lentamente e profondamente.

 

105. Come posso avere dei rapporti con la schiena e le ginocchia irrigidite?

Prima di tutto, cerchi di evitare l'irrigidimento. Quando pensa poter avere dei rapporti nel giro di unora, prenda un'aspirina o farmaco antinfiammatorio, per esempio Motrin o Naprosyn. sarà anche utile fare una doccia o un bagno caldo, o anche farsi re un breve massaggio dalla compagna, con buone probabilità che questo sfoci in un piacevole gioco erotico.

Non abbia timore di provare posizioni diverse che allevino tensione alle giunture più della tradizionale posizione del missionario, per esempio giacendo di fianco l'uno all'altra oppure lasciando che la compagna stia sopra a lei, e non esiti a fermarsi di tanto in tanto per sgranchirsi un poco.

Ricordi, inoltre, che fare l'amore non significa necessariamente avere rapporti completi: vi sono molti modi, assai meno faticosi, di godere della reciproca intimità.

 

106. Esistono regole per evitare rischi di contagi nei rapporti anali in una coppia monogama?

Certo, e molte. Innanzi tutto, usate lubrificante in abbondanza. In secondo luogo, movimenti delicati e non spinte lunghe ed energiche. In terzo luogo, si eviti di passare dalla penetrazione anale a quella vaginale senza avere prima lavato perfettamente il pene, le dita, il vibratore o che altro sia.

I rapporti anali presentano degli inconvenienti, fra cui anche il disagio. Rappresentano forse il sistema più facile di trasmissione sessuale dell'Hiv (il virus dell' Aids) e in quanto tali vanno preferibilmente evitati dalle coppie che non siano strettamente monogame. D'altra parte possono anche essere estremamente piacevoli per uno o per entrambi i partner e consentire un'intimità estrema.

I rapporti anali vengono praticati da una esigua minoranza di americani. Se non rivestono per voi particolare interesse, scartateli decisamente. Le coppie non monogame che li pratichino faranno bene a usare un profilattico.

 

 

 

 

Le patologie a trasmissione sessuale

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107. Qual è il modo migliore per affrontare con il mio partner il discorso delle malattie veneree?

È lo stesso modo in cui si parla di cose importanti con una persona cui si è molto vicini, e cioè con chiarezza, immediatezza e risolutezza. Non c'è alcun bisogno di scuse; al contrario, bisogna diffidare di chi non vuole parlare di salute e della possibilità di contrarre malattie nei rapporti sessuali.

Per molti parlare di malattie sessuali puo risultare molto piu semplice fuori della camera da letto. Converrà. allora predisporre una situazione che ci aiuti a sentirei a nostro agio: una passeggiata al parco, un lungo giro in auto, magari una cena.insieme. Dire con chiarezza che non si sta cercando di proteggersi da una persona irresponsabile che cerca di trasmettere una malattia, ma con cui si intende creare i presupposti più favorevoli per senursi tranquilli, rilassati e disinibiti.

 

108. Ora ehe ho una malattia venerea, quasi non riesco a guardarmi allo specchio. Mi sento così sporca; chi può ancora volermi?

Lei non ha una malattia venerea, ha semplicemente una malattia che a differenza di altre si trasmette attraverso il contatto sessuale.

  Definire "sporche" le malattie che si trasmettono per via sessuale è frutto di paure e di ignoranza. Non vi sono malattie sporche e malattie pulite, il nostro corpo non giudica se stesso moralmente. I giudizi provengono invece dei condizionamenti della socìeta, la stessa per la quale un tempo si cercava di nascondere agli altri di essere ammalati di cancro e, prima ancora, di lebbra.

Fino a quando lei si sentirà sporca, richiamerà partner che la giudicano nello stesso modo. Si dedichi piuttosto a una terapia, a un gruppo di autoanalisi oppure alla lettura. Quando riuscirà ad accettarsi, si presenterà al mondo come una persona che ha molto da offrire e che merita rispetto. Sarà allora attraente per coloro che sapranno superare la sua malattia e desiderare l'unicità della sua persona.

 

109. In quale momento devo dire a un possibile partner che ho una malattia venerea? Voglio comportarmi in modo responsabile, ma voglio anche evitare di farlo scappare spaventato.

Dirlo troppo presto può farla apparire ansiosa e brusca, con la conseguenza di creare un'atmosfera di disagio. Ma a un potenziale partner occorre dirlo prima che lui decida di voler avere rapporti sessuali con lei. Può essere difficile perché molte persone, quando sono in procinto di prendere decisioni di carattere sessuale, diventano riservate e poco propense al dialogo.

Quando sente aleggiare energie di tipo sessuale, proponga di confidarvi qualcosa di importante su di voi. La sua onestà nel sollevare la questione sarà sicuramente apprezzata. Spieghi che intende essere onesto, dando al potenziale partner tutte le informazioni necessarie perché possa fare una scelta consapevole.

Ricordi che deve mirare a facilitare la comunicazione. Provi perciò a chiedersi quando e come le piacerebbe sentirsi dire quelle stesse cose se lei fosse nei panni del suo partner.

 

110. Qual è il modo migliore per chiedere a una persona di parlare del suo passato sessuale?

In Safe Encounters, Beverly Whipple e Gina Ogden suggeriscono di parlare delle malattie veneree con un partner facendo tesoro di questi consigli:

- procedere lentamente; . - fare domande;

- sentirsi in pace con se stessi;

- esercitare il proprio diritto al sesso sicuro.

Si chiede al partner di parlare del suo passato per conoscere il suo modo di essere in generale e le pratiche specifiche che possano interessare la nostra salute sessuale. Non si vuole essere indiscreti e quindi occorre bilanciare al meglio sensibilità e immediatezza. E non è facile.

Ecco alcune cose che si possono dire dopo avere sollevato il problema. Gli argomenti possono essere scelti nellordine che per ciascuno risulta più naturale:

- chiedere che cosa intende il partner per "passato sessuale";

- chiarire che non si vuole essere critici né moralistici;

- spiegare le nostre preoccupazioni;

- dire che le nostre preoccupazioni non sono "personali", cioè non sono sorte per via. dell'aspetto trasandato o inaffidabile del partner;

- dire che questa conversazione mette a disagio anche noi;

- chiedere come si potrebbe rendere meno difficoltosa questa conversazione;

- offrire informazioni su di noi e invitare il partner a fare domande;

- spiegare che si è bendisposti ad affrontare una relazione sessuale insieme e che a entrambi occorrono informazioni per poter decidere con quale tipo di sesso ci si può sentire a proprio agio.

È bene sottoporsi a un controllo ogniqualvolta vi siano perdite dal pene o dalla vagina, in particolare se maleodoranti o accompagnate da dolori. Va inoltre prestata estrema attenzione alle ferite aperte nella zona genitale, anale e orale, e così pure alle eruzioni in qualunque parte del corpo.

A meno di portarsi appresso un piccolo laboratorio chimico in valigia, non vi è modo di accertare al momento se qualcuno ha una malattia venerea. Considerando tutta la difficoltà nell'apprendimento delle condizioni di salute altrui, nelle situazioni sessuali è dunque importante la cautela, sempre. Al di fuori di lunghe relazioni strettamente monogame è quindi opportuno fare uso del profilattico e restare nell'ambito di pratiche sessuali non pericolose (si veda alla domanda 114),

 

111. Come si può capire se una persona ha una malattia venerea?

È una domanda difficile, perché le malattie veneree sono molte e si manifestano con sintomi diversi. Una cosa, comunque, è certa: non lo si può capire dalle condizioni sociali di una persona, dai suoi modi di fare o dal grado di istruzione. Contraggono queste malattie numerose persone assolutamente "normali".

Molte malattie veneree manifestano sintomi visibili anche sulla superficie della pelle: i microcondìlomi si manifestano per esempio con protuberanze in rilievo, la sifilide è accompagnata da gonfiore nell'area genitale. Ma molte malattie non presentano sintomi esterni (infezione da Chlamydia), hanno sintomi solo epidemici (herpes) oppure sintomi che scompaiono quando la malattia peggiora (sifilide). Le cose non sono quindi così semplici.

 

112. Che rapporto c'è tra malattie veneree e sterilità?

Purtroppo, molte malattie sessuali non solo creano dolore e malessere ma danneggiano anche l'apparato riproduttivo, molto spesso a insaputa di chi ne è colpito.

Fra le malattie veneree che possono compromettere o impedire la fertilità vi sono l'infezione da Chlamydia, l'herpes, la gonorrea e i virus che causano microcondilomi genitali e Aids.

 

113. Che cosa significa con precisione "scambio di fluidi corporei"?

L'organismo umano produce numerose sostanze liquide, come le lacrime o la saliva. Fra queste, quelle che con più probabilità contengono il virus dell' Aids sono il sangue e lo sperma, per quanto si sospettino anche le secrezioni vaginali e il latte materno. Lo "scambio" di questi fluidi indica semplicemente il contatto fra i fluidi del nostro corpo e quelli di un'altra persona, per esempio tra sangue e sangue (scambiandosi l'ago della siringa quando ci si inietta droga) oppure tra sangue e sperma (come spesso succede nei rapporti anali vigorosi).

 

114. Che cosa sono i rapporti sicuri?

"Rapporti sicuri" è un' espressione con la quale ci si riferisce a pratiche sessuali - come masturbarsi insieme o il sesso al telefono - che non comportano lo scambio di fluidi corporei e a quei rapporti sessuali con persone che, senza la minima ombra di dubbio, non sono affette da malattie veneree.

Sempre con lo stesso termine. ma in modo a mio parere improprio, qualcuno si riferisce anche a quelle pratiche sessuali in cui si cerca di evitare i fattori di rischio. Ma la scienza ha i suoi limiti e se a questi aggiungiamo il fatto che a volte si hanno rapporti con partner occasionali dei quali si sa poco o nulla, è facile comprendere la difficoltà nel valutare realisticamente i fattori di rischio. Ciò significa che se l'uso del profilattico riduce notevolmente il rischio di contrarre malattie, non è però sufficiente a rendere sicuri al 100 per cento i rapporti sessuali completi o orali.

 

115. Contraggo di continuo infezioni da Candida. Perché?

I batteri della Candida sono normalmente presenti nella vagina di milioni di donne sane senza causare problemi. In talune circostanze, tuttavia. il fungo si sviluppa troppo rapidamente provocando un'infezione assai comune, detta candidasi o moniliasi, che provoca perdite vaginali biancastre e grumose accompagnate da prurito e gonfiore. Gli uomini che ne vengono infettati durante i rapporti, avvertono bruciore e prurito all'uretra, .

Un' elevata frequenza di infezioni da Candida può essere favonta dal diabete, dalla gravidanza, dalla pillola anticoncezionale, da farmaci antibiotici e da una dieta ricca di latticini. dolcificanti artificiali o zucchero. Il problema può essere peggiorato indossando collant o jeans troppo attillati che impediscono la circolazione dell'aria.

L'infezione da Candida richiede terapie della durata di una o due settimane, di solito con creme vaginali, pastiglie o supposte. Poiché l'infezione può essere trasmessa più volte fra i due partner, in una sorta di ping-pong, è indispensabile che entrambi SI sottopongano contemporaneamente alla terapia fino alla completa guarigione.

 

116. Che cos'è la Chlamydia? Perché crea così tanti problemi?

La Chlamydia è un microrganismo che può infettare la cervice uterina, l'utero, le tube di Falloppio e I'uretra maschile e femminile. Può vivere per anni indisturbata all'interno dell'organismo umano, danneggiandone gli organi della riproduzione, con o senza sintomi. Solo un terzo delle donne con infezione da Chlamydia alla cervice uterina lamentano infatti sintomi, e per questo la malattia può essere trasmessa con molta facilità al partner.

  Fra i sintomi dell'infezione da Chlamydia vi sono perdite e bruciore vaginale e frequente minzione. Secondo il rapporto del Kinsey Institute pubblicato nel 1990, quella da Chlamydia è oggil'Infezione batterica a trasmissione sessuale più diffusa negli Stati Uniti, dove si stima che ogni anno vi siano 4 milioni di nuovi casi.

  Essendo spesso asintomatica, e considerando che esiste un nuovo test del tutto affidabile per rilevarla, è consigliabile che tutte le donne sessualmente attive si sottopongano al test della Chlamydia una volta all'anno.

 

117. Che cos'è l'herpes?

L'herpes è una malattia molto comune causata da un virus. Si manifesta con gonfiori cutanei e sintomi simili a quelli dell'influenza, come mal di testa, febbre e affaticamento. Può migliorare con le cure ma non è guaribile. Milioni di persone hanno l'herpes senza alcun sintomo.

  Per la maggior parte del tempo la malattia non si manifesta in alcun modo, inducendo solo crisi periodiche (per esempio, tre volte all'anno), ma purtroppo può essere trasmessa anche in assenza di sintomi.

  La crisi ha in genere inizio con una o più minuscole protuberanze in prossimità del pene o della vagina, colme di liquido chiaro e molto infetto, che tendono a rompersi lasciando aperte ferite dolorose. Queste sì rimargineranno spontaneamente a poco a poco, fino a scomparire nel giro di cinque o dieci giorni.

L'herpes è una malattia antica, che sembra fosse nota a Greci, Romani e a Luigi XV.

 

118. Quando può essere trasmesso l'herpes?

Può essere sicuramente trasmesso quando sono presenti i gonfiori e con molta probabilità durante la fase prodromica (uno o due giorni prima che compaia il gonfiore), quando in genere si avverte un pizzicore caratteristico o persino dolore. Quanto alla possibilità di trasmetterlo in altri periodi, la stessa comunità scientifica esprime pareri discordi.

L'herpes viene trasmesso per lo più attraverso il contatto fra la zona infetta e le mucose o le ferite cutanee di un' altra persona. Può essere trasmesso anche durante la gravidanza e il parto.

 

119. Qual Ha differenza fra ''herpes 1" e ''herpes 2"?

Principalmente l'ubicazione. Entrambi i tipi possono contagiare qualunque zona del corpo, ma l'herpes che interessa labbra e bocca è detto generalmente di tipo 1, mentre quello che interessa i genitali è detto di tipo 2.

 

120. Come si cura l'herpes?

il virus dell'herpes vive nel sistema nervoso del nostro organismo e quindi reagisce ai livelli di stress del soggetto. Buone pratiche preventive e di cura sono dunque le attività che favoriscono il contenimento della tensione; come il riposo, la meditazione, l'esercizio e la buona comunicazione.

Sembra che gli alimenti che hanno un elevato contenuto dell' amminoacido arginina stimolino la manifestazione dei sintomi, tanto da rendere consigliabile limitare il consumo di frutta secca, cioccolato, alcol e caffeina. In molti casi, nel ridurre la durata e l'intensità della crisi è efficace il farmaco acyclovir (Zovirax), che però come effetto collaterale induce di frequente il mal di testa.

 

121. Che cosa è esattamente l'Aids?

La sigla sta per "sindrome da immunodeficienza acquisita"; acquisita significa che non si eredita ma si acquisisce (le madri infette possono trasmetterla durante il parto, ma è un fenomeno meccanico e non genetico); immunodeficienza significa che il sistema immunitario diventa troppo debole per combattere altre malattie; sindrome significa che la malattia è caratterizzata da un gruppo di sintomi, fra i quali cancri di tipo insolito e infezioni.

 

122. Che cos'è l'hiv?

Hiv è la sigla che sta per virus da immunodeficienza umana, quello cioè che provoca l'Aids. Una persona che sia stata esposta al virus viene definita infetta da Hiv. Circa il 50 per cento dei soggetti infetti da Hiv manifestano l'Aids nel giro di cinque anni. I soggetti con Hiv positivo possono trasmettere la malattia anche se non presentano alcun sintomo di Aids.

 

123. Che cos'è l'Arc?

Arc è la sigla di "Aids-related complex" e si riferisce a un complesso di sintomi che i soggetti Hiv positivi manifestano prima di sviluppare l'Aids vera e propria. Uno di questi è il gonfiore persistente delle ghiandole linfatiche in due o tre zone diverse dall'inguine.

  L'Arc viene riclassificato come Aids quando il soggetto contrae tipi di cancro o di infezioni che non sono pericolose per i soggetti Hiv negativi.

 

124. Come posso sapere se ho l'Aids?

I sintomi più frequenti dell' Aids si manifestano anche nei soggetti sani: affaticamento, dimagrimento, diarrea, sudori notturni e stato di confusione. Sintomi meno comuni sono macchie bianche all'interno della bocca e chiazze purpuree sulla pelle o sulle mucose.

La diagnosi viene effettuata mediante l'esame di un campione di sangue, esame che tuttavia non è in grado di stabilire se il soggetto è affetto o meno da Aids, bensì solo se è stato esposto all'Hiv. Poiché il corpo impiega alcuni mesi per reagire al virus producendo anticorpi (la cui presenza viene appunto rilevata dall'esame), occorre sottoporsi al test da tre a sei mesi dopo l'ultima possibile esposizione al virus.

Ciò significa che per almeno tre mesi prima del test non bisogna avere rapporti sessuali senza precauzioni né usare aghi da siringa già usati. Diversamente, il test sarà solo in grado di rilevare lo stato di salute passato ma non quello attuale.

 

125. Perché l'Aids colpisce principalmente gli omosessuali?

Non è più così. Era vero nei primi anni della diffusione della malattia in America, perché il virus veniva trasmesso attraverso i rapporti anali, allora assai praticati dagli omosessuali. Si tratta di un tipo di rapporto che facilita la trasmissione della malattia in quanto talvolta determina ferite sulla delicata mucosa del retto, consentendo il contatto fra il sangue di una persona e lo sperma dell' altra. .

In Africa, tuttavia, le persone colpite da Aids sono per la maggior parte eterosessuali. E in America, negli anni Novanta, l'uso delle droghe e i rapporti con più partner fra gli eterosessuali (come del resto la diffusione di determinate precauzioni presso la comunità degli omosessuali) hanno fatto sì che fra gli eterosessuali si vada registrando il più elevato numero di nuovi casi di Aids.

 

126. Perché l'uso di droghe provoca l'Aids?

Il virus dell' Aids viene trasmesso assai di frequente attraverso il sangue. L'ago ipodermico contenente alcune gocce del sangue di una persona, inserito direttamente nelle vene di un'altra può trasmettere il virus con estrema facilità.

Poiché le siringhe sono costose, o perché sono magari difficili da procurarsi, alcuni tossicodipendenti usano lo stesso ago per iniettarsi sostanze stupefacenti. Quindi non è l'uso di droghe a essere rischioso da questo punto di vista, bensì solo l'uso di droghe da iniettare per via endovenosa, e in particolare l'utilizzo di una siringa già usata da un' altra persona.

Altre droghe, come l'alcol, la marijuana e la cocaina, possono portare alla trasmissione dell' Aids solo per via indiretta, cioè riducendo la disponibilità della persona a ricorrere a pratiche sessuali più sicure, per esempio facendo ricorso al profilattico.

 

127. Perché la scienza non trova rimedio contro l'herpes o l'Aids?

Sia l'herpes che l'Aids sono provocati da virus che non vengono debellati dagli antibiotici. n modo migliore per controllare una malattia virale è mettere a punto un vaccino e vaccinare i soggetti a rischio, come si è fatto con la poliomielite.

Numerosi fattori rendono però difficile questa soluzione con l'Aids, non ultimo il fatto, che in un certo senso sa di beffa, che i ratti da laboratorio non lo contraggono.

 

129. È una mia impressione, o alcuni commentatori televisivi sembrano davvero contenti di poter parlare con tono di condanna dell' Aids e di altre malattie a trasmissione sessuale?

Non è una sua impressione. Molti commentatori televisivi di tendenze conservatrici sostengono che la diffusione dell' Aids e delle malattie veneree dimostra che il sesso "immorale" (cioè quello che a loro non piace) offende Dio e deve essere bandito (come lo è in molte dittature).

Queste persone sfruttano cinicamente lo spettro della malattia e della morte per promuovere i loro programmi personali. La loro azione impedisce ai giovani di avere informazioni di vitale importanza attraverso l'educazione sessuale nelle scuole e la pubblicità degli anticoncezionali alla radio e alla televisione.

 

128. Qual è il trattamento per l'Aids?

Attualmente vi sono medicinali che favoriscono il ripristino di alcune funzioni immunitarie e impediscono al virus di diffondersi, prolungando la vita dei malati di Aids. Uno di questi farmaci è l'Azt, che purtroppo presenta diversi effetti collaterali, costa in media una quindicina di milioni all' anno e deve essere assunto per tutta la vita.

Per migliorare le condizioni del sistema immunitario, numerosi malati di Aids apportano miglioramenti all'alimentazione, si ripo sano quanto più possibile e mutano abitudini di vita per poterne migliorare la qualità e prolungare la durata.

 

130. Tutto questo parlare di Aids mi ha quasi rovinato la vita sessuale. Non riesco più a rilassarmi. Riuscirò a godermi ancora il sesso?

Lei ha tutti i sintomi dell'EFRAIDS: "Reazione di Eccessiva Paura per l'Aids" (Excessive Fear Reaction to AIDS). Al giorno d'oggi è comprensibile, ma è distruttivo sia sul piano individuale che su quello della comunità.

Per qualcuno, l'Aids e altre malattie a contagio sessuale costituiscono unottima scusa per evitare o criticare il sesso. Ma il vero problema non è il sesso, bensì determinati comportamenti sessuali.

Eviti dunque le situazioni a elevato rischio: i rapporti. anali, i rapporti non protetti o l'uso di siringhe già usate. Impari ad apprezzare il sesso ricorrendo a precauzioni: rapporti con il profilattico oppure rapporti senza penetrazione, per esempio soddisfacendosi manualmente.

L'Aids obbliga ormai tutti a rendersi conto che il dialogo intimo è parte dell' attività sessuale. Con il partner occorre anche parlare delle proprie preoccupazioni e collaborare per praticare un sesso meno rischioso possibile.

Una volta deciso quale tipo di sesso è più sicuro e più le si addice, allora pratichiamolo, con entusiasmo e gioia.

 

 

 

 

IL DESIDERIO E L'ECCITAZIONE

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Il desiderio

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131. Quale livello di desiderio sessuale è considerato normale?

 Vogliamo giudicare la sessualità di un diciassettenne, di una trentacinquenne e di un cinquantenne con gli stessi parametri? La "normalità" del desiderio sessuale è un concetto privo di fondamento reale.

Il desiderio varia infatti non solo da un individuo all'altro, ma per lo stesso individuo di settimana in settimana e di anno in anno. Lo stress, le emozioni e lo stato generale di salute contribuiscono costantemente a far variare l'intensità del nostro desiderio; chi ha voglia di fare del sesso nel periodo delle dichiarazioni dei redditi? Cercare di definire il "normale" livello di desiderio personale è dunque a dir poco difficile.

In fatto di desiderio sessuale, occorre poi chiedersi su cosa si incentra il desiderio. Si tratta di un partner che ha appena fatto il bagno, ha il viso sorridente ed è pronto per noi? O di un compagno critico, egoista e sgarbato? A seconda del caso, il "normale" livello di desiderio varierà enormemente.

 

132. Perché adesso sembrano tutti più interessati al sesso rispetto a una quarantina di anni fa?

Davvero? Ma anche se ciò non fosse, lo sembrerebbe per il semplice fatto che oggi, al contrario di un tempo, di questo argomento si può parlare con una certa libertà. Ritengo comunque che l'interesse verso il sesso sia effettivamente aumentato. Eccone alcuni motivi:

- la televisione, che porta la sessualità nelle case di tutti;

- il luogo di lavoro, in cui ora si trascorre gran parte del tempo ben vestiti e interagendo con persone dell'altro sesso;

- la maggior privacy, gli anticoncezionali e le terapie per la cura delle malattie veneree, che facilitano il sesso e ne eliminano molti timori;

- il declino del condizionamento della religione e del nucleo famigliare nucleare, entrambi fattori che ostacolavano l'informazione e l'attività sessuale;

- il notevole abbassamento dell'età puberale, con la conseguente scoperta del sesso in età molto più giovane e la normalizzazione dei rapporti sessuali prima del matrimonio;

- l'attuale ideale sociale che tutti possano mirare a essere "sessualmente attraenti", fattore che, insieme al denaro, è considerato simbolo di maturità;

- la sessualizzazione di ogni aspetto della vita praticata dall' industria pubblicitaria, che ci bombarda di connotazioni sessuali mai esistite in precedenza.

D'altra parte, Flaubert scriveva oltre un secolo fa: «La nostra ignoranza della storia ci porta a non rendere giustizia al nostro tempo. La gente è sempre stata così».

 

133. Quale funzione svolge la "chimica" nel desiderio sessuale?

Poeti, filosofi, religiosi, biologi e psicologi non ne sono ancora certi. Nessuno di loro è un esperto di sessuologia.

Molti ritengono che fonte del desiderio sessuale sia l'amore, e che la "chimica" abbia solo la funzione di favorirlo. Altri osservano tuttavia che assai di frequente siamo attratti da persone che come compagni di vita sarebbero totalmente inadatte a noi. Abbiamo provato in molti un'intensa attrazione fisica verso qualcuno con cui non avevamo affinità caratteriali né altro tipo di intesa. Un fenomeno di questo tipo può forse essere in parte spiegato chiamando in causa i ferormoni (si veda alla domanda 12).

Un lato molto piacevole di questo genere di attrazione è che essa ci consente di esplorare in modo unico le nostre fantasie. Svincolati dai requisiti del "compagno adatto", possiamo provare affetto senza dover "pagare" nel mondo reale. Che importa se loggetto della nostra fantasia ha un brutto carattere o non è un buon genitore?

Se effettivamente ci lasciassimo tentare a vivere davvero un'esperienza solo immaginata, le conseguenze sarebbero forse amare, ma ciò che ci attrae è proprio la volontà di ignorare le conseguenze, l'esperienza di vivere al momento, la capacità di apprezzare la perfezione del nostro corpo, la possibilità di rivivere gli slanci giovanili.

Il biologo James Weinrich descrive la differenza fra amore e chimica con queste parole: «L'amore è cieco; la lussuria è bionda».

 

134. Perché qualcuno ha interesse molto limitato per il sesso?

Ciascuno di noi nasce con un diverso livello di interesse sessuale. Oltre a ciò, vi sono fattori che accentuano o riducono il livello di interesse innato.

Tra questi fattori ci sono le precoci esperienze traumatiche, quali molestie o stupro, o le prime esperienze con partner ignoranti, egoistì o goffi. Un altro fattore è la convinzione che il sesso sia qualcosa di negativo, di sporco o di pericoloso, come si insegna e si apprende in numerose famiglie e comunità religiose.

Altri motivi che possono ridurre il desiderio sessuale sono:

- l'imbarazzo per la passione;

- il timore di perdere il controllo;

- la paura dell' intimità;

- la paura del piacere;

- la rabbia generalizzata verso le persone del sesso opposto;

- la rabbia verso un partner in particolare;

- il disgusto per la tecnica, i bisogni o il modo di fare del partner.

Il concetto di "basso livello di desiderio" è comunque sempre relativo, nel senso che appare basso solo se viene confrontato con quello più elevato dell' eventuale partner, e non perché sia basso di per sé.

Pensiamo alla scena del film lo e Annie in cui i due protagonisti vengono interrogati dai rispettivi terapeuti sulla frequenza dei loro rapporti sessuali. «Quasi mai» lamenta Woody Allen, «circa tre volte la settimana.» «Quasi sempre» lamenta Diane Keaton, «circa tre volte la settimana»

 

135. Perché alcune persone sono quasi sempre interessate al sesso?

Il desiderio sessuale, come la voglia di nuotare, di ascoltare dischi o di mangiare, non è distribuito in maniera uniforme tra le persone. Se qualcuno non può fare a meno di una di queste cose, altre non le tollerano del tutto. Peccato che questi due tipi di persone finiscano poi per incontrarsi e mettersi in coppia. Ma è un altro discorso.

In una società come la nostra, che per certi versi esalta assurdamente il sesso e per altri lo condanna altrettanto assurdamente, definire quale sia il livello "normale" di desiderio è impossibile. Essere "quasi sempre interessati al sesso" è bene o no? I giudizi su tale questione sono forse più eloquenti sulla persona che li formula che non sul sesso o sulla natura umana.

Certo, molti di noi nutrirebbero maggior interesse per il sesso se avessero menotimore della passione e di perdere temporaneamente il controllo di se stessi. Se avessimo maggiore confidenza con il nostro corpo e sentissimo che il piacere è un modo legittimo di trascorrere il tempo, avremmo forse un desiderio sessuale più intenso.

Vi sono invece persone che sono sempre pronte al sesso perché hanno carenza di contatto fisico o di affetto e il sesso è per loro il solo modo di ottenerne. n sesso può anche essere un modo per ottenere compensazioni non sessuali, per esempio senso di potere, di appartenenza, di sentirsi adulti o di essere accettati.

 

136. Quale importanza deve avere il sesso in una relazione?

 Alcune autorità sarebbero ben liete di quantificare l'importanza che il sesso deve avere nelle relazioni umane. Alcune confessioni religiose sostengono, per esempio, che non ci sì debba affatto interessare al sesso. The Joy of Sex, al contrarlo, ne fa il fulcro di ogni rapporto sano.

Il mio parere è che non vi sia risposta a questa domanda. Vi sono coppie che godono di una perfetta intimità praticando poco sesso o astenendosene del tutto, altre che hanno splendidi rapporti sessuali ma che non comunicano in altro modo, altre ancora che ricorrono al sesso per cementare periodicamente un rapporto d' amore già soddisfacente. Un fattore determinante è anche la durata della relazione: la frequenza dei rapporti sessuali tende a diminuire più la relazione si protrae nel tempo.

Se anche vi sono innumerevoli eccezioni, il sesso gioca spesso un piccolo ruolo nella relazione quando entrambi i partner sono soddisfatti e un grosso ruolo quando uno o entrambi sono insoddisfatti.

 

137. Perché di un uomo che si dedica spesso al sesso si dice che è uno ''stallone'' (in senso positivo), mentre di una donna si dice che è una ''puttana'' (negativo)?

Le società occidentali e paternalistiche come le nostre giudicano l'uomo e la donna sulla base di parametri sessuali molto diversi. Per la nostra cultura è ancora difficile attribuire alla donna quella sorta di desiderio sessuale autonomo che si attribuisce invece all'uomo.

In assenza di validi modelli per definire l'interesse sessuale femminile, tendiamo a condannare le donne sessualmente attive criticando duramente la loro eventuale disponibilità ad avere rapporti con persone di cui non siano innamorate.

Nell'uomo, invece, questo stesso desiderio viene accettato (e anche plaudito) in quanto espressione della parte fondamentale della sua virilità. La donna sessualmente libera sembra invece contraddire le definizioni classiche di femminilità. Ciò viene vissuto come una sorta di minaccia che spinge sia gli uomini che le altre donne a formulare nei suoi confronti giudizi ostili.

 

138. Parlare di sesso significa che si è disposti ad avere rapporti? C'è un ragazzo nel mio ufficio che non smette mai di parlarne.

Del sesso si parla per motivi diversi. Ho l'impressione che il suo collega sia sessualmente insoddisfatto e che parli sempre di sesso come compensazione.

Da una parte, penso che voglia fare del sesso più di frequente e in modo diverso da come lo fa attualmente. Dall' altra, ho l'impressione che parlare sia per lui la forma di espressione sessuale psicologicamente più sicura. Se lei non vuole partecipare a queste sue conversazioni, eviti comunque di giudicarlo o di lamentarsi. Gli dica con semplicità e immediatezza che ricondurre sempre ogni discorso al sesso le sembra inappropriato, che si sente prevarlcata e che vuole che lui la smetta.

 

139. Avere una relazione extraconiugale stimola il desiderio per il marito o per la moglie?

«Lo so cosa ti sembra. Mabel, ma io cercavo solo di migliorare il nostro matrimonio... »

A qualcuno sembra davvero che aggiungere altre persone a una relazione sessuale non faccìa che migliorarla. Vi sono mariti che si eccitano sapendo che la moglie è desiderata da altri uomini e che ci fa l'amore. Qualcuno si eccita addirittura facendosene raccontare i dettagli. Le donne invece non sembrano portate a questo tipo di esperienza; è raro incontrare una donna che chieda al marito di portare a casa un' altra donna.

Talvolta accade che Una relazione extraconiugale possa dischiudere parti ancora sconosciute della sessualità di una persona. Sono per esempio molte le donne che hanno il primo orgasmo con un uomo diverso dal marito. Alcune di queste riconducono poi le abilità e le consapevolezze così acquisite all'interno del matrimonio e in tal modo lo arricchiscono, altre si scontrano con il rifiuto di cambiare da parte del marito e finiscono con il divorziare.

In ogni modo, ricorrere a una relazione extraconiugale solo per migliorare il matrimonio mi pare poco pratico. Vi sono troppe incognite in gioco e soprattutto esistono molti altri strumenti cui ricorrere, come un consiglio del sessuologo o una buona lettura sull' argomento.

 

140. Immagino che le persone anziane abbiano una vita sessuale, ma perché la sola idea mi fa venire la pelle d'oca?

Penso che l'imbarazzo verso la sessualità delle persone anziane derivi da un duplice motivo. Ci ricorda che anche i nostri genitori hanno una vita sessuale, cosa che a pochi di noi piace riconoscere, ed elimina una distinzione cruciale fra "noi" (non anziani) e "loro" (anziani): noi abbiamo una vita sessuale, loro no.

Credo in ogni caso che ci convenga accettare l'idea della persona anziana che geme per il piacere. Tutti finiremo con l'appartene- .. re a quella schiera, e allora vorremo avere la stessa opportunità.

 

141. A volte voglio semplicemente essere toccata o stretta fra le braccia. È lo stesso che desiderare il sesso? Come faccio a sapere cosa voglio di preciso? E se il mio compagno vuole il sesso per un motivo diverso?

Desiderare il senso di sicurezza che ci dà il contatto fisico non equivale a desiderare il sesso. Diamo per scontato che i bambini piccoli abbiano bisogno di essere coccolati molto; in un mondo migliore, anche gli adulti riceverebbero più abbracci, grattate di schiena. mani sulle spalle e massaggi.

Purtroppo, però. per molti il sesso è il solo modo di essere toccati. È triste. Perché si finisce col fare del sesso quando non se ne ha voglia e col creare situazioni spiacevoli per entrambi i partner.

Quando lei sarà finalmente convinta che il desiderio di essere semplicemente toccata è del tutto legittimo. potrà anche esprimerlo in tutta tranquillità. Non lo considererà un preliminare. ma una cosa che soddisfa di per sé.

Tutti dovremmo imparare a chiedere al nostro partner di toccarci quando ne sentiamo il bisogno. e dovremmo anche riuscire a ottenerlo senza doverlo ripagare con il sesso. Se il suo compagno non è dello stesso parere, suggerisca almeno quelle posizioni in cui il rapporto le dia il contatto corporeo che lei desidera.

 

142. Mia moglie si lamenta che io non voglio fare del sesso con lei, ma che voglio semplicemente del sesso. Cosa c'è di sbagliato? Non è lo stesso per le donne?

Il puro e semplice desiderio di sesso sembra più diffuso fra gli uomini che non fra le donne. anche se le cose stanno gradualmente cambiando.

State solo perdendo tempo, se lei e sua moglie vi mettete a discutere se sia giusto o meno desiderare "solo del sesso". Sarebbe invece meglio discutere cosa ciascuno di voi vuole dal sesso, in modo da poter esplorare forme di espressione sessuale che soddisfino entrambi. È indispensabile che vi confrontiate sui vostri personali desideri sessuali, invece di limitarvi a discutere su ciò che è giusto o sbagliato.

Sua moglie. per esempio. magari desidera più affetto, che lei potrà soddisfare guardandola più a lungo durante i rapporti, sussurrando il suo nome o carezzandole il viso.

Se il desiderio del "solo sesso" non è di per sé sbagliato. non lo è neppure desiderare di sentirsi vicini al compagno mentre si fa l'amore. L'obiettivo deve essere quello di soddisfare i bisogni di entrambi con il medesimo rapporto. Se la cosa non funziona, la coppia dovrà almeno cercare di soddisfare di tanto in tanto i diversi bisogni dei due partner senza che occorra chiederlo esplicitamente e senza bisogno di costrizione.

 

143. Attualmente frequento due uomini diversi e ho un interesse sessuale decisamente più forte per uno che non per l'altro. È normale? Significa forse che mi piace più uno dell'altro? Per essere leale devo cercare di fare l'amore con ognuno dei due lo stesso numero di volte?

La sua è una situazione piuttosto comune. Può significare che lei si sente più attaccata a uno dei due, ma anche semplicemente. che le piace di più il sesso con uno che non con l'altro. E solo lei che può capire come stanno le cose.

Il desiderio sessuale dipende da numerosi fattori. Certo, si viene eccitati dal profumo, dal sapore o dalla pelle di una persona, ma vi sono molti altri fattori in gioco. A parità di elementi, è forse più facile desiderare un partner che dice «Andiamo fuori a cena» che non uno che dice «Tocca a te cucinare».

Ma il desiderio non si limita neanche a questo, perché alla fine dei conti siamo noi che eccitiamo noi stessi. Evidentemente lei lo fa di più con uno che con l'altro. A meno che lei non inganni quest'ultimo, non vi è nulla di sbagliato.

Non occorre che lei faccia l'amore con entrambi nella stessa quantità. Ma se vuole aumentare il desiderio che prova per il partner B, si chieda che cosa fa con il partner A che invece non fa con il partner B, ma che potrebbe fare. Forse dedica più tempo all'amore, comunica liberamente ciò che desidera o prevede esiti positivi.

Le può anche essere utile chiedersi perché si comporta in modo diverso con queste due persone. Per uno dei due prova forse sentimenti che sta cercando di nascondere?

 

144. Ho sentito parlare di ninfomani. Cosa significa di preciso? Perché sono così? Se a queste donne piace così tanto il sesso, dove posso trovame una?

C'è chi dice che le ninfomani sono donne che vogliono sempre un rapporto sessuale più del partner.

In realtà, la ninfomane non è che un'immagine popolare, come la "ragazza ricca e piacente" o la "puttana con il cuore d'oro." Il mito della ninfomane vuole che questa donna ami cosi tanto il sesso da non praticarne mai a sufficienza. Molti uomini la ritengono la donna ideale, salvo poi sentirsi intimiditi dalle donne che hanno un desiderio sessuale molto spiccato.

Il termine "ninfomania" viene oggigiorno usato solo dagli psichiatri più tradizionalisti, che lo usano in riferimento alla donna che non riesce a essere sessualmente soddisfatta indipendentemente dal numero di orgasmi o di partner. Ma non equivale ad amare il sesso. E invece una condizione clinica piuttosto rara, spesso associata alla depressione maniacale. Una cosa molto più comune è invece la frustrazione sessuale della donna che non riesce o non vuole dire al partner ciò che effettivamente desidera.

 

145. Che' cosa è la frigidità? Come la si diagnostica? Come la si cura?

Un tempo si diagnosticava "frigida" ogni donna che desiderasse il sesso meno del marito. Assai di rado si prendeva in considerazione che il marito potesse essere violento, gretto o che avesse bisogno di un bel discorsetto.

Oggi i sessuologi parlano invece di inibizione del desiderio sessuale e dell' eccitazione, e al contrario di quanto accadeva in passato la diagnosi è formulata tanto per gli uomini quanto per le donne e non sottintende alcun atteggiamento critico sull'adeguatezza del soggetto.

La terapia del sessuologo per curare l'inibizione del desiderio è diretta a esplorare le sensazioni che i blocchi di natura sessuale indirettamente esprimono. A volte si tratta di risentimenti riguardo la relazione di coppia rimasti a lungo latenti, a volte si tratta di ferite precedenti che non sono ancora guarite.

L'inibizione del desiderio può comunque essere anche il sintomo di altri disturbi, come la depressione o una disfunzione tiroidea.

 

146. Sono contrario all'educazione sessuale perché fa desiderare il sesso ai ragazzini. Perché la gente non lo capisce?

La gente non lo capisce semplicemente perché non è vero. Sono profondamente addolorato quando qualcuno che dice di capire i bambini sostiene falsamente che abbiano interessi sessuali naturali molto limitati o nulli.

Anche il neonato prova piacere sessuale e ricerca la gioia di poter succhiare. I bambini piccoli hanno erezioni e lubrificazioni vaginali e si toccano gli organi genitali non appena sono in grado di controllare le loro piccole manine.

Che vogliano masturbarsi o giocare al dottore, i bambini sono interessati al sesso per lo stesso motivo per cui lo sono gli adulti: perché è bello. I ragazzini, oltre tutto, sono curiosi. Come funziona il mio corpo? Come si rapporta l'altro sesso a me e alla mia sessualità?

Per i bambini, il sesso ha evidentemente ben poco a che vedere con i rapporti sessuali. I bambini sani si toccano, fanno la lotta, si fanno l'un l'altro domande sul sesso e a volte si toccano reciprocamente e si baciano. Lo fanno indipendentemente dal fatto che siano presenti degli adulti; ma più sono puniti più imparano a nasconderlo.

L'educazione sessuale non crea interessi sessuali nei bambini. A farlo ci pensa perfettamente il loro corpo, e sicuramente le loro sensazioni vengono esaltate dall'industria pubblicitaria e dai prodotti culturali di bassa qualità. Una buona educazione sessuale invece aiuta i bambini a comprendere la loro sessualità, i vantaggi e gli svantaggi delle relazioni sessuali, e a comportarsi in modo adeguato una volta che ne comincino una.

 

147. Perché in estate sono più facilmente eccitabile? È così anche per gli altri? .

È una cosa che provano molte persone, e per buoni motivi: si prende più sole, ci si muove di più, si mangia meglio e ci si sente pieni di vita; intorno ci camminano persone meno vestite del solito ed è a quel punto che ci si sente felici di sentirsi più pieni di vita.

 

 

 

 

La tecnica sessuale

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148. Che importanza ha la tecnica nel sesso?

Credo che la cattiva tecnica sia più importante della buona tecnica. Penso cioè che per rendere piacevole il sesso non sia indispensabile una buona tecnica, ma che la cattiva tecnica - per esempio mordere troppo forte il partner, cercare di avere un rapporto quando la lubrifìcazione è ancora insufficiente o insistere nel fare l'amore sempre secondo lo stesso schema ~ possa compromettere la soddisfazione.

Il miglior mezzo per evitare i rischi della cattiva tecnica è rispettare le preferenze del partner («Non mordere così forte per piacere») e al nostro buon senso (gridare «Vengo!» nellorecchio del compagno non è mai piacevole).

Ma più dell'abilità tecnica è importante saper assecondare i ritmi del proprio corpo, pensare meno a ciò che è "giusto" o meno e di più a dò che è piacevole. In conclusione, per avere una sessualità appagante per sé e per il partner, più che la consapevolezza tecnica è importante riuscire a rilassarsi, fisicamente e mentalmente.

 

149. Se la tecnica non è tutto, cos'altro c'è nel sesso?

La tecnica riguarda ciò che consapevolmente si fa per stimolare l'eccitazione o la soddisfazione. Ma nella sessualità vi sono molti altri aspetti meno tangibili che contribuiscono forse in maggior misura a creare le condizioni per poter godere delle sensazioni fisiche.

Sono per esempio il rilassamento, il senso dell'umorismo, il rispetto per i limiti propri e altrui, la stimolazione visiva, un atteggiamento di collaborazione e non critica e il sapere incoraggiare se stessi e il partner a esplorarsi intimamente. Come favorire tutto ciò essendo se stessi e comunicando.

 

150. Cosa significa "non vi è nulla di più piacevole dei preliminari"?

Warren Farrell dice che li si definisce "preliminari" perché vengono "prima" del gioco principale: il coito. Questo era certo l'atteggiamento tipicamente maschile quando frequentavo il liceo: i preliminari erano cose che si facevano per preparare la ragazza al sesso, qualcosa che per lo più si sopportava mirando a qualcosa di molto più eccitante.

Ma sia gli. adulti che gli adolescenti dovrebbero considerare la sessualità in una prospettiva assai più ampia. La penetrazione e persino l'orgasmo sono aspetti non indispensabili dell'esperienza sessuale. Descrivere tutto il resto come "preparazione alla penetrazione" ci priva della profonda soddisfazione che deriva dalle carezze, dai baci, dal contatto intimo e dalla stimolazione orale e manuale.

Definire una cosa come "preliminare" equivale a sminuirne il valore e il significato, quasi che la si debba affrontare m fretta e sbadatamente. Ma un gesto sessuale che valga la pena di essere compiuto va gustato nella sua pienezza: occorre assaporarlo, perdercisi, dimenticare che in quel momento si potrebbero fare altre cose. Non sono "preliminari", sono sesso.

 

151. Come posso apprendere tecniche sessuali migliori?

Il suo desiderio di migliorarsi è encomiabile, ma è proprio necessario che lei si imbarchi in questa avventura? Forse non le serve. Se si sente imbarazzato dalla sessualità, concentri le sue energie su questo problema, si sottoponga a una terapia o affronti letture adeguate, e vedrà che la tecnica migliorerà da sola. Se lei attualmente ha una relazione, parli con la sua compagna, le spieghi in che modo riesce più facilmente a rilassarsi e che cosa le fa più piacere. Potete anche leggere insieme dei libri sull'argomento e discuterne.

Teorie, manuali e tecniche per migliorare i rapporti sessuali ne esistono in abbondanza, e anche provenienti da culture diverse. Vi sono per esempio il Kama Sutra indiano, il Quodoshka degli indiani Cherokee, i pillow-books cinesi ["libri da cuscino", classici della letteratura erotica cinese, N.d.R.], la filosofia e la pratica sessuale del mistico indiano Rajneesh, e anche libri di sesso tantrlco ed estatico tradotti in molte lingue.

Ci sono poi, ispirati a un approccio molto diverso, i film a luce rossa. Come per gran parte delle discipline sessuali, vanno però affrontati più in senso metaforico che letterale. Non dovttrcefto aspettarsi di avere erezioni sorprendenti o di raggiungere l'orgasmo alla sola vista di una donna, ma dai film migliori potrà forse cogliere qualche spunto.

Un sessuologo le saprà comunque indicare le letture, le pellicole e i corsi migliori.

 

152. Cerco sempre di essere impeccabile dal punto di vista tecnico, ma a volte non mi riesce. Come posso essere certa di dare sempre il meglio in ogni momento?

È impossibile,.ma va bene così, perché non c'è alcun bisogno di essere "impeccabili".

La soddisfazione sessuale non dipende dalla perfezione tecnica ma piuttosto dal rilassamento, dalla presenza emotiva, dalla -sensazione di totale accettazione del proprio corpo e dal desiderio di godere dell'esperienza.

Nella vita di tutti i giorni, sensazioni e comportamenti sessuali vengono di continuo compromessi da preoccupazioni, delusioni e sofferenze fisiche. Cerchi dunque di godersi fino in fondo i momenti in cui riesce ad allontanare anche il pensiero di dover essere tecnicamente in gamba. Non si preoccupi di dare "sempre il meglio". Come dice Jonathan Winters: «Solo i mediocri sono sempre al meglio».

 

153. Come si fa a essere grandi baciatori?

Non c'è alcun bisogno di essere grandi baciatori. Quello che occorre è esprimere se stessi nel modo più spontaneo, assecondando il respiro, i sospiri e altri segnali del partner.

Per chi comunque insistesse sull' idea di voler essere un grande baciatore, ecco alcuni consigli. Bisogna:

- avere la bocca pulita e fresca;

- ricercare il vero piacere nel baciare e non preoccuparsi di ciò che accadrà subito dopo;

- assumere una posizione comoda;

- essere consapevole delle necessità del partner;

- trasmettere la sensazione che non vi sia altro che si preferireb-

be fare in quel momento, o altra persona che in quel momento si vorrebbe baciare;

- non pensare a come si viene giudicati come baciatori.

Forse Chico Marx conosceva la tecnica giusta: «Non stavo baciando quella donna» disse una volta a Groucho. «Le sussurravo in bocca,»

 

154. Come si può capire in anticipo se una persona ci sa fare a letto?

È impossibile, in parte perché ciò che fa di una persona un grande amatore agli occhi di qualcuno può infastidire o annoiare un altro. Vi sono tuttavia alcuni spunti che possono lasciare intendere che una persona non sia, per così dire, soddisfacente. Per esempio:

- l'egoismo;

- l'imbarazzo per il proprio corpo;

- la mancanza di humour;

- la convinzione che il sesso sia sporco;

- la fobia per la sporcizia, il disordine o gli odori;

- la convinzione che il sesso sia fondamentalmente una perdita di tempo;

- il chiedere costantemente scusa per ogni cosa.

 

155. Mio marito dice che mi ci vogliono troppi preliminari. Come faccio a sapere se è vero?

Dalla sua domanda mi pare piuttosto di capire che nel vostro rapporto vi siano problemi di potere, fiducia e autostima.

Per "preliminari", lei e suo marito intendete forse le carezze e le sensualità che anticipano la penetrazione e ciò che fate per indurre l'orgasmo. Se piacciono a entrambi, è impossibile, per definizione, che siano "troppi".

È facile invece che assuma atteggiamenti di biasimo chi i preliminari li considera una perdita di tempo, come quando si deve riscaldare l'auto prima di poter effettivamente partire. Per quale motivo possono sembrare una perdita di tempo? Perché non sono piacevoli, oppure perché uno dei due è più interessato al momento dell' orgasmo che non al condividere piacere e intimità. Il primo problema può essere semplicemente risolto parlandone, con un' confronto sincero e aperto, ma il secondo è più complesso e richiede generalmente l'intervento di un sessuologo.

Ma supponiamo in ogni caso, indipendentemente dai motivi, che lei e suo marito siate in disaccordo sulla durata dei preliminari. Voler ricorrere al parere di un esperto o appellarsi alla nozione di normalità è forse segno che nella vostra relazione sessuale non date sufficiente spazio ai vostri bisogni reali. n solo fatto di desiderare una certa cosa deve invece essere motivo sufficiente, o almeno valido punto di partenza, per parlare liberamente e giungere a un accordo.

Spieghi a suo marito che quando lei sente che i suoi desideri non vengono presi nella giusta considerazione, trova ancora più difficile rilassarsi e sentirsi disposta al rapporto sessuale. Quali tipi di baci e di contatti potete scoprire che possano piacere a entrambi?

 

156. Esistono davvero molte posizioni per i rapporti sessuali? Perché si usano posizioni diverse? Quali sono le migliori? Quale dovrei usare?

Sì, per i rapporti esistono decine di posizioni diverse, in ciascuna delle quali si può godere di un diverso tipo di contatto visivo, di stimolazione clitoridea, angolazione e profondità di penetrazione, comodità durante la gravidanza e così via. Vi sono posizioni con la donna sopra, con l'uomo sopra, oppure con i due partner che giacciono entrambi sul fianco, o ancora la cosiddetta "pecorina" (la donna a quattro zampe e l'uomo dietro di lei).

Ma non vi è una posizione "migliore"; la coppia deve semplicemente seguire le proprie preferenze del momento. E quando il momento si conclude, potrà spontaneamente passare a un' altra posizione.

Se non vi sono preclusioni di carattere medico, quali un recente intervento chirurgico alla pelvi o lobesità, non vi sono posizioni consigliabili. Disponga braccia, gambe e corpo suoi e del suo compagno nel modo che più le piace, tenendo la vagina in posizione facilmente raggiungibile dal pene.

Billy Wilder, in una battuta simpaticamente cinica, disse che gli americani preferiscono sempre di più la "pecorina" perché così tutti e due possono guardare la TV mentre fanno l'amore.

 

157. Cosa posso fare se durante un rapporto orale mi stanco la bocca o la mandibola?

È una cosa che, prima o poi, capita a tutti. La soluzione più semplice è di concedere un po' di riposo alla bocca passando a un'altra a.ttività piacevole. Per evitare di stancarsi immediatamente, conviene cercare di essere in una posizione comoda prima di cominciare, anche a costo di qualche spostamento un po' goffo. Non abbia timore di parlarne con il suo partner, prima o durante il rapporto.

 

158. La settimana scorsa abbiamo provato per la prima volta il ''69'', e per poco non siamo soffocati. Come si deve fare?

Il termine "69" è un'espressione gergale per indicare il rapporto orale contemporaneo fra i due. partner. A seconda della statura e della struttura fisica di chi lo pratica può risultare facile o difficile. Lo si può fare con un partner sopra e uno sotto, oppure mentre entrambi si sta sul fianco. Una di queste posizioni potrà risultare, a seconda del caso, più comoda di un' altra.

  A volte capita di eccitarsi al punto da scordare di avere fra le . gambe la testa di un'altra persona. Non abbia timore di dare un colpetto al partner per invitarlo a tirarsi un po' su, o di riposarsi qualche istante lasciando che lui (o lei) continui, o di riprendere fiato quando ne sente il bisogno. Se vuole continuare a stimolare il partner durante queste soste, può farlo con la mano.

 

159. In che cosa consistono questi esercizi di terapia sessuale che migliorano la tecnica?

Ne esistono di due tipi. Il primo si basa sulla comunicazione, e insegna cioè a parlare di ciò che piace e ciò che non piace, di ciò che ci dà piacere e di ciò che non ce ne dà. Prevede compiti come: «Questa settimana dite al partner tre cose che vi piacciono nei vostri rapporti sessuali e una cosa che invece vi piacerebbe fosse fatta in modo diverso»

Il secondo tipo si basa invece sul contatto strutturato. È un metodo messo a punto da Masters & Johnson negli, anni Sessanta, prevede esercizi miranti a mettere le persone in grado di vivere realmente il contatto e l'eccitazione anziché pensarli, osservarli e giudicare i loro corpi e le prestazioni. Sono esercizi che costituiscono anche l'ambiente ideale in cui la persona può rendersi conto di come reagisce al cambiamento. Alla coppia si dà magari il compito di massaggiarsi per due minuti con le mani senza alcun altro scopo.

Tutte cose che possono sembrare semplicistiche, niente che non si possa tranquillamente fare da soli a casa propria. Ma i terapeati forniscono il contesto, la supervisione, la discussione e i eoasigli necessari a farne utili strumenti per stimolare il cambiamento a livello personale e relazionale.

 

160. La mia compagna continua a dirmi che nei rapporti devo essere più ''presente''. Cosa significa?

Innanzi tutto, lo chieda a lei.

"Presente" può significare molte cose. Forse lei prova imbarazzo per alcuni aspetti del suo corpo o della sua sessualìtà, e le sue esperienze sessuali restano in parte diluite dal senso di colpa, di vergogna o dal timore. Magari queste sensazioni fanno sì che lei si distragga facilmente udendo dei rumori o lasciandosi prendere da pensieri estranei o dalla preoccupazione di non aver fatto qualche cosa e così via.

Un altro motivo che può determinare la mancanza di presenza mentale al rapporto è l'abitudine a esprimere giudizi interiori sulla nostra sessualità: la tecnica, le prestazioni, i desideri, i suoni e le fantasie. Preoccuparsi di ciò che si sta facendo, invece di goderne, può in effetti compromettere l'Intimità e l'appagamento.

 

161. Ormai sono passati dieci anni, ma non riesco ancora a iogliermi dalla mente il mio primo ragazzo. Perché non riesco a trovare nessun altro che mi ecciti quanto lui?

Una delle cose più tristi della vita è che di primo amore ce n'è solo uno. Se lei ha avuto un'esperienza positiva con il primo amore (e non per tutti è così) nulla sarà mai in seguito altrettanto dolce.

Perché nessun altro la eccita quanto lui? Dieci anni fa, lei era più giovane e molto più impressionabile. Non aveva nient' altro con cui confrontare la sua esperienza e ha apprezzato in quel ragazzo una guida personale per introdursi in un mondo speciale, quello dell' età adulta. Dieci anni dopo, i suoi baci e il suo contatto sono divenuti leggendari, migliori di quanto non fossero in realtà. Lei ha scordato tutto al di fuori dell'entusiasmo. Quale esperienza di oggi potrà mai competere con quella?

Il mondo è pieno di uomini soli, sexy e piacevoli, ma lei ha nei loro confronti la stessa disponibilità che aveva dieci anni fa? È ancora altrettanto disposta a dire «si, mi piace»? Dedica ancora così tanto tempo alla vita sessuale e vi si prepara con lo stesso entusiasmo di dieci anni fa? Probabilmente, presumo di no, e questo fattore condiziona le sue esperienze attuali.

  Pensi seriamente a ciò che vuole e si disponga tranquillamente ad averlo. E pensi alla donna che trascorse dodici anni alla ricerca dell'uomo perfetto. Quando finalmente lo trovò, lui cercava la donna perfetta.

 

162. Che cosa si fa del profiattico quando si è finito di usarlo?

Il profilattico non è certo come un fiore, che una volta appassito si conserva nelle pagine di un libro.

L'idraulico chiede la cortesia di non gettarlo nella tazza del bagno. Lo metta piuttosto nel cestino, nel portacenere o nel contenitore che avrà astutamente messo accanto al letto prima di fare l'amore. Ecco il trucco: pensarci prima.

Se non lo ha fatto, non c'è comunque bisogno di imbarazzarsi o di fingere che questa cosetta di gomma sia cascata nel letto dal cielo. Se con una persona è abbastanza in confidenza da usare un profilattico, lo sarà anche abbastanza per potersene sbarazzare senza imbarazzo.

 

163. È davvero pericoloso somare nella vagina?

Anche se sembra buffo, soffiare nella vagina durante un rapporto orale può essere davvero pericoloso. Piccole bolle d'aria possono penetrare nei vasi sanguigni e provocare un'embolia che può essere fatale, soprattutto durante la gravidanza. Stia comunque tranquilla che baciare, leccare, succhiare e mordere non comportano rischio alcuno.

 

164. Qual è il modo più adatto per toccare il clitoride, il pene, i testicoli?

Sempre e comunque, sono questioni di preferenze personali. A qualcuno piace il tocco leggero come una piuma. ad altri il contatto più intenso, ad altri ancora decisamente vigoroso. Il desiderio inoltre a seconda dell'eccitazione, dello stato d'animo, della giornata, del mese e talvolta della fase lunare.

In generale, le donne tendono a preferire sul clitoride uno sfregamento leggero che aumenti di pressione via via che auinenta l'eccitazione. Agli uomini sembra invece piacere il movimento della ma" no che stringe il pene con media pressione e in generale una leggera presa della mano sui testicoli, contenendoli nel palmo o sfregandoli; una pressione più forte può invece essere molto dolorosa.

L'importante è sapere cosa piace di più al partner. Come saperlo? Ovviamente parlandone.

 

165. Perché il sesso orale è chiamato anche blow job?

Per essere sincero, non lo so, Ma il termine blow job [in italiano gergale può essere reso con "sufflone", N.d.R.] è comunque fuorviante, in quanto non si soffia. Caso mai si lecca, si succhia o si mordicchia. Se invece ci si limita a soffiare, allorac'è qualcosa da chiarire con il partner.

 

166. Perché a qualcuno piace che gli si respiri nelle orecchie?

L'orecchio è pervaso di piccole terminazioni nervose estremamente sensibili alla pressione e alla temperatura. Il respiro di un partner è caldo e umido e può risultare assai stimolante. Si può anche esplorare delicatamente l'orecchio con la lingua o mordicchiame i margini con i denti.

Un altro aspetto piacevole di questo approccio è che per respirare nellorecchio di qualcuno occorre farsi molto, molto vicini.

 

167. Non mi piace il modo in cui mio marito bacia. Cosa posso fare?

Alcune donne smettono semplicemente di baciare il marito. Grave errore.

Spieghi a suo marito quanto le piacerebbe godere dei suoi baci e gli chieda se anche a lui non piacerebbe che lei lo facesse. Sicuramente sì. Senza soffermarsi troppo su ciò che non le piace, dirnestri piuttosto ciò che a lei piace. Lo baci nel modo in cui le piacerebbe essere baciata, gli dia modo di provare come muovere là lingua, usare i denti, tenere rilassata la mandibola e come al contempo toccarla.

Introduca nel bacio qualche nuovo elemento, magari divertente, della frutta fresca, una benda sugli occhi, dei cubetti di ghiaccio alternati a del tè caldo. E provi a chiedere a suo marito se non ha qualche spunto per migliorare i baci che lei gli dà. Consideri attentamente la risposta.

 

168. Mio marito dice che non faccio l'amore in modo femminile. Cosa intende dire?

Ognuno ha un proprio modo di intendere la femminilità, e quindi dovrà chiederlo a lui.

Per qualcuno la femminilità è molto vicina alla passività: assecondare piuttosto che prendere l'iniziativa, controllare rumori, odori e movimenti e non avere il bisogno di sentirsi forti o potenti. Forse suo marito intende questo. O forse gli piacerebbe che lei reagisse di più e più rapidamente, con espressioni vocali e baci appassionati.

Magari gli piacerebbe sentirsi più adulato, con parole di ammirazione per la sua tecnica e il suo stile. Sarebbe bello se lui riuscisse a esprimere ciò che desidera senza dover ricorrere a etichette o a critiche nei suoi confronti. Forse la farebbe sentire più sexy, e forse a lei piacerebbe dimostrare di esserlo davvero.

 

169. Ho sentito parlare di gente a cui piacciono cuoio e catene. Ma costoro amano davvero il dolore fisico?

Come per molti altri aspetti della sessualità, non si può rispondere con un semplice sì oppure con un no. La domanda è complessa, perché coloro che amano cuoio e catene sono solo un piccolo gruppo del più vasto numero di persone a cui piacciono i giochi erotici di potere. È questa una definizione coniata dal terapeuta Bill Henkin per descrivere l'uso consapevole di giochi di potere allo scopo di rendere più intensa l'esperienza sessuale. In tale senso si ricorre a sculacciate, bende sugli occhi, espressioni verbali di dominio, interpretazione di ruoli e ... è vero, anche cuoio e catene.

Il fulcro di tali attività non è in genere il dolore fisico. Al contrario, chi le pratica è consapevole del fatto che con l'eccitazione sessuale la soglia del dolore si innalza e, invece di evitarla, la usa come strumento di gioco. Tutti possiamo averlo fatto mordicchiando un partner volutamente un po' più forte del solito al culmine della passione amorosa.

Ma a certe persone il dolore durante i rapporti sessuali piace davvero, questo è fuori dubbio; ne godono in circostanze controllate ed emotivamente sicure, con limiti concordati in anticipo. Altri che amano giocare con il potere erotico esagerano per lo più la normale dinamica della relazione, sfidano i propri limiti e quelli del partner e godono nell' ampliare il vocabolario dell' eccitazione sessuale.

 

170. I rapporti anali mi interessano e nello stesso tempo mi fanno paura. Come posso evitare che siano dolorosi?

È fondamentale assicurare una lubrificazione più che abbondante. Poiché l'ano non si lubrifica naturalmente come la vagina, occorre usare un preparato come K-Y, Sylk o Astrolube. La saliva non è un mezzo adeguato perché viene assorbita molto rapidamente e non è oleosa. Ne occorrerebbe una quantità decisamente superiore alla possibilità di produzione umana!

I rapporti anali possono essere piacevoli, intimi e avventurosi.

Vanno affrontati con movimenti molto lenti perché i muscoli anali hanno bisogno di tempo per adattarsi alla forma, all'angolazione e alla direzione del pene o di un altro oggetto. Invece di tendersi in attesa del dolore, conviene controllare la respirazione per rilassare i muscoli rettali.

Per le coppie che non siano assolutamente monogame è indispensabile l'uso del profilattico. Se avverte un dolore forte e improvviso, interrompa immediatamente il rapporto. Prima di continuare per via vaginale o orale, occorre lavare perfettamente il pene.

 

171. Come si fa a baciare e respirare allo stesso tempo?

Innanzi tutto, vediamo di chiarire le priorità: respirare è più importante anche del miglior bacio di questa terra. Ma, come lei suggerisce, sarebbe bello fare le due cose insieme.

Una soluzione è di respirare dal naso, un'altra è di allargare leggermente la bocca in modo da inspirare ed espirare aria dai margini. Ma per un bacio veramente serio basta fermarsi di tanto in tanto per respirare. Magari, si beva anche un sorso d'acqua.

 

172. Perché gli uomini vogliono andare sempre più in fretta di me?

Forse perché si concentrano maggiormente sulla penetrazione, mentre lei preferisce indugiare su baci e carezze. O forse perché a molte donne per eccitarsi è necessario un tempo più lungo che non a molti uomini. Gli esperti esprimono pareri discordi sul ruolo della biologia e della cultura nella determinazione di questo tipo di contrasti, ma è certo che sia uomini sia donne se ne lamentano.

Dica al suo partner, con tutta la chiarezza possibile, che lei intende godere ogni momento del tempo che trascorrete in intimità e non solo il momento della penetrazione, e cercate di collaborare per rendere tali momenti il più gratificanti possibile. Quando stiamo bene, tendiamo a correre di meno.

 

173. A volte la mia ragazza ride quando facciamo l'amore. Perché? Come faccio a farla smettere?

Se a letto non si può ridere, perché fare l'amore?

Quando si è profondamente a disagio, è difficile credere che il riso altrui non sia diretto contro di noi. Invece di assumere un atteggiamento difensivo o critico, le chieda perché ride e presti fede alla risposta.

Alcune persone, prese da sentimenti di inadeguatezza, cercano di mantenere un rigido controllo sulle situazioni sessuali. Per costoro, il riso del partner può essere un'interruzione, una distrazione, un evento negativo e imprevisto dal significato ambiguo. Per metterla in termini tecnici, queste persone hanno bisogno di illuminarsi.

Forse la sua ragazza è semplicemente deliziata dal fare l'amore con lei. Ne sia lieto.

 

174. A volte la mia compagna si interrompe proprio sul più bello perché c'è qualcosa che non va come dovrebbe. Come posso farla smettere?

Perché vuole che smetta?

Da un lato, lei dovrebbe essere contento di avere una compagna che prende il sesso così sul serio, che cioè non si limita a farlo ma che ne percepisce l'importanza e desidera sentircisi a proprio agio. Dall'altro, se le sembra che queste interruzioni tendano a seguire uno schema prestabilito, può darsi che la sua compagna sia preoccupata o imbarazzata. Le parli di come si sente a disagio quando lei si interrompe e chieda se le cose non possono cambiare.

 

175. Nel bel mezzo di-un rapporto, fra gemiti e sobbalzi, come si fa a dire qualcosa che venga preso seriamente?

Ogni coppia ha bisogno di un linguaggio particolare per dire «Fermati», «Non farlo», «Sto bene», «E tu come stai?» in modo immediatamente comprensibile. Può trattarsi di un linguaggio in codice fatto di determinate parole, gesti o-persino toni particolari della voce. Come i segnali delle squadre sportive, essi vanno creati e dati per scontati per almeno un anno intero a meno che non siano necessari dei cambiamenti.

Riuscire a stabilire un codice comunicativo di questo tipo è davvero importante per-vivere bene la sessualità. Le consentirà di capire quando «Adesso fermati!» vuole dire «Fermati» e quando invece vuole dire «Qualunque cosa tu stia facendo, non fermarti».

 

176. Qual è l'effetto dell'alcol sulla tecnica sessuale?

L'alcol ha gli stessi effetti di tutti i depressivi del sistema nervoso centrale:

- inibisce la coordinazione motoria;

- riduce la sensibilità al contatto;

- riduce la sensibilità alla comunicazione;

- riduce i riflessi dell' erezione e dell' orgasmo.

Bere sembrerà sexy nei film, ma rende senza dubbio meno sexy il nostro corpo.

 

 

 

 

Il gioco e la sperimentazione

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177. Mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo, ma temo che il mio partner mi fraintenda o che possa pensare che sono più

esperta di lui e se ne risenta.

È una situazione che mi viene sottoposta di frequente. Indagini recenti hanno rilevato che molte persone tendono deliberatamente a sminuire di fronte al partner del momento le proprie esperienze sessuali passate. E un modo per farlo è quello di inibire il desiderio di provare cose nuove.

Se lei sta fingendo di essere relativamente inesperta, è chiaro che la sperimentazione potrà lasciar trasparire la sua esperienza. Quindi le conviene decisamente essere onesta sul suo passato.

Ho quasi l'impressione che per accettarla, il suo partner abbia bisogno di credere che lei sia fatta in un certo modo. Perpetuare questa situazione contribuirà a creare una relazione in cui tenderanno a emergere sempre più di frequente problemi di controllo e di rapporti di potere. Se il suo partner ha bisogno di essere la sola . fonte di cose piacevoli della sua vita, o ha bisogno di stabilire la "giusta" quantità di sesso, prima lei lo sa e meglio è. Lei deve capire il potenziale distruttivo di questa situazione e affrontarlo consapevolmente.

E se il suo partner pensa che lei sia troppo esperta, dovrà allora chiarire: troppo esperta per che cosa? Se è "troppo esperta per lui" la cosa più giusta da fare è probabilmente lasciarlo. Ogni altra risposta potrà invece essere discussa tranquillamente. Ma non si scusi e non assuma atteggiamenti difensivi.

 

178. Quanto delle mie passate esperienze sessuali devo rivelare e quanto devo tenere nascosto?

Dipende da due cose. Innanzi tutto, quali conseguenze derivano attualmente dal tenere nascoste queste informazioni? Serbare dei segreti di argomento sessuale è quasi sempre causa di isolamento, inibizione, risentimento e insoddisfazione sessuale.

In secondo luogo, quale motivo ha di rivelare queste informazioni? Forse vuole limitare le conseguenze di cui si è parlato prima, ed è un buon motivo; o forse desidera una maggiore intimità, un dialogo più sincero, la reciproca accettazione, la soddisfazione sessuale e il senso di libertà, e sono motivi altrettanto validi. Ma se lei vuole mettere alla prova il vostro attuale rapporto o fare del male al suo partner, va incontro a guai sicuri.

Il suo partner ha detto forse di non volerne sentire parlare e pensa di avere il diritto di dettare le regole anche del suo comportamento passato? Allora sarebbe meglio tacere. Ma se vuole parlarne, lo faccia.

 

179. A volte la mia ragazza mi propone di provare qualche nuova cosa, e anch'io ne sento il desiderio. Però ho paura che se lo faccio, lei più tardi me lo possa rinfacciare. Cosa devo fare?

La sua domanda chiama in causa la fiducia reciproca, che è un elemento fondamentale per una buona e soddisfacente sperimentazione in campo sessuale. La fiducia la si costruisce grazie ad accordi espliciti e a positive esperienze vissute nell'affrontare insieme dei rischi.

Come la fede, la fiducia non può essere indotta con la forza. Cerchi quindi di capire se vale la pena di correre il rischio. Ripensi alle vostre esperienze passate di esplorazione e sperimentazione. Ne discuta con la sua compagna i possibili esiti, le vostre probabili reazioni e ciò che ciascuno di voi desidera e di cui ha bisogno in tali situazioni. Faccia quante più domande può e poi si butti, oppure eviti di farlo.

 

180. Mi è-capltato diverse volte di sperimentare cose nuove durante i rapporti e mi sono piaciute moltissimo, ma il giorno dopo ne ero pentita e me ne vergognavo. Qual è il suo consiglio?

Esamini la situazione da due diversi punti di vista. Innanzi tutto si chieda in quale modo prende le sue decisioni sessuali. Se lei è impulsiva, autodistruttiva o in preda all' alcol, prenderà probabilmente decisioni discutibili.

In secondo luogo, cerchi di capire da cosa scaturisce il pentimento del giorno dopo. Se lei assume un atteggiamento moralistico, sentenzìoso, fobico o non riesce ad accettare la sua sessualità, anche la decisione più salutare le apparirà malvagia.

Per verificare la bontà del suo esame di realtà, potrà trovare forse utile parlame con un terapeuta, un medico o un buon amico. Non cerchi di pervenire a una definizione di "normalità", ma piuttosto cerchi di verificare la ragionevolezza delle regole secondo le quali prende decisioni e si autocritica.

 

181. Mi attira molto l'idea di sperimentare nuovi spunti sessuali, ma con la pancia che mi ritrovo non mi pare il caso. Cosa mi consiglia?

Non se la prenda con la pancia, non è che un' innocente presenza. A inibirla sono le sue sensazioni sulla sua pancia, e sono queste che vanno cambiate.

  La nostra cultura ci comunica in modo persino aggressivo che pance voluminose, seni piccoli e altre parti del corpo che non corrispondano nelle dimensioni a quelle delle immagini pubblicitarie ci impediscono la sperimentazione in campo sessuale. Se il nostro corpo non è perfetto, ci immaginiamo di essere buffi, ridicoli e dur~te ii sesso ci vediamo sudaticci, tesi o a fingere il godimento.

Non v'è niente di più sbagliato.

La sessualità è espressione della personalità, non del nostro aspetto fisico; ed è una cosa che noi facciamo, non la forma di ciò che facciamo. Se la pancia voluminosa la inibisce, lei deve assumersi la responsabilità delle sue opinioni anziché biasimare la pancia. Al mondo vi sono milioni di persone sexy con la pancia adiposa. Il loro segreto? È che non pensano che grasso e sexy sia un binomio impossibile o assurdo. Attinga a questa loro gioia di vivere e lasci che il suo corpo ne goda.

 

182. Mio marito vuole esplorare ogni nuova possibilità sessuale di cui sente parlare. Ma è mai possibile?

Evidentemente lei ha sposato un "onnisessuale", uno che vuole provare di tutto.

Possibile? Per certi versi sì, per altri no; l'importante è chiedersi perché lui ha questo atteggiamento. È forse preso da un senso di inadeguatezza? È disperatamente intimorito di perdere qualcosa? O è solo entusiasticamente aperto a ogni novità?

Sarà bene affrontare per primo questo punto, e dal suo tono mi pare di capire che lei pensi che non si tratta di semplice entusiasmo. Si sente obbligata ad assecondare i desideri di suo marito? Ha timore di sperimentare nuove cose? Ha paura di essere progressivamente spinta oltre la sessualità convenzionale? Sono tutti sentimenti degni dì rispetto, ma di cui dovrà parlare apertamente con suo marito.

 

183. Sono stanca! Come faccio a sapere se ne ho provate abbastanza?

Abbastanza per cosa? Se lei è stanca, questo basta .

 

184. E se provo cose nuove e poi non mi piacciono?

Almeno sotto un certo punto di vista, il sesso è come la verdura: se assaggia qualcosa che non le piace, può semplicemente dire "Non mi piace" e non mangiame più.

 

185. Le nostre esperienze sonò piuttosto limitate. Dove posso procurarmi spunti per provare qualcosa di nuovo?

Le idee sono la parte più facile, perché ve ne sono ovunque. Il difficile, ritengo, è trovare il tempo e il coraggio per esplorare e mutare le sue idee sulla sessualità e su se stessa. Se ha tempo e coraggio, potrà trovare piacevole trarre spunti da:

- film e riviste erotiche;

- fantasie, le sue e quelle del partner;

- libri di fantasie erotiche, come My Secret Garden di Nancy Friday e Little Birds di Anaìs Nin;

- gli amici. se ftequenta persone che parlano di questi argomenti;

- passate esperienze con altri partner;

- i suoi sensi: pensi di deliziarsi lolfatto, il gusto e via dicendo attraverso la sessualità. È sicuramente il modo in cui è nata l'idea di baciarsi con della frutta in bocca.

 

186. Mia moglie è disposta a sperimentare cose nuove, su di me, non su di lei. Come posso renderla più partecipe e far sì che ne goda maggiormente?

Chi è poco interessato agli esperimenti sessuali può essere già pienamente soddisfatto di come stanno le cose oppure è scettico sul fatto di poter mai essere appagato. Cambiare queste persone può essere molto difficile.

Se c'è una cosa che funziona è l'accettazione graduale, non la continua pressione. Chieda allora a sua moglie se le piacerebbe cambiare qualche cosa nella vostra relazione sessuale. E rimandi le richieste esplicite di un mese o due.

 

187. Una volta che si comincia a sperimentare cose nuove, non è che poi è sempre più difficile eccitarsi?

O, per dirla in altri termini, non diventa sempre più difficile trovare cose che ci eccitino? In un certo senso sì, ma non è poi cosi male.

Il nostro orizzonte sessuale non ha limiti prestabiliti e non comporta pericoli, il che non è vero invece per altre forme di piacere. Il continuo cambiamento in ambito sessuale non minaccia dunque necessariamente il nostro benessere, ma al contrario può rivelarsi una sana forma di autoesplorazione e di espressività che si dispiega nel tempo.

D'altra parte, non è neanche vero che Sia sempre più difficile trovare qualcosa che ci ecciti. Molte persone ritornano ai loro giochi preferiti e finiscono con il ripetere un repertorio con poche varianti. Ricordi che va ricercata la soddisfazione, non l'eccitazione, e che nella persona soddisfatta la sperimentazione non è un impulso cieco ma semplicemente un interesse.

 

188. Alcuni mesi fa mia moglie e lo abbiamo provato per scherzo qualcosa che va al di fuori dei soliti schemi. A lei è piaciuto al punto che ora vuole che diventi parte della nostra normale routine, ma io sono disposto a farlo solo di tanto in tanto. Come possiamo accordarci?

Si ricordi della Seconda Legge della Sessualità di KIein: "Se non dà piacere, non farlo".

La sua domanda non riguarda in particolare la sperìmentazione, ma la cortesia e il rispetto. Dica a sua moglie che gradirebbe una moratoria di un mese, in cui non si provi più questa nuova cosa se non su sua iniziativa. Scoprirete con piacere che questo accordo ridurrà notevolmente la tensione nei vostri incontri sessuali. Nel frattempo, incoraggi nuovi esperimenti. Troverete magari qualcosa di nuovo che piacerà a entrambi e potrà inserirlo nella normale routine.

 

189. Mi piace il sesso, ma quando non voglio provare qualcosa di nuovo il mio partner mi critica e mi dice che sono nervosa. Come posso dimostrargli che non è vero senza dovermi arrendere ogni volta?

Non è giusto trovarsi in condizione di dover dimostrare di non essere nervosi. Le minacce di un giudizio quando non si agisce nel modo in cui il partner vorrebbe non favoriscono certo l'intimità. Forse il suo partner vorrebbe una persona che non si neghi mai, ma se cosi fosse, stia certa che non potrà mai adeguarsi a questo standard cosi irreale.

La delusione occasionale del suo partner può essere comprensibile, ma occorre che lui la gestisca in maniera più responsabile e con maggiore flessibilità. Giudicare lei e obbligarla a fare cose che lei non vuole indebolisce la sua fiducia e causerà risentimenti.

Il rimedio in questo caso mi pare sia un atteggiamento più collaborativo nei confronti della sessualità. Se a lei piace davvero il sesso, allora ci saranno migliaia di avventure che potrete vivere insieme. Non basta che il suo compagno smetta di criticarla per i suoi limiti. Occorre che anche lei cambi atteggiamento e che pretenda di essere trattata con rispetto, interrompendo il rapporto sessuale quando ciò non avviene.

Questo sarà forse causa di disagio per entrambi, ma cercare di superare questa fase collaborando invece che attaccandosi come avversari renderà tutto più semplice, più rapido e più produttivo.

 

190. Nel sesso cerco di essere più creativa, ma non riesco a seuotermi di dosso la sensazione che mia madre sia lì a guardarmi, cosa che mi inibisce terribilmente. Qual è il suo consiglio?

Purtroppo, è proprio come se sua madre la stesse effettivamente osservando. Lei, come molte persone, ha interiorìzzato i giudizi critici di sua madre e ne ha assunto. il ruo.Io.. Ma per vivere pienamente e con gioia l'età adulta occorre superare questo. vincolo.

Chi riesce a farlo. si sorprende della quantità di energia emozionale che viene in tal modo. a liberarsi. Per esempio, invece di entrare ogni volta in conflitto con se stessa quando. si tratta di sperimentare nuove esperienze sessuali, lei potrebbe semplicemente scegliere di fare alcune cose e di non farne altre.

La terapia è un ottimo mezzo. per liberarsi da questo. meccanismo. Può essere utile anche la lettura. Le consiglio in particolare My Mother, My Self di Nancy Friday, The New Peoplemaking, di Virginia Satir e Mindpower di Bemie Zilbergeld e Arnold Lazarus.

 

191. Non è che al mio compagno non piaccia provare cose nuove, ma solo non vuole che sia io a cominciare. Come posso comportarmi in questo caso?

Innanzi tutto. le occorre scoprire che cosa in particolare lui obietta, Potrà così trovare nuovi modi di prendere un'iniziativa che lui possa accettare. Veda anche se riesce a liberarsi dall'idea che una persona deve insegnare e l'altra imparare, e cerchi invece di considerare che vi sono due persone che provano. insieme a esplorare co.se nucve. Questo. nuovo atteggiamento. potrà forse disinnescare parte del disagio del suo partner.

Gli spieghi ciò che prova in un momento di intimità. Parli in maniera non critica del suo. risentimento, del calo. del suo. desiderio. e di tutto. ciò che sente, e dica anche che le stesse sensazioni le potrebbe provare lui se si trovasse nei suoi panni. Se lui dice di non poterne fare a meno. e che tale atteggiamento. è parte della sua personalità, allora può essere utile rivolgersi, singolarmente oppure insieme, a un sessuologo.

 

192. Ho paura. E se scopriamo qualcosa di strano che ci piace davvero e poi non possiamo più farne a meno?

Dietro. questa domanda, peraltro. comune, si nascondono due diversi timori, Uno è quello. di scoprire di essere diversi da quello che si pensa di essere, e di essere invece proprio una di quelle persone che giudichiamo. negativamente. Allora il problema non è la bontà del sesso. di per sé, ma piuttosto il nostro giudizio. sui diversi aspetti della sessualità.

Un altro. timore è di ritrovarsi dominati dal sesso. se ci si lasciasse andare troppo. Ma nel sesso. non vi sono. aspetti sacri o nascosti che noi non siamo in grado di gestire. Partendo. dal presupposto che noi non facciamo. male a nessuno. e tanto. meno. a noi stessi, dobbiamo basare le nostre decisioni sessuali su ciò che ci piace. Potremo concederei ogni iniziativa che ci piace e rifiutare quelle che non ci piacciono,

 

193. Possiamo davvero provare qualunque cosa, o ci sono limiti che non vanno superati?

La nostra cultura formula giudizi molto severi e impone limiti sessuali invalicabili, ma personalmente ritengo. che fra questi ve ne siano. solo un paio. che meritano. una riflessione seria.

Il primo. limite da considerare è per me il danno. fisico. Quanto. ci si può spingere, per esempio, nella punizione di tipo erotico? Ritengo. che il limite siano. le lesioni fisiche che permangono dopo il rapporto, che si tratti di una distorsione alla caviglia Q della frattura di un dito. E questo. perché se la stimolazione lesiva può essere piacevole nel momento in cui viene praticata (ricordiamo che quando. l' eccitazione è intensa la soglia del dolore si innalza notevolmente), la persona fortemente eccitata non è in grado. di giudicare razionalmente sulle conseguenza che è disposta a pagare per quell' eccitazione.

Il secondo limite è il danno. permanente che si può instaurare nel rapporto, Sappiamo. tutti come il rapporto. sessuale con un amico possa rovinare un' amicizia, anche se affrontato in quel momento di comune accordo. Lo. stesso. vale purtroppo anche con un partner. Qualcuno. dice di avere "perduto. il rispetto." per un partner che si è prestato. volontariamente a un tipo di rapporto considerato accettabile in quel momento ma che si è rivelato. poi non esserlo.

Con questo. non voglio dire che non si deva trascorrere la notte con un amico Q non cogliere occasioni con il proprio compagno o compagna, ma solo che tale comportamento può avere conseguente che vanno al di là della parentesi sessuale. È questo un segnale a cui occorre prestare la dovuta attenzione, e si troverà il modo di vivere serenamente i più intensi momenti di eccitazione.

Non continuate se non vi piace la piega che prendono le cose; non cominciate finché tutti non avranno compreso pienamente le altrui aspettative.

Tenga presente che l'esperienza può rivelarsi molto diversa da come appare nei film pornografici. E non si dimentichi di sorridere o di ridere, se ne ha voglia, in questa nuova esperienza,

 

194. Mio marito parla di tanto in tanto di rapporti a tre, e ultimamente l'idea comincia a piacermi, anche se mi spaventa. Come si può cominciare? Metteremo in pericolo il nostro matrimonio?

Per proteggere il vostro rapporto non vi è altro me~o se, non quel- , lo di comunicare liberamente. È fondamentale che m un avventura , di questo tipo non vi sia alcuna coercizione. n rapporto. a ~e può '. avere effetti esplosivi dal punto di vista emozionale, e quindi lo affronti solo se veramente lo desidera in prima persona, non per un piacere al suo compagno. Sarebbe bene parlare con lui e potervi scambiare cenni di intesa durante il rapporto, chiarire quali siano i vostri rispettivi limiti e cercare di anticipare quelle sìtuazioni che potrebbero mettervi a disagio.

Di rapporti a tre possono esisterne di diversi tipi. Possono spontanei o pianificati, con due uomini e una donna, due donne e un uomo o tre individui dello stesso sesso, possono svolgersi fra partner contemporaneamente oppure solo fra due mentre il osserva.

Mi pare che voi abbiate già fatto il primo passo, che è quello di parlarne. Cercate adesso di tirar fuori le vostre fantasie, di come potrebbe essere questo rapporto, di come coinvolgere una terza persona. Volete invitare un amico, oppure un estraneo in un night-club, o forse un prostituta che abbia esperienze al riguardo?

Per il primo incontro saranno certamente utili questi consigli:

- non bevete al punto di non poter comunicare con chiarezza;

- non invitate una persona di cui uno di voi due possa essere geloso;

- non invitate una persona del cui possibile comportamento vi fidate;

- non prestatevi a qualunque cosa solo per dimostrare di avere coraggio;

- non cercate di convincere qualcuno a fare qualcosa m colare;

 

195. Sono un uomo, e da qualche tempo ho carezzato l'idea di lasciarmi toccare da un altro uomo. Significa che sono omosessuale?

Potrebbe significarlo, ma probabilmente no.

Molti uomini sono curiosi di sapere cosa si prova a essere stimolati da un altro uomo. E la curiosità viene accresciuta dal fatto che spesso la masturbazione risulta più soddisfacente del rapporto normale o orale.

Le preferenze sessuali si sviluppano in genere durante l'infanzia e gli omosessuali scoprono la loro condizione generalmente prima dei ventuno anni. Molti, tuttavia, al pensiero dell' omosessualità si spaventano al punto da lasciarsi sconvolgere la vita anche se sono del tutto eterosessuali.

Non giudichi le sue fantasie e il suo erotismo, ma impari a provame piacere e ad agire secondo le sue preferenze.

 

196. Come posso convincere il mio partner a lasciarsi un po' andare e a provare qualcosa di nuovo?

Se vogliamo che il partner abbandoni schemi considerati immutabili e affronti un processo di naturale crescita, sono sempre utili le doti di gentilezza, pazienza, allegria e collaborazione.

In termini reali, tuttavia, è sempre assai difficile convincere qualcuno a lasciarsi andare. Piuttosto, nel migliore dei casi possiamo creare un ambiente in cui l'altra persona possa esplorarsi sentendosi a suo agio; qualcuno accetta l'invito, altri no.

Provi dunque a parlare con il suo compagno di come lei intende la sessualità: il sesso come un campo aperto per l'espressione di sé, la spiritualità, il legame e il piacere. Dica chiaramente che secondo lei questo tipo di sessualità contribuisce al vostro legame e che provare qualcosa di nuovo non può che andare nella stessa direzione, e parli esplicitamente di come lei accetta pienamente il corpo del suo compagno, ceai.suoi odori, sapori eccetera.

Gli sussurri che vi è un luogo speciale che intende condividere con lui, e poi lo ecciti e lo seduca in modo che sia curioso di seguirla quel luogo.

 

197. Sarei disposta a provare qualcosa di nuovo se il nostro sesso regolare fosse più soddisfacente. Perché il mio partner non lo capisce?

A questo proposito vi sono diverse ipotesi:

- il suo partner non sa che lei non è soddisfatta;

- il suo partner pensa che la sperimentazione sia il modo per farla sentire più soddisfatta;

- il suo partner non è soddisfatto del vostro rapporto regolare;

- il suo partner non condivide la sua definizione di rapporto "regolare" e di "sperimentazione".

In tutte queste situazioni, è essenziale e indispensabile parlare con sincerità: Sarà forse difficile per via del rancore o della frustrazione che entrambi provate, ma fatelo in ogni caso. Cominci assicurandosi che il suo compagno sappia che lei intende avere del sesso più "regolare".

 

198. Lo scorso anno ho avuto una relazione con una donna molto esperta che mi ha introdotto a molte cose nuove, per esempio l'esibizionismo. Quando ho scoperto che mentiva e ingannava, l'ho mollata, ma ora mi sento ridicolo, sporco e usato. Cosa posso fare?

Qui non è in discussione l'aspetto sessuale, ma l'integrità interperso- . nale. Lei è stato ingannato e quindi si sente ferito e pieno di rancore. Dia libero sfogo a questi sentimenti, però tenga presente la fondamentale differenza fra essere pieno di rancore ora ed essere stato sporco allora. Lei non ha fatto niente di cui doversi pentire, lei è semplicemente dispiaciuto delle circostanze in cui la cosa è accaduta.

Le conseguenze di cui ora tanto si rammarica non interessano sue scelte sessuali ma le sue scelte relazionali. Non condanni sue decisioni sessuali solo per i difetti che ha scoperto nel partner sessuale.

 

199. Piace a molte persone fare l'amore ìn ascensore o nei parcheggi? Non che voglia farlo davvero, ma devo confessare che la possibilità che ciò accada mi eccita.

La sua è una sensazione comune. Le persone come lei non sono veri esibizionisti, che si sentono spinti a esporre agli altri la propria sessualità e non riescono a raggiungere la soddisfazione in altro modo.

Provare piacere nel rischio di essere scoperti è una cosa diversa, è un modo per accrescere il mistero o l'eccitazione delle nostre esperienze sessuali. n sessuologo Jack Morin ritiene che tale processo sia per certi versi importante una volta che la relazione abbia superato il periodo iniziale di "desiderio intenso".

È un atteggiamento che si manifesta anche in altri modi, per esempio non prendendo misure anticoncezionali, avendo rapporti con sconosciuti (in particolare dall'aspetto non troppo affidabile), o avendo rapporti che, se scoperti, potrebbero minacciare seriamente la carriera o il matrimonio; si manifesta anche con il sadomasochismo o con il linguaggio volgare.

È una dinamica che fa parte della natura umana; ma sarà bene che lei tenga sempre presenti alcune imprescindibili questioni di principio: non sfruttare mai altre persone e perseguire le avventure erotiche con consapevolezza e ponderazione, in modo da non correre rischi che possano effettivamente risultare dannosi.

 

200. Che cosa è un "jack-off party"? Ci devo andare? Come faccio a farmi invitare?

Un ''jack-off party" è una forma di sesso sicuro sorta nelle comunità gay a metà degli anni Ottanta. In alcuni casi il fenomeno si è esteso anche agli uomini eterosessuali, in altri perfino ad accettare la presenza di donne.

In questi incontri i partecipanti praticano attività sessuali sicure, come la masturbazione, il massaggio, il voyeurismo, l'esibizionismo e il gioco dei genitali protetti con profilattico. Si tengono feste di questo genere in alcune grandi città che accolgono comunità gay stabili. Senza conoscere qualcuno che già vi partecipi è estremamente difficile poter essere invitati; può provare a contattare la comunità gay o a consultare una loro rivista.

Per quanto concerne l'opportunità di andarci o meno, se lei pensa di potersi godere il sesso senza penetrazione, se si ritiene in grado di sostenere un rifiuto, se ha senso teatrale e pensa di sentirsi a suo agio in una situazione sessuale che non può controllare, forse può provarci. Diversamente, lo eviti.

 

201. Ho sentito che alcune coppie condividono le proprie fantasie, e la cosa mi pare divertente. Come potremmo farlo anche noi?

Parlatene prima fuori del letto per assicurarvi di volerIo entrambi. Cominciate con le fantasie meno intense, come ballare con uno sconosciuto ed eccitarsi, o flirtare con il vicino di viaggio in aereo. Se vi piace, allora continuate. Parlatene ancora a distanza di qualche giorno per essere sicuri di essere davvero in sintonia, e poi le cose verranno da sé.

 

202. Che cos'è l'asfissia autoerotica? Posso provarla?

È la masturbazione unita a una pericolosa trovata. Ci si mette in piedi su una sedia, si appende in alto un cappio, ci si infila la testa e ci si stimola sessualmente, Quando si avvicina l'orgasmo, si salta giù dalla sedia e si rimane momentaneamente appesi. Pare che la combinazione di eccitazione sessuale e mancanza di ossigeno sia esilarante, in particolare se l'orgasmo avviene al momento giusto. Ma è indispensabile ritornare sulla sedia e interrompere il gioco prima di perdere coscienza.

Spesso durante l'orgasmo si perde il controllo della situazione.

A volte l'orgasmo è così potente che ci si dimentica di tornare sulla sedia. È accaduto che qualcuno inciampasse sulla sedia e non riuscisse più a risalirci. Si corre davvero il rischio di morire. E chi dovesse scoprirci ne rimarrebbe inorridito. John Money, sessuologo della John Hopkins University, ammonisce: «Chi lo fa, lo fa con grande frequenza, e quindi con il tempo aumenta il rischio che cada il peggio».

Secondo l'Fbi, per questa pratica morirebbero ogni anno dalle 500 alle 1000 persone.

Vuole provare? Può sembrare un'esperienza interessante, ogni tanto costa la vita a qualcuno. lo non proverei. E un genere sesso a rischio in cui il profilattico non serve a niente.

 

 

 

 

La masturbazione

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203. Quanto si masturba in media la gente?

Il quanto varia moltissimo da un individuo all'altro e in base all'età, allo stato di salute, alle condizioni psicologiche ed emozionali e ad altri fattori ancora. Vi sono persone che si masturbano quasi tutti i giorni, altre che lo fanno due o tre volte al giorno, altre ancora una volta alla settimana o una volta al mese, e infine molte che non si masturbano affatto. In relazione allo stato emozionale dell' individuo, tutte le frequenze qui elencate possono essere considerate normali.

In teoria a tutti piacerebbe masturbarsi ogni volta che se ne avverte il desiderio e per tutto il tempo che si desidera, ma di fatto si tende a farlo in modo furtivo, cercando di finire prima di essere sorpresi dal coniuge, da un genitore o dai figli.

Se le è possibile, provi diversi modi e diversi ritmi di masturbazione. Molti si affrettano per "finire tutto" in un minuto o due, ma è bello anche fare l'amore con se stessi per una ventina di minuti.

Il tempo dedicato alla masturbazione diventa chiaramente eccessivo se ci fa arrivare tardi al lavoro o a scuola, se ci impedisce di fare fronte agli impegni quotidiani o di raccontare agli amici dell'ultimo splendido libro sul sesso che stiamo leggendo.

 

204. Che importanza ha ciò che la nostra cultura insegna sulla masturbazione?

Ha due importanti risvolti, e precisamente sul modo in cui trattiamo i figli e sul modo in cui trattiamo noi stessi.

L'opposizione isterica alla masturbazione ha raggiunto il culmine negli Stati Uniti intorno al 1910. Erano i tempi in cui ai bambini si facevano indossare i guanti prima di andare a dormire per dire che si "toccassero" a letto. Mary Calderone, una delle prime educatrici sessuali, oggi ottantacinquenne, ricorda che da ragazzina, era costretta a dormire con manopole metalliche che raggiungevano il gomito. «Ne ero umiliata e spaventata» ricorda con severità., «Mi chiedevo sempre che cosa avessi fatto per meritarmi un tormento, ma nessuno ne voleva parlare.»

Se simili torture sono ormai scomparse, molti genitori puniscono ancora i figli piccoli se in pubblico si toccano con espressione assente o se lo fanno intenzionalmente in privato. Di conseguenza molti crescono con il timore del proprio desiderio sessuale.

Questo retaggio ci accompagna inalterato nei nostri rapporti adulti, dove lo manifestiamo con atteggiamenti di inibizione, critica o timore nei confronti della nostra sessualità. Decine di anni dopo l'mfanzia, pensiamo ancora che non ci si debba masturbare, pure desideriamo farlo, e speriamo che nessuno venga a sapere che lo facciamo.

Lo stesso termine "masturbazione" deriva dal latino "soorcaa con la mano". Questo non le fa pensare che il modo in cui la cietà descrive il piacere sessuale più elementare abbia un condizionante?

 

205. Ho sentito il mio fidanzato dire a un amico che è ovvio che continuerà a masturbarsi anche dopo che ci saremo sposati. Come fa a esserne così sicuro? Dovrei preoccuparmene?

Le persone sposate si masturbano per gli stessi motivi per cui fanno quelle non sposate. Perché è un bel modo per procurarsi cere, perché per molti è la fonte dell' orgasmo più intenso, è un do per praticare il sesso quando non se ne pratica abbastanza, e fme è una forma di indipendenza sessuale mediante la quale si avere soddisfazione anche quando il partner non è disponibile.

Sembra che il suo fidanzato nutra un sano entusiasmo per il so autonomo. Non se ne preoccupi; la cosa migliore è di fargli sapere che lei lo sa e capire insieme a lui il ruolo che la ne potrà avere nel vostro matrimonio.

 

206. D'accordo, la masturbazione non è di per sé sbagliata, ma fino a che punto bisogna lasciarsi andare? lo comincio con calma, ma poi mi ritrovo a pizzicarmi i capezzoli, a gemere e così via.

E' normale, durante il sesso, gemere o esprimere in altri modi la passione, e visto che la masturbazione è sesso, tali manifestazioni sono normali anche durante la masturbazione. Ha bisogno di essere incoraggiata? Legga qualche frase di Erotic by nature di Ron Koertge:

Dedicato a ogni uomo che si lecca la spalla durante il sesso solitario

Si sfrega la barba contro il muscolo deltoide striato

O si morde con vigore.

Dedicato alla donna che al buffet del corpo si tocca i seni

Uno alla volta,

E poi allunga la mano al luogo che ha reso lindo come la cucina di mamma.

Ma per favore poi non correte a prendere lo strofinaccio da cucina

Come se ci fossero tutti i parenti che bussano alla porta,

Con le mani calde per i sughetti e una torta con sopra il nome di Dio.

Piuttosto statevene n, tirate il fiato, rivolgetevi a voi stessi E baciate le dita agili, in particolare quello che è stato

Voi sapete dove, baciate i palmi e le loro rughe mortali,

E infine baciate il dorso di ogni mano

Come se il Papa stesso avesse appena detto che siete in special modo benedetti.

 

207. La masturbazione ha qualche effetto negativo noto?

Solo quello che alla fine si impara a diffidare di chiunque abbia mai detto che la masturbazione è pericolosa.

Da centinaia di anni, i libri di medicina vanno offrendo "prove" quasi scientifiche sulla nocività della masturbazione. Sono teorie che hanno avuto una enorme diffusione e che sono state accolte con la massima serietà, ma nessuna si è mai rivelata valida. Il fatto che si possano osservare malati di mente che si masturbano ha portato all'idea che la autostimolazione sia causa di malattia mentale. Se si potessero osservare con altrettanta facilità gli scienziati mentre si masturbano, allora si giungerebbe a conclusioni diverse!

Ancora nel 1950, libri di grande diffusione come il Manuale del Boy Scout diffondevano miti e credenze-religiose come fossero fatti scientifici, e il tutto senza alcun fondamento.

Gli scienziati sono oggi concordi nell'affermare che la masturbazione non è dannosa né fisicamente né psicologicamente. Al contrario, molti affermano che il piacere, l'attività fisica e la riduzione della tensione che si ottengono attraverso la masturbazione riflettono evidenti benefici sulla salute. Per fortuna, non occorre la ricetta del medico.

 

208. Se il mio ragazzo fosse più soddisfatto dei rapporti sessuali che ha con me, si masturberebbe di meno?

La risposta potrà dargliela solo il suo ragazzo, e le consiglio vivamente di chiederglielo. Ho la sensazione che potrebbe essere la vostra prima, franca conversazione sui vostri rapporti sessuali.

In genere la masturbazione non è un sostituto del sesso, ma è sesso, semplicemente di genere diverso da quello che si può praticare con un partner. Non creda che uno sostituisca l'altro. Anzi, molte persone si sentono più sexy e desiderano più intensamente il partner quando si masturbano regolarmente.

A meno che il suo compagno non si masturbi tanto da non trova- : re il tempo per una conversazione, non se ne preoccupi. Gli piuttosto del tipo di attenzione sessuale che le piacerebbe avere e cerchi di scoprire insieme a lui quale tipo di sesso potete praticare insieme per la soddisfazione di entrambi.

 

209. Come posso convincere la mia ragazza che non c'è niente di male nella masturbazione?

Nella masturbazione sua o della sua ragazza?

Se parla della sua, spieghi alla sua ragazza perché le piace e si faccia spiegare perché lei la trova invece riprovevole. Forse teme di sentirsi rifiutata.

Se invece la sua ragazza non riesce ad accettare la propria sturbazione, lei non potrà fare molto per aiutarla. Naturalmente, dispiace vedere soffrire le persone care, soprattutto se senza motivo. Provi a spiegare che anche lei si masturba e che gli specialisti di salute mentale ritengono oggi che sia una pratica del tutto sana tanto per l'uomo quanto per la donna. Se è il caso, la incoraggi a rivolgersi a uno specialista.

Rammenti però che, in fondo, dobbiamo lasciare che le persone affrontino da sole i propri conflitti interiori, anche quelli che noi abbiamo già risolto.

 

210. Non pensi che io sia stupido, ma le donne si masturbano davvero? Lo fanno con il clitoride, la vagina o il punto G?

Sì, le donne si masturbano più o meno con la stessa frequenza degli uomini. Oltre alle mani, usano acqua corrente, cuscini, e vibratori. E la fantasia. Lo «Hite Report» ci dice che le donne hanno per lo più una preferenza, o per la masturbazione vaginale o per quella clitoridea, e che poche traggono uguale piacere da entrambe.

 

211. Ho letto un libro in cui si suggerisce ai partner di masturbarsi l'uno di fronte all'altro. Dovrei farlo anch'io?

Cosa significa "dovrei"? È solo unopportunità di provare piacere, di eccitare il partner, di ampliare le possibilità sessuali e di mostrarvi l'uno all'altro nella vostra integrità.

Può parlarne prima, oppure farlo quando le sembra che sia il momento giusto, oppure ancora può semplicemente mettere le mani del partner sui suoi genitali (di lui o di lei) come per dire: «Si, fallo». Potrebbe essere davvero eccitante.

 

212. Perché non mi piace masturbarmi se non uso un lubrificante?

E perché dovrebbe piacerle? Il sesso si attua principalmente attraverso lo sfregamento, e la lubrificazione è il modo dì rendere piacevole lo sfregamento. Una frizione eccessiva in qualunque parte del corpo, siano i genitali, i piedi, la gola o il cuoio capelluto, provoca fastidio. La lubrificazione non è un peso, ma un dono.

 

213. Sento dire cose splendide sui vibratori. Ma se davvero sono cosÌ straordinari, non si corre il rischio di non poterne fare a meno?

In genere no, perché la maggior parte delle donne è consapevole che il sesso sia molto di più di un orgasmo raggiunto il più rapidamente possibile.

Per alcune donne, tuttavia, diventa quasi indispensabile perché è sempre disponibile e praticamente infallibile. Può essere una sensazione liberatoria, in quanto può rafforzare la sessualità della donna o persino rivalutare una relazione frustrante.

In un numero inferiore di casi, la donna abituata alla forte stimolazione meccanica prova impazienza con la stimolazione più delicata del pene, della mano o della lingua. Si consiglia allora di diminuire a poco a poco l'uso del vibratore e di educare apertamente il partner ad adeguarsi al tipo di stimolazione che la donna più gradisce.

 

214. Quando mi masturbo ho fantasie selvagge, ma quando ho terminato me ne sento imbarazzato e anche un po' intimorito. È normale?

Le fantasie selvagge durante la masturbazione sono molto comuni. e perfettamente comprensibili, Quando si ricerca l'eccitazione e la soddisfazione attraverso la masturbazione, non c'è nessuno intorno a noi che richieda la nostra presenza emotiva. Ci si può dunque concentrare per rendere questo incontro sessuale immaginario quanto più ricco possibile.

Ma perché poi queste immagini ci turbano? Perché prima ce le figuriamo nel vortice della passione, quando sono significative a livello emozionale; poi, riflettendoci razionalmente ed esaminandole al di fuori del loro contesto, emergono aspetti quali l'aggressività o il voyeurismo e di colpo ci appaiono fuori luogo. .

Un altro motivo di turbamento è che temiamo che queste fantasie possano riflettere dei desideri reali. Ma non è vero. Molti godono nel figurarsi in attività per le quali non nutrono alcun interesse. La fantasia non anticipa il comportamento nella realtà.

 

215. In teoria capisco perfettamente che la masturbazione è un fatto del tutto normale, ma non riesco a liberarmi del senso di colpa che mi causa. Cosa posso fare?

Fino a quando si continuerà a insegnare ai bambini che la masturbazione è un fatto di cui vergognarsi, i sessuologi continueranno ad avere una vasta clientela. E le carceri moltissimi ospiti. I crimini e gli atti di violenza sessuale sono commessi tipicamente da individui provenienti da famiglie represse in cui si insegna ad associare sesso al senso di colpa, e non certo da famiglie permissive che hanno imparato ad accettare il prezioso valore della sessualità.

Le diverse scuole di psicologia affrontano la terapia del senso di colpa sessuale in modi diversi, ma tutte ritengono che il senso di colpa sia autodistruttivo e che comunque possa essere ridotto.

Un modo per ridurre il senso di colpa è di considerare la masturbazione come un atto di amore per se stessi, un po' come seguire una dieta, fare del moto regolarmente o lucidarsi le scarpe. Tutti meritano di provare amore per se stessi e il piacere di accettarlo.

Un ottimo libro su questo argomento, che lei può trovare assai utile, è Sex for one di Betty Dodson.

 

216. Mi piace fare l'amore, ma gli orgasmi più intensi li provo quando mi masturbo. Perché?

La sua è un'esperienza comune a molte persone. Nel rapporto di Shere Hite, la maggior parte degli uomini e delle donne che hanno risposto al questionario dichiarano di avere gli orgasmi più intensi proprio attraverso la masturbazione.

Perché questo fatto è cosi frequente? Forse perché ci tocchiamo nel modo che più ci piace. Come dice Woody Allen, siamo i migliori amanti di noi stessi perché quando siamo soli ci alleniamo molto.

 

217. A volte mi masturbo solo perché sono giù di morale e desidero qualcosa che mi tiri un po' su. È sbagliato?

A ricorrere alla masturbazione in questi frangenti sono davvero molte persone, ma poche lo ammettono onestamente. È una pratica in cui non c'è assolutamente niente di male, a meno che questo non sia l'unico modo per sentirsi bene. Quello che è sbagliato è piuttosto ricercare un 'unica forma di consolazione, sia essa il cibo, la televisione o il conforto materno.

L'unica voce di condanna contro la masturbazione consolatoria è quella degli Alcolisti Anonimi, che vi individuano una vera condizione di dipendenza dal sesso. Ma io non sono d'accordo.

 

218. Ho sentito che a masturbarsi troppo si diventa sesso-dipendenti e la cosa mi preoccupa. Sono forse un drogato del sesso?

Lei non può essere un drogato del sesso, perché il sesso non è una droga e'non dà dipendenza. La vera dipendenza è una sorta di malattia incurabile, dalla quale si riesce talvolta a riprendersi. Il suo è invece un caso di scarso potere decisionale che può essere cambiato.

Può darsi che lei si masturbi in modo coercitivo, cioè in modo tale che la pratica interferisca con altri aspetti della sua vita; oppure che lo faccia anche non traendone alcuna soddisfazione, né sessuale, né emotiva o neppure di evasione. .

Se lei non si identifica in nessuno di questi due casi, è probabile che la masturbazione non costituisca per lei alcun problema. In caso contrario, forse il problema esiste, e può anche essere il. riflesso di un profondo senso di colpa nei confronti della sessu~ltà. Contenere e ridurre questo senso di colpa, attraverso la terapia o l'educazione, può spesso ridurre anche l'aspetto coercitivo della masturbazione.

 

219. A volte mi capita di volermi masturbare, ma la cosa proprio non funziona. Non riesco ad avere l'erezione, oppure la perdo, oppure avverto una sensazione di bruciore per una masturbazione recente. Come considera questi casi?

Si. tratta di semplici messaggi del suo corpo che vuole dirle: "in questo momento non ho voglia di sesso".

Troppo spesso tendiamo a ignorare o a negare la voce del che ci parli di cibo, movimento, stress o altro. Ma quando la mente e il corpo entrano in conflitto, quest'ultimo ha sempre la meglio, e se il conflitto avviene in campo sessuale spesso scompaiono l

zione e l'orgasmo.

Lei deve imparare a capire quando il corpo le dice di no e ad frontare in modo diverso il conflitto quando la mente protesta e ce invece di si. Quando desidera la masturbazione con la mente il corpo le risponde negativamente, provi a chiedersi se in non ha bisogno di un abbraccio, di sentirsi bene, di qualcuno a parlare o di altro;

 

220. La masturbazione può determinare un calo nel numero spermatozoi? Può mettere in pericolo la mia virilità?

No. Lo sperma viene prodotto dai testicoli ventiquattr' ore su quattro, ogni giorno. Non è materialmente possibile esaurire le serve di sperma attraverso eiaculazioni frequenti.

L'erezione e l'orgasmo sono indotti da riflessi involontari fra cervello e i vasi sanguigni e fra il cervello e i muscoli pelvici. Con l'eccezione di eventuali casi di senso di colpa o di ansia legati al fenomeno, la masturbazione non ha alcun effetto su questi riflessi.

 

221. Mi piace talmente masturbarmi che ho quasi perso interesse a trovare partner sessuali. È forse sbagliato?

Più che il sesso, questa domanda riguarda più precisamente l'isolamento, la capacità di stringere rapporti sociali, il timore dell'intimità, il rancore o la sfiducia verso gli altri.

Certo, il sesso con un partner è assai più complicato che con se stessi: bisogna trovare un partner interessato, non avere timore di stringere una relazione, comunicare e mantenere il contatto anche una volta che sia terminato l'incontro sessuale. Bisogna affrontare paure, rabbia, ansia, tristezza, sfiducia e aspettative.

Per la nostra società, il sesso con un partner è considerato più maturo e soddisfacente della masturbazione, Lei ha qualche motivo per ritenere interessante il sesso a due? In caso negativo, ha forse bisogno di vivere un' esperienza più positiva con un partner, o forse di risolvere quei problemi psicologici che le impediscono di sentirsi gratificato dall'esperienza a due.

Tenga comunque presente che le due cose non si escludono a vicenda. Lei può avere un partner sessuale e continuare a praticare anche la masturbazione.

 

222. Perché vi sono uomini che si masturbano in pubblico? Come comportarsi in questi casi?

La masturbazione in, pubblico è una forma di esibizionismo, un atto coercitivo che spinge l'individuo a esporre in modo inopportuno i genitali traendone eccitazione sessuale e gratificazione. A compiere questi atti sono quasi sempre individui di sesso maschile.

Vi sono poi coloro che semplicemente compiono atti di indecenza, tipicamente innocui, senza molestare le "vittime" né rivolgere loro la parola. E un tentativo di scioccare o di offendere, e in questi casi la reazione migliore per scoraggiarli è semplicemente ignorarli. Una nota femminista reagì a uno di questi individui dicendogli: «Se fosse mio, non lo farei vedere così a chiunque».

Cosa spinge questi uomini a tali atti? Forse un insieme di ansia e di profonda insicurezza circa la propria virilità. È come un modo per dire a un mondo ostile: «Ah, sì? Be' , fottiti».

Quanto ai bambini, il modo migliore di insegnare loro ad affrontare queste persone, se dovessero mai incontrarne, è di chiarire che il sesso non è una cosa negativa. I bambini devono sapere che non sono loro a suscitare questo insolito comportamento in altre persone e che non possono ricevere un danno per il solo fatto di vedere il pene di un estraneo. Se dovessero dirvi di aver incontrato un esibizionista, dite loro che quell'uomo ha qualche problema psicologico, è immaturo e che è meglio lasciarlo stare. Staremmo poi certamente tutti meglio se invece del carcere e della condanna penale, a queste persone si concedesse il beneficio di una terapia psicologica.

 

223. Perché agli uomini piace sfogliare «Playboy» o guardare dei video pomo quando si masturbano? Lo fanno anche le donne? Perché uomini e donne fanno un uso diverso della pornografia?

Ogni anno, oltre 20 milioni di uomini negli Stati Uniti consumano una o più riviste o video pornografici. Le immagini pornografiche alimentano fantasie che rendono più eccitante la masturbazione lasciando immaginare losservatore di avere rapporti con le donne o con gli uomini che vede.

Anche le donne fanno uso di video e riviste pomo, ma in misura minore. La differenza è spiegabile secondo vari parametri. È forse vero che le donne nutrano meno interesse per il sesso? Certamente no. Che riguardo al sesso siano forse meno orientate verso gli aspetti visivi e più verso i contesti? Può darsi. O perché la donna che ammette di essere interessata alla letteratura erotica viene accusata di avere atteggiamenti non femminili? Sicuramente sì. O ancora forse che la donna tema che il partner fraintenda i suoi interessi, ne abbia a male e voglia punirla? A volte.

Inoltre, molte donne consumano un tipo diverso di pornografia: i romanzi d'amore, pieni delle solite scene sessuali, i ruoli

stereotipati e le immagini irreali di femmine che poi riempiono le riviste e i video di cui fanno uso gli uomini. E le donne possono senza leggerli senza il timore di essere accusate di pensare troppo al sesso o di essere immorali.

 

  224. La Bibbia condanna la masturbazione?

Non precisamente. Narra la Genesi (38:7-11) che quando Er, figlio di Giuda, mori senza lasciare figli, fu richiesto al fratello Onan di ingravidare la vedova per portare avanti il nome della famiglia.

Ma durante il rapporto Onan si ritrasse e' «disperdette il seme» dispiacendo a Dio, il quale lo fece morire.

Qualcuno individua in questo episodio la punizione di Dio contro Onan per essersi masturbato. Lo stesso dizionario definisce l'onanismo sia come "masturbazione maschile" sia come "coito interrotto", che non sono chiaramente la stessa cosa. Le norme sociali del tempo di Onan chiariscono che il suo crimine era o il comportamento contraccettivo oppure la diretta disobbedienza a Dio.

Si deve diffidare delle autorità religiose che si appellano a questo episodio biblico per condannare una cosa del tutto naturale come la masturbazione. La posizione della Chiesa Cattolica è stata nuovamente confermata nel 1975. Pur riconoscendo l'evidenza sociologica e psicologica che la masturbazione faccia parte del normale processo di sviluppo dell'uomo, dichiarava ancora che si trattava di «un atto intrinsecamente e gravemente disordinato».

 

225. A volte, quando capisco che mio marito avrà probabilmente voglia di fare l'amore e io no, masturbandomi fugacemente mi metto nello stato d'animo ideale per avere più tardi un rapporto con lui. Lo trova strano?

No, lo trovo geniale e bello. Ovviamente le piace trovarsi in sinto- . nia sessuale con il suo partner e stimolandosi da sola può eccitarsi anche in momenti in cui non si sente pronta a un rapporto. Qualcuno mantiene vivo l'interesse fermandosi appena prima di raggiungere l'orgasmo, altri hanno invece l'orgasmo e poi ne conservano le piacevoli sensazioni per condividerle con il partner.

E questo uno dei molti saggi motivi per cui ci si masturba.

 

226. Come si fa ad avere un po' di privacy per masturbarsi? Devo annunciarlo a tutti in modo che non voglio essere disturbata?

In ogni casa dovrebbe esserci almeno una stanza che si possa chiudere a chiave. Tutti dobbiamo avere lopportunità di rimanere da soli senza doverne dare spiegazione. Che si usi il tempo per masturbarsi o per meditare sul significato della vita, non ha importanza, La porta chiusa a chiave dice: "Per piacere, lasciatemi stare per un po'". In alcune famiglie si usano piccoli cartelli come quelli in uso negli alberghi.

Nella famiglia americana le persone tendono a mterrompersi frequentemente e a violare lo spazio degli altri ma è invece parte delle responsabilità della famiglia quella di stabilire sani confini e farli giustamente rispettare per dar modo a ciascuno di avere il proprio spazio a disposizione. per rendere possibile una certa privacy ed evitare di dover ricorrere a pubblici "annunci".

 

 

 

 

L'orgasmo

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227. Che cosa è l'orgasmo?

L'orgasmo rappresenta il momento culminante di una fase di eccitazione sessuale. segnato in genere dal rilascio della tensione sessuale e da altre reazioni fisiche involontarie.

Di fatto la scienza non conosce ancora con precisione il ~eccanismo che presiede al fenomeno dell'orgasmo. In conseguenza di una ignota combinazione di fattori fisici ed emozionali. il cervello comunica al sistema nervoso di liberare quei riflessi che definiamo "orgasmo".

Fra questi riflessi vi sono un aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria. una maggiore irrorazione della pelle. in particolare sul volto e sul petto. irrigidimento delle dita di mani e piedi. vibrazioni pelviche, erezione dei capezzoli e contrazioni dei muscoli che circondano l'ano. la vagina e la prostata. Nell'uomo si ha l'eiaculazione. in alcune donne una piccola perdita di urina.

 

228. Perché l'orgasmo è così bello?

Perché sublima la struttura stessa del nostro sistema nervoso. come un bel brano musicale o un bel tramonto. e per certe persone un pezzo di cioccolato.

L'orgasmo offre sensazioni assolutamente speciali. L'aumento dell'afflusso sanguigno determina un piacevole senso di calore che si irradia dalla pelvi a ogni altra parte del corpo. Psicologicamente, induce rilassamento e appagamento. Inoltre. offre spesso una piacevole sensazione di comunione con la persona con cui si è avuto il rapporto.

Molti godono poi, con l'orgasmo, di una particolare dimensione spirituale, in cui avvertono la perfezione del corpo e il suo sacro legame con l'intero universo.

Per tutti questi motivi, «nessuno è ancora riuscito a descrivere adeguatamente l'orgasmo» dice l'educatore sessuale Michael Carrera. «li piacere è cosi intenso che pare non ci siano parole sufficientemente precise o forti per descriverlo.»

 

229. Tutti possono avere l'orgasmo?

Tutti hanno la capacità di provare l'orgasmo, a eccezione di individui che presentano particolari difetti genetici o che hanno subito particolari incidenti. In alcuni uomini, tuttavia, e in numero ancor maggiore nelle donne, si verifica quella che viene definito "anorgasmia", cioè la difficoltà o l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo. A volte il fatto è dovuto a stimolazione inadeguata o insumciente, altre volte alla mancanza di confidenza con il proprio corpo o con il fenomeno stesso dell'orgasmo. In casi più rari, è dovuta a disfunzioni dell'apparato vascolare o del sistema nervoso.

L'anorgasmia ha comunque ragioni per lo più psicologiche e riflette timori più o meno inconsci, per esempio il timore di perdere il controllo, il timore di farsi sopraffare dal sesso, quello di essere sopraffatti dal partner (che può essere il sostituto psicologico per "l'uomo in genere" o "la donna in genere"). Tali paure possono derivare da genitori nevrotici o ipercritici, da esperienze sessuali traumatiche subite in età giovanile, da un' educazione religiosa troppo severa, da episodi di violenza o abuso sessuale.

La via più sicura per creare l'anorgasmia nell' adulto di domani è insegnare al bambino che il sesso è deprecabile e pericoloso.

 

230. Come si fa a sapere se davvero si è avuto un orgasmo?

Gli uomini pongono raramente questa domanda perché per loro il segnale più evidente del raggiunto orgasmo è in genere l'eiaculazione.

Dunque, si tratta di una domanda prettamente femminile. La saggezza popolare vuole che porsi questa domanda significhi non avere mai avuto un orgasmo. Ma non è detto che sia vero. Se, da quanto ha appreso dai romanzi rosa o dai racconti della sorella la donna si aspetta veri e propri razzi pirotecnici e continua ad avere solo piacevoli scintille, è probabile che abbia avuto centinaia di orgasmi senza esserne consapevole.

Vi sono innanzi tutto i segnali tangibili di cui si è parlato alla domanda 227: contrazioni, irrorazione della pelle e così via. Ma per ognuno di noi l'orgasmo è diverso. E soprattutto non ci sono da aspettarsi tuoni e fulmini o altri fenomeni apocalittici, anche se a qualcuno ogni tanto capita.

Il modo migliore per capire se si è avuto un orgasmo è considerare come ci si sente. Alcuni orgasmi sono meno soddisfacenti di altri, ma in genere ci lasciano con un senso di completezza, appagamento, mterezza e apprezzamento di sé. E anche con un bel sorriso sulle labbra.

 

231. A che età si hanno in genere i primi orgasmi?

I primi orgasmi si hanno durante la prima infanzia, quando il sistema di risposta sessuale è periodicamente messo in funzione dagli ormoni. Continuano poi nei primi anni di vita e sono una delle motivazioni che inducono lo sviluppo della coordinazione motoria. I bambini hanno orgasmi quando si masturbano o fanno giochi di carattere sessuale. I ragazzini, maschi e femmine, hanno orgasmi durante l'adolescenza quando fanno piacevoli sogni notturni o quando praticano volontariamente la masturbazione.

Vi sono genitori che cercano di scoraggiare i bambini dall'avere degli orgasmi, ma così non fanno che ferire la curiosità del bambino e farlo sentire sconcio, colpevole e pieno di vergogna.

 

232. Vi è differenza fra orgasmo ed eiaculazione? Che cosa preferiscono gli uomini?

L'eiaculazione è un evento fisico che consiste in contrazioni ritmiche int~rno alla ghiandola prostatica e all'ano e nella conseguente fuoruscita dello sperma dal pene. L'orgasmo è invece un fenomeno psico-fìsìco, che oltre all'eiaculazione comprende le sensazioni di rilascio e appagamento che tipicamente lo accompagnano.

Medici e terapeuti tendono a distinguere tra eiaculazione e orgasmo, ma gli uomini no, né quando ne parlano né quando lo provano.

I ricercatori impegnati nello studio sull' orgasmo maschile multiplo sono tuttavia categorici nel ritenere che si tratti di due cose lutamente distinte (si vedano altre indicazioni alla domanda 235)

 

233. Che differenza c'è con precisione fra orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo? Quale dei due è migliore?

Se nell'uomo il fulcro del piacere sessuale è fondamentalmente: uno, il pene, nella donna ve ne sono invece due: il clitoride e la gina. Le donne tendono per lo più ad avere preferenza per uno, due, difficilmente ne godono nello stesso modo, e alcune ne preferiscono persino un terzo, il punto G.

Le donne che raggiungono l'orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride sono il doppio di quelle che hanno l'orgasmo vaginale (secondo lo «Hite Report»).

Negli oscuri tempi che furono, gli psichiatri (quasi tutti uomini) condannavano l'orgasmo clitorideo come immaturo e inferiore quello vaginale, ma il loro parere è ormai screditato dalla sessuologia e dalla medicina moderna, nonché dagli osservatori sociali.

Le donne descrivono la differenza fra i due tipi di orgasmo in di differenti. Per la maggior parte affermano che un orgasmo è più intenso dell'altro, molte sostengono che una volta goduto di uno sono avere anche l'altro però mal sopportano lordine inverso.

Si tratta di pareri meramente soggettivi. Mediante la registrazìone della risposta del corpo ai due tipi di orgasmo (frequenza cardiaca, contrazioni vaginali ecc.), si sono ottenuti dati praticamente equivalenti, il che non sorprende poiché tutti gli orgasmi derivano dall'attivazione del sistema nervoso simpatico.

 

234. Che cosa è con precisione l'orgasmo multiplo? Come si può avere? Perché a volte mi capita di averlo e altre volte no?

L'orgasmo tipico è seguito da un periodo di risoluzione, durante quale la respirazione e altri aspetti fisici dell' eccitazione sessuale ritornano ai normali livelli di riposo. L'orgasmo multiplo si quando si raggiunge un altro orgasmo, generalmente nel giro mezzo minuto, senza tornare completamente ai livelli di riposo senza dover ripetere nuovamente l'intera fase di eccitazione.

Ciò che più di ogni altra cosa lo rende possibile è proprio la convinzione che sia possibile e l'atteggiamento di piena accettazione delle sensazioni di piacere. È anche importante aver fiducia di poterlo affrontare e che lo possa affrontare anche il partner in tutta tranquillità. Se durante l'orgasmo si respira profondamente (anziché trattenere inconsapevolmente il fiato) si favorisce il flusso dell' energia sessuale invece di contenerla.

Nel 1953, Alfred Kinsey e la sua équipe di ricercatori stimavano che il 15 per cento della popolazione fosse in grado di avere orgasmi multipli. Essendo oggi mutata la consapevolezza sessuale della donna e la conoscenza che essa ha del proprio corpo, la percentuale è sicuramente assai più elevata.

Il fatto che vi siano donne che possono avere orgasmi multipli a ogni rapporto e donne che possono averne solo occasionalmente è solo un caso della natura, può dipendere da particolari condizioni psicologiche, emotive e contestuali. Ci si può sentire più disponibili e meno timorosi in certi giorni piuttosto che in altri.

Ma di sicuro, sforzarsi ad avere un orgasmo multiplo sortisce in genere l'effetto opposto. Non fatene una meta da raggiungere, L'obiettivo dell'intera tensione sessuale o un caso di fallimento sessuale. Inoltre non sempre è pratico: potrebbe farvi arrivare in ritardo a un appuntamento importante.

 

235. Gli uomini banno orgasmi multipli?

È una domanda controversa, la cui risposta dipende ampiamente dalla definizione che si dà di orgasmo. Se non vi è eiaculazione, come fa l'uomo a sapere se ha avuto un orgasmo? Durante l'eccitazione, tutti gli uomini hanno momenti alti e momenti bassi: quando si tratta di orgasmo e quando di un momento alto?

E poi c'è da considerare la definizione di orgasmo multiplo. Significa eiaculare, perdere l'erezione, eccitarsi ancora nel giro di pochi secondi ed eiaculare ancora? O significa avere più orgasmi prima di eiaculare? O entrambe le cose?

La vérità è che alla maggior parte degli uomini' non sono molto chiare le proprie capacità sessuali. È raro che sperimentino la respirazione, il controllo del flusso dell'energia sessuale, la visualizzazione, la spiritualizzazione o altre tecniche. Molti apprendono che il sesso termina nel momento in cui ha fine l'eiaculazione. Ma possono esserci ancora molte cose da scoprire.

In Any Man Can, i ricercatori Bill Hartman e Marilyn Fithian puntualizzano:

- eiaculazione e orgasmo maschile non sono sinonimi;

- è impossibile descrivere la differenza fra i rilevamenti fisiologici effettuati su donne multiorgasmiche e uomini multiorgasmici;

- l'orgasmo multiplo maschile è una risposta appresa, come altri comportamenti sessuali, e praticamente tutti possono imparare ad averlo.

 

236. Che cosa intendono i sessuologi quando dicono che l'orgasmo non è l'obiettivo del sesso? Mi pare che tutti pensino esattamente l'opposto.

Lei ha probabilmente ragione nel dire che quasi tutti individuano nell'orgasmo il vero scopo del sesso. È tuttavia un atteggiamento I che in molti crea un tremendo senso di disagio e che restringe il sesso entro limiti troppo angusti.

Lei ricorda come le piaceva, quando era più giovane, indugiare nei baci, negli abbracci, nelle carezze e come godeva nell' assaporare gli odori del corpo? Erano i primi assaggi di un intero mondo ancora tutto da esplorare. Questo mondo esiste ancora, dìsponibile ogniqualvolta ci liberiamo dell'idea che le sole attività sessuali degne di essere intraprese sono quelle che conducono all'orgasmo.

  In talune occasioni l"obiettivo" del sesso può essere la vicinanza, l'intimità, il piacere (che può comprendere o meno l'orgasmo), l'espressione di sé, il senso di competenza o di potere o la possibilità di dare e di condividere, elementi che pongono l'orgasmo in tutt' altra prospettiva.

 

237. Come si può capire se una donna ha raggiunto l'orgasmo?

Glielo si può chiedere, ma molte donne si dichiarano stanche di simili domande. Un segnale piuttosto attendibile è quando la donna vuole veramente terminare un piacevole rapporto sessuale (e solo smettere perché pensa che l'uomo sia ormai soddisfatto). sono poi altri segnali (si veda alla domanda 230), ma va ricordato, che l'orgasmo è un fattore decisamente individuale.

In una situazione ideale, due cose possono essere d'aiuto: con una donna abbastanza a lungo da imparare a capire il suo particolare comportamento sessuale e credere di poter confidare nel to che lei le dica se non è soddisfatta, e avere fiducia in lei.

 

238. È vero che alcune donne si sentono soddisfatte senza l'orgasmo? E come? Come faccio a sapere se accade così?

Sì, è vero. E anche se me lo sono sentito spiegare miliardi di volte, ancora non riesco perfettamente a darmene ragione, e come me la maggior parte degli uomini. Il fatto è che la dinamica sessuale maschile è molto diversa e l'uomo vuole avere un'eiaculazione praticamente ogni volta che si eccita, forse perché sente la pressione dello sperma accumulatosi durante l'eccitazione.

Molte donne, ma non tutte, a volte si sentono pienamente appagate quando l'eccitazione si allenta senza raggiungere l'orgasmo, in particolare se si sentono fisicamente, o emozionalmente legate al partner. Esse non dicono di non tenere all'orgasmo, al contrario lo apprezzano, ma sostengono che per loro non è necessario raggiungerlo ogni volta.

Come si può sapere se una donna è soddisfatta anche senza l'orgasmo? Un'esperienza prolungata con la stessa compagna finisce con l'insegnarci a riconoscere piccoli segnali (ammiccamenti, sospiri, sorrisi) che significano "sto benissimo". Se la donna che lei frequenta ha un carattere forte e parla liberamente di ciò che vuole, può star tranquillo che, nel caso non sia soddisfatta, glielo dirà apertamente.

Con le donne che non conosce bene, può chiedere direttamente o confidare in loro. Se lei è una persona sensibile, farà attenzione ai segni verbali e non verbali che sembreranno dirle: "Non ci sono ancora, possiamo continuare?".

 

239. Mi sforzo sempre di fare in modo di raggìungere l'orgasmo insieme, ma a volte è proprio una gran fatica! Come possiamo riuscirei con più facilità?

Noti le parole "sforzo", "fatica" e "riuscire". Lei dedica un grande sforzo a qualcosa che invece dovrebbe portarla lontano dall' assillo di riuscire o fallire.

Lei sa già che avere un orgasmo contemporaneo è estremamente difficile e richiede una sorta di concertazione, ma molti continuano a pensare che sia l'esperienza sessuale ideale. Perché mai? Una volta smitizzata l'esperienza sessuale perfetta, o si ritiene che crei una speciale intimità sessuale, i casi sono due: o che sia la prestazione sessuale che meglio dimostra la competenza di chi la sa offrire.

Ma quella speciale intimità sessuale può essere raggiunta in modi diversi, senza rinunciare a quello che si perde con l'orgasme contemporaneo. E usare il sesso come dimostrazione di competenza è sempre problematico. Che cosa si perde, piuttosto, sforzandosi a ogni costo di raggiungere l'orgasmo insieme? Il senso della spontaneità, la sensazione che tutto fluisca liberamente, la fiducia di godere del sesso al di là di ogni ansia da prestazione.

Abbandoni questo tentativo, fatichi di meno; pensi di meno, agisca meno, e dal sesso avrà sicuramente molto di più. Quante attività umane offrono un tale servizio?

 

240. Mio marito sembre crollare dal sonno subito dopo l'orgasmo. Vi è forse un ormone del sonno che si libera nell'organismo maschile dopo l’eiaculazione?

Sarebbe una bella scusa («Davvero, amore, avrei voluto continuare, ma quei dannati ormoni ... »), ma di "ormoni del sonno" non ne esistono proprio. Esiste l'ipotesi scientifica che l'intensa chimica a livello cerebrale durante l'orgasmo causi una sorta di affaticamento fisico, ma si tratta di pura ipotesi. La sua esperienza peraltro fin troppo comune, è spiegabile con altri fattori.

Innanzi tutto, per alcune persone l'orgasmo induce il rilassamento più completo di cui si sia capaci e provoca non solo il rilascio tensione sessuale ma anche di altre tensioni accumulate in altri momenti. Se a ciò uniamo l'ora della notte in cui molti si dedicano sesso, la conclusione viene da sé.

Gli uomini che temono l'intimità, a volte temono i momenti che seguono l'orgasmo, quelli in cui ci si aspetta di essere teneri e affettuosi, in cui sembra appropriato dire «ti amo». Se nel momento che segue il rapporto i due partner hanno esigenze diverse, il sonno può essere, consapevolmente o meno, la soluzione ideale a una situazione imbarazzante.

Se a lei questa situazione non piace davvero, ne parli con suo marito prima di andare ancora a letto con lui.

 

241. Perché gli uomini contlauano a cbiedermi se sono venuta dopo cbe abblame fatto l'umore? Cosa posso fare perché smettano?

Penso che l'irritazione che la donna prova sentendosi porre questa domanda derivi in parte dall'impressione che l'uomo che la pone non abbia prestato attenzione al suo piacere durante il rapporto. Ma spesso questo non è vero. E vero piuttosto che è difficile capire se la donna ha raggiunto l'orgasmo, soprattutto perché ogni donna lo manifesta in modo diverso.

L'uomo può arrivare a fare questa domanda per due motivi: o perché vuole assicurarsi che la donna sia davvero appagata, o perché vuole essere certo di avere fornito una buona prestazione. Sarà questione di lealtà rispondere con gentilezza nel primo caso; nel secondo, dipenderà invece dalla pazienza della donna.

Se l'uomo appare sinceramente preoccupato della sua soddisfazione, gli dica semplicemente «Va tutto bene... ne parliamo più tardi», e poi ne parli davvero, gli spieghi in quale modo egli può avvertire il suo orgasmo ed eventualmente gli dica che a volte lei si sente soddisfatta anche senza raggiungerlo.

Se l'uomo invece sembra considerare il suo orgasmo come il coronamento delle proprie ottime prestazioni, risponda ancora: «Va tutto bene... ne parliamo più tardi», ma quando verrà il momento gli spieghi che le seinbra che lui miri più alla certezza delle proprie abilità che ad avere un profondo contatto emotivo con lei.

Non dimentichi, però, che anche l'uomo più sensibile ha appreso a considerare l'orgasmo della donna come il simbolo della sua. adeguatezza virile. Ignorare allegramente decine di anni di questo insegnamento è davvero difficile.

Infine, se lei l'orgasmo non lo ha raggiunto ma le sarebbe piaciuto, incoraggi con un sorriso il suo partner a continuare.

 

242. Mi sembra di riuscire a trattenere bene l'eiaculazìene fino a un certo punto, poi non potrebbe fermarmi neancbe un terremoto. Percbé mi accade così? Cosa posso fare per cambiare le cose?

Lei sta parlando del punto di irreversibilità. Quando lo sperma si è raccolto nei condotti eiaculatori, vi esercita un'irrefrenabile pressione. E un fatto del tutto naturale, sul quale non si può intervenire in alcun modo.

E non c'è neanche motivo. Se vuole, può imparare a riconoscere questo momento con un certo anticipo, in modo da ritrarsi (ritardare l'eiaculazione) oppure scegliere di eiaculare in altro modo (passare dalla bocca alla mano, per esempio).

 

243. Prima di arrivare al college, non sapevo che anche le ne provano l'orgasmo. Sono forse un po' indietro?

Niente affatto. Il maschio americano cresce apprendendo una cosa sul sesso e sulle ragazze: lo hanno e noi lo vogliamo. Non impariamo praticamente nulla sul piacere sessuale femminile, ma solo che un "vero uomo" "glielo fa piacere", e cioè che l' orgasmo femminile è semplicemente un indice delle abilità sessuali maschili.

Ma quali mezzi hanno i giovani ragazzi per imparare a conoscere la fisiologia e la sessualità femminili? Fino a tempi assai recenti la scuola non trattava affatto l'argomento. Si cercava di guardare nascosto le ragazze per imparare qualcosa di misterioso su di loro, tutto qui. «Playboy» non era di grande aiuto, e nessuno avrebbe mai osato fare domande ai genitori.

La situazione non è cambiata di molto, la scuola continua a affrontare l'educazione sessuale o a trattarla marginalmente. La famiglia e la Chiesa insegnano assai poco o, peggio, inculcano timore e visioni distorte.

  Presso alcune tribù indigene, i maschi adolescenti sono giudicati in base alla capacità di gratificare le compagne, non al punteggio che riescono a ottenere. Essi apprendono assai presto a conoscere l'orgasmo femminile.

 

244. Mia moglie può avere un orgasmo dopo l'altro, ma io, dopo l'eiaculazione, bo bisogno di riposare prima di avere tra erezione. Perché? Cosa posso fare?

Tutti gli uomini hanno bisogno di un periodo di sosta tra 1'eiaculazione e una successiva erezione. È il cosiddetto periodo "refrattario", che può variare da pochi minuti ad alcune ore; negli anziani può durare anche un giorno intero.

In termini fisiologici le donne non hanno bisogno di un periodo refrattario; possono passare dall'orgasmo a una nuova fase di eccitazione senza soluzione di continuità o senza un periodo di riposo. E' una differenza che non deve in alcun modo costituire un problema; sua moglie può avere più orgasmi grazie alla sua mano o alla sua bocca, anche dopo l'eiaculazione oppure prima del rapporto stesso.

  Il solo modo in cui l'uomo può evitare il periodo refrattario è non eiaculare.

 

245. È giusto avere un comportamento quasi animale durante l'orgasmo? Se mi lascio andare, gemo e sudo. Cerco di non farlo, ma non riesco a evitarlo.

Avere un comportamento quasi animale (nel senso buono della parola) durante l'orgasmo, è splendido. Gli americani usano raramente questa espressione in modo positivo, mostrando di preferire la passione vissuta in modo controllato, il che è una contraddizione di termini e una comune fonte di problemi in ambito sessuale. L'orgasmo è la liberazione dell'energia sessuale: più la si lascia esplodere senza confini, più intensamente essa si manifesta. Il fatto che si definisca "animale" un comportamento sessuale libero non fa che commentare tristemente la nostra civiltà.

Il fatto che lei trovi difficile inibirsi durante l'orgasmo ha una precisa ragione: è contro la struttura stessa del sistema nervoso umano. E come voler praticare dello sport senza sudare, o piangere senza versare lacrime.

Se il suo partner trova poco piacevoli il sudore e i gemiti, spieghi con tranquillità quanto sono invece importanti per la sua soddisfazione sessuale. Se a trovarli poco piacevoli è invece lei stesso affronti il problema. Può intraprendere una terapia, oppure leggere libri quah Sexual Energy Ecstasy di David Ramsdale e Ellen Jo Dorfman, oppure The Joy of Sex di Alex Comfort.

 

246. La mia nuova ragazza dice che durante l'orgasmo dovrei respirare di più. Perché?

Mi sembra che la ragazza voglia che lei si rilassi di più, La respirazione libera il flusso del1'energia sessuale e consente orgasmi più prolungati e più intensì. La aiuterà anche a essere più presente con la sua compagna.

 

247. A qualcuno piace essere stimolato subito dopo l'orgasmo ad altri no. Cos'è giusto fare?

Quello che piace di più alla persona in questione. Per qualcuno, la stimolazione e il movimento dopo l'orgasmo offrono una conclusione graduale e delicata all'incontro sessuale. Ad altri sembra invece un'intrusione fisica o emotiva.

Con nuovi partner, lei potrà cercare di indagare con discrezione prima del rapporto o quando è il momento, oppure potrà comportarsi come più le piace e cercare di capire come reagisce la pe~sona. In una relazione più prolungata, faccia quello che sa che piace di più al partner, a meno che non voglia deliberatamente provare qualcosa di nuovo. Qualunque cosa piaccia al compagno va bene.

 

248. Che cosa sono i "Kegel"? Quali effetti hanno sull'orgasmo?

I "Kegel" sono esercizi ideati negli anni Cinquanta dal dottor Arnold Kegel per rafforzare i muscoli che circonflano la pelvi femminile. Sono muscoli che si contraggono durante l'orgasmo e rafforzarli rende più intenso l'orgasmo femminile, più piacevole e più facile da indurre. Per alcune donne sono eccitanti di per sé ed esse li praticano per facilitare la stimolazione con il partner.

Per individuare il muscolo pubococcigeo che circonda la vagina, provi a trattenere il flusso dell'orina e sentirà il muscolo contrarsi.

Lo avvertirà meglio inserendo nella vagina un dito.

Gli esercizi Kegel sono tre:

1. contrarre e rilassare il muscolo il più rapidamente possibile respirando con regolarità;

2. contrarre il muscolo contando fino a tre, quindi rilasciarlo respirando regolarmente;

3. fare pressione sul muscolo come per spingere fuori qualcosa dalla vagina, o come per urinare in fretta, respirando regolarmente.

Pratichi gli esercizi 1 e 2 venticinque volte di seguito, due volte al giorno, per un totale di cinquanta volte per ciascuno; esegua l'esercizio 3 dieci volte, per due volte al giorno, per un totale di venti volte ognuno. Sono esercizi che si fanno via via più facilmente con il tempo e che richiederanno non più di pochi minuti al giorno. La donna dovrebbe notare dei cambiamenti dopo due o tre settimane, con effetti ottimali dopo circa tre mesi.

Sono esercizi che possono praticare anche gli uomini, ma la ricerca sui loro effetti è ancora piuttosto limitata:

 

 

 

Le fantasie sessuali

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249. A volte sono spaventato dalle mie stesse fantasie sessuali. Cosa mi consiglia di fare?

Vi sono molti aspetti della sessualità che possono generare sensazioni di timore: la perdita del controllo su noi stessi, i suoni e i rumori che ci troviamo a produrre, il desiderio di mordere o di dominare e cosi via. Qualcuno reagisce ai timori inibendo la propria sessualità, altri trovano il modo di confidare benevolmente in se stessi e imparano a godere della sensazione di incertezza.

Le fantasie sessuali possono spaventarci se:

- pensiamo che sia sbagliato o riprovevole trovare sessualmente eccitanti le immagini che creiamo;

- abbiamo paura di desiderare le cose che immaginiamo;

- abbiamo paura di voler poi mettere in pratica ciò che immaginiamo.

Là prima sensazione nasce da un concetto di sessualità troppo limitato: occorre invece prendere atto che l'eccitazione è normalmente suscitata da una gamma molto più vasta di immagini che di comportamenti.

La seconda e la terza sensazione sono il più delle volte prive di fondamento reale. Accade talora, però, che le fantasie comincino ad avere un potere coercitivo e che il confine tra fantasia e realtà tenda a farsi più offuscato. Se lei teme di correre effettivamente il rischio di voler mettere in pratica le sue fantasie, consulti immediatamente uno psicologo.

Infine, le fantasie che ci fanno paura tendono a essere ricorrenti.

Quindi si sforzi di rendere meno intense quelle che più teme, e vedrà che cominceranno a farsi meno pressanti. Ricordi comunque che finché una fantasia non crea completa dipendenza, essa non rappresenta alcuna minaccia per l'individuo e non è manifestazione di gravi problemi interiori.

 

250. Cosa determina il tipo di fantasie sessuali di ogni individuo?

Nessuno lo sa con esattezza.

Pare che entrino in gioco due fattori, l'uno psicologico, l'altro sociale. Diverse teorie psicologiche ipotizzano che le fantasie sessuaIi siano espressioni simboliche di emozioni profonde, un modo per risolvere dei conflitti edipici, un modo per prendere potere su una parte della propria vita, o una forma innocua di divertimento.

Quanto agli influssi sociali, i media sono i primi responsabili con i loro messaggi seducenti e ripetitivi su salute e bellezza e l'insistenza sulle sensazioni profonde di adeguatezza e potere. Inoltre gli archetipi e i simboli delle nostre fantasie vengono spesso forniti dalla famiglia e dall'educazione religiosa.

O sarà forse semplicemente una questione di fase lunare o di alimentazione?

 

251. È normale avere fantasie su una persona mentre si fa l'amore con un'altra?

Si, anzi, quella di immaginare di essere con. una persona che non sia il partner abituale è proprio la fantasia sessuale più comune. Qualcuno immagina complicate scene erotiche con il compagne immaginario mentre si trova con quello reale. altri semplicemente immaginano di essere con uno mentre sono con l'altro.

Ecco come Rodney Dangerfield descrive il periodo in cui lui e moglie avevano qualche difficoltà a eccitarsi: «Cosa c'è?» chiese lui. «Non riesci a pensare a qualcun altro?»

 

252. In un matrimonio monogamo è segno di infedeltà avere fantasie sessuali su un'altra persona?

Il concetto di monogamia varia da una coppia all' altra. Per qualche coppia esso esclude anche la masturbazione, per altre arriva a comprendere anche il sesso con un'altra persona purché si tratti di un' avventura imprevista, questione di una sola notte e non di una relazione continua.

Solo lei e il suo partner potrete decidere in quale modo considerare la vostra relazione e quale significato attribuirle. Noi non siamo in grado di controllare interamente le nostre fantasie. Se lei ritiene che il vostro accordo di coppia sulla monogamia escluda anche la possibilità di avere certe fantasie, verrà prima o poi il momento in cui si troverà impotente e presa dai sensi di colpa per averlo violato. E non sarebbe certo bello.

  Ne parli con suo marito e lo rassicuri di essere pienamente soddisfatta del matrimonio e della vostra vita sessuale. Sono comunque poche le persone che ritengono che i voti del matrimonio escludano le fantasie del partner.

 

253. Non pensa che in fondo si sia spinti a voler mettere in pratica le fantasie sessuali? E quando lo si fa, la realtà è bella quanto la fantasia?

In genere tutti tendono a considerare le proprie fantasie sessuali come tali e quindi non sentono il bisogno di metterIe in pratica. Si è forse più propensi a volerlo fare in età giovanile, per scoprire a volte che la realtà è più soddisfacente della fantasia o a volte per rendersi poi conto che non si aveva avuta l'effettiva intenzione di mettere in pratica certe cose, ma semplicemente di fantasticarci sopra. Ricordi inoltre che quando liberiamo la fantasia siamo rilassati e sicuri di noi stessi, mentre nei rapporti sessuali reali capita invece di essere ansiosi, imbarazzati, autocritici o comunque in difficoltà. È quanto basta perché la fantasia sia migliore della realtà.

Il fascino della fantasia sta in parte nel fatto che essa ci consente di godere di alcuni dei benefici di determinate azioni senza avere nessuna delle conseguenze negative. Pertanto molti preferiscono conservare la propria fantasia integra come tale, consapevoli di averne il maggior beneficio possibile.

 

254. Ho un rapporto felice con mia moglie, ma a volte, quando facciamo l'amore, penso ad altre donne. Significa forse che non la amo?

No. Se da un lato ci riesce impossibile controllare del tutto le nostre fantasie, dall'altro la fantasia non rappresenta soltanto un mezzo per sfuggire a una situazione spiacevole, ma è anche il mezzo per arricchirne una già piacevole.

  Quanto all'amore per sua moglie, confidi nel suo personale giudizio per capire se l'ama oppure no ed eviti di assumere un atteggiamento troppo critico nei confronti degli innocui espedienti che le consentono di ravvivare l'esperienza dell'amore. E poi, sua moglie preferirà che suo marito faccia l'amore con lei magari pensando ad altre donne oppure che faccia l'amore con altre donne pensando a sua moglie?

 

255. È vero che alcune coppie condividono anche le fantasie sessuali? Perché? Come si possono condividere cose cosÌ intime?

È vero, alcune coppie parlano liberamente o in parte delle proprie fantasie sessuali. È di per sé uno scambio molto intimo attraverso il quale realizzano l'intimità più profonda, e in più acquisiscono un . senso di libertà che migliora il godimento sessuale.

Parlare delle proprie fantasie per alcune coppie è anche un espediente per anticipare cose nuove prima di provarle veramente, come per esempio il rapporto anale, l'amore a tre o l'interpretazione' a ruoli (perché no?, il vescovo e la lavapiatti). .

È ovvio che tale intimità deve essere consensuale. Non è necessario che entrambi parlino delle proprie fantasie, ma bisogna che chi lo fa possa farlo in un'atmosfera favorevole.

 

256. Le sembra che farei bene a parlare a mio marito delle mie fantasie sessuali?

Parlare delle proprie fantasie sessuali con il partner puo' avere effetti diversi. Tuttavia, vi sono alcune condizioni di fondo indispensabili per poter svelare intimi segreti: che il partner abbia mentalità aperta e che il rapporto in generale sia positivo ed equilibrato. Prima di decidere, provi a domandarsi:

- Quale scopo intendo raggiungere?

- Sono io che voglio farlo, o lo faccio solo per lui?

- Lui ha dimostrato di avere interesse per le mie fantasie?

- Che tipo di rapporto abbiamo: equilibrato, esplorativo, critico o di sfida?

Una delle ragioni più frequenti per cui si è portati a svelare le proprie fantasie sessuali è che possono rendere il sesso più eccitante.

 

257. Quando faedo l'amore cerco di non pensare alla mia ex moglie, ma proprio non riesco a fame a meno. Ha qualche consiglio?

Innanzi tutto, lei è sicuro che si tratti di un problema reale? Il pensiero ricorrente non significa necessariamente che lei voglia ritornare con la sua ex moglie (se lei lo volesse, allora il problema sarebbe ben diverso). Se la fantasia è piacevole, ne goda per quello che è. Vedrà che a un certo punto svanirà da sola.

Ma che cosa riguarda questa fantasia? Forse non ha rotto del tutto il legame con la sua ex moglie oppure vorrebbe rivivere ora delle situazioni piacevoli di quella passata relazione sessuale, magari il senso di agio, di fiducia, di allegria, creatività o di libertà di espressione. Pensa forse di dover cambiare qualcosa nella sua attuale situazione sessuale?

 

258. Non provo vero piacere nel sesso se non mi concentro sulla mia fantasia preferita. Allora il piacere diventa davvero intenso. Lo trova sbagliato?

Non vi è nulla di sbagliato nel fare uso della fantasia per arricchire una relazione sessuale. Ma se le preferenze diventano necessità, allora rappresentano dei limiti perché possono determinare I'incapacità di vivere bene delle situazioni che non si svolgano secondo un rituale stabilito, si tratti della biancheria intima, di particolari fantasie o del travestimento.

Affinché il sesso sia appagante sono indispensabili la possibilità di scelta e la flessibilità. Se I'individuo si sente in qualche modo forzato - da se stesso o dal partner - non può vivere positivamente e attivamente il sesso. Sentendosi vincolato a fare qualcosa che non desidera, o a non fare qualcosa che desidera, gli diviene impossibile rilassarsi e lasciar fluire liberamente l'energia sessuale.

Se lei vuole ampliare i suoi orizzonti, provi a sperimentare qualcosa di nuovo. Invece di evocare la solita fantasia, si concentri sul piacere che prova, dica teneramente al partner in quale altro modo le piacerebbe essere toccata e che cosa in lui la eccita in modo particolare, per esempio i capelli, la voce, il corpo, il profumo.

 

259. Lei dice che le fantasie sessuali sono innocue, ma la mia religione le condanna come peccati. Ho provato ad allontanarle, ma non ci sono riuscita. Cosa mi consiglia?

Il punto fondamentale è capire quale ruolo abbia la religione nella sua vita. Ha una funzione consultiva o assoluta? Se è assoluta, si limiti a osservare ciò che la religione le impone.

Ma forse lei usa la religione come punto di riferimento per condurre una vita morale e spiritualmente integra. In tal caso, ne ascolterà il consiglio e accetterà di assumersi la responsabilità di fare scelte autonome.

Prenda in esame i suoi valori personali, le sue esperienze e la sua capacità di giudizio. Può tranquillamente trovare posto per le sue fantasie sessuali in una vita ispirata a ideali di onestà, intimità e devozione. Sono profondamente convinto che fare uso dei propri valori e della propria facoltà di giudizio per operare le proprie scelte sessuali in questo modo, sia esattamente ciò che intendeva Dio.

 

260. Per quanto non sia minimamente interessato sessualmente agli individui del mio sesso, talvolta ho fantasie omosessuali che mi eccitano. Sono forse un omosessuale latente?

A questa domanda l' educatore Sol Gordon amava rispondere in questo modo: «Se a volte pensa al suo cane, significa che lei è un cane latente?». "Omosessuale latente" è una categoria che non mi quadra affatto. La mente e le emozioni umane sono troppo complesse per venire efficacemente descritte da categorie limitative come "normale" o "omosessuale". Inoltre, nelle giuste circostanze, siamo tutti latenti in qualcosa: omosessuali latenti, musicisti latenti e così via.

È del tutto naturale e assai comune avere fantasie su individui del nostro stesso sesso. Di persone attraenti e interessanti se ne trovano in entrambi i sessi. E chiunque non sia soddisfatto delle proprie relazioni sessuali si chiede se le cose potrebbero andare meglio con una persona dello stesso sesso. Molti uomini bisessuali dicono, per esempio, che i loro partner maschili concedono rapporti orali molto più piacevoli di molte donne.

Talvolta le fantasie con persone dello stesso sesso sono suscitate dal bisogno di trovare un po' di respiro in quella "guerra dei sessi" che si vive in rapporti eterosessuali. Sono semplicemente mezzi per. trovare un po' di dolcezza e di svagata allegria, in cui lomosessualità si configurerebbe come puramente. incidentale.

 

261. Con il diffondersi dell' Aids e di altre malattie a trasmissione sessuale, nelle mie fantasie dovrei forse immaginare rapporti con tutte le precauzioni del caso?

No, non è affatto necessario. Il bello della fantasia è che non deve necessariamente essere legata a principi, in questo caso di salute fisica o mentale, e che ci consente di vivere liberamente cose che nella realtà potrebbero avere conseguenze gravi.

Detto questo, teniamo comunque presente che le fantasie possono essere usate come mezzo per accrescere il potenziale erotico di indispensabili realtà di fatto. Un uomo potrebbe imparare a provare piacere quando la donna gli mette il profilattico.

 

262. Mia moglie dice di non avere mai avuto fantasie erotiche. È possibile? E perché?

Per quanto insolito, è perfettamente possibile. Forse sua moglie è una di quelle persone che interrompono inconsciamente le proprie fantasie sessuali prima che possano emergere a livello conscio. O forse ha esattamente il tipo di vita sessuale che desidera e non specula su come potrebbe essere diversamente.

O forse sua moglie non definisce erotiche le sue fantasie, ma preferisce chiamarle romantiche o d'amore. Alle fanciulle, in fondo, è permesso pensare alI "'amore" ma non al "sesso".

 

263. Non pensa che il ricorrere costantemente alla stessa cosa porti poi ad avere visioni distorte?

Per fortuna avviene solo in casi rari. Lei ha forse usato un'immagine troppo forte, ma sono d'accordo che il comportamento che lei descrive non sia salutare, e non solo in rapporto al sesso ma anche al denaro o a qualunque altra cosa.

La nostra cultura incoraggia le ossessioni sessuali. L'americano medio vede ogni anno decine di migliaia di immagini di contenuto sessuale, tutte simili, che raffigurano individui belli e giovani presi da saldo ed entusiastico desiderio. Diventa difficile, in simili circostanze, non sviluppare un interesse eccessivo per le fantasie sessuali.

 

264. Le persone che mi stimano rimarrebbero davvero stupite se conoscessero le mie violente fantasie sessuali. Non mi piace nascondere le cose, ma non voglio che nessuno sospetti. Cosa mi consiglia?

Nessuno è tenuto a parlare di tutto ciò che lo riguarda, neppure con il compagno o con il migliore amico, e le fantasie sessuali sono la cosa che più si tende a mantenere per sé.

Vi è una notevole differenza fra segretezza e privacy. Nel primo caso ci si sente obbligati a nascondere qualcosa perché la troviamo inaccettabile, nel secondo scegliamo di non svelare ad altri qualcosa che troviamo accettabile semplicemente perché riguarda solo noi stessi.

Sembra quasi che lei si senta in colpa e abbia paura di esporsi e di essere accusato. Se lei riesce ad accettare le sue fantasie, proverà. molto meno disagio nel nasconderle e riducendo il senso di colpa, avrà meno timore di sentirsi esposto. Il problema non riguarda le sue fantasie ma il modo in cui lei le vive.

 

265. Nelle mie fantasie sessuali immagino di essere selvaggio e dominaute, cosa che non concorda affatto con l'immagine che ho di me, cioè di una persona gentile e affabile. Come posso conciliare questi due aspetti?

Ha detto lei stesso di essere una persona gentile e affabile. Nella misura in cui tale comportamento la fa sentire a suo agio, l'immagine che ha di sé mi sembra perfettamente idonea. Anche le persone gentili partecipano consenzienti a giochi di potere sessuale. A condizione che lei lo faccia di sua spontanea volontà, mi pare assolutamente conciliabile con la sua indole gentile. .

 

266. Vorrei che la mia nuova compagna smettesse di raccontarmi le sue fantasie. Cosa mi consiglia?

Le dica chiaramente che si sente ferito e infelice e che vorrebbe che lei la smettesse. E se non funziona, le chieda come mai continua a fare qualcosa che lei trova insopportabile e le dica che se non abbandonerà questo comportamento inaccettabile, troncherà la relazione. E se la sua compagna non smette, lo faccia davvero.

 

267. E vero che qualcuno raggiunge l'orgasmo grazie alle sole fantasie?

Sembra proprio di sì, Nel corso di uno studio, il dottor Beverly Whipple e colleghi hanno osservato presso la Rutgers University il comportamento di sette donne che hanno attraversato l'intero processo erotico, raggiungendo infine l'orgasmo, senza neppure toccarsi. Le loro risposte fisiologiche erano identiche, sia soggettivamente che secondo i rilevamenti strumentali, a quelle osservate in seguito a masturbazione genitale.

Ma cerchiamo di capire come sia possibile. Consideriamo che il solo pensiero del limone può indurre la salivazione e che il pensiero delle unghie che sfregano contro una lavagna può farci effettivamente rabbrividire. Per il corpo, l'orgasmo è un riflesso come un altro. Può darsi che le persone in grado di suscitarsi un orgasmo con le fantasie sono molte più di quanto si pensi.

 

268. Il mio compagno nn ha chiesto di parlargli delle mie fantasie sessuali, ma quando l'ho fatto mi ha insultata e ha detto che avrebbe dovuto ''ripensare'' al nostro rapporto. Perché?

 Bisognerebbe sapere se il suo compagno glielo ha chiesto avendo già in mente il proposito di accusarla. A volte si vogliono far ammettere ad altri delle cose proprio per usarle contro di loro.

Qualcuno pensa di avere il diritto di giudicare le emozioni, le fantasie e i pensieri del partner (sono compagni perfetti per coloro che sono cresciuti con genitori alcolizzati o ipercritici). Lei deve spiegare chiaramente come vuole essere trattata e attenersi a questi limiti. Potrà essere doloroso, ma senza questa presenza negativa e logorante potrebbe sentirsi molto meglio.

 

 

 

 

Giocattoli sessuali, letteratura erotica e afrodisiaci

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269. Quali sono gli afrodisiaci migliori?

Gli afrodisiaci, noti all'uomo da migliaia di anni, sono sostanze in grado di accrescere il desiderio o la capacità sessuali, o entrambi allo stesso tempo. Con la speranza di avèrne buoni risultati, nelle diverse regioni del mondo si sono provati il corno di rinoceronte, la radice di mandragola, l'estratto dei testicoli ovini, il tè al ginseng e una moltitudine di altre cose.

Ma vi è una sola sostanza che possa veramente intensificare l'impulso sessuale senza alterare lo stato di coscienza o il comportamento: l'ormone testosterone. Il quale, tuttavia, funziona solo a condizione di essere presente nell' organismo in bassa quantità e non funziona affatto se i problemi sessuali sono determinati da motivi psicologici o di salute dell'individuo. E può avere gravi effetti collaterali sia nell'uomo che nella donna: Non è una droga leggera di cui servirsi a piacere.

Da un punto di vista sessuale, sono molte le persone a cui piacerebbe riuscire a vivere momenti di più intensa intimità, sentirsi più sicure di sé, agire con maggiore creatività e al contempo ridurre l'ansia e i sensi di colpa. Sono risultati cui si può pervenire attraverso l' introspezione, il confronto leale e il dialogo sereno ed esplicito. Nella relazione sessuale, le sostanze estranee al corpo (come i medicinali) possono invece avere effetti negativi sulle normali funzioni dellorganismo.

 

270. Lei sostiene che non esistano veri afrodisiaci. Cosa pensa allora dell'alcol?

Molti fanno uso di alcol prima o durante i rapporti sessuali perché riduce l'ansia e l'inibizione, ma purtroppo può avere effetti insidiosi sulla stessa sessualità in quando rende l'individuo meno sensibile agli stimoli. Non solo, ma può anche rendere più difficile l'intimità in quanto riduce la disponibilità al dialogo e impedisce di prendere sul serio le necessità del partner.

Se lei si sente nervoso, faccia qualcosa per superare questo stato invece di cercare di sfuggirne con una bevanda alcolica. Ne parli, dica chiaramente al partner che cosa desidera (forse intimità e senso di adeguatezza) e come si sente (forse distante e inadeguato).

Shakespeare diceva nel suo Macbeth che l'alcol infiamma il desiderio ma riduce la capacità.

 

271. Si apprende da film, canzoni e persino dagli attori di teatro che si fa meglio il sesso facendo ricorso all'uso di droghe. E' vero?

Il termine "droga" copre una vasta gamma di sostanze, dalla caffeina, nicotina e alcol (tutte dannose al sesso) a marijuana e cocaina (che hanno effetti variabili a seconda delle dosi), sino all'anfetamina, ai barbiturici, al crack e al pcp (tutti con effetti letali sul sesso prima ancora che per la vita di chi ne fa uso).

In piccole quantità, marijuna e cocaina danno una sensazione di benessere che rende l'individuo più disponibile nei confronti del sesso, ma chi ne fa un uso più consistente ha in genere problemi di rapporto con gli altri e spesso perde interesse al sesso, non riesce più a discernere l'effetto della droga sul proprio comportamento e tende a non comprendere il parere degli altri a questo proposito.

Purtroppo lo Stato rifiuta di sovvenzionare la ricerca sulle droghe sessuali o ricreative, e pertanto non esistono dati affidabili che consentano di valutame seriamente gli effetti.

 

272. Chi ha detto che l'afrodisiaco più sublime è il potere? Che cosa significa?

Lo ha detto anni fa l'ex segretario di Stato degli Stati Uniti Henry Kissinger. Presumibilmente, parlava di se stesso.

 

273. Perché ad alcune donne piace così tanto il vibratore?

Il clitoride è il principale organo sessuale femminile. Con la penetrazione, esso non viene stimolato a sufficienza da consentire l'orgasmo e il vibratore rappresenta un facile mezzo per ottenere un'efficace stimolazione clitoridea. Dice la sessuologa Lonnie Barbach: «Se più coppie facessero l'amore sfregando i testicoli contro il clitoride, le donne raggiungerebbero quasi sempre l'orgasmo e gli uomini avrebbero qualche problema».

Al contrario delle mani o della bocca, il vibratore non si stanca mai, non ha bisogno del dialogo né di uno stato d'animo particolare e non richiede reciprocità. In pratica, è quasi perfetto. Ma non può sostituire l'essere umano, questo è certo. Non sa baciare, non sa regalare una risata e non riesce a scaldarci i piedi.

Proprio per questa serie di motivi è assolutamente innocuo. Ci si può abituare al piacere che regala, ma di tanto in tanto si avverte la necessità di avere dal sesso qualcosa di più.

Il vibratore può costituire sia un aiuto temporaneo, perché insegna in modo efficace ad avere un orgasmo, sia uno strumento permanente del repertorio sessuale. In quest'ultimo caso, come lolio, le candele o le lenzuola di seta, diventa un giocattolo che nutre l'energia della vita erotica.

 

274. Ho cominciato da poco a frequentare questa ragazza. Quando siamo entrati neUa sua camera da letto, sembrava un sex-shop: vibratori, manette e così via. Che storia è mai questa? E poi dicono che l'amore romantico è morto!

È difficile per me sapere che storia sia quella. Forse la ragazza ama lo scherzo, è un tipo avventuroso che non prende il sesso troppo, seriamente e che ama giocare. Certo è importante che lei spieghi chiaramente quali sono i suoi limiti personali e speriamo che alla ragazza piaccia fare l'amore anche senza tutti quegli orpelli.

Se non le piace, allora forse c'è davvero qualcosa che non va.

Può darsi che le attrezzature la aiutino a imporre distanza e a impedire l'intimità, e non per questo saranno da condannare di per sé. Vi è chi crea distanza psicologica con ogni genere di cose, dalle belle porcellane al fumo del sigaro o alla pulizia coercitiva.

Se per qualunque ragione ci si sente messi a distanza da un partner occorre parlarne, e senza assumere un atteggiamento critico ne gli altrui confronti dire che cosa si prova. Si può dire, per esempio: «Mi sento distante da te, vorrei che fossimo più vicini e questi giocattoli mi impediscono di avvicinarmi a te. Non potremmo usarne meno o non usarli affatto?».

 

275. Come posso chiedere al mio partner di usare un vìbratore o un altro giocattolo?

Innanzi tutto, non si scusi. Si accerti di volerlo fare in tutta tranquillità e poi cerchi di comunicare la sua eccitazione, invitando il partner a vivere un po' di avventura. Potrà essere utile chiarire che il suo invito ha il solo scopo di provare insieme cose nuove e non vuole in alcun modo insinuare il dubbio che lui non la soddisfi pienamente.

Dopo tutto è solo sesso, quindi conservi bene vivo il senso dell'umorismo. Se una proposta è fatta con allegria, la gente è disposta ad accettare quasi tutto.

 

276. Dove si acquistano vibratori e cose simili?

Se non sono stati spazzati via da crociate moralistiche o sessuofobiche, nelle maggiori città si dovrebbero trovare i cosiddetti "Sex shop", con un'apprezzabile offerta di giocattoli erotici.

Un'altra possibilità è quella di ordinare il materiale per posta attraverso la pubblicità sulle riviste specializzate.

 

277. Mi può spiegare cosa fa certa gente con cuoio, fruste, sculacciate eccetera?

Detto così pare un elenco di luoghi comuni tratti da immagini ricorrenti che forse colgono solo l'aspetto più superficiale di quello che è il gioco di potere erotico. Vi sono effettivamente persone che raggiungono un'eccitazione intensa facendo del sesso più o meno regolare con indosso indumenti di cuoio e usando un linguaggio scurrile, altre che amano essere percosse o percuotere il partner e traggono gran parte del piacere sessuale dalla sensazione di dolore fisico e da altre pratiche insolite.

Il senso di queste azioni sta nella manipolazione consapevole degli aspetti dell'erotismo legati al potere e alla soglia di stimolazione e dolore. A costoro piace giocare con categorie quali la sottomissione e il comando, categorie profonde della sessualità che vengono prese in scarsa considerazione dalla civiltà occidentale.

È chiaro che tale tipo di pratica deve sempre essere consensuale e i due partner devono attuarla di comune accordo. E, come sostiene un esperto: «È qualcosa di molto diverso da quello che sembra» (si veda anche alla domanda 169).

 

278. Mio marito vuole che io giri per casa vestita dei soli indumenti intimi. Crede forse che sia una sporcacciona?

E cosa c'è di male? "Sporcacciona" è in fondo una persona, o meglio, una donna, a cui piace il sesso, che vuole goderne e che lo ammette. E si sa, per l'uomo è un fatto sempre eccitante. Ma potrebbe esserlo anche per lei. Non ci vedo alcuna mancanza di rispetto nei suoi confronti.

In genere nell'uomo il piacere sessuale è più legato alla componente visiva di quanto lo sia nella donna. All'uomo piace guardare la donna vestita e la donna nuda. Sarà essenziale, poi, che la biancheria intima sia ridotta ai minimi termini: non indumenti pratici, ma indumenti che invitino al gioco erotico valorizzando maliziosamente il corpo della donna.

Quello che suo marito vuole è poterla guardare e avvertire il piacere di sapere che a lei piace il sesso. Può essere straordinario. Accolga con gioia questa intenzione, questa attenzione che suo marito ha per lei, e collabori. Se proprio la biancheria intima non le piace, provi con qualcosa d'altro.

 

279. Che cosa è la pornografia?

La parola "pornografia" deriva da termini greci che significano "gli scritti delle prostitute". Sua finalità principale è stimolare l'interesse e l'eccitazione sessuale. Milioni di persone ne fanno uso per eccitarsi durante la masturbazione, molte anche per rendere più intensi i rapporti con il partner.

Le immagini pornografiche ritraggono persone che fanno l'amore o che si apprestano a farlo. Qualcuno definisce pornografiche anche le immagini di nudo femminile (o maschile) in cui al sesso non si allude neppure. Come ogni altra forma di espressione umana, possono essere artistiche o volgari, creative o assolutamente prive di gusto.

L'ambivalenza della. nostra cultura nei riguardi del sesso vuole che l'atto di suscitare deliberatamente l'eccitazione altrui sia deplorevole. Nessuno critica gli artisti che con le loro opere suscitano in noi tristezza, rabbia, benessere, stupidità o confusione. Ma quando qualcosa ci suscita eccitazione, allora ecco pronta una definizione particolare con le relative restrizioni.

"Pornografia" non è una definizione legale. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha infatti stabilito che va definito "osceno", e quindi illegale, ciò che viola i criteri generali della comunità e che non ha valore di redenzione sociale. Nessun'altra forma di espressione è soggetta a criteri così severi e arbitrari, neppure le dimostrazioni del partito nazista americano. Mi pare allora evidente che qualcuno teme il sesso più di ogni altra cosa.

 

280. Qual è la difTerenza fra letteratura erotica e pornografia? Spesso sento dire che la pornografia è viziata e distorta, che fa leva sui timori sessuali, che trae la sua essenza dal potere sugli altri e che disumanizza sia il soggetto sia l'osservatore, mentre la letteratura erotica dovrebbe stimolare l'eccitazione in modo intimo, leale e allegro.

Sinceramente non mi pare una distinzione proficua. Ciò che è leale per una persona può essere triste per un' altra, e ciò che è disumanizzante per una può essere liberatorio per un' altra. In particolare, quello che non mi piace in questa contrapposizione è che sembra si voglia separare l'eccitazione "buona" da quella "cattiva".

Esiste un limite nell'accettabilità del materiale erotico? Sicuramente: il gusto. Se qualcosa suscita l'imbarazzo di qualcuno, preferirei che questo qualcuno semplicemente la rifiutasse (e se ne tenesse alla larga) piuttosto che giudicare la cosa moralmente inferiore o pericolosa.

In una società libera vi sarà sempre in circolazione qualcosa che a qualcuno non piace. A me personalmente non piacciono i film violenti e il «National Enquirer», che propongono visioni distorte e aggressive e incoraggiano stereotipi. Ma il pericolo della repressione è assai peggiore, in particolare quando comunica che il sesso è una cosa negativa.

  E soprattutto quando non consente all'individuo di scegliere ciò che più gli piace.

 

281. Qual è con precisione la differenza fra film soft-core hard-core?

Nei film hard-core si assiste alla penetrazione effettiva (nella bocca, nella vagina o nell'orifizio anale) e gli attori hanno rapporti sessuali veri.

Nei film soft-core invece non si mostra la penetrazione e il rapporto viene simulato o sottinteso, e mentre gli attori gemono e sussultano gli spettatori immaginano i dettagli. Nei film soft-core si mostrano inoltre momenti erotici che non comportano la penetrazione.

  Tale differenza può avere importanza solo per coloro che sono convinti che osservare rapporti sessuali espliciti sia dannoso. È un atteggiamento che manifesta un problema più, fondamentale, cioè il modo in cui la società definisce il sesso, ovvero sulla base di alcuni cliché relativi a parti del corpo, orifizi e movimenti piuttosto che come una combinazione di energia, sentimenti ed esperienza.

 

282. Questa nuova letteratura erotica femminile mi incuriosisce. In quale modo si differenzia dalla pornografia tradizionale?

Si tratta di libri e di film che cercano di riscuotere successo presso il pubblico femminile, trattando i contenuti della pornografia tradizionale con più attenzione per l'affetto, l'umorismo, l'intreccio e il personaggio nel contesto di un approccio più delicato. Presentano situazioni e sentimenti che possano offrire alla donna maggiore ' possibilità di identificazione che non il rapporto anonimo e il mero piacere carnale: il gusto dell'arredo, per esempio, o la curva di un polso maschile.

Coloro che apprezzano situazioni più esplicite, sia uomini che donne, li trovano un po' lenti e banali. Gli uomini a volte accettano di farne uso con la propria donna pensando che sia meglio di niente e sperando che sia un passo verso qualcosa di più forte.

 

283. Quale letteratura erotica femminile si trova sul mercato? In quale modo rientra nel quadro più ampio del sesso commerciale?

Lei si riferisce a film di registe come Candida Royalle e libri di autrici come Lonnie Barbach (Pleasures) e della Kensington Ladies Erotica Society (Ladies' Own Erotica).

La nuova letteratura erotica femminile deve essere senza dubbio accolta favorevolmente sul mercato: incoraggia un salutare dialogo di argomento sessuale e offre piacevoli spunti di eccitazione; sostiene una visione assai più realistica della sensualità. E in più contrasta l'idea convenzionale che vi sia qualcosa di immaturo e pericoloso in coloro che scelgono deliberatamente di eccitarsi.

Naturalmente, gode tuttora di un'immensa diffusione la letteratura erotica femminile di vecchio stampo, quella che trova i mezzi privilegiati nei giganteschi successi commerciali di romanzetti rosa e telenovelas. Per quanto siano centrate sulle relazioni sessuali, produttori e consumatori pretendono che in esse il sesso costituisca solo uno dei richiami marginali. Ma qual è la differenza fra queste forme di letteratura e quella che la società definisce pornografia? Solo la rispettabilità. Sono entrambe visioni distorte del sesso e del potere.

 

284. Lei sostiene che la pornografia sia innocua, ma cosa pensa della violenza che contiene?

Certo nessuno è favorevole alla violenza (eccetto in televisione, nei film di successo e nei romanzi d'amore). Fantastico! Perché secondo la Commissione Meese, istituita dal presidente Reagan per distruggere l'industria della pornografia, meno dell'uno per cento delle immagini delle riviste pornografiche a più vasta diffusione richiamano "aggressività, violenza o armi". Forse nei film se ne trova un poco di più che nelle riviste, ma il vecchio binomio sessoviolenza non trova affatto riscontro nella realtà.

I materiali pornografici indurrebbero alla violenza? La Commissione Meese non ha individuato alcuna prova che il consumo di immagini e parole oscene, persino violente, possa indurre l'individuo ad assumere comportamenti pericolosi.

 

285. Ma come si fa a osservare immagini di altre persone in atteggiamenti sessuali? Bisogna essere malati.

I dati raccolti da decine di indagini condotte su persone "normali" dicono di no. Eccone solo alcune:

- rivista «Redbook» (100.000 donne): il 46 per cento usa la pornografia "spesso o occasionalmente";

- rivista «Psychology Today» (20.000 lettori): oltre il 75 per cento ha fatto uso di materiale pornografico;

- Commissione degli Stati Uniti su Oscenità e Pornografia (2500 adulti scelti a caso): il 75 per cento ha fatto uso di pornografia.

Chiaramente, sono in primo luogo le persone "normali" a fare uso di materiali pornografici. E mi pare altrettanto chiaro che se a lei non piacciono, non è tenuta a fame uso.

 

 

 

 

Che cosa è normale?

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286. Perché la domanda più comune in materia sessuale è: «Sono normale?»,

Perché, al contrario di altre importanti attività, rispetto a quella sessuale non abbiamo la possibilità di confrontarci con gli altri osservando come si comportano loro, non sentiamo nessuno parlare seriamente delle proprie sensazioni ed esperienze e non abbiamo accesso a informazioni affidabili su ciò che gli altri fanno e provano.

Questo, accompagnato dall'ansia di essere all'altezza di taluni modelli sociali che si propongono come sessualmente liberi e soddisfatti, fa scaturire in molti individui il bisogno di chiedersi se sono sessualmente normali.

 

287. Sicuramente ci sono persone che non si preoccupano affatto di avere una sessualità normale. Che cos'è il sesso per loro?

Per queste persone il sesso è un'esperienza più che una prestazione, è qualcosa di cui godere e non qualcosa da misurare. È un'esperienza che magari non si rivela sempre totalmente appagante, ma che non implica alcun giudizio sulle abilità tecniche o morali della persona.

 

288. Leggo spesso i sondaggi pubblicati dai settimanali e puntualmente ho l'impressione che il comportamento sessuale dei lettori sia diverso dal mio. Sono forse anormale?

Forse lei esprime la sua sessualità in modo diverso da quei lettori, e questo non significa affatto che lei sia anormale.

Tenga anche presente che nei sondaggi che riguardano il sesso, molte persone mentono e tendono a dire ciò che gli intervistatori vorrebbero sentirsi dire, mentre altri fanno trasparire solo ciò che amano pensare di se stessi. Forse anche lei si comporta in questo modo quando il medico le chiede quanto pesa: in queste situazioni si tende a dare risposte che si avvicinino più al nostro ideale che non ai dati di fatto.

Le inchieste sul sesso vengono in genere predisposte non dai sessuologi ma dagli esperti di statistica, i quali usano parole come "fare l'amore", "preliminari" e "quante volte", tutti termini troppo semplicistici per poter descrivere il reale vissuto sessuale. E per quanto facciano del loro meglio, gli intervistati tendono a dare un'immagine più semplice di quella di cui abbiano reale esperienza.

Ricordi infine che a rispondere ai sondaggi è solo una piccola parte dei diversi gruppi sociali, e che i campioni non sono scelti a caso, con il risultato che la maggior parte dei gruppi sociali vi sono rappresentati quasi sempre in modo insufficiente. È ciò che accade, per esempio, quando un piccolo gruppo di infelici invia lettere di protesta lamentando il sesso trasmesso alla televisione mentre nessuno della maggioranza soddisfatta scrive per compiacersene.

 

289. La mia religione esprime giudizi inequivocabili su ciò che va considerato normale o anormale in campo sessuale. Secondo lei è sbagliato?

No, perché è perfettamente plausibile che un'organizzazione ideologica, come può essere una certa confessione religiosa, possa effettivamente credere in un criterio come quello della normalità. I credenti sono tenuti ad accettare per fede la definizione di normalità impartita dalla propria confessione e non devono elaborare proprie opinioni su tale dottrina.

Le diverse Chiese non ammettono che la loro definizione di normalità sessuale sia ideologica, ma al contrario sostengono di interpretare semplicemente la natura stessa della sessualità. Chiunque sia animato da spirito di verità si troverà tuttavia probabilmente in disaccordo con tale visione, in particolare se considera l'evidenza dei gravi esiti generati dal modo in cui la Chiesa interpreta il sesso.

 

290. E la moralità? Non è un criterio per stabilire ciò che è normale e ciò che non lo è?

I concetti di moralità e di normalità sono molto simili. Esprimono giudizi critici più che dati di fatto, non possono essere confutati né oppugnati, è impossibile individuarne una definizione valida universalmente e coloro che non sono d'accordo vengono spesso accusati di essere umanamente indegni.

In quanto attività umana, la sessualità possiede, per definizione, una propria componente morale. Ma troppo spesso la moralità sessuale è stata identificata con il rigore, la limitazione e lo status quo politico e sociale. Assai di rado si è giunti a indicare concetti utili per stabilire relazioni degne e umanamente rispettose fra gli individui, mentre si è posto tutto l'accento sul corretto uso di determinate parti del corpo e sui criteri di genere, razza, età e classe sociale cui quelle parti appartengono. Si tratta, nel migliore dei casi, di paternalismo bene intenzionato e, assai più spesso, di pura bigotteria, ma certamente non di "moralità".

Io ritengo che il concetto ispiratore di una sessualità moralmente sana derivi da un semplice principio: "Non fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te; e neppure fallo a te stesso". Il modo specifico in cui ciascun individuo sceglierà di mettere in pratica questo concetto sta alla discrezione del singolo ed è comunque irrilevante.

 

291. Mi sembra che ormai si considerino normali troppe cose. Non pensa che considerare normale un atteggiamento o un comportamento sessuale equivalga a dargli il consenso sociale?

In parte può essere vero, ma nella maggior parte dei casi sicuramente non lo è.

La sessualità è una parte cosi fondamentale della nostra vita che la esprimiamo anche contro e nonostante le regole sociali. Ne sono un esempio le relazioni extraconiugali, di cui hanno esperienza, nonostante la condanna sociale, circa la metà delle coppie sposate. E poi i rapporti prematrimoniali e i rapporti orali o con prostitute, tutti condannati dalla società eppure parte del comune vivere.

I criteri di giudizio imposti dalla società sulle diverse forme di sessualità non ottengono come esito che la gente si astenga dai comportamenti giudicati negativi, ma che li pratichi ugualmente soffrendo però di sensi di colpa. Non può certo essere ritenuto un fatto positivo che vasti segmenti della popolazione si sentano in colpa, in particolare per comportamenti privati e assunti deliberatamente.

Accogliere entro il concetto di normalità le più diverse forme di espressione sessuale è un chiaro messaggio che vuole dare pieno potere all'individuo. Limita l'isolamento e favorisce il dialogo su argomenti sino a quel momento considerati tabù. E consente a chi lo desideri di celebrare la propria sessualità.

 

292. Lei mi dice di non considerare le statistiche, ma non è in base a quelle che posso sapere che cosa è normale?

Solo se per lei normalità equivale a maggioranza. In tal caso, suppongo che consideri anormali anche gli individui con gli occhi azzurri, oppure l'orgasmo raggiunto in un rapporto; oppure l'uso di misure anticoncezionali in ogni rapporto.

Le statistiche ci dicono solo quello che fanno gli altri (o che gli altri sostengono di fare, il che, in argomento sessuale, non è affatto la stessa cosa). Le statistiche non ci dicono le cose più importanti, cioè non spiegano i motivi che soggiacciono ai diversi comportamenti né indicano quale significato attribuire a essi.

Facciamo un esempio. Diciamo che un certo numero di persone diverse ha affermato di avere fatto l'amore tre volte nell'ultimo mese. Quale relazione di somiglianza potremmo stabilire se uno degli intervistati fosse un quindicenne che ha avuto tre rapporti in una sola notte con la sua ragazza mentre i genitori erano via, il secondo fosse una donna in carriera che ha avuto rapporti con tre uomini diversi durante una vacanza di due settimane e se il terzo fosse un cinquantenne sposo novello con problemi di erezione che si scambia tenerezze con la moglie il sabato mattina? I numeri non ci dicono nulla sugli eventi reali.

Il criterio di "maggioranza" è solo uno dei modi possibili per definire la normalità. Qualcuno confonde persino la normalità con l'idea di "correttezza morale", altri fanno equivalere il concetto di "normale" con quello di "salutare", oppure di ''rispondente alla nostra visione delle cose", o ancora "in armonia con la tradizione".

 

293. Mi capita raramente di sentire parlare di normalità dai media, eppure lei mi dice che sono uno dei mezzi più determinanti nel definire questo concetto a livello sociale.

Il messaggio fondamentale divulgato dai mass media circa la normalità sessuale consiste nella visione cospicuamente uniforme del sesso che ci trasmettono. Alla televisione, nei film e sulle copertine dei settimanali, le persone sexy sono quasi invariabilmente giovani, belle e vogliose, non hanno problemi di comunicazione con il prossimo, nessuna preoccupazione di malattia o di controllo delle nascite e hanno corpi sorprendentemente a prova di qualsivoglia prestazione amorosa. Lungi da loro i problemi di erezione.

Anche l'Industria pubblicitaria plasma la nostra sessualìtà su un singolo tema ricorrente, ripetuto milioni di volte: corriamo tutti il rischio di essere sessualmente inadeguati, rischio terribile contro il quale esiste un solo valido rimedio.

Secondo l'industria pubblicitaria il rimedio non è il dialogo, né l'affrontare il timore dell' intimità, né una giusta educazione sessuale. No, la soluzione all'inadeguatezza sessuale sta nell'acquistare un certo prodotto. La pubblicità è in grado di "sessualizzare" qualunque prodotto facendone la soluzione a un problema sessuale.

La pubblicità ci dice che è normale preoccuparsi di essere sessualmente adeguati e di risolvere tale preoccupazione acquistando determinati prodotti. Chi non si preoccupa non è normale, e neppure lo è chi non compera o non intende comperare.

Ricordiamo infine che i media scelgono secondo criteri precisi le immagini sessuali di cui intendono fare uso. Numerose riviste femminili non contengono informazioni sulla sessualità femminile reale; non dicono, per esempio, che le donne fanno uso di vibratori o che si masturbano durante i rapporti. Le stazioni radio si rifiutano di trasmettere spot anche di buon gusto per diffondere l'uso del profilattico, e la televisione ci mostra molto raramente individui omosessuali, e solo per proporli come pazzi o psicopatici. La tendenza è così generalizzata da equivalere a un'autentica censura. Censura della realtà a vantaggio di un concetto arbitrario di normalità.

 

294. Che cosa sono le mappe dell'amore?

Il termine fu coniato dal ricercatore dottor John Money della Johns Hopkins University per descrivere lorganizzazione inconscia dei nostri concetti di ciò che è sessualmente eccitante. Ciascuno di noi . ha una propria mappa dell' amore; qualcuno ha preferenza per i capelli biondi e gli occhi azzurri, altri non sanno resistere a tacchi a spillo e cinture in cuoio.

L'osservazione del modo in cui si sviluppano le preferenze sessuali del singolo ci consente di stabilire confronti fra oggetti del desiderio più o meno comuni e quindi di affrontare l'esame della sessualità senza il bisogno di richiamarsi a un criterio arbitrario di normalità.

 

295. Per quale motivo alcuni gruppi sociali sono tanto ossessionati dall'idea di dover definire una normalità sessuale e di punire coloro che non rientrano nei suoi canoni?

Chi più di ogni altro vuole controllare i sentimenti e i comportamenti sessuali altrui è in genere chi più ha paura dei suoi stessi sentimenti e comportamenti. È questa una sorta di molla che fa scattare in loro l'impulso ad assumere il controllo sulla sessualità altrui.

I motivi sono diversi. Nel caso di talune Chiese, creare dei peccati dà la possibilità di aprire il mercato del perdono. Nel caso degli organi di governo, consente ai politici di dimostrare di preferire' "i sani valori della famiglia", di voler proteggere i bambini e di essere contro la "perversione".

Chi si preoccupa tanto della normalità sessuale altrui sostiene di avere a cuore la lotta contro il crimine sessuale e gli impulsi antisociali. Non è un atteggiamento sincero ma una maschera che si indossa per razionalizzare i propri atteggiamenti sessuali, irrazionali e timorosi.

 

296. Perché sembra che il concetto sociale di normalità sessuale cambi ogni dieci o vent'anni?

Perché il concetto di normalità sessuale è un'invenzione della società, priva di qualsiasi fondamento intrinseco, una sorta di valuta cartacea non sostenuta dalloro.

Ma vediamo cosa, solo quarant' anni fa, veniva escluso dai canoni della normalità: i vibratori, la masturbazione durante i rapporti, la masturbazione in coppia, i rapporti orali per le donne. In molte zone degli Stati Uniti questi elementi sono ora considerati parte della normale routine amorosa. E mano a mano che i mass media raggiungono con maggior incisività ogni angolo della coscienza sociale, il ciclo di tali cambiamenti tende ad abbreviarsi.

Chi può dire quali cose oggi considerate "perverse" saranno un domani accolte fra i canoni della normalità? Diffidate di chiunque definisca qualcosa come sessualmente anormale "per natura".

 

297. La nostra visione della normalità cambia con il mutare dei bisogni sessuali femminili e con la maggiore consapevolezza circa le esperienze sessuali?

Certamente. Per fare qualche esempio, l'orgasmo multiplo, il piacere femminile e i rapporti prematrimoniali sono via via considerati più legittimi grazie alla progressiva apertura della società nei confronti della sessualità femminile.

I concetti sociali di normalità sessuale vengono ad ampliarsi in maniera analoga mano a mano che si comincia a dare ascolto anche alle voci di gruppi sessualmente emarginati, fra cui gli anziani, gli omosessuali e i portatori di handicap.

 

298. La mia ragazza dice che sono perverso, ma io non lo penso affatto. Chi di noi due avrà ragione?

Indaghiamo innanzi tutto sul significato del termine che lei ha usato. Per qualcuno "perverso" significa creativo, per altri pericoloso, per altri ancora allegro, oppure corrotto, spaventoso o ricco di esperienza. A quale di questi significati allude la sua ragazza? E lei?

Ma in particolare, qual è il motivo del disaccordo? Presumo che a lei piaccia qualcosa che alla sua ragazza non piace. In tal caso, la ragazza ha pieno diritto di rifiutare di prendere parte a questa espenenza senza doverne dare un motivo che possa convincere lei. Se non riuscite a trovare un accordo sessuale che soddisfi entrambi, può esservi utile rivolgervi a un esperto.

Ma se si tratta solo di un amichevole disaccordo intellettuale, potete avere ragione entrambi. Non esistendo un significato standard del termine "perverso", non vi è modo di stabilire la ragione e il torto.

 

299. Come faccio a sapere se sono sessualmente normale?

E la domanda che più di frequente viene posta in ambito sessuale. Ma penso che sia anche la più triste, perché riflette una generale mancanza di fiducia nella propria sessualità.

Purtroppo molti di noi avvertono la vaga sensazione di non essere normali, da cui deriva una continua ansia a misurarsi con i canoni della normalità.

La sessualità umana sana ha dei lati oscuri, non cattivi ma semplicemente oscuri, dove si raccolgono valenze di cupidigia, aggressività, lussuria, potere, amoralità (e non immoralità). Coloro che non confidano nella propria sessualità temono questi aspetti e sì chiedono come possano essere normali quando hanno pensieri, sentimenti e comportamenti che paiono "cattivi".

È solo lei che può decidere se è normale o no. Tenga presente che la sessualità sana è un vasto complesso di luci e ombre nel quale non si nasconde alcun pericolo. Dire cosa sia normale o meno in tale contesto è soltanto un giudizio che lei, come chiunque

può esprimere per se stesso. Una cosa che dipende da lei e che riguarda solo lei.

  E se dedicherà parte della sua esistenza a esprimere la sua sualità in modo vitale, con sincero e leale impegno, lo capirà da sé e in tal modo non sentirà neppure di dover stabilire se è "normale" o meno.

 

300. Perché mai medici, avvocati e uomini di Chiesa vogliono stabilire che cosa sia sessualmente normale mentre lei, dottore, si mostra così riluttante?

Alla prima parte della domanda rispondo: perché queste persone non intendono dare all'individuo piena sovranità sulla propria sessualità; perché assai di rado hanno una visione interdisciplinare interculturale della sessualità umana; perché quando si parla di sesso, considerano più singole parti del corpo che ciò che è nel cuore e nell'animo della gente.

Quanto a me stesso, e cioè alla seconda parte della domanda, spondo che sì, sono riluttante, ho una visione molto ampia sessualità umana e considero il sesso come piena espressione dell'individuo nella sua interezza.

 

 

 

 

AMORE E INTIMITA'

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Il calo del desiderio

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301. Quali sono le cose che in genere fanno venire meno il desiderio sessuale?

In senso generale, la cosa peggiore è di essere con una persona con la quale non si vorrebbe essere. Può trattarsi di un nuovo partner per il quale non si prova sincero desiderio, o il partner abituale quando si è in collera, tristi o comunque non nello stato d'animo giusto.

Altri motivi per cui viene meno il desiderio quando si fa l'amore sòno:

- il mio partner ha scarsa igiene;

- il mio partner non fa quello che voglio;

- il mio partner agisce con egoismo;

- il mio partner non reagisce o non mostra alcun entusiasmo;

- il mio partner mi confronta con altre donne (o uomini);

- il mio partner beve molto;

- il mio partner mi giudica;

- il mio partner non accetta che io rifiuti di fare determinate cose;

- non mi piace il modo in cui il mio partner mi guarda;

- non mi fido del mio partner.

 

302. Per quale motivo queste cose fanno calare il desiderio? Il nostro corpo non dovrebbe semplicemente reagire alla stimolazione sessuale, indipendentemente dal nostro stato d'animo?

Sebbene la risposta sessuale del nostro corpo sia essenzialmente un' azione riflessa, pensieri e sensazioni possono facilmente bloccare il riflesso.

Citerò l'esempio di un uomo che si presenta di tanto in tanto nel mio studio dicendo di avere problemi di erezione. Quando lo interrogo sulla sua relazione amorosa, mi dice spesso di essere in collera con la moglie da anni, di non amare il suo corpo e di odiare il modo in cui lei si rifiuta di avere rapporti orali o masturbatori. «Ottimo» dico io, «il suo pene allora funziona alla perfezione.»

In circostanze di questo tipo, il pene non può funzionare normalmente. Immaginate di mettere in lavatrice della melassa invece che il detersivo: Gli abiti non ne uscirebbero puliti, ma non dareste la colpa alla lavatrice. La lavatrice non è studiata per funzionare con la melassa. E il pene non è inteso a funzionare con i molti aspetti negativi che le persone che vivono una vita stressata si trovano spesso a dover affrontare.

 

303. Perché mio marito non mi ascolta quando parlo di quello che non mi piace?

Di solito, quando non ascoltiamo gli altri è perché non ci piace il modo in cui ci parlano o perché non vogliamo sentire ciò che ci dicono. Lei deve innanzi tutto capire se si tratta del primo o del secondo caso. Esiste forse un altro modo in cui lei potrebbe parlare a suo marito per incoraggiarlo ad ascoltare? Se pensa che il modo esista, provi; basta magari un diverso tono di voce, oppure evitare certe parole fastidiose, o affrontare la cosa più allegramente o in momenti più opportuni.

È anche possibile che suo marito si senta sessualmente così insicuro che ogni richiesta o proposta che riceve gli può suonare come un rimprovero. Ascoltare gli creerebbe solo sofferenza. In questo caso, è. opportuno rivolgersi a uno specialista.

 

304. Perché il mio partner non si ricorda da una volta quello che mi piace e quello che non mi piace? Mi creda, io ne parlo molto chiaramente.

Se la situazione si ripete da molto tempo, può trattarsi di un problema serio. Immagino che lei abbia detto più volte al suo partner di non essere soddisfatta.

Forse lui non ha molto a cuore la sua soddisfazione, oppure talmente in ansia per la propria adeguatezza sessuale che nella confusione perde di vista l'altrui soddisfazione. Un'altra ipotesi è che fra voi due sia in atto un conflitto di potere ben più ampio.

Se il problema è insorto recentemente, cercate di parlarne e di trovare una soluzione insieme; ma se si tratta di una questione vecchia, spieghi chiaramente il suo tormento e ciò che desidera. Qualora nel giro di un mese non dovesse intravedere neanche un minimo cambiamento, allora si rivolga a uno specialista.

 

305. Perché quando qualcosa non mi piace la mia compagna se la prende così tanto a livello personale?

E un problema vecchio come il mondo. Uno vuole sinceramente sapere che cosa l'altro prova, e quando l'altro glielo dice lui se la prende, si arrabbia o si intristisce. Sono tutti motivi dietro i quali si nasconde Il timore di condividere qualcosa di più profondo.

Molti di noi hanno un senso assai fragile di adeguatezza sessuale. In America l'uomo cresce con la convinzione di dover essere un esperto di sesso, e la donna con quella di dover sapere leggere nella mente del suo compagno. In un tale contesto, l'insoddisfazione del partner equivale al fallimento in uno di questi due obiettivi, e molti si sentono effettivamente minacciati da questo rischio.

Parli di questo problema con la sua compagna fuori del letto le spieghi che se mai avesse qualcosa di cui lamentarsi lo farebbe in modo chiaro e inequivocabile e che i suoi piccoli motivi di insoddisfazione non sono affatto accuse personali.

 

306. Qual è il modo migliore per dire: «Ehi, non mi piace!»

Che scopo intende raggiungere con questo? Se intende ferire il partner, arricci il naso e dica «Non mi piace», ma se vuole invece migliorare la vostra relazione sessuale, agisca diversamente ricordando al suo compagno, ogniqualvolta sia necessario, quale è il suo intento.

La sua è un'opportunità, più che un problema. Mentre parla, prenda la mano del suo partner o gli tocchi la spalla, mantenga la conversazìone su valenze positive, spieghi che cosa le piace piuttosto che quello che non le piace. Un esempio: «Mi piace quando mi mordicchi il braccio. Sarebbe ancora più bello se lo facessi più adagio evitando di schiacciarmi il seno. Quando poi sono eccitata davvero, allora mi piace se mi schiacci il seno».

Una delle prime studiose di terapia famigliare, Virginia Satir, diceva che se si riesce a dire a una persona che ha un odore sgradevole dandole l'impressione di avere contribuito a migliorare il rapporto, allora si ha una perfetta comunicazione.

 

307. Come posso sapere se, quando non mi piace qualcosa, ho buon diritto di lamentarmi o sono solo troppo difficile?

Credo che nel sesso tutti debbano essere difficili. Il sesso offre orizzonti sconfinati: perché non essere almeno difficili?

Ma in questo caso non c'è un criterio preciso che possa aiutarla a distinguere. Certo, se lei non ha una nozione dei suoi diritti, se cioè non ha la sensazione che i suoi bisogni siano generalmente ragionevoli, allorale sarà difficile capire.

Ma se le piace il suo partner, se ama il suo corpo e il sesso, se può essere sessualmente soddisfatta in più modi, e se non usa il sesso come strumento per dimostrare qualcosa, o per affermare il suo potere sugli altri, allora la riluttanza verso determinate cose può essere del tutto giustificata e ragionevole. Può parlarne con gli amici o leggere qualche libro al riguardo, ma ricordi che gli altri possono avere criteri di giudizio diversi dai nostri.

A fare questa domanda sono spesso individui che da piccoli hanno appreso a non fidarsi del proprio giudizio su se stessi e sugli altri.

 

308. Mi pare che ci siano grosse differenze individuali nei gusti sessuali. Come si fa a capire che cosa piace e che cosa no?

Certo, le differenze individuali sono molte. Per capire le preferenze degli altri occorre chiedere apertamente più e più volte. Non ne faccia un'inchiesta ossessionante, la consideri una piacevole opportunità per capire come fare piacere a una persona che le piace. Ricordi che si può comunicare anche attraverso un linguaggio non verbale.

 

309. Perché con un partner non mi piacciono certe cose che non mi danno affatto noia con un altro?

Nel sesso, quello che si fa e la persona con cui lo si fa tendono a confondersi. Se con un partner lei accetta con piacere cose che rifiuta con un altro, può darsi che il primo abbia un atteggiamento rilassante e la aiuti a sentirsi più sexy e meno inibita. È magari pulìto, pieno di attenzione, simpatico, e questo lo aiuta ad affrontare il rapporto con un atteggiamento più svagato. Forse lui le comunica un amore per il suo corpo che le rende difficile trovare spiacevole alcunché.

È un mistero umano: perché il bacio di una persona può essere così diverso da quello di un'altra?

 

310. Quando qualcosa non mi piace, mio marito dice che sono ''tesa''. Come posso fargli cambiare parere?

Forse entrambi vi concentrate sul fatto che lei sia tesa o meno. Ma d~ momento che l'insoddisfazione sessuale è un problema di coppia, concentratevi piuttosto su ciò piace a entrambi. Affrontando il sesso con atteggiamento di collaborazione e complicità, e non con spirito antagonistico, ogni persona sana riesce in genere ad avere relazioni sessuali pienamente soddisfacenti.

Ma questo tipo di conflitto può anche nascere da problemi personali che interferiscono con la vostra compatibilità sessuale. Per esempio, suo marito riesce ad accettare il fatto che a lei non piaccia qualcosa che a lui piace? È lei a volte a prendere l'iniziativa, o il compito è sempre di suo marito? In molti casi i problemi sorgono perché uno dei due ha un forte bisogno di affermare la propria superiorità sessuale.

Ha la sensazione di poter godere del sesso se non fosse criticata?

Le piacciono attività sessuali diverse? In tal caso, non credo che lei sia "tesa". Ma se il sesso per lei è accompagnato da imbarazzo e sensazione di pericolo, il suo atteggiamento può costituire un grave ostacolo al sereno piacere sessuale.

 

311. Mio marito è un uomo splendido, ma non è troppo romantico. Dobbiamo proprio parlare di sesso ogni volta che lo facciamo?

La scelta dipende solo dai vostri gusti. Cosa c'è di male a parlare di sesso? Può essere noioso se si usano parole sbagliate o un tono di voce inadatto, o se lo si fa nel momento sbagliato, o per il motivo sbagliato. Ma parlare di sesso, che cosa facciamo, come sarà bello, come ci piace farlo, com'è bello farlo con te, può aiutare a creare un'atmosfera piacevole e a migliorare l'esperienza.

A volte il rifiuto di parlare del sesso mentre lo si fa è solo una questione di principio. Ma consideri che l'atteggiamento romantico porta a concentrarsi su un'immagine idealistica del sesso e dell'amore per evitare di vivere le realtà effettive del sesso e dell' amore.

 

312. Come spiega che io desidero intensamente il sesso ma poi qualcosa mi provoca disgusto e non riesco e provare più alcun interesse?

Dalle sue parole mi sembra di capire che lei abbia un senso di eccitazione molto fragile, che cioè l'eccitazione non la aiuti amantenerla eccitata.

Vi sono individui che si eccitano e conservano l'eccitazione in circostanze molto diverse, altri che vi riescono solo a condizioni molto precise. Ma stranamente, tale particolarità fa sì che essi non siano del tutto consapevoli di essere effettivamente impegnati nell'attività sessuale in quel momento. E se l'incanto si spezza, vengono a perdere la condizione indispensabile, e se anche si elimina la distrazione o il disgusto temporaneo, non riescono a recuperare i presupposti di partenza.

Le consiglio di esaminare attentamente il suo bisogno di avere una perfetta situazione sessuale. È forse un tentativo di negare la sua sessualità, o una manifestazione di insicurezza, oppure il timore di essere sessualmente inadeguata? Lei teme l'intimità che deriva dal lasciarsi andare in un rapporto? I contenuti profondi che lei potrà trarre da questo autoesame la renderanno sicuramente meno sensibile alle distrazioni.

 

313. Mia moglie sostiene che dovrei accettarla "così com'è", ma è forse troppo chiedere che almeno si depili le gambe e si lavi i denti?

Tutto dipende da ciò che lei desidera: una persona piacevolmente in ordine o un oggetto sterile? Non vi è nulla di sbagliato nel primo caso, ma intravedo un problema serio nel secondo.

L'igiene è uno dei tanti campi di battaglia sessuale. Le coppie litigano su chi ha ragione e chi ha torto per evitare di affrontare vere questioni di fondo, legate spesso a problemi di intimità, abbandono o controllo.

Non vi è nulla di riprovevole nel desiderare una compagna pulita. Ma la cosa renderà davvero il sesso più facile e soddisfacente, o vi saranno altri problemi? Lei e sua moglie sapete accettare voi stessi, vi accettate reciprocamente, accettate la natura disordinata della vera sessualità? In caso negativo, non vi è depilazione al mondo che possa farvi avvicinare veramente.

Ma, a proposito, lei è perfettamente pulito?

 

314. Sono proprio l'unica a pensare che l'alcol non sia affatto sexy? Non sopporto quando mio marito ne ha lodore, e in quelle occasioni non è piacevole neanche il sesso.

In effetti l'alcol non è affatto sexy. Per effetto dell' alcol si perde parte del controllo sul proprio corpo, si dicono cose sconvenienti e si è meno sensibili alle necessità altrui. Ma qualcuno vi ricorre proprio per questi motivi: beve prima di un rapporto per sentirsi meno inibito e fare sfumare l'ansia che avverte per il sesso. Ma purtroppo l'espediente non aiuta a suscitare fascino, e su questo punto concordano con lei milioni di persone.

A ciò si aggiunga che chi beve alcolici ha in genere cattivo odore, ma non penso che sia un motivo che possa spingere a bere.

L'industria delle bevande alcoliche e i media esaltano il mito delle virtù afrodisiache dell'alcol mostrando attraenti individui intenti a bere prima e dopo il sesso. In una cultura che giudica negativamente il sesso e che sviluppa in tutti noi un atteggiamento d'ansia nei suoi confronti, si tende a considerare sexy tutto ciò che ottunde i sensi. Se è davvero infastidita dal fatto che suo marito beve, gliene parli al di fuori delle situazioni sessuali, gli spieghi come lui si comporta, ciò che lei prova in quelle occasioni e come invece le piacerebbe sentirsi. Ponga dei limiti ben chiari e vi si attenga. Può apparire brusco, ma è il solo mezzo per conservare il rispetto di se stessa e forse anche di stimolare il cambiamento.

 

315. Non mi piace ricevere ordini: «leccami qua, no, non così!». Ma perché non possiamo rilassarci e godere liberamente di quello che spontaneamente si fa?

Il suo modo di paragonare innocue frasi dal contenuto forse a lei sgradito con veri e propri ordini farebbe pensare che la vita militare sia un rapporto sessuale difficoltoso. Mi domando cosa ne pensa il nostro comandante in capo.

Ci si può rilassare, questo è ovvio, ma a condizione di vivere un' esperienza che ci piace. È un dovere di tutti noi conoscere le preferenze del nostro partner e avere la flessibilità sufficiente soddisfarne almeno alcune. Se queste cose lei vorrebbe sentirsele dire in un altro modo, faccia sì che il suo compagno lo sappia e che. possa agire di conseguenza.

  Se il suo compagno non riesce a rilassarsi in nessuna situazione sessuale, allora lei avrà il diritto di richiedere un cambiamento.

 

316. Il nostro problema è che a mia moglie piacciono i porno, mentre a me creano solo disgusto. Cosa possiamo fare?

Ricordi la Seconda Legge della Sessualità di KIein: "Se non ti piace, non farlo".

Ma concediamo il beneficio del dubbio e supponiamo che abbia visto alcuni tipi di film pomo e che nessuno le sia piaciuto. Sua moglie potrà tranquillamente vedersi i film da sola, magari prima di stare con lei. Potreste anche guardarli insieme in modo creativo, per esempio togliendo l'audio, o guardandone solo alcuni brani. Lei vorrebbe forse avere parte dell' attenzione che sua moglie sembra dedicare ai film?

  Si mostri aperto e provi a proporre qualche sostituto che possa soddisfare entrambi, magari delle riviste erotiche. E perché non affidarsi allo spirito edonistico in un modo ancora diverso, magari attraverso la biancheria intima, le candele o un vibratore?

In quale modo risolvete tutti gli altri conflitti che ìnevitabilmerte si verificano in tutte le coppie? Potreste risolvere nello modo anche questo?

 

317. Durante i rapporti, mi piace usare un linguaggio sconcio, ma mia moglie pensa che sia irriverente. Cosa devo fare?

Una soluzione è di non usare più quel linguaggio. Ma prima prendere una decisione così drastica, cerchi di capire meglio il problema. Che cosa significa "irriverente"? Usare un linguaggio interamente sconcio, o solo qualche parola un po' spinta? Vi sono altre parole che possano soddisfare entrambi per parlare del corpo e delle sensazioni sessuali?

Nel tentativo di controllare la sessualità infantile, genitori e insegnanti impongono non appena possibile il tabù sulle cosiddette "parolacce". È un atteggiamento dal quale è difficile poi prendere le distanze.

«Nessuno insegna ai bambini a pensare al sesso come a una cosa onorevole» disse George Bernard Shaw, «pertanto, per parlarne abbiamo solo un linguaggio indecente.»

Francamente, se a sua moglie piace fare cose sconce, le direi che potrebbe anche ascoltarle.

 

318. Non sopporto di fare l'amore con il televisore acceso, mentre al mio ragazzo piace. Cosa posso fare?

Dica al suo ragazzo che il sesso con lui è una questione troppo intima per potere essere condivisa con qualunque creatura, viva o non viva. E gli ricordi quanto a lui piace avere la sua attenzione totale quando fate l'amore. Gli dica con sensualità che è un amante troppo prezioso perché lei possa accettare di perdere parte della sua attenzione, lei la vuole tutta,

Se della televisione gli piace la luce tremolante, provi ad accendere qualche candela.

 

 

 

 

L'etichetta

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319. Come posso dire a mio marito, senza rischiare di guastare l'atmosfera romantica, di farsi la barba o di lavarsi i denti prima di fare l'amore?

Glielo dica evitando di rimproverargli di essere sciatto. Gli quanto desidera fare l'amore con lui e quanto la eccita sentirlo pena lavato. Potrebbe anche proporgli di andare insieme nel bagno a lavarvi e rendere le operazioni di pulizia parte del vostro incontro d'amore, piuttosto che un ostacolo o un'interruzione.

  Ma non permetta che suo marito la critichi solo perché lei desdera un po' più di attenzione per la pulizia personale. D'altra parte non sempre si può essere freschi come fiori in poco tempo. L'eccessivo interesse per l'igiene può celare una forma di ostilità verso il compagno o essere un modo per sabotare il sesso. E dunque importante trovare il giusto equilibrio fra il desiderio di pulizia personale e gli altri aspetti della sessualità.

 

320. C'è qualche modo per smettere di fare l'amore se si cambia idea proprio a metà? O se si vuole continuare ma non fare una particolare cosa?

Di fare l'amore non c'è bisogno di "smettere". L'amore dovrebbe essere un' attività alla quale i due partner acconsentono liberamente Se ci si sente intrappolati o obbligati, allora non è più amore, ma sorta di lotta per il predominio che nessuno dei due potrà vincere.

Si può interrompere il sesso nello stesso modo in cui si può uscire da un negozio mentre si prova un abito o dal ristorante prima di aver terminato la cena. Basta dire: «Non mi va più, smettiamo».

Il solo impegno che si assume quando si fa l'amore con una persona è di essere sinceri e di rispettarla. Se interrompere il sesso per cinque volte di seguito non farà che scoraggiare il sesto invito, si ha comunque il diritto di cambiare parere per qualunque motivo (e il partner avrà ovviamente il diritto di non accettare serenamente il cambiamento!).

Se lei vuole interrompere il gioco, scegliere una posizione diversa o cambiare del tutto le regole, deve solo dirlo. Se il partner non possiede la flessibilità necessaria a dare spazio ai suoi bisogni, può essere opportuno rivolgersi insieme a un sessuologo, oppure cambiare partner.

 

321. Che cosa ho che non va? Mi piace il sesso, ma mio marito raggiunge sempre l'orgasmo prima di me e io rimango sempre con una sensazione di frustrazione.

Da quello che lei dice, sembra che come coppia definiate il sesso solo in funzione della sessualità di suo marito, il che non solo è ingiusto, ma anche non realistico.

Per molte donne, per esempio, occorre più tempo per essere fisicamente pronte alla penetrazione (momento che viene evidenziato dalla sufficiente lubrificazione vaginale) di quanto ne occorra ai loro uomini (momento evidenziato dall'erezione), e così molti uomini raggiungono l'orgasmo prima delle donne. Molte donne non raggiungono l'orgasmo con la penetrazione se non vengono anche stimolate sul clitoride con la mano o con la bocca.

È dunque frequente che il rapporto che soddisfa fisicamente l'uomo non soddisfi la donna. Se una coppia vuole avere un rapporto completo (cosa non implicita in ogni incontro d'amore), i partner devono essere sensibili ai reciproci ritmi ideali. La donna non dovrebbe accettare la penetrazione prima di essere completamente lubrificata e l'uomo non dovrebbe pensare che una volta che ha raggiunto l'orgasmo il sesso sia terminato.

Molte coppie iniziano la penetrazione solo dopo che la donna ha avuto un orgasmo, o fanno in modo di proseguire la stimolazione di lei anche dopo la penetrazione. Qualunque sistema si adotti, al termine del rapporto nessuno deve sentirsi frustrato o autocritico.

In altre parole, non deve accadere regolarmente che al termine del rapporto uno dei due partner sia ìnsoddìsfatto.

  Se lo desidera, può masturbarsi dopo il rapporto. Non si senta per questo in dovere di scusarsi né di lasciare il calore del letto per un' attività cosi piacevole e naturale.

 

322. La settimana scorsa entrando in camera ho trovato la ragazza con cui condivido la stanza che faceva l'amore. Come dovevo comportarmi? E ora cosa posso fare?

Se nessuno l'ha invitata a fermarsi, doveva andarsene. Se si è già scusata e ha trovato il modo di evitare questo incidente nel futuro, può dimenticare l'accaduto. Lo consideri da un altro punto di vista: un ottimo materiale per le sue fantasie.

 

323. Prima di mettermi a letto con un uomo è bene che lo informi se ho le mestruazioni? Devo pensare che non vorrà fare l'amore?

Non è un obbligo, ma mi pare una buona idea farlo. Alcuni uomini hanno una vera fobia per le mestruazioni e apprezzano la possibilità di reclinare gentilmente un invito. Ma non pensi che tutti uomini si comportino in questo modo; molti hanno imparato ad accettarle come un fatto naturale della vita, proprio come ha fatto lei. Ne parli quindi con tono del tutto naturale, chieda se non ci sono problemi e accetti la reazione che ne deriva.

Tenga presente che durante le mestruazioni è possibile trasmettere il virus dell' Aids e, a meno che non siate una coppia monogama, è pertanto indispensabile l'uso del profilattico.

 

324. Esiste un modo gentile per dire che una persona che presume Hbera potrebbe anche non esserlo?

Vi sono sicuramente modi gentili per alludere al punto che le interessa, ma in effetti penso che non esista una maniera gentile per dire: «Alcuni elementi lasciano pensare che tu sia molto più sposato di quanto dici di essere. Puoi dimostrare che sei libero?».

  Il modo più gentile per affrontare l'argomento è sicuramente l'atteggiamento consapevole e adulto, privo di ostilità e diretto. Dica semplicemente ciò che pensa, sia pronta ad accettare eventuali reazioni e confidi nei suoi sentimenti.

 

325. Forse sono fuori moda, ma non voglio che il mio compagno usi con me un linguaggio scurrile. Cosa posso fare per farlo smettere?

È presumibile che il suo partner non intenda parlare in modi che la disgustano (se lo volesse, il problema sarebbe allora assai più grave). Gli metta il braccio intorno alle spalle e gli dica: «Mi piace di più quando usi parole dolci invece che quel linguaggio grossolano. Le vorresti usare? Ne avrai sicuramente esiti migliori».

 

326. Come si può chiedere a un uomo di usare il profiattico? A chi tocca parlame?

La responsabilità di usare il profilattico appartiene in uguale misura a uomini e donne. In un mondo ideale, i due partner dovrebbero quasi anticiparsi l'un l'altro per proporne l'uso ed escludere la possibilità del rapporto senza il profilattico.

Non credo che si debba chiedere il permesso di usare il profilattico, perché sarebbe come prevedere la possibilità di non usarlo, e per di più con un atteggiamento di giustificazione. È bene invece essere ben disposti ma chiari: «Usiamo il profilattico, non sarà affatto di impiccio». Il passo sarà poi breve per dire «Ne ho uno qui», «Lascia che lo metta», oppure «Mi aiuti?».

 

327. Mi piacerebbe molto fare l'amore con una carissima amica. Come posso farglielo capire senza correre n rischio di rovinare l'amicizia?

Purtroppo in questa situazione non vi è modo di evitare qualche rischio, grande o piccolo che sia. Si può solo ridurlo al minimo assumendo un atteggiamento amichevole, delicato e sensibile.

Sicuramente non vorrà affrontare l'argomento in maniera casuale mentre fa la coda per rinnovare la patente, ma non avrà neanche bisogno di fame un caso nazionale. Lo faccia in un momento in cui siete soli e vi sentite particolarmente vicini. Dica alla sua amica che lei tiene molto alla vostra amicizia, che non vi è cosa più importante e che vuole rivelarle qualcosa correndo magari qualche rischio.

In un'amicizia stretta come la vostra non è forse del tutto giusto nascondere un sentimento cosi intenso. Dunque ne parli. «Voglio parlarti di quello che provo per te», «Ti desidero», «Vorrei che nella mia vita tu occupassi un posto ancora. più· grande» e così via. Sta parlando di un sentimento, e non sarà quindi inappropriato.

Se la sua amica accetta con entusiasmo la proposta, parlate di quale significato questa assume per ciascuno di voi. Sarà forse poco romantico, ma sarà indispensabile se lei vuole conservare l'amicizia ed evitare i malintesi.

Ma se la ragazza non intende condividere questo suo sentimento, allora dovrà accettarlo e chiarire che tutto potrà continuare come prima. Chieda se vi sono altre cose da chiarire e poi lasci perdere ogni ulteriore tentativo. La settimana dopo accerti che non sia rimasto ancora qualcosa da discutere sull'argomento: potrà essere l'ultima occasione.

 

328. Vorrei dire a una persona che mi interessano solo baci e carezze (e magari, se funziona, qualcosina di più), ma che non voglio fare l'amore. Come mi consiglia di agire?

Innanzi tutto lei deve capire che porre limiti di questo tipo è un suo legittimo diritto e che per il suo compagno non sarà un grosso peso.

Su questo argomento, la società ha un atteggiamento poco chiaro. Penso che sia un mito adolescenziale l'idea per cui quando due persone giungono al punto di baciarsi si debba poi andare "fino in fondo". Baci e carezze sono un po' come le fermate di un treno locale, ma nulla può obbligarla a prendere un espresso che la condurrà senza fermate sino al rapporto completo.

Chi si ama davvero gode di baci e carezze per quello che sono in sé, non come semplice "preliminare". Sarebbe saggio comunicare con un certo anticipo i limiti che lei pone, in modo che l'eventuale partner possa decidere se è interessato oppure no. Come può farlo? Stringa con calore la mano di questa persona e spieghi che non sente pronta a una cosa seria come fare l'amore, ma che le piacerebbe godersi momenti tranquilli di baci e carezze.

 

329. Ho scoperto che un amico che frequento da anni è omosessuale, Quando mi ha detto di provare interesse per me, sono sentito male. Che diritto ha di trattarmi in questo modo?

Mi sembra che l'omosessualità di questa persona abbia d'improvviso distorto la sua capacità di giudizio. Lui è sempre l'amico che lei ha ammirato per anni e le ha semplicemente detto di provare per lei un interesse nuovo,

È questo il lato più triste di venire allo scoperto: i non omosessuali cambiano improvvisamente, ma pensano che sia lomosessuale a essere diverso. Forse lei ha l'impressione di essere stato ingannato per anni, ma la sua reazione dimostra appunto perché il suo amico si è comportato così.

La reazione più corretta verso un interesse che non si intende condividere è fingere di non accorgersene oppure dire semplicemente "no grazie", ma.senza commenti canzonatori. A proposito, consideri che l'interesse che questo uomo prova per lei non mette assolutamente in discussione la sua virilità. Come molte donne, molti omosessuali amano gli uomini virili.

 

330. Ho scoperto da poco che una collega di lavoro è lesbica. Cosa dovrei fare, congratularmi con lei? Dirle che per me la cosa non è affatto un problema? Aspettare che ne parli lei?

Non c'è bisogno che lei gliene parli, sarà la sua collega a capire che non ci sono problemi dal modo in cui lei la tratta. Come gran parte degli omosessuali, la sua collega sarà perfettamente soddisfatta di vedere che la sua omosessualità viene ignorata. Se siete abbastanza amiche da poterle dire che ammira il suo coraggio per essere venuta allo scoperto in un mondo omofobico, allora lo faccia. Diversamente, lasci che lei sia come vuole essere e, se lo desidera, se la faccia amica. È quello che in genere tutti noi desideriamo dagli altri.

 

331. Non pensa che sia mancanza di rispetto per il partner fare uso di droga durante un rapporto?

Dipende da come lo si fa e con quali risultati. Ma forse le sue obiezioni sono soltanto pragmatiche. Vi sono droghe che accrescono la consapevolezza corporea, altre che la fanno diminuire. Vi sono persone che sotto l'effetto della droga sono meno reattive, altre che lo diventano invece a tal punto da trascurare i bisogni del partner.

Ma le obiezioni nascono spesso da ragioni emotive. A volte il partner si sente tagliato fuori. Se una persona ricorre alla droga per accrescere l'intensità dell'esperienza sessuale, il partner tende a individuarvi altri motivi: "Se mi amasse non si farebbe" o "Ti fai solo per sfuggire da me e dal fare l'amore".

Di questi conflitti è bene parlame fuori del letto, quando è più facile discutere serenamente e assumere un atteggiamento collaborativo,

 

332. Come posso convincere una donna a usare meno i denti nel rapporto orale?

Una domanda molto comune per la quale non esiste risposta pronta perché usare "meno i denti" comporta anche rinunciare in parte a ciò che rende così piacevole il rapporto orale.

Ma per cominciare, potrebbe fare un bel sorriso e dire semplicemente; «Mi piacerebbe ancora di più se usassi meno i denti».

Se il vostro rapporto di coppia è sereno e lascia quindi spazio a quel giusto pizzico di ironia, può parlare sinceramente alla sua compagna e incoraggiarla a provare altre tecniche, spiegandole cosa le piacerebbe. E perché no, potreste trarre insieme nuove idee da qualche video pomo.

La questione si fa invece spinosa se il rapporto è meno sereno.

Un commento da parte sua potrebbe suscitare nella partner una reazione difensiva, e renderla meno disposta a provare nuove tecniche. Occorrono pertanto pazienza, incoraggiamento e stima.

 

333.. Mi è capitato, mentre facevo l'amore, di esclamare il nome della persona sbagliata. Cosa mi consiglia di fare?

Per evitare queste spiacevoli situazioni, Philip Nobile consigliava di chiamare i partner semplicemente "Caro" o "Amore".

Per il momento, non le resta che scusarsi (se non lo ha ancora fatto, forse il problema è più grave), ma non lo faccia in modo troppo formale o drammatico, perché peggiorerebbe solo le cose.

Per questo suo partner, faccia qualcosa che rinsaldi la vostra intimità e nel futuro parli occasionalmente di quel fatto chiamandolo "il nostro segreto". Il tempo e il suo comportamento faranno il resto.

 

334. Il mio partner invoca il nome di Gesù quasi ogni volta che facciamo l'amore. Vorrei impedirglielo, ma come?

Qualcuno sostiene che gli atei abbiano problemi con il sesso perché non hanno nessuno da invocare durante l'orgasmo. Sembra poi che niente possa esprimere tutta l'intensità di un piacere quanto l'esclamazione "Oh Dio!".

Sono convinto che lei non provi disagio dì fronte alle manifestazioni di passione, ma che semplicemente sia infastidita dal fatto che il suo partner porti nel letto una sorta di alone religioso. Se ciò che la disturba è la passione, le consiglio decisamente di rivolgersi a un sessuologo, ma voglio partire dal presupposto che non si tratti di questo.

  La sola cosa da fare è parlame sinceramente con il suo partner, ponendo la questione come un suo problema personale e non del partner. Ciò le consentirà di evitare atteggiamenti difensivi da parte di lui e di assumersi onestamente la responsabilità che le compete.

Avvicinandoci all'orgasmo, perdiamo letteralmente il controllo sulle nostre espressioni vocali e in genere sulle· facoltà fisiche. È una delle cose più belle del sesso. All'apice del piacere, sentiamo il bisogno di gemere, di agitarci, di mordere, graffiare: Sono eoraportamenti certo poco "educati", che spingono molti a limitarsi a una serie di gemiti. Qualcuno rinuncia persino al gemito. Si rallegri che il suo partner non sia fra questi.

 

335. Mi imbarazzano i suoni che durante i rapporti fuoriescono dalla mia vagina. Quale ne è la causa? Cosa posso fare?

I movimenti del pene provocano un ingresso di aria all'interno della vagina che, con l'eccitazione, si dilata. Quando il pene si ritira durante o dopo il rapporto, l'aria fuoriesce con un rumore sibilante.

Ma poiché l'angolazione della vagina varia con le diverse posizioni assunte, può provare altre posizioni e individuare quelle che riducono questo particolare suono. Se ne parla con il partner, potete anche imparare a sorridere serenamente di questo rumore. O meglio ancora, a ignorarlo. Perché giudicare le manifestazioni del corpo durante il piacere?

 

336. Sono sinceramente felice della mia nuova relazione sessuale, ma per il momento preferirei che nessuno ne venisse a sapere. Come posso dirlo alla mia compagna?

Occorre che lei le spieghi in tutta sincerità il suo bisogno di segretezza. E se è un bisogno reale, occorre che lo faccia al più presto. Evitare di affrontare la questione per timore di rovinare il rapporto è sleale, imprevidente e poco pratico.

D'altra parte, è anche giusto aspettarsi una certa discrezione dagli altri, anche dai partner sessuali. Potrebbe affrontare la questione in questo modo: «Mi è stato difficile, ma di questa grossa non ho parlato con nessuno e non ho intenzione di farlo. E tu che ne pensi?».

 

337. lo e il mio ragazzo stiamo per lasciarci. Come possiamo rimanere amici anche se non voglio più essere la sua ragazza?

Mi riterrà un conservatore, ma sono convinto che non sia possibile rimanere amici. Da anni sento i miei pazienti dichiararsi convinti di poter rimanere amici delle persone che avrebbero lasciato. Li aiuto come meglio posso, ma alla prova dei fatti il tentativo si dimostra inutile.

Penso che ciò che spinge a voler rimanere amici sia il tentativo di alleggerire il dolore della separazione. È un'idea che aiuta a perare i primi e più dolorosi momenti della separazione, ma che solito non fa che rimandarne lo stadio finale. Ciò che si guadagna, con un conforto puramente illusorio lo si perde trascinandosi situazione che impedisce di affrontare qualcosa di nuovo.

Come potete cercare di rimanere amici? Stabilite dei limiti: dare sottobraccio ma non baciarsi, uscire a pranzo ma non a cena, come preferite. Avrete entrambi piena responsabilità di rispettare l'accordo, e non sarà facile.

 

338. Ho una relazione sessuale con una persona molto egoista. Come devo comportarmi?

A letto, le persone egoiste sono assai meno interessate al piacere del partner che non al proprio, e lo dimostrano in molti modi.

Vi sono quelle che raggiungono quasi immediatamente il massimo dell'eccitazione (e il massimo della concentrazione su se stessi); quelle che non vogliono darsi troppo da fare, quelle che incoraggiano il partner a "continuare solo un pochino" per trenta o quaranta minuti, quelle che si dimenticano dell' esistenza del partner subito dopo l'orgasmo e così via.

Lei può continuare questa relazione prendendola per quello che è, può incoraggiare questa persona a toccarla in un modo o in altro, può cercare il confronto e spiegare i motivi della sua frustrazione. Vi sono persone egoiste che reagiscono positivamente, altre che attribuiscono al partner ogni responsabilità. A questa reazione, non resta che prendere la porta.

 

339. Quanto tempo dovrei aspettare prima di dare un appuntamento alla migliore amica della mia ex ragazza?

Dipende dal tipo di rapporto che intende avere con la sua ex ragazza e dai tipo di rapporto che l'amica vuole con la sua ex.

Penso che, in generale, passare immediatamente da un rapporto a un altro sia autolesionista, perché non ci si concede il tempo necessario a elaborare l'esperienza appena conclusa, si è più soggetti a commettere errori e non si impara nulla. Ogni abbandono va elaborato a livello emotivo attraverso sentimenti quali la rabbia o il dolore. Solo in un secondo momento, dopo essere passati attraverso questa fase, si è emotivamente liberi di intraprendere nuovi rapporti.

Lei sarà pronto ad affrontare un nuovo rapporto quando:

- non penserà alla nuova partner come "all'amica della mia ex" ma come alla sua amica;

- non temerà che la sua ex possa vendicarsi su di lei o sulla sua nuova compagna;

- potrà smettere di considerare la sua ex, chiedendosi che cosa pensa di lei e della sua nuova compagna;

- avrà affrontato i possibili problemi, per esempio un eventuale test per l'Aids;

- sarà in grado di dire con precisione che cosa il nuovo rapporto significa per lei;

- non vedrà nel nuovo rapporto la soluzione a ogni problema; nessun rapporto può mai esserlo.

 

340. In quale modo posso dire a una persona che ho l'herpes e convincerla comunque a fare l'amore? Qual è il momento migliore per farlo?

Proviamo a porre diversamente la prima domanda: in quale modo posso dire a una persona che ho l'herpes?

Si tratta semplicemente di dirlo, e se l'altra persona non ha l'herpes, dovrà spiegarle che cosa significa: che la malattia si manifesta con crisi periodiche, che il corpo ne manifesta ogni volta in anticipo i sintomi, che la malattia è contagiosa da quattro a otto giorno prima delle crisi, durante e dopo la crisi e che per il resto, con l'uso del profilattico, i pericoli di contagio sono minimi. Lei non ha il diritto di mentire per evitare che la persona, intimorita, si allontani. averglielo detto, se il partner non la lascia, lei potrà rilassarsi sapendo di avere agito correttamente e di non avere niente da nasconder.

Sono convinto che aprirsi e parlare sinceramente di questo tipo di problemi non può che generare un sentimento di fiducia nell'altra persona. Facendolo all'inizio di una possibile relazione sessuale lei si dimostra onesto è responsabile, proprio il tipo di partner suale che più si desidera.

 

341. È scortese chiedere a un nuovo partner di sottoporsi a

test per l'Aids?

No, a condizione che lo si faccia con spirito paritetico, proponendo che vi sottoponiate entrambi e trattando il partner da vero compagno e non come un nemico.

Chi si offende per una richiesta cortese e responsabile in materia di Aids è persona immatura o che vive fuori della realtà. Lei starà sicuramente meglio senza un partner di questo tipo.

 

342. Questa ragazza, che mi piace davvero molto, si è offesa per qualcosa che le ho proposto di fare (abbiamo fatto l'amore per la prima volta circa due settimane fa). Non mi interessa se non lo vuole fare, ma lei adesso dice che il nostro rapporto è finito. Non poteva dire semplicemente di no invece di fame una questione cosi grave? Come posso convincerla a tornare con me?

Sono due domande disgiunte.

  Forse la sua proposta ha riportato alla mente della ragazza qualche vecchia situazione spiacevole, o forse le è sembrato un primo passo verso qualcosa di veramente azzardato che lei non si sente affrontare, o forse ancora le è parso di intendere di essere considerata un certo tipo di persona e ne è rimasta offesa.

Le ha spiegato che intende continuare a vederla e che quella proposta non era per lei di fondamentale importanza? Le ha chiesto i motivi della sua reazione? Se lo ha fatto e non è servito a niente, credo che non ci sia proprio modo di farla ritornare. Per lo meno avrà scoperto come si possono affrontare le emozioni prima di trovarsi coinvolti in un rapporto più stretto.

 

 

 

La comunicazione

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343. Perché certe persone hanno tanta difficoltà a parlare di sesso?

In parte perché sono state educate a considerare il sesso come qualcosa di negativo, qualcosa di cui non si deve parlare e per la quale non si deve mostrare interesse. Un secondo motivo è che parlarne significa ammettere che ci si pensa e che lo si pratica e riconoscere che lo si fa perché ci piace, ovvero che si fa l'amore invece di dedicarsi ad attività più "produttive" come guadagnare, pulire la casa e guardare la televisione. Infine molti temono di trovarsi a dire cose che loro stessi non ammettono e di non saperne poi gestire le conseguenze. Se parlo sinceramente, il mio compagno se ne avrà a male? Penserà che sono perversa? Mi lascerà? Per chi è timoroso, chi si sente insicuro o assalito da sensi di colpa, tacere dà più sicurezza che parlare.

 

344. Vi sono altri modi di comunicare sul sesso al di fuori delle parole?

Certamente. Per qualcuno, acquistare una Porsche è proprio un mezzo per comunicare in modo non verbale contenuti di natura sessuale.

Vi è il contatto, per esempio: dolce, seducente, timido, rassicurante o insistente, che assumerà significati diversi a seconda della zona del corpo cui è diretto, i capelli, il volto, i capezzoli, lombelico o i piedi. Un gesto è insomma sufficiente a manifestare con dolcezza al partner ciò che ci piace. Vi sono poi le formule codificate della comunicazione sessuale, come l'abbigliamento con cui presentarsi al partner, un invito a fare la doccia insieme, il tentativo di mettere in ordine la camera da letto quando non vi è necessità di farlo.

Il contatto e la comunicazione simbolica funzionano a condizione che entrambi i partner condividano uno stesso codice. Le parole possono essere l'ultima risorsa teoricamente affidabile quando gli altri linguaggi non funzionano. Se ciò accade non è il caso di prendersela con l'altra persona. Si cercherà più tardi di comprendere i motivi della mancata comunicazione e di aggiornare il vostro speciale codice segreto.

 

345. Ma il sesso non dovrebbe essere qualcosa di naturale e spontaneo, senza tutto questo bisogno di ''instaurare un dialogo"?

Causa l'influenza della Chiesa, dell'amministrazione politica, dei mass media e del sistema capitalistico, da tempo il sesso in America non è più naturale e spontaneo, se mai lo è stato. E mai ritornerà a esserlo.

  Oggigiorno si è sottoposti a un continuo bombardamento di immagini che ci dicono come dovrebbe essere il sesso; noi ci sforziamo con ogni mezzo di crearci esperienze che riproducono quelle immagini e ci risulta di conseguenza estremamente difficile vivere' nel presente una sessualità che sia davvero, attimo dopo attimo, spontanea espressione di noi stessi.

  Forse fare figli è ancora un fatto naturale, non richiede meditazione o consapevolezza, Ma il sesso nel senso moderno del termine, un sesso che miri cioè all'intimità o al piacere, va ben al di là dei genitali e implica il contatto fra due diverse menti pensanti che si uniscono in un rapporto significativo. Sta a noi decidere se è un'esperienza realizzabile in assenza di dialogo o se raccoglierne la sfida come unopportunità per stare bene.

 

346. Sessualmente, su che cosa si deve comunicare?

Le conversazioni di natura sessuale riguardano in genere tre argo-

menti:   .

- i sentimenti: e fra questi anche ansia, rabbia o piacevole benessere;

- i desideri: ciò che si vuole (più adagio, più forte) e ciò che non si vuole (non le unghie, per favore);

- le condizioni: fattori personali (vorrei prima lavarmi i denti), il comportamento del partner (voglio che mi guardi) e l'ambiente (voglio un ambiente più intimo, meno luce, il letto pulito).

Niente paura, non occorre sapere in quale categoria cade l' argomento. Si tratta solo di parlame sinceramente.

 

347. lo cerco di parlare di sesso con la mia compagna, ma lei mi critica dicendo che non sono romantico. Cosa posso fare?

 Per alcuni, qualunque tipo di discorso esplicito sul sesso è cosa imbarazzante e quindi non romantica. Lei deve chiedere alla sua compagna in quale modo, se mai è disposta a farlo, intende parlare di sesso. Se le risponde che non lo farà mai, allora la situazione le sarà chiara e potrà agire di conseguenza. Nel caso di una relazione più o meno occasionale, potrà semplicemente prendere la porta, ma se si tratta di un rapporto serio potrebbe rivolgersi a un sessuologo, possibilmente insieme alla sua compagna.

 Può anche darsi che la sua compagna sia disposta a parlare di sesso in modi a lei ancora sconosciuti; a qualcuno piace un linguaggio tecnico, di tipo medico, ad altri espressioni più leggere e quotidiane.

O forse la sua compagna ha l'impressione che lei critichi il modo in cui fate l'amore, o forse ancora che lei voglia indurla a cambiare qualcosa e con il pretesto del dialogo voglia solo comunicarle una serie di "istruzioni di comportamento". La soluzione? Ovviamente, quella di parlame: chieda alla sua compagna che cosa vuole fare.

 

348. Non mi piace parlare di sesso. La mia ragazza non dovrebbe già sapere quello che mi piace?

Certo, se sa leggere nel pensiero. Ma se per caso non ha questa dote, come fa a saperlo? Molti sembrano convinti che l'innamoramento scateni una sorta di ormone della telepatia, ad altri piace pensare che il proprio partner sia un esperto di sesso. Sono entrambi modi di evitare la responsabilità diretta delle proprie esperienze sessuali.

  Se lei non vuole essere trattato come uno fra i tanti appartenenti a una certa categoria ("gli uomini", "le donne", "le persone di una certa età"), dovrà spiegare alla sua ragazza tutto quanto è necessario perché possa fare l'amore con lei considerandola come individuo unico, con tutte le sue particolari preferenze.

 

349. Mi sembra che spiegando al mio compagno in che modo mi piace fare l'amore sfumi gran parte del lato piacevole dei nostri rapporti intimi. Come devo fare?

Mi sembra uno di quegli slogan pubblicitari che dicono più o meno cosi: "Se pensi che l'istruzione sia costosa, prova l'ignoranza".

Se lei pensa che parlare al partner delle sue preferenze faccia sfumare il lato piacevole del sesso, provi a non farlo. Sarà forse sorpresa nel constatare che è ancora meno piacevole.

Il sesso può riservare molte sorprese anche parlando apertamente delle proprie preferenze. Se non le piace affrontare un discorso , diretto, cerchi di sviluppare un linguaggio più intimo, con nomignoli e via dicendo, che le consenta comunque di esprimere quello che desidera.

 

350. Come posso convincere una persona a parlarmi delle sue sensazioni dopo che abbiamo fatto l'amore?

Occorre capire perché lei vuole parlare di queste cose con questa persona. Ci sono mille buoni motivi, per esempio il desiderio di intimità, la confusione circa il suo particolare comportamento oppure il desiderio di condividere gioie e delusioni di ciò che è accaduto.

Ma se invece lei ha solo bisogno di sentirsi rassicurato dopo ogni rapporto, metta in conto che il suo partner possa anche irritarsene. La sua insicurezza non può riguardare l'altra persona, pertanto le consiglio di rivolgersi a uno psicologo.

Tuttavia potrebbe cercare di ottenere ciò che lei vuole senza forzare il partner a parlarne direttamente, magari ricorrendo alla semplicità di un gesto tenero, una carezza sul volto o una buona bevanda fresca bevuta insieme. Che cosa desidera lei, con precisione?

 

351. Quando faccio l'amore mi viene spesso spontaneo dire «ti amo», ma mi sono accorta che con qualcuno può essere un grave errore. Come affrontare la frustrazione del non poter esprimere quello che provo?

Il suo senso di inibizione e di isolamento è uno degli sfortunati inevitabili aspetti dei rapporti sessuali con partner occasionali.

Da parte sua è dimostrazione di responsabilità prendere, atto di questo fatto e accettarlo.

Molti hanno esperienze sessuali particolarmente intense e significative con partner occasionali. «Ti amo», detto in questi casi, non ha certamente lo stesso significato che assume in un rapporto di coppia collaudato.

È invece espressione dì un particolare momento spirituale che significa piuttosto "Mi piace profondamente quello che stiamo facendo insieme" o "Mi sento in comunicazione con l'universo intero". Sono sensazioni straordinarie che tuttavia non si è abituati a esprimere a parole e che, soprattutto, sono estranee all'immaginario della nostra cultura.

È impossibile esprimere con precisione sensazioni di estasi con parole quotidiane, cosicché qualcuno tende a interpretare queste parole nel loro significato letterale, la qual cosa può generare equivoci di grossa portata. Sarà perciò opportuno che lei eviti deliberatamente quelle parole e quelle espressioni che possono essere male interpretate.

Dire «Ti amo» a un compagno occasionale quando si fa l'amore è come gettare benzina sul fuoco: non si può prevedere l'entità delle conseguenze né tornare indietro se i risultati sono spiacevoli. Cerchi di convogliare parte della sua passione in altre direzioni, provi magari a scrivere o a dipingere le sue sensazioni e le sue esperienze, ne parli con un'amica, mangi un paio di biscotti, impari a dire: «Amo il sesso».

 

352. In una coppia si possono avere segreti in ambito sessuale? Se sì, di che tipo? E quando devono essere condivisi?

Tutti, più o meno, hanno i propri segreti sul sesso, evitano cioè di comunicare determinate informazioni al proprio partner. Informazioni che riguardano per lo più il modo in cui piace essere toccati, il fatto che ci si masturba, il modo in cui si reagisce fisicamente al sesso o cose importanti accadute nel passato.

Tenere segrete queste cose porta purtroppo all'isolamento, al risentimento e all'insoddisfazione sessuale e ostacola il superamento di esperienze negative del passato.

Non sto dicendo che bisogna per forza svelare ogni minimo segreto. A volte è il partner stesso a dire chiaramente di non voler sapere certe cose. A volte il segreto lo si svela solo per punire l'altra persona, per mettere alla prova un rapporto o per liberarsi da un senso di colpa.

Parlare, comunque, contribuisce a intensificare l'intimità, ad accrescere la soddisfazione sessuale, a evitare il bisogno di mentire ancora e a guarire da brutte esperienze passate.

Di questo argomento ho parlato comunque più esaurientemente nel mio libro Your Sexual Secrets: When to Keep Them, How to Share Them.

 

 

 

 

I ruoli sessuali

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353. Che cosa intende per ''ruolo sessuale"?

Il ruolo sessuale è quel complesso di comportamenti, sentimenti e modi di pensare che la società attribuisce agli esseri umani sulla base del loro sesso. Un tempo si attribuivano indistintamente categorie preconcette anche per la razza, la provenienza e l'età; ma mentre queste ultime sono oggi meno diffuse, rimangono fortemente radicati certi pregiudizi secondo i quali, semplificando, è come se tutti gli esseri umani di sesso femminile avessero un'innata predisposizione a fare l'infermiera e quelli di sesso maschile volessero fare il dottore.

Tradotta in termini sessuali, questa attribuzione di ruoli prevede invariabilmente che l'uomo sia per sua natura portato a prendere l'iniziativa, a desiderare con più frequenza il sesso e a praticarlo con aggressività, e che la donna sia più passiva, conosca meno il sesso, lo desideri di meno e non ne goda eccessivamente. Nella realtà, queste caratteristiche sono invece equamente distribuite fra uomini e donne allo stesso modo.

 

354. Ma non è la natura a dividere il mondo tra maschi e femmine?

Certo. La natura programma gli animali e i vegetali a svolgere determinate attività sulla base del loro sesso, ma le azioni degli animali sono per la maggior parte non dipendenti dal sesso, maschile o femminile che sia.

E l'essere umano è sì simile all'animale, ma è anche diverso.

Può apprendere, esprimere la propria individualità e riconoscere propria appartenenza biologica senza per questo considerarla come, un ineluttabile destino. Si può essere uomini o donne e allo stesso' tempo prendere decisioni personali e uniche. È questa una delle caratteristiche che tipicamente distinguono l'uomo dall'animale.

 

355. Ma se la religione divide l'umanità in maschi e femmine, un motivo deve pur esserci.

Le principali religioni del mondo contemporaneo si sono sviluppate in un'epoca in cui gli esseri umani erano ancora pochi e la riproduzione era considerata un sacrosanto dovere. La dottrina religiosa ripartiva quindi le responsabilità della vita in base alla possibilità o meno dell'individuo di dare luce a un figlio, cioè sulla base del genere.

Oggi le cose le vediamo in modo assai diverso. Gran parte degli stessi credenti pensa di poter onorare Dio anche senza mettere al mondo un figlio e molti desiderano trarre dalla vita e dai rapporti umani qualcosa di diverso da un figlio, indipendentemente dalla soddisfazione che ne possano trarre.

La divisione fra i sessi praticata dalla religione ha da una parte motivazioni storiche ed è frutto della tradizione, e dall'altra deriva da un'interpretazione ideologica attuata da un solo genere di individui, quello maschile. Nella prescrizione dei canoni religiosi, consapevolmente o meno, questo gruppo mostra tendenza a favorire il proprio sesso.

 

356. Ragazzi e ragazze vivono il sesso in modo diverso. Se non è un fatto naturale, allora come lo si spiega?

Le differenze che comunemente osserviamo sono in parte naturali e derivano da oggettive diversità quali la possibilità della gravidanza, il ciclo mestruale, gli ormoni e la maggior precocità e brevità della pubertà femminile.

Ma i fattori biologici non hanno alcun bisogno di essere rinsaldati dalla cultura. Al contrario, ogni tipo di società cerca in qualche modo di attenuare una serie di realtà biologiche. Per esempio, essendo consapevoli del disagio che possono provare le persone anziane in mezzo a una folla pressante, provvediamo a riservare loro dei posti a sedere sull'autobus o a teatro.

Quello che voglio chiarire è che molti concetti riguardanti il sesso sono luoghi comuni e quindi di natura esclusivamente culturale e non trovano alcun riscontro biologico. Porto alcuni esempi dei più ricorrenti cliché: il maschio desidera il sesso più della femmina, il maschio non può controllarsi sessualmente mentre la femmina sì, la femmina è più emotiva del maschio.

Ecco poi alcune delle motivazioni culturali, non biologiche, che portano maschi e femmine a vivere diversamente il sesso:

- ricevono in famiglia un'educazione differenziata circa gli scopi del sesso;

- ricevono messaggi sociali differenziati circa il valore del corpo maschile e femminile;  

- vengono loro imposti limiti differenziati di permissività sessuale;

- si affida alla donna la responsabilità di controllare la sessùalità

maschile; 

- la società invia messaggi contrastanti sulle relazioni amorose permanenti: per la donna sono qualcosa cui ella deve spontaneamente tendere, mentre per l'uomo sono l'inevitabile scotto da pagare per accedere all' età adulta e per avere del sesso.

 

357. Ma perché criticare tanto i ruoli sessuali? Dopo tutto, uomini e donne vivono la sessualità in modo diverso.

Non sempre.

E mentre i ruoli sessuali da una parte banalizzano le analogie fra uomo e donna, come per esempio il desiderio del contatto, dall'altra ignorano la verità che tanto gli uomini quanto le donne presentano notevoli diversità individuali, cosicché suddividere il mondo fra chi è provvisto di pene e chi di vagina dà origine a un'immagine profondamente distorta delle cose.

Altre spiegazioni sono fornite nelle risposte che seguono.

 

358. In quale modo i ruoli sessuali possono inftuire sull'intimità e sul piacere?

Pensi a come si raggiunge la soddisfazione sessuale. I ruoli sessuali, in quanto pregiudizi che ostacolano la reale comunicazione fra gli individui, boicottano il piacere sincero, suscitano senso di impotenza. favoriscono atteggiamenti di giudizio e ansia da prestazione, isolano gli individui e li scoraggiano dall'essere se stessi. Chiamando in causa lorgoglio personale e l'autostima, essi sono di ostacolo all'intimità e al piacere vero.

Fra i vari luoghi comuni, si dice per esempio, che il "vero uomo" prende l'iniziativa sessuale, è esperto di sesso e non ama discutere dei propri sentimenti. La "vera donna" è invece accondiscendente ma senza eccessivo entusiasmo, non ama parlare troppo al partner del proprio passato sessuale e dei propri desideri e fa sentire l'uomo un "uomo vero". Sono luoghi comuni, eppure costituiscono la base del comportamento sessuale cosiddetto "normale", ma anche, aggiungo io, della frustrazione sessuale.

Penso che molte persone provino risentimento per i ruoli sessuali in cui si ritrovano semplicemente perché sono quelli attribuiti al loro sesso. E il consolidarsi di tale risentimento pregiudica il desiderio sessuale, la spontaneità e l'intimità.

 

359. Per tutta la vita mi sono sentita dire che è importante essere una "signora". Ma come si fa l'amore da vera signora?

Suppongo con un assoluto autocontrollo, senza parlarne prima, né durante, né dopo, senza sudare né gemere; e soprattutto, senza goderne "troppo". E non è certo il modo per godere sinceramente dell'intimità e del piacere sessuale, che peraltro alle donne viene di solito insegnato a non aspettarseli e tanto meno a perseguirli.

l cliché della "vera signora" era diffuso nell'Inghilterra vittoriana quando, essendo considerato irrealistico e sconveniente pensare di poter avere rapporti sessuali intensi con la propria moglie, i rispettabili mariti londinesi frequentavano regolarmente le prostitute. È vero che sono idee superate, ma ancora oggi non sembra chiaro a livello sociale se la donna sia autorizzata a praticare e a godere del sesso oppure no, ricevendo al riguardo messaggi altamente equivoci.

In realtà per lei si tratta di fare una scelta: fare l'amore da "vera signora" oppure essere sessualmente soddisfatta. Ma va notato che all'uomo non occorre scegliere: può tranquillamente sudare e gridare mentre fa l'amore e poi rivestirsi conservando tutta la sua autostima. lo le consiglio vivamente di fare altrettanto; quello che le occorre è semplicemente ricercare un ideale di comportamento femminile più vicino alla realtà. Invece della "signora", provi la "donna".

 

360. Parlando di sesso, perché le donne non riconoscono almeno di avere il vantaggio di non provare l'ansia da prestazione che assale l'uomo?

Purtroppo quello che lei sostiene non è vero: nel sesso, tanto le donne quanto gli uomini vivono il profondo timore di non essere all'altezza della situazione, e ciò in conseguenza dei rigidi ideali preconcetti imposti dalla società. In genere l'uomo teme di non avere un'erezione in breve tempo, di non riuscire a rimandare l'eiaculazione e di non procurare un orgasmo abbastanza intenso alla donna entro un certo tempo e senza ricevere istruzioni da lei.

Ma di questa ansia esiste anche la versione femminile. La donna si sente in dovere di eccitare l'uomo, di suscitargli l'erezione e di dargli un orgasmo, in genere il più intenso che abbia mai provato. E si sente in dovere di lubrificarsi in fretta, di eccitarsi molto e di raggiungere lei stessa l'orgasmo al più presto.

 

361. È ancora vero che quando due coniugi non trovano accordo sulla frequenza dei rapporti è sempre l'uomo che vorrebbe averne più spesso?

"Ancora"? Non è detto che in passato le cose fossero così. Il fatto è che, oggi come in passato, è molto più difficile riuscire a valutare con precisione il desiderio sessuale della donna che quello dell'uomo. Per definite il desiderio femminile si ricorre purtroppo a brutti termini come "frigida", "poco di buono" o "ninfomane". Riuscire a conoscere obiettivamente qualcosa che si teme e si disprezza al punto di parlarne in questi termini è davvero difficile.

Ma grazie al fatto che la donna ha oggi maggiori opportunità di esprimere la propria sessualità, trova voce e viene ascoltata anche la sua insoddisfazione sessuale. Un'insoddisfazione che solo oggi viene riconosciuta ma che probabilmente esiste da lungo tempo.

In ogni caso, il desiderio sessuale varia molto di più fra singoli uomini e singole donne che non fra i due gruppi considerati come contrapposti. Nella mia esperienza clinica, ho rilevato casi di insoddisfazione in uguale numero fra gli uomini e fra le donne.

 

362. Quasi tutte le donne con cui ho fatto l'amore sembrano imbarazzate per il proprio corpo oppure a disagio durante i rapporti. È normale? Come devo comportarmi?

Purtroppo è un fatto molto comune. A sentir parlare le donne, esistono solo due dimensioni di seni: troppo grandi o troppo piccoli. È una forma di autocritica che deriva direttamente da un tipo di economia capitalista che prospera nel farci sentire tutti quanti sessualmente inadeguati cosi da convincerci ad acquistare prodotti miracolosi che ci facciano invece sentire adeguati.

In questo ampio contesto, lei non può fare molto, ma a livello personale può dire alle sue donne che cosa a lei piace di loro, sia con le parole sia attraverso il contatto fisico. E può anche provare a interrompere con delicatezza queste lamentele, perché molte donne non si rendono conto di quanto si autocriticano e di quanto sia poco piacevole sentirglielo fare. Ma eviti comunque di mettersi nei panni dell'amante terapeuta. Anche i sessuologi il sabato sera si riposano.

Dimenticavo: quanto le ho detto si basa sul presupposto che lei non faccia niente che possa fare sentire la donna a disagio per il proprio corpo, per esempio confrontarla con qualche diva del cinema o commentare piacevolmente una ragazza che passa per la strada.

 

363. Quando il mio compagno, mentre facciamo l'amore, si tocca i capezzoli, mi mette a disagio. Come posso convincerlo a fare l'amore da uomo?

Lei dovrebbe innanzi tutto capire perché vorrebbe che lui facesse l'amore "da uomo". È un'idea limitativa, eroticamente deprimente e potenzialmente tediosa. Se ci imponiamo di attenerci a determinati modelli di comportamento, come può essere quello "da uomo" o "da donna", assumiamo un atteggiamento di controllo su noi stessi e da protagonisti diventiamo spettatori.

E poi. cosa significa comportarsi "da uomo"? Per molti uomini potrebbe significare dover rinunciare a piacevoli forme di espressione come il gemere, toccarsi il pene, godere del sentirsi dominati o baciati.

Un noto matador fu sorpreso un giorno da un vicino di casa mentre lavava i piatti con tanto di grembiule. «Mi sorprende vederti fare una cosa così poco virile» disse il vicino. «Poco virile?» fece lui in assoluta calma. «So di essere un uomo, quindi tutto quello che faccio è virile.»

 

364. Ma una donna non dovrebbe fare l'amore tutte le volte che il marito lo vuole? Noi uomini andiamo a lavorare tutti i giorni, che lo vogliamo o no.

Per tradizione molti uomini si aspettano che la moglie non sia interessata al sesso, ma sia comunque doverosamente disponibile. È su questo piano, cioè sull'obbligo, che lei vuole basare la sua relazione sessuale? Allora sarà una relazione destinata a suscitare risentimento in entrambi, che lo si manifesti o no, e a fare di sua moglie più un avversario che un alleato.

Quando uno dei due coniugi desidera il sesso molto meno dell' altro, spesso l'essenza del problema non è di natura sessuale ma legata ad altri fattori quali per esempio i rapporti di potere fra i coniugi, la rabbia, il denaro o la divisione dei compiti. Quindi le consiglio vivamente di parlare in tutta onestà con sua moglie del vostro interesse sessuale, magari con l'aiuto di un sessuologo, e di essere veramente disposto ad ascoltare, non a giudicare.

La vita adulta impone già una lunga serie di cose spiacevoli, non mi pare il caso di far rientrare fra queste anche il sesso. Se una donna non desidera il sesso desidera forse condividere qualche altra cosa, qualche gesto affettuoso, una tazza di caffè o una partita a "Paroliamo". Lei deve chiarire innanzi tutto a se stesso come intende il rapporto coniugale.

A proposito, l'uomo è tenuto ad avere un rapporto ogni volta che la moglie lo desidera?

 

365. Non ho capito bene se alle donne a letto piace essere dominate o se vogliono la parità sessuale.

Quelle che lei chiama indifferentemente "le donne" sono persone molto diverse fra loro, con interessi e bisogni del tutto personali. Dovrà allora capire che cosa piace alla sua donna in particolare.

A qualche donna, e a qualche uomo, piace talvolta essere dominata, ma non significa che voglia esserlo di continuo. E poi quelli di "dominato" e "dominatore" sono ruoli che vanno interpretati di comune accordo. La questione della parità non ha alcun nesso con l'esistenza di questi ruoli, ma piuttosto si riferisce alla soddisfazione e al rispetto cui ogni persona ha diritto indipendentemente dal ruolo sessuale che ha scelto.

C'è un'enorme differenza tra desiderare di godere sentendosi dominati a letto e sentirei dire che non si ha diritto ad alcuna soddi. sfazione perché ci piace essere dominati. La parità dei diritti va garantita indipendentemente dalle preferenze personali e la soddisfazione sessuale la esige.

 

366. È vero che la donna pratica il sesso per amore e che l'uomo dà amore per poter fare del sesso?

Forse le cose stavano così una volta, ma oggi l'uomo ammette più apertamente il proprio interesse per l'amore e la donna quello per il sesso.

In passato, per la donna l'amore significava anche la sicurezza finanziaria e pertanto poteva commerciarlo in cambio del sostegno economico. Ma oggi le donne sono economicamente autonome e non hanno più bisogno di barattare il sesso per il denaro.

Tuttavia nel vecchio cliché c'è forse ancora qualcosa di vero.

Alla donna si insegna a negarsi sessualmente come parte della strategia per scegliere un marito. E all'uomo si insegna che innamorarsi è l'inizio della fine della libertà e della spensieratezza giovanile.

È comunque vero è che oggi quasi tutti desiderano sia l'amore sia il sesso, ma che purtroppo qualcuno finisce per accontentarsi o di uno o dell'altro.

 

 

 

 

Monogamia e relazioni extraconiugali

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367. Che cos'è la monogamia? .

«Quando due persone sono sotto l'influsso delle più violente, malsane, illusorie ed effimere delle passioni, sono tenute a giurare che rimarranno in quella eccitata, anomala e struggente condizione sino a che morte non le separi,» Questa è la monogamia nelle parole di George Bernard Shaw.

  In senso letterale, monogamia significa essere sposati a una persona per tutta la vita, ma generalmente al termine si attribuisce il senso di consensuale esclusività sessuale in una relazione.

 

368. È possibile la monogamia?

È certo più difficile di quanto sia mai stata in passato (ed è già dire molto).

Quando la durata della vita media era di trentacinque anni, la monogamia per l'intera vita era un impegno assai più semplice di quanto non lo sia adesso che si vive in media sino a ottant' anni. Oggi, poi, il matrimonio gode di un sostegno sociale molto limitato. Per fare solo un esempio, soltanto il 25 per cento delle scene erotiche mostrate più o meno esplicitamente alla televisione avvengono tra coppie sposate.

Un altro fattore che tende a minacciare la monogamia è l'esistenza ormai comune di luoghi di lavoro in cui uomini e donne operano fianco a fianco, e soprattutto perché è in genere sul lavoro che si dà il meglio di sé. Dopo avere trascorso la maggior parte della giornata a lavorare, accudire ai figli e alla casa, pochi hanno ancora qualche energia o un po' di tempo disponìbile per poter migliorare il rapporto matrimonìale.

«Anche presso l'uomo civilizzato si ritrovano deboli tracce di istinto monogamo» ha tuttavia osservato Bertrand Russell. Come dimostrano numerose coppie americane, la monogamia è possibile. Certo, occorre qualcosa di particolare che purtroppo non si sa cosa sia. Forse aveva ragione Robert Mitchum quando attribuiva i quarantadue anni del suo matrimonìo alla sua mancanza di immaginazione.

 

369. Cosa significa esattamente "essere fedeli"?

Quello della fedeltà è un concetto che varia da una coppia all'altra. Per qualcuno signìfica esclusività solo nei rapporti sessuali, per altri in ogni tipo di attività sessuale, per altri ancora lo è sia in senso affettivo sia fisico. Per qualcuno che fa coincidere il pensiero con l'azione essere fedeli signìfica addirittura non avere neanche fantasie sessuali con altri partner.

Nessuno di questi concetti può essere giusto o sbagliato, l'idea di fedeltà è solo un modo per definire un mutuo accordo. È solo quando non si concorda sulla definizione, o si fatica a metterla in pratica, che la definìzione diventa importante.

Quando i rapporti fra i sessi erano principalmente incentrati sulla proprietà e sulla cura dei figli, la fedeltà era intesa principalmente come fedeltà sessuale. Ora che, invece, dai rapporti fra i sessi vogliamo anche intimità, molti ritengono che la fedeltà abbia anche un'importante componente emozionale.

Vi sono poi coloro per i quali essere fedeli signìfica dispiacersi quando si è infedeli. Scriveva Joyce Cary: «Sara poteva commettere un adulterio da una parte, piangere sui suoi peccati dall'altra, e godere di entrambe le cose nello stesso tempo».

 

370. Perché per qualcuno la monogamia è così importante?

Per qualcuno è molto importante perché la monogamia tutela dal timore di essere abbandonati, compensa la scarsità di autostima o gratifica in quanto consente di sentirsi "confermati" dal partner.

Nella nostra società, tuttavia, la gelosia e il bisogno di monogamia vanno oltre la psicologia individuale e sono profondamente radicati sia nel nostro modo di vivere e intendere i rapporti umani sia nel nostro modo di concepire la proprietà privata. In America si dice che la gelosia fra amanti sia normale e sembrerebbe proprio così.

Ma popolazioni a noi lontane nello spazio e nel tempo non sarebbero d'accordo. Se da una parte il desiderio di essere amati e sentirsi legati ad altri è un profondo bisogno umano, il desiderio di possedere un'altra persona e di avere con essa un rapporto di esclusività è un bisogno appreso, non innato.

Ecco perché, come ha scritto Mignon McLaughlin, «nessuno ha mai amato un altro nel modo in cui tutti vorrebbero essere amati».

 

371. Perché la monogamia è molto più difficile per l'uomo che per la donna?

Per essere più precisi, è più difficile per certi uomini che per certe donne. Ma anche in questi terminì, come spiegare questo fatto?

Secondo l'approccio evoluzionistico, l'uomo cerca di diffondere quanto più possibile il proprio seme per massimizzare la sua immortalità, mentre la donna cerca di contenersi perché deve poi prendersi cura dei frutti del sesso.

La psicologia sostiene invece che per diventare uomo, il ragazzo deve disapprendere il suo legame primario (quello con la madre), mentre per diventare donna la ragazza deve rinforzarlo, il che rende l'uomo vagabondo e indipendente e invece la donna stabile e dipendente. Personalmente, preferisco gli spunti che provengono dal campo psicologico. Cosa si insegna a desiderare all'uomo, per la sua intera vita? Fare la corte a quante più donne possibile, riuscire nell' intento e poi eluderle. Qual è invece la classica fantasia femminìle fin dalla pubertà? Trovare e catturare il Principe Azzurro e mettere su famiglia.

In questo scenario, la monogamia appare sia come la realizzazione dell'obiettivo che la donna persegue per l'intera vita sia come la sconfitta della fantasia di potere dell'uomo. E sempre in questa ottica, l'uomo parla del matrimonio come di una resa. È il classico crollo di un mito. La donna apprende a prepararsi alla monogamia, l'uomo apprende ad averne timore e a risentirsene.

 

372. Dovremmo sposarci l'anno prossimo. Come convinco la mia dolce metà che adesso dobbiamo esserci fedeli?

Mi pare già un disastro in partenza. Se non riuscite ad accordarvi su come vivere adesso la vostra vita, come potrete farlo dopo il matrimonio?

Nessuno di voi due, questo è ovvio, ha torto o ha ragione. Si tratta solo di un conflitto di opinioni, ma assolutamente fondamentale per la vostra vita in comune. E il modo in cui lo risolverete costituirà un precedente per altri conflitti a venire. Fino a che non avrete chiarito a fondo questa questione vi consiglio vivamente di sospendere l'idea del matrimonio.

Quello che lei può fare è di parlare chiaramente al suo partner di questo problema spiegandone con precisione i motivi, ma parli dei suoi personali sentimenti e non delle intenzioni di lui. Dovrà inoltre cercare di comprendere a fondo le ragioni del partner e insieme dovrete cercare di capire in che modo vivete questo conflitto e in che modo intendete risolverlo.

Come convincere qualcuno a essere fedele? È impossibile. L'ultimatum può sempre funzionare, ma si corre poi il rischio di pentirsene, sia che funzioni oppure no.

 

373. Ho detto al mio ragazzo che se è ancora interessato ad altre donne allora non mi ama davvero. Non ho ragione?

Dalle fiabe e dalle telenovelas apprendiamo che il vero amore conduce inevitabilmente alla monogamia. Ma la vita sembra suggerirci tutt' altra cosa.

L'interesse esclusivo è forse quello che lei personalmente intende per "vero" amore, ma si tratta di una convinzione personale, non di un dato di fatto. L'importante è verificare che lei possa condividere questa e altre convinzioni con il suo ragazzo. Se non sarà possibile, temo che andrà incontro a problemi sicuri.

L'''interesse'' è un concetto molto ampio, che spazia dalla fantasia, alla ricerca di avventure, al flirt, al fare l'amore. Soprattutto nella nostra cultura, in cui di sesso si parla e si mercanteggia molto, imporre a qualcuno di non avere alcun interesse sessuale per altre persone mi sembra irrealistico e autodistruttivo. Mi pare più realistico, anche se per molti è difficile da mantenere, limitare la richiesta di esclusività al comportamento sessuale. Lo scrittore Hugh Prather diceva di essere molto più interessato al modo in cui viene trattato che non al fatto di essere "veramente" amato; Se lei e il suo ragazzo trovate l'accordo sul modo in cui intendete trattarvi reciprocamente, chiamatelo "amore", o siete fuori dal gioco. Le consiglio vivamente di chiarirsi questo complesso argomento prima del matrimonio.

 

374. Che cosa spinge ad avere relazioni extraconiugali?

Una serie di motivi: il puro desiderio sessuale, il desiderio di comprensione e compagnia, quello' di sentirsi importanti, di sfogare la propria rabbia, di acquisire più potere nella vita e nel rapporto di coppia.

Spesso si inizia una relazione per un motivo e la si continua per un altro, tanto che molti non sanno neanche perché portano avanti una certa relazione.

Dire che lo si faccia perché non si è davvero innamorati del coniuge o perché non si ha sufficiente autocontrollo è troppo semplicistico. Le cose sono davvero molto più complesse. Le relazioni extraconiugali rispondono a bisogni che l'individuo in genere non riconosce o non prende seriamente.

 

375. Giornali e televisione ci propongono di continuo storie di tradimenti e relazioni ''illecite'', ma poi nella realtà non sono poi così comuni. Sono molto frequenti le relazioni extraconiugali?

 Non saranno comuni, ma poco ci manca. È impossibile avere cifre esatte, perché molti, nei sondaggi, si rifiutano di rispondere oppure mentono.

Alcuni sondaggi hanno comunque rivelato che negli Stati Uniti oltre il 50 per cento delle coppie sposate ha prima o poi avuto almeno una relazione extraconiugale.

Il fatto che se ne parli diffusamente indica un vasto interesse rispetto all'argomento e fa pensare che molti ne abbiano avuto o intendano averne esperienza. Ma non è affatto un fenomeno moderno. Diciannove secoli or sono, in ritorno da un viaggio, i Romani erano soliti mandare un messaggero ad annunciare il loro rientro alla moglie per non doverla trovare a letto con un altro.

 

376. Cosa posso fare se sospetto che la mia ragazza abbia una relazione~on un altro? Tutti mi danno ronsigli diversi.

Ma perché ne parla con tutti? Mi sembra già di individuare una grave mancanza di dialogo con la sua ragazza.

Sono del parere che ne debba assolutamente parlare con lei. Ma non lo faccia con atteggiamento lamentoso e accusatorio, sollevi dignitosamente il problema come un problema che vi coinvolge entrambi e di cui dovete discutere come coppia. Non cerchi di scoprire segreti della sua ragazza o tanto meno di portarla a tradirsi. Presenti i fatti come lei li vede: non come prove irrefutabili ma come dati che vanno spiegati.

E poi spieghi chiaramente in quale modo lei vuole vivere la vita in comune e chieda alla sua ragazza se è d'accordo. Non basta che le risponda che si può "provare". Si tratta di un serio impegno e tale deve essere.

Se le spiegazioni della sua ragazza sono plausibìli e se vi trovate d'accordo nel porre condizioni, allora abbandoni ogni sospetto. Diversamente, potrà esservi.utile il consiglio di uno specialista. Ma in ogni caso, non ne faccia un dramma.

 

377. Ho da poco troncato una relazione che vorrei non avere mai iniziato. Pensa che dovrei dirlo a mio marito?

Vediamo per prima cosa: perché dirlo? Se vuole farlo per liberarsi dal senso di colpa, per punire suo marito o per spingerlo a lasciarla sono pessimi motivi.

Ma d'altra parte ci sono anche buoni motivi: per guarire le ferite che suo marito hasubìto a causa del suo comportamento, per capire insieme cosa ha imparato da questa relazione, per accrescere l'intimità o per parlare di eventuali sopraggiunte implicazioni sulla sicurezza del sesso.

Deve capire prima per quale motivo vuole dirlo a suo marito. Come pensa che potrebbe reagire lui? Quali conseguenze avrebbe sul vostro rapporto? Sarà poi contenta di averlo detto? E suo marito?

 

378. Ho avuto una breve relazione che è terminata da poco. Pensa che abbia rovinato il mio matrimonio?

È raro che un matrimonio sia rovinato o troncato per via di una relazione, soprattutto se breve. A provocare danni sono piuttosto i motivi che spingono ad avere delle relazioni extraconiugali. Lè consiglio di affrontare questi motivi, e al più presto, da solo e cOn sua moglie.

Le relazioni extraconiugali lasciano sempre tre questioni in sospeso. Per prima cosa, sua moglie se ne accorgerà? Se pensa di sì, è meglio che gliene parli prima lei. Secondo; sarà in grado di superare tranquillamente l'eventuale senso di colpa? E terzo, riuscirà a superare la perdita di una persona o di una relazione importante senza ricercare il sostegno di sua moglie?

Occuparsi di questi tre aspetti insieme con i problemi coniugali la aiuterà certamente a minimizzare le conseguenze che questa relazione potrebbe avere sul suo matrimonio.

 

379. Lo scorso anno mia moglie mi ha confessato di avere avuto da poco una relazione con un altro uomo. Credo davvero che sia finita, ma ci penso ancora, e ciò inibisce gravemente il mio interesse per il sesso. Cosa mi consiglia di fare?

Mi sembra quasi di capire che lei non abbia ancora perdonato sua moglie. Dopo tutto, la sofferenza è una forma di nostalgia. Se lei sente di avere una qualche responsabilità nell'avere causato questa relazione, sicuramente non ha perdonato neanche se stesso.

Cosa vuole fare? Sua moglie può promettere che non lo farà mai più, ma non vi sono garanzie certe; un rapporto richiede fiducia. Se lei si sente ancora offeso, spieghi a sua moglie di cosa sente il bisogno. E se sua moglie avrà davvero dimenticato quella relazione, sarà disponibile a venirle incontro. Ma non assuma un atteggiamento aggressivo, perché rischierà solo di rinnovare il conflitto. Stabilisca piuttosto un rapporto di collaborazione per cercare di capire in che modo potete mettere fine alle sue sofferenze.

Se continuerà invece a tormentare sé e sua moglie, le sarà indispensabile rivolgersi a un esperto.

 

380. Mi sento molto attratta da un uomo che lavora nel mio ufficio e di recente ho scoperto che anche lui prova attrazione per me. Come posso evitare di avere una relazione extraconiugale?

Principalmente decidendo di non averla. È come mettersi a dieta: la cosa fondamentale è non transigere, cioè non concedersi qualcosa solo perché la si desidera. Con questa persona dovrà semplicemente stabilire che il desiderio non dovrà: rientrare nei fattori determinanti per le vostre decisioni.

  E proprio come quando si è a dieta, ci si tiene alla larga dalle pasticcerie, così dovrà tenere sotto attento controllo i suoi punti deboli. Eviti di lavorare da sola con lui la sera, non indossi i suoi abiti più sexy sul lavoro, non gli comperi il regalino più adatto. Insomma.mi sembra chiaro.

  Ma allo stesso tempo, rimpianga di avere perduto una possibilità ed esprima la rabbia e il' rimpianto che ptova, ovviamente non in presenza di questa persona, affronti seriamente l'ingiustizia della vita. Quando riuscirà a capire ciò che le manca nel matrimonio, faccia il possibile: per ottenerlo.

 

381. Come posso impedire a mio marito di avere una relazione?

 Non può proprio. È una decisione che può prendere solo suo marito. Quello che lei può fare è verificare che entrambi intendiate il vostro matrimonio nello stesso modo. Come? Basta chiederlo apertaruente, e se desidera potrà ricordare a suo marito quanto per lei sia importante il vostro rapporto e spiegargli che un tradimento sarebbe per lei una profonda ferita.

  Fortunatamente non è compito suo evitare che suo marito abbia una relazione. Se lei ha buoni motivi per sospettare che ci sia un' altra, ne parli con lui, altrimenti viva con passione il suo matrimonio: è il solo modo che esiste per evitare le relazioni extraconiugali.

 

382. Mi aiuti a chiarire questo malinteso: ho un'amica che vedo di tanto in tanto, ma se non abbiamo mai fatto veramente l'amore può essere considerata una relazione extraconiugale? Come si può stabilire un confine?

La risposta può venire solo dall'interno della coppia, non dall'esterno. Vede, il rapporto sessuale completo non è una definizione della relazione, quanto piuttosto il simbolo di particolari sentimenti. È allora dalla qualità di questi sentimenti e dal fatto che essi rientrino o meno in ciò che considerate la sfera privata del vostro matrimonio che si dovrà stabilire di cosa si tratta. In molti matrimoni, si considerano come terreno esclusivamente appartenente alla coppia l'intimità sessuale, la vicinanza emotiva, il piacere intenso, l'impegno e il condividere situazioni particolari. Per queste coppie, dunque, lasciar entrare un' altra persona in questa sfera equivale ad avere una relazione extraconiugale.

Ma vi sono altri modi per capire se il rapporto con questa donna contravviene al vostro accordo di coppia, per esempio considerando se lei desidera o meno presentarla a sua moglie o se si sentirebbe a suo agio baciando sua moglie di fronte a questa donna.

In linea teorica, tutto può essere una forma di infedeltà, anche tenersi per mano, e gli adulti sanno bene che vi sono molti modi di fare l'amore, e che il rapporto completo è solo uno dei tanti.

 

383. Credo che mio marito abbia una relazione, con un uomo! Che significato devo dare a questa cosa? Come posso affrontarla?

Prima di tutto chieda a suo marito come stanno le cose, perché potrebbe trattarsi di un semplice malinteso.

Quanto al significato, la sola persona che glielo possa chiarire è proprio suo marito. Quindi lo interroghi e lo ascolti con attenzione, ma cerchi di fare in modo che la rabbia, la tristezza o altre sue sensazioni, peraltro legittime, non interferiscano con il tentativo di comprendere lui.

Può darsi che suo marito sia omosessuale o bisessuale (o semplicemente che voglia provare qualcosa di nuovo). Può darsi che a questo punto non sappia bene come definirsi. Ma sarà solo dopo numerose e lunghe conversazioni che lei potrà prendere decisioni circa il suo matrimonio. Allora pretenderà magari che lui scelga tra lei e il compagno, oppure accetterà che abbia un compagno maschio a condizione che non abbia altre donne. O saranno possibili soluzioni ancora diverse.

  È comunque una situazione molto più frequente di quanto si pensi. Le posso consigliare un buon libro sull'argomento, When Husbands Come Out of the Closet, di Jean Gochro.

 

384. Abbiamo deciso di non avere relazioni al di fuori del matrimonio, ma come possiamo evitare che la vita sessuale diventi monotona?

Mantenere fresca una relazione sessuale esclusiva è un processo che dura per l'intera vita. Va vissuta come unopportunità, non come un problema, è un progetto di coppia non del singolo.

Molte coppie trovano utile condividere le proprie fantasie, leggere insieme racconti erotici, darsi appuntamenti per gli incontri sessuali incoraggiando le rispettive aspettative. Altre trovano eccitante recarsi separatamente allo stesso night-club per incentrarcisi come innamorati e poi andare via insieme.

Infine, il fattore più importante è l' atteggiamento, la capacita di considerare il sesso come un orizzonte sconfinato in cui due persone possano inventare, fare e godere di ogni cosa che nescano a concepire e a sentire.

 

385. Di recente ho sentito dire che è consigliabile prendere misure precauzionali anche nei rapporti aII'mtemo della coppia monogama. Perché?

Chi è sposato tende in genere a supporre che il proprio partner sia monogamo, ma le inchieste e i sessuologi rivelano che non sempre è cosi. Se sua moglie, per esempio, ha rapporti non sicuro con un'altra persona, allora è bene che prendiate delle misure, anche voi.

Alcuni ricercatori sostengono che le coppie sposate sono il gruppo sociale a più elevato rischio di contrarre l'Aids in quanto tendono a non prendere alcuna misura precauzionale all'interno della coppia. È una questione piuttosto difficile da sollevare, perché implica chiarezza e sincerità sul comportamento sessuale al difuori di una relazione che dovrebbe essere monogama.

 

 

 

 

La spiritualità

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386. Cosa si intende per aspetto "spirituale" della sessualità?

 È tendenza molto diffusa quella di vivere il sesso a livello materiale, cioè come esperienza appartenente allo stesso mondo nel quale si va in macchina, si mangia, si guarda la televisione, insomma le solite azioni quotidiane. Ma il sesso lo si può vivere anche a livello spirituale, cioè trascendendo in qualche modo i normali vincoli terreni.

  Vissuto in questo modo, il sesso va ben oltre il semplice concetto di piacere e dischiude straordinarie esperienze emotive.

 

387. Perché sono così importanti gtìaspettì spirituali della sessuaUtà?

La sessualità possiede un miracoloso potenziale che gran parte di noi non arriva mai a raggiungere. Il mistico indiano Shree Rajneesh diceva: «Il novantanove per cento delle persone conosce il sesso solo come sfogo; non ne conosce la qualità orgasmica. Costoro non provano veri orgasmi, ma solo sfoghi genitali. Il vero orgasmo è una condizione nella quale il corpo non viene più avvertito come materiale; vibra come l'energia, come l'elettricità».

Molti sono gli aspetti racchiusi nel vivere questa condizione di vibrazione:

- è una meravigliosa opportunità per esplorare il proprio essere;

- dona al rapporto una ricchezza straordinaria;

- consente di avvertire la perfezione del proprio corpo;

- è profondamente benefico, soprattutto per coloro che hanno una cattiva immagine di sé a causa di un educazione basata sul senso di vergogna.

Il sesso può dunque concedere momenti di benessere profondo e nutrire lo spirito. La sessualità spirituale è un modo per rendere più profondo il piacere e nel contempo accettare il nutrimento che esso può dare.

Come disse Azul, maestro della dottrtna tantrica, .«la separazione operata nel mondo occidentale fra spirito e materia: trascendenza e secolarità, maschio e femmina, corpo e mente viene a ricongiungersi nel sesso vissuto spiritualmente».

 

388. Che tipo di esperienza si vive con il sesso spirituale?

Innanzi tutto esso offre la possibilità di allentare lo stato di attenzione dell'"io". L'"io" lascia ben presto il posto all'"ora". Si attenua e diviene meno importante il confine fra l'"io" e l'"altro". Si percepisce se stessi come energia, un'energia che qualcuno chiama "amore".

In secondo luogo, è un' opportunità di trascendere completamente la dimensione temporale. Non che il tempo cessi di trascorrere, questo è ovvio, ma è come se in quel momento per noi si fermasse, come se continuasse a trascorrere e noi ne fossimo al di fuori. E ciò non viene avvertito come perdita, perche ogni momento conserva la propria collocazione, quella dell''ora''.

In terzo luogo, è un modo per sentirsi in comunione profonda con la natura. Invece di osservare l'universo, ce ne. sentiamo parte. L'esperienza del sé viene in tal modo a espandersi, tanto che ci si sente parte della più grande entità che esista, la vita.

Ma noi, uomini moderni, non possedIamo un vocabolario soddisfacente per parlare della sessualità spirituale, perché non impariamo a pensare al sesso sotto questo aspetto e in genere non parliamo di "energia" ma di "cose reali". Coloro che parlano di energia vengono in genere definiti poeti, sacerdoti o pazzi.

 

389. Come si fa a vivere la sessualità spiritualmente?

Provo a offrirle qualche suggerimento.

Disinneschi quel sistema di istruzioni mentali su come ci si dovrebbe comportare sessualmente. Lasci che il suo corpo agisca come meglio crede, senza chiedersi se sia giusto o se sia un atteggiamento sessuale. Se preferisce abbandonarsi ai baci piuttosto che perseguire il rapporto completo, lo faccia; e se d'improvviso il braccio del suo compagno le sembra buono da leccare, lo lecchi.

Si lasci assorbire dall' eccitazione senza timore, lasci che aumenti senza opporre alcuna difesa. Non sia distaccata, non sia "composta", neanche per "fare" meglio. Continui a respirare. E lasci che il partner si avvicini emozionalmente a lei quanto più possibile. Confidi nella sua energia sessuale, in quella del partner e nel momento che state vivendo.

Consideri la sua sessualità come una cosa splendida, perfetta, la lasci fluire dal suo corpo senza opporvi ostacoli e nello stesso modo consideri il suo partner e la sua sessualità.

 

390. Ma come è possibile che il sesso abbia una dimensione spirituale quando implica solo piacere e autogratificazione?

«Il sesso deve essere spensierato e devoto» diceva Shree Rajneesh per suggerire l'idea della comunione spirituale. Il piacere non è per definizione contrapposto alla spiritualità, anzi, accettare consapevolmente il piacere può essere una forma molto efficace di meditazione.

Perseguendo il piacere con avidità, paura o rabbia si raggiunge un esito davvero non spirituale, ma doloroso per sé e per gli altri. E purtroppo, nella cultura occidentale, il piacere è sempre compromesso da questo aspetto. In una società come la nostra, profondamente sospettosa del piacere, impariamo a perseguirlo carichi di sensi di colpa e a goderne solo parzialmente e in modo egoistico.

Ma il sesso vissuto in modo «spensierato e devoto», come una celebrazione piuttosto che come una liberazione fisica o come un convalida emotiva, può essere invece davvero spirituale. In queste circostanze, più è piacevole, più diviene spirituale.

 

391. Com'è possibile che il sesso possa essere spirituale quando coinvolge il corpo, che è così imperfetto?

Lei ha proprio indicato uno degli straordinari doni della sessualità, quello di consentirci di vivere la perfezione del nostro corpo.

La moderna crisi psicologico-spirituale deriva in parte dal fatto che siamo alienati dalla natura e dal nostro corpo. Vediamo il nostro corpo come un problema e non come un miracolo divino da celebrare. Qualunque religione consideri il corpo come impuro, è più interessata ad avere il controllo sugli individui che non a onorare la sacralità. Nessun dio può essere glonficato attraverso l'umiliazione delle sue creature.

 

392. La sessualità spirituale equivale ad amare una persona?

Il fatto di amare qualcuno non significa necessariamente vivere spiritualmente il sesso. I miti romantici della nostra cultura ci illudono purtroppo che a un amore profondo corrisponde automaticamente un sesso vissuto profondamente, ma non sempre è vero.

La sessualità spirituale è una particolare forma di legame che ci fa provare amore l'uno per l'altro senza che necessariamente si debba essere profondamente uniti in altri modi. Secondo i miti romantici della nostra cultura, questa estasi sessuale corrisponderebbe al tipo di amore che può sostenere un lungo matrimonio, ma spesso non è cosi.

La sessualità spirituale implica fiducia, confidenza con il proprio corpo, un linguaggio d'intesa, un atteggiamento gioioso, elementi che per molti si esprimono al meglio in un rapporto d'amore particolare, per altri invece in situazioni più casuali.

I mistici dicono che il sesso è bello. Non v'è alcun motivo di nasconderlo dietro la parola "amore".

 

393. Ma se il sesso è spirituale, perché la mia religione mi dice di diffidarne?

Per ragioni storiche.

L'atteggiamento negativo nei confronti del sesso non era fondamentale nell'antico giudaismo o nel primo cristianesimo. Ma per scopi politici, la Chiesa adottò la predominante malvolenza della tradizione greco-romana nei confronti del sesso, ricorrendo, a tale scopo, a una massiccia reinterpretazione dei testi sacri.

Il teologo Raymond J. Lawrence Jr, sostiene: «La Bibbia, tradotta correttamente, non contiene alcun significativo insegnamento contrario al sesso. Le cattive interpretazioni moderne rispecchiano il desiderio distruttivo di eliminare la sessualità dall' esperienza umana, desiderio che non è morale né spirituale».

 

394. Se il sesso è spirituale, perché mai la religione è cosi esplicita sul sesso lecito e su quello illecito?

Non tutte le religioni lo sono: Al tempo delle prime persecuzioni contro i cristiani, il dogma sessuale divenne un'arma molto importante. Si accesero dispute circa la superiorità di un tipo di sessualità rispetto alle altre, ove ogni fazione si ispirava a una diversa scuola di filosofia greca. Forti sostenitori ebbe perfino il celibato, anche "all'interno" del matrimonio. A vincere fu la fazione che sosteneva che il sesso era praticabile solo in funzione della procreazione.

Con ciò, il comportamento sessuale basato sul piacere venne condannato come peccaminoso, secondo una posizione che viene ancora oggi difesa dalla gerarchia ecclesiastica. Ma tale posizione fu una posizione politica, non teologica.

Chi si limita a considerare sciocchi particolari come orifizi e posizioni dimostra di non comprendere affatto il sesso e di diffidare dell' essere umano e della sua energia sessuale. La sola cosa che possa rendere "sporco" il sesso è quella che renderebbe "sporca" qualunque altra cosa: praticarlo con spirito prevaricatorio o distruttivo.

 

395. Cos'è questa nuova idea del sesso spirituale? Abbiamo già valide direttive sulla moralità sessuale.

«La moralità» diceva l'umorista H.L. Mencken «è la teoria secondo cui ogni azione umana sarebbe giusta o sbagliata e secondo cui il 99 per cento delle azioni umane sono sbagliate,»

La moralità implica giudizi circa la bontà del comportamento e pertanto si configura come un sistema di idee che hanno come oggetto la decisionalità. La spiritualità, al contrario, implica esperienze di celebrazione e comunione.

Sono due cose completamente diverse. Qualcuno, tuttavia, confondendo alquanto i due concetti, concepisce la moralità come il contrario del piacere sessuale e della creatività. Le religioni istituzionalizzate offrono una visione secondo la quale l'interessamento al sesso e al comportamento sessuale sarebbe inversamente proporzionale allo stato di "purezza" e di "illuminazione divina" dell'individuo. Nota il teologo Raymond J. Lawrence: «Il desiderio di innocenza sessuale è tuttora una forza assai vigorosa nella vita religiosa moderna. Avvelena lo sviluppo sessuale del bambino e dell'adulto e fa corrispondere la sessualità umana con il contrario della bontà umana, con esiti distruttivi per entrambe». E, potremmo aggiungere, è un insulto a Dio.

 

396. I ragazzi di oggi sembrano non provare alcun senso di colpa nei confronti del sesso. Ma come possiamo essere certi che sappiano coglierne l'aspetto spirituale?

Forse è meglio dire prima come stanno le cose: i giovani hanno grossi sensi di colpa in materia sessuale. E spesso sono troppi per poter parlare tranquillamente del profilattico o per usare un diaframma.

Ma con questo usciamo un poco dal tema, perché comprendere gli aspetti spirituali della sessualità non implica alcun senso di colpa. Quando l'individuo ha fiducia in se stesso e nella propria sessualità, può cogliere positivamente la bellezza della sessualità, la potenza, l'energia e la capacità di farci entrare in comunione con l'ordine cosmico delle cose.

 

397. Se il sesso è così spirituale, perché rovina tante vite?

A rovinare tante vite non è il sesso ma sono le decisioni sessuali sbagliate.

Anche le cose più pure, l'arte, la carità, l'essere genitori, possono essere usate in modo distruttivo. A volte, per.esempio, si decide di avere figli senza considerarne tutti gli aspetti e le responsabilità e con risultati dolorosi per tutti.

Lo stesso vale per il sesso. A seconda di come lo si considera, lo si sceglie e lo si usa, può esprimere bellezza o bruttezza. Occorre quindi insegnare ai giovani a compiere consapevolmente le proprie scelte sessuali indicandone le conseguenze, piuttosto che consigliare loro di "dire semplicemente no". Per questa ragione l'informazione sulla sessualità e sulla contraccezione deve essere disponibile a tutti, proprio per consentire a tutti di compiere scelte sessuali consapevoli e prive di conseguenze dolorose.

 

398. Mi sembra che considerare il sesso come qualcosa di spirituale sia proprio parte del problema. Perehé oggi la gente venera il sesso?

È vero, qualcuno venera il sesso così come altri venerano il denaro, il successo, i figli o altro ancora. Ma se il fatto di venerarli è un'idea. malsana, non significa che malsani siano di per sé gli oggetti della venerazione.

Voler cogliere l'aspetto spirituale del sesso è diverso dal venerare il sesso. Significa concentrarsi su quei lati della sessualità che ci consentono di uscire dai nostri personali vincoli per unirei al fluire della vita cosmica.

L'atteggiamento negativo della nostra cultura nei confronti del sesso induce qualcuno a sviluppare verso il sesso sentimenti di estremo sospetto, tanto da scambiare per venerazione un atteggiamento che vuole solo essere gioioso. Diceva Marlene Dietrich che «in altre parti del mondo il sesso è un fatto, in America è un' ossessione».

 

399. l rapporti occasionali possono essere spirituali? E come?

L'esperienza spirituale ci fa sentire uniti a un mondo diverso, più vasto, forse divino. Forse ciò è solo parte della natura dell'energia s~ssuale ed è disponibile a chi sia aperto verso questo tipo di espenenza.

Non a tutti occorrono le stesse cose per poter avere un atteggiamento aperto. Qualcuno ha bisogno di una relazione amorosa seria altri no. Vi sono persone che usano deliberatamente il sesso come veicolo per le esperienze spirituali e passano il tempo a ricercare persone con cui condividerle. Potremmo definirli dei "promiscui", oppure superare le semplici etichette e cercare di capire cosa si cela dietro questo comportamento. Può essere spirituale come può anche non esserlo.

Ma sia chiaro che "occasionale" è solo un aggettivo e non per tutti indica qualcosa di negativo. Molti, al contrario, lo apprezzano profondamente.

 

400. Vi sono culture io cui il sesso viene colto nel suo aspetto spirituale?

Certamente, molte culture, del passato e del presente, comprendono che il sesso possiede una componente spirituale.

  Gli indiani Cherokee, per esempio, praticano da secoli insegnamenti tradizlonali secondo i quali considerano sacro il corpo umano e quindi hanno un atteggiamento spirituale nei confronti della nudità. Credono che l'apprendimento sessuale sia un modo per onorare Madre Terra.

Sacerdoti e poeti dell'India hanno invece sviluppato i concetti tantrici. Al contrario della concezione occidentale, essi non considerano l'orgasmo come il culmine dell'eccitazione oltre il quale non si può procedere, bensì come la valle del rilassamento, che è infinita: una profonda e benefica meditazione che, lungi dall'esaurire le energie, le ripristina.

È interessante osservare che tutte, le culture che onorano l' aspetto spirituale della sessualità, considerano il sesso come il preludio al piacere intenso.

 

401. Cosa posso fare per migliorare l'aspetto spirituale della mia vita sessuale? Posso farlo senza fare attivamente parte di una particolare confessione religiosa?

In una prima fase dovrà mettere a fuoco i sentimenti negativi che lei prova nei confronti del sesso. Ciò le consentirà di capire qual è il suo punto di partenza e quali sono gli ostacoli da superare.

Per cogliere l'aspetto spirituale della sessualità sì possono seguire vie diverse. Vi sono esercizi di respirazione, che aumentano la capacità di provare orgasmi profondi; attività fisiche, come la rotazione pelvica e gli esercizi Kegel (si veda alla domanda 248); ci sono infine mutamenti a livello di convinzioni, come il ridimensionare l'importanza che si dà ai rapporti completi e ai genitali.

Per sviluppare nuovi atteggiamenti e comportamenti sessuali occorre tempo. Lei imparerà a cogliere sottili aspetti del corpo e dell'energia che le erano prima invisibili.

E legga qualche bel libro sull'argomento. Le consiglio The Art of Sexual Ecstasy di Margo Anand e Sexual Energy Ecstasy di David Alan Ramsdale e Ellen Jo Dorfman.

 

 

 

 

L'omosessualità

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402. Che cosa è un omosessuale? Che cosa è una lesbica? Cosa Significa gay?

Storicamente l'omosessualità ha trovato molte definizioni diverse, ma nella civiltà occidentale si tende a etichettare come "omosessuale" chi abbia esperienze più o meno intense con persone dello stesso sesso o provi per loro interesse.

Oggi sappiamo che lomosessualità interessa una vastissima parte della popolazione. E dunque assai più corrispondente alla realtà, e più preciso affermare che l'omosessuale è una persona i cui sentimenti, pensieri e comportamenti sessuali sono generalmente o esclusivamente diretti verso le persone del suo stesso sess.

"Gay" è un termine gergale per definire l'omosessuale: apparso per la prima volta in Europa sul finire del secolo diciannovesimo.

Lesbica è invece Il termine usato di preferenza per definire la donna omosessuale.

 

403. Che cosa è la "Kinsey Scale"?

Una tra le principali scoperte nel lavoro di ricerca pionieristica di Alfred Kinsey negli anni Quaranta e Cinquanta fu che presso la popolazione americana eterosessuale, considerata pertanto "normale, erano prevalenti le esperienze di tipo omosessuale. Kinsey scoprì, ad esempio, che in età compresa fra l'adolescenza e la mezza età circa la metà degli individui maschi e un quinto delle femmine hanno almeno un'esperienza palesemente erotica con persone del medesimo sesso.

Kinsey rilevò pertanto che omosessualità ed eterosessualità non sono due categorie che si escludono a vicenda, bensì sono affinità che tutte le persone indistintamente mostrano e vivono, ciascuna a modo proprio. Mise così a punto una sorta di scala (da 0 a 6) per classificarvi tutti gli aspetti della sessualità individuale - pensieri, sensazioni, fantasie e comportamento - secondo un continuum compreso fra l'omosessualità esclusiva e l'eterosessualità esclusiva.

Per fare qualche esempio, l'individuo può dunque essere defimto 2 (esclusivamente orientato verso persone dell'altro sesso), 2 (orientato principalmente verso persone dell'altro sesso ma con fantasie e comportamenti più che incidentalmente omosessuali) o 6 (esclusivamente orientato verso persone del suo stesso sesso).

Per tradizione si è sempre pensato che il mondo fosse popolato principalmente da individui di grado 0, e tutti gli altri, dal grado l al grado 6, venivano considerati omosessuali deviati. E certamente più corretto definire l'individuo di grado 0 e l "essenzialmente eterosessuale" e quello di grado 5 e 6 "essenzialmente omosessuale". Nel mezzo vi sono numerosi individui di grado 2, 3 e 4 che talora si autodefiniscono bisessuali, talora normali, talora si sentono gay, talora non si classificano affatto.

«Il mondo non è fatto di sole pecore e montoni» diceva Kinsey per commentare l'identità sessuale. «È raro che la natura si conformi a categorie discrete. Le categorie sono solo invenzioni della mente umana che cerca di forzare i fatti in caselle separate.»

 

  404. Quanti sono gli omosessuali?

La risposta dipende esclusivamente dalla definizione di omosessualità. Vogliamo intendere come omosessuali solo gli individui che manifestano per l'intero corso della vita comportamenti omosessuali esclusivi? O anche i bisessuali che a un certo punto della loro vita hanno una lunga esperienza con una persona dello stesso sesso? O ancora, uomini e donne essenzialmente eterosessuali che .... hanno qualche breve, spontanea esperienza di omosessualità?

Il concetto di omosessualità è talmente impreciso da fare apparire quasi priva di significato questa domanda. Le ricerche svolte in proposito presentano esiti divergenti; il dato comunemente accettato è che gli "omosessuali esclusivi o quasi" siano compresi fra il 6 e il 10 per cento della popolazione.

 

405. Qual è la causa dell'omosessualità?

Per molto tempo gli studiosi hanno attribuito la causa dellomosessualità a una situazione precisa: crescere con un padre di carattere debole e una madre di carattere forte. Ma dal momento che è stato osservato che la situazione rispecchiava la maggioranza delle famiglie americane, la certezza di questa spiegazione è stata messa in forse.

Oggi sembra che l'omosessualità sia sostenuta da una forte componente genetica, che cioè omosessuali per lo più si nasca, non si diventi. Questo pare anche corrispondere a quanto affermano molti omosessuali circa la propria precoce consapevolezza di essere diversi.

Vi sono casi di persone vissute per molti anni con comportamento eterosessuale e poi scopertesi omosessuali in età ormai matura. È possibile che questo mutamento rifletta una graduale acquisizione della consapevolezza che può giungere solo attraverso gli anni, oppure che si manifesti di sorpresa. Per molte donne, l' omosessualità è una scelta fatta consapevolmente per motivi politici o di altra natura, ma nell'uomo ciò avviene assai di rado.

Le preferenze sessuali, come le caratteristiche della personalità, sono estremamente complesse e ancora non hanno ricevuto una precisa descrizione. Non siamo ancora in possesso di strumenti in grado di prevedere chi sarà omosessuale e chi no.

 

406. Come si cura l'omosessualità?

I tentativi di "curare" lomosessualità erano di gran moda negli anni Cinquanta e Sessanta. Volontariamente o costretti, molti omosessuali venivano "trattati" con la psicanalisi, la terapia comportamentale, gli ormoni e l'elettroshock, ma fu solo una serie di fallimenti, perché nessuno di questi mezzi riusciva comunque a mutare lorientamento individuale di fondo.

Vi sono ancora alcuni estremisti che pretendono di curare lomosessualità con la terapia dell'avversione: mostrare agli omosessuali delle scene erotiche fra persone del medesimo sesso e nel contempo sottoporli a scosse elettriche o ad altro tipo di punizione nel caso si eccitino, mirando a indurre l'associazione fra eccitazione e dolore in modo da scoraggiare l'eccitazione fino a farla scomparire.

Questo tipo di trattamento può troncare per sempre e del tutto la sessualità del paziente, ma non arriverà mai a mutarne la sua personale identità. Non esiste terapia al mondo che possa trasformare un , omosessuale in un felice eterosessuale.

 

407. Che cosa è un bisessuale? Non è forse una persona che rifiuta di ammettere la sua vera identità?

Il bisessuale è la persona che ha esperienze sessuali con individui di entrambi i sessi. Secondo Woody Allen, ciò raddoppia automaticamente la possibilità di avere un appuntamento per il sabato sera. Vi sono bisessuali che non hanno particolari preferenze per un sesso o per l'altro, altri che hanno meno di frequente esperienze con un particolare sesso perché se ne sentono meno spiccatamente attratti.

  I bisessuali sono confusi o difficili? Nessuna delle due cose. Molti sessuologi distinguono fra due tipi di bisessuali: quelli che sono tali perché non hanno ancora una identità sessuale ben definita - e quelli che hanno una identità sessuale ben definita che li porta a sentirsi attratti da entrambi i sessi. Ma nessuna di queste due definizioni sottende il tentativo di non ammettere la propria personalità.

  La bisessualità è comunque un tipo di identità sessuale perfettamente possibile e che interessa milioni di individui. È valida quanto lo sono lomosessualità e l'eterosessualità.

 

408. I gay odiano le persone dell'altro sesso?

Alcuni si, altri no. Vi sono gay che non hanno praticamente alcun contatto con le donne, altri che con esse hanno invece splendidi rapporti di amicizia.

Quanto alle donne omosessuali, alcune vanno perfettamente d'accordo con gli uomini, altre preferiscono un tipo di vita diverso interamente incentrato sulle figure femminili, altre ancora odiano gli uomini e da essi si sentono dominate, oppresse, intimorite o spinte dalla rabbia. In molti casi, queste donne hanno subito violenze o abusi sessuali durante l'infanzia da parte di uomini dei quali hanno poi generalizzato le caratteristiche all' intero genere maschile.

Molti eterosessuali non riescono assolutamente a spiegarsi il comportamento omosessuale e tendono a ricercarne nell'odio per il sesso opposto la sola ragione logica. Ma come per l'eterosessualità, l'omosessualità esprime ciò da cui la persona si sente attratta e non ciò da cui cerca di fuggire.

 

409. Come avvengono con precisione i rapporti omosessuali?

 Esattante nello stesso modo in cui avvengono i rapporti eterosessuali: con baci, carezze, sorrisi, contatto fisico che interessi ogni parte del corpo che possa dare piacere.

I sociologi Philip Blumstein e Pepper Schwartz osservano che per una buona relazione di coppia è fondamentale la positiva e soddisfacente intesa sessuale. Nel sesso, omosessuali ed eterosessuali presentano più analogie che differenze, e tutti praticano secondo le preferenze sesso orale, manuale, anale, non genitale e la masturbazione.

Premesso questo, si osservano comunque alcune differenze fra la sessualità di omosessuali ed eterosessuali, e tra lesbiche e gay. Secondo lo studio di Blumstein e Schwartz sulla coppia americana, «i gay sono il gruppo meno monogamo» mentre «le lesbiche hanno rapporti sessuali molto meno frequenti di ogni altro tipo di coppia».

I gay sono quelli che hanno più di frequente rapporti anali mentre il bacio è più praticato dalle lesbiche, seguite dagli eterosessuali e infine dai gay.

 

410. Come fa una coppia omosessuale a stabilire a chi spetta il ruolo maschile e a chi quello femminile?

Molte coppie non lo fanno affatto, considerandolo anzi uno dei grossi vantaggi dell'omosessualità. Per molti, l'intimità e il sesso non hanno bisogno di ruoli definiti, ma semplicemente di due persone.

Vi sono comunque persone che amano assumere un ruolo preciso, ma lo fanno anche le coppie eterosessuali, probabilmente senza esserne consapevoli. E come qualcuno avrà potuto osservare non sempre è l'uomo a stare sopra.

 

411. Molti gay sono spiccatamente femminili. Perché hanno questo bisogno?

Diciamo innanzi tutto che molti gay sono invisibili perché si comportano esattamente come ogni altra persona. A darci un'immagine stereotipata degli omosessuali sono i media, che si concentrano di preferenza sui gay con sembianze e portamento effeminati o su donne androgine.

È utile operare una distinzione fra orientamento sessuale (omosessuale o eterosessuale) e ruolo sessuale (comportamento che noi interpretiamo come maschile o femminile. Sia gli eterosessuali che gli omosessuali esperimentano la manifestazione di sé in modi associabili all'altro sesso. Molti uomini che paiono effeminati, per esempio, sono eterosessuali.

  Alienati e maltrattati dalle idee dominanti circa i sessi e le loro peculiarità, forse gay e lesbiche, sono maggiormente propensi sovvertirne i simboli consacrati; da questo gli eterosessuali si sentono quasi minacciati, in quanto la confusione fra maschi e femmine sembra mettere in pericolo la prevedibilità del loro mondo.

Nessuno critica infatti l'uomo "supermacho", anche se differisce dall'individuo medio assai più dell'uomo leggermente effeminato.

 

412. Che cosa è il camp?

Con il termine gergale camp, negli Stati Uniti si indica una deliberata manipolazione dei ruoli di genere, sia per gioco che nell'ambito di una relazione. È una sorta di risposta creativa all'oppressione sessuale della società, con la quale i gay si autorappresentano per divertire o scioccare gli eterosessuali attraverso l'abbigliamento, trucco, l'arte e gli atteggiamenti.

 

413. È vero che gli omosessuali vogliono nascondere la loro vera natura?

Alcuni omosessuali tendono a nascondere la propria omosessualità alla famiglia, agli amici e in genere al mondo degli eterosessuali. Molti lo fanno per evitare le punizioni di carattere economico, sociale e fisico che generalmente vengono inflitte in America a chi è omosessuale dichiarato.

Ma chi si dichiara, lo fa per diversi motivi. Alcuni sono obbligati dalle circostanze, altri non sopportano più di fingere, altri lo fanno per principio e altri ancora per manifestare l'omosessualità nella più ampia comunità in cui vivono e renderla quindi più normas e accettata.

Dichiararsi non significa fare un pubblico annuncio, ma dopo un lungo travaglio a decidere di non nascondersi e a rifiutare che la propria vita sia governata dal giudizio altrui. L'omosessuale si dichiara talvolta presentando il proprio compagno come tale, non fingendo di provare interesse per l'altro sesso, non ridendo alle barzellette sugli omosessuali o non camuffando l'effettiva disposizione della casa agli occhi dei visitatori.

 

414. Ma se gli omosessuali sono così fieri di esserlo, perché nascondono la loro omosessualità?

Si immagini per un momento di vivere da eterosessuale in un mondo comandato dagli omosessuali. Probabilmente non le sarebbe possibile sposarsi legalmente, le sarebbe vietato adottare bambini e in caso divorziasse, la sua vita sessuale privata sarebbe considerata elemento decisivo per dimostrare la sua incapacità di poter seguire i figli.

Sentirebbe alla televisione e ovunque barzellette "sporche" sugli eterosessuali. Nonostante la sua professionalità, rischierebbe di perdere il posto di lavoro se solo qualcuno scoprisse che lei è eterosessuale. Lei ha molta cura dell'appartamento in cui vive, ma se il padrone scoprisse che lei vive con una persona dell'altro sesso le darebbe lo sfratto. Ha una compagna che ama, ma se. passeggiaste nel parco mano nella mano rischiereste di essere guardati con stupore, di sentirvi fare commenti pesanti o di essere allontanati dalla polizia.

Lei è un tipo fondamentalmente patriottico e osservante della legge, ma le sue abitudini sessuali sarebbero contrarie alla legge e lei, in quanto eterosessuale, non potrebbe fare il servizio militare né avere incarichi pubblici. Lei è profondamente religioso, ma la religione le direbbe che Dio la odia e che lei non è degno di servirlo.

Deciderebbe allora di dichiararsi, di dire a tutti che lei è uno degli odiati eterosessuali? O cercherebbe di tutelare sé, la sua compagna, la sua carriera e la sua vita, cercando di nascondere la parte fondamentale della sua personalità?

 

415. Da che cosa si capisce se un uomo è gay? Come fanno i gay a rlconoscersi fra loro?

Mi auguro che lei non si limiti ai cliché del gay fiorista e della lesbica autista di Tir. Non vi è un prototipo dellomosessuale, chiunque potrebbe esserlo, indipendentemente dalla professione o dai luoghi che frequenta.

Come fanno a riconoscersi fra di loro? Nello stesso modo in cui si riconoscono fra loro le persone che provano reciproco interesse: mediante il contatto degli occhi, il tipo di linguaggio, il modo di vestire e cose simili.

E come tutte le altre persone, a volte i gay non riescono a riconoscersi al primo sguardo. «Credi che sia gay?» è una domanda che si fanno spesso sia i gay che gli eterosessuali.

 

416. L'omosessualità è legata a patologie mentali?

Nel 1957 la dottoressa Evelyn Hooker sottopose a test psicologici gruppi di individui omosessuali ed eterosessuali non in terapia analitica. Esaminando gli esiti dei test senza sapere a chi appartenessero, gli psicologi non riuscirono a trovare alcuna differenza fra i due gruppi.

Dieci anni dopo, il dottor Mark Freedman esegui uno studio analogo mettendo a confronto donne lesbiche e donne eterosessuali, e anche in questo caso non si riscontrarono differenze fra i problemi psicologici dei due gruppi.

Gli esiti di queste ricerche rispecchiano quelli di migliaia di terapenti condotti in altre regioni del mondo e confermano che gli omosessuali' presentano configurazioni psicologiche non dissimili da quelle degli eterosessuali. In riconoscimento di tale dato di fatto, nel 1973 la American Psychiatric Association ha eliminato l'omosessualità dall'elenco ufficiale delle turbe psicologiche. Rapporti, bisogni e problemi dei gay possono dunque finalmente essere valutati e trattati come normali problemi umani.

 

417. Se l'omosessualità è normale, perché la Bibbia vi si oppone?

«Se gli omosessuali fossero normali» disse Anita Bryant nel suo virulento attacco ai diritti umani di 20 milioni di americani, «Dio avrebbe creato Adamo e Bruce.»

Duemila anni or sono, l'apostolo Paolo si mostrava fortemente preoccupato di separare i nuovi cristiani dalle vecchie pratiche del culto pagano, fra le quali vi erano anche quelle omosessuali. E se nei suoi scritti si mostrava più intento ad allontanare il passato pagano che non a condannare specifici atti, il contesto andò perduto e il suo messaggio fu preso alla lettera.

Paolo era personalmente tormentato dalla sessualità. Riteneva che la soluzione migliore fosse il celibato all'interno del matrimonio, riservando il sesso solo alle necessità procreative. E dunque le pratiche sessuali che non potevano produrre figli, cioè l' omosessualità e la masturbazione, gli parevano del tutto prive di valore e quindi legate al male.

La Bibbia va interpretata. Altrimenti come potremmo considerare l'imposizione di sposare la vedova del proprio fratello o di lapidare le adultere?

Si pone dunque il problema di come interpretarla, ma per fortuna è la Bibbia stessa a offrire a tale proposito una visione assolutamente chiara e impositiva: con amore e tolleranza. Rispetto all'omosessualità, dunque, i termini specifici che vengono impiegati per condannarla vanno soppesati attentamente rispetto a questo tema ricorrente. La Bibbia afferma con straordinaria semplicità che l'omosessuale va trattato con lo stesso rispetto con cui ognuno desidera essere trattato. Tale atteggiamento è stato ufficialmente assunto da numerose autorità cristiane ed ebraiche tanto che ora gli omosessali prendono anche gli ordini religiosi.

Quasi tutti coloro che ritengono di dover prendere alla lettera la condanna dell'omosessualità mossa all'interno della Bibbia, sono però nel contempo convinti che altre parti del testo sacro debbano essere interpretate alla luce della moderna realtà. Una sorta di lettura selettiva, insomma, assai più eloquente sul tipo di lettore che sul contenuto della Bibbia.

 

418. Perché gli omosessuali sono molto attivi sessualmente?

Un motivo è forse legato al tradizionale ruolo maschile nella società: dal momento che gli uomini sono molto più disponibili ai rapporti occasionali, in un gruppo esclusivamente maschile la possibilità di incontri sessuali casuali aumenta enormemente.

Un altro motivo trova invece origine nello sviluppo mentale dell'individuo. A causa della confusione, del tentativo di nascondersi e dei timori legati alla propria condizione, gli omosessuali tendono a non vivere il periodo di sperimentazione sessuale dell'età adolescenziale. E quando poi hanno la possibilità di esplorare la propria sessualità in età adulta, hanno a disposizione più risorse: tempo, denaro, privacy, conoscenze, e perfino istituzioni come terme e bar.

Gli omosessualì adulti possono quindi esprimere apertamente le proprie esperienze conoscitive che gli adolescenti tendono a celare e hanno esigenze che gli adulti eterosessuali probabilmente non hanno. A ciò si aggiunge che i loro potenziali partner (cioè altri omosessuali) non sono tenuti a mostrare quella reticenza che ci si aspetta in genere dalle donne, e che al contrario sono anch' essi desiderosi di esplorare la propria sessualità,

In una società meno omofobica e meno legata a ruoli sessuali fissi, omosessuali ed eterosessuali sarebbero probabilmente molto più simili.

 

419. Perché l'Aids non è riuscito a scoraggiare definitivamente gli omosessuali?

Lo ha fatto in grande misura, tanto che nella comunità degli omosessuali sono enormemente diminuiti i rapporti anali e i rapporti anonimi con più partner. Di fatto, con la diffusione epidemica dell' Aids gli omosessuali hanno mutato il proprio comportamento sessuale assai più radicalmente di ogni altro gruppo.

Ma se lei vuole sapere come mai l'Aids non ha convinto gli omosessuali a passare all'eterosessualità, il motivo è che lorientamento sessuale non è una scelta ma una caratteristica innata. E poi, questo sia chiaro, l'Aids non è una malattia tipica degli omosessuali. Omosessuali ed eterosessuali che non prendano le dovute precauzioni durante i rapporti hanno esattamente le stesse probabilità di contrarre la malattia.

 

420. Perché è così diffusa l'omofobia?

Perché qualcuno ritiene che sia del tutto naturale provare disgusto per gli omosessuali? L'emofobia è il timore o lodio verso gli omosessuali. Può manifestarsi in forme diverse, per esempio con le sciocche barzellette che si fanno gioco degli omosessuali, con la discriminazione sul lavoro, con il timore che gli omosessuali vogliano molestare i bambini e sedurre uomini eterosessuali e 'con il timore di essere visti in pubblico in compagnia di omosessuali per ciò che la gente potrebbe pensare.

È comprensibile che l'eterosessuale rifiuti, per sé personalmente, il comportamento omosessuale, ma che rifiuti la persona omosessuale è una cosa ben diversa. Il timore verso lomosessuale non ha motivo di esistere, l'odio è davvero scorretto, l'allontanamento fisico una pura cattiveria.

In America gli omosessuali sono circa 20 milioni, e fra questi probabilmente vi è qualche mio vicino di casa, un collega di lavoro, un campione sportivo o anche dei bambini che conosco. A loro spettano le medesime fortunate condizioni promesse a tutta la popolazione americana: il diritto alla privacy, la correttezza sul lavoro e nel trovare alloggio, il diritto a vivere la propria vita e a trovare degna dimora.

 

421. Perché qualcuno prova odio per gli omosessuali?

Se si considera che talune confessioni religiose proclamano che gli omosessuali sono invisi a Dio, che alcuni educatori credono che essi molestino i bambini, che alcuni uomini pensano che vogliano sedurre gli eterosessuali e che alcuni politici ritengono che gli omosessuali possano distruggere il paese, be', è già sorprendente che non tutti li odino.

Ma a ciò contribuisce anche il sistema della pubblicità. I messaggi pubblicitari spingono per la maggior parte a mettere in dubbio la propria adeguatezza sessuale, proprio per vendere prodotti facendo credere che possano alleviare l'ansia di inadeguatezza; in tale modo impongono nel subconscio una domanda imbarazzante: sono un vero uomo? sono una vera donna? In questo contesto, l'omosessualità diventa spaventevole, perché insidia la fiducia dell'individuo nella propria eterosessualità.

Ricordate il personaggio del gangster James Garner nel film VictorVictoria? Profondamente turbato per il fatto di essere attratto da un uomo vestito da donna (si scopriva più avanti che l"'uomo" era Julie Andrews), metteva in dubbio la propria virilità. Ne fu cosi addolorato che entrò in un bar e incitò degli uomini a picchiarlo per potersi sentire un uomo.

Quando nell'eterosessuale il senso della propria identità sessuale è cosi fragile, lomosessualità può scatenare un profondo turbamento. Risulta quindi facile proiettame la responsabilità sugli omosessuali e sviluppare sentimenti di odio nei loro confronti, consìderarli "loro", degli "altri", dei"diversi". Da cui l'odio diffuso nei loro confronti.

 

422. Cosa posso fare perché i miei figli non diventino gay?

È un timore comprensibile, non perché vi sia alcunché di male nell'omosessualità, ma perché in una società omofobica l'omosessuale va sicuramente incontro a una vita difficile, irta di pericoli e di tensioni.

Stando alle attuali conoscenze, il genitore non può fare proprio niente per influire sullorientamento sessuale dei figli. L'unico suo compito è assicurare in casa un'atmosfera in cui l'affetto possa essere manifestato apertamente, vi sia rispetto per la sessualità e positivo apprezzamento per la virilità e la femminilità.

È comunque molto importante che il gemtore si preoccupi che il proprio figlio sia capace di amare, piuttosto del sesso della persona che sceglierà di amare.

 

423. Penso che mio figlio, adolescente, sia gay. Come devo com  portarmi?

La cosa più importante è che lei faccia sentire a suo figlio di amarlo e di essere sempre e comunque dalla sua parte. Se lei non ci nesce, trovi un adulto, un parente, un vicino o un amico che possa esserlo, e parli con lui delle sue preoccupazioni.

  Lei (o quest'altra persona adulta) potrà poi con cautela sollevare la questione dell'omosessualità, ma è probabile che suo figlio sia imbarazzato a parlarne o che neppure sappia di essere omosessuale. Per comunicare su questo argomento, potrebbe lasciare in casa a portata di mano del materiale da leggere, che informi suo figlio e che gli trasmetta chiaramente la sua disponibilità ad affrontare questo argomento insieme.

Ma se rispetto a questa questione lei prova senst di colpa o di rabbia, li risolva da sé. I suoi personali sentimenti non sono un problema di suo figlio e manifestarli non farebbe che accrescere le difficoltà del ragazzo. Nel frattempo, le consiglio una lettura, The New Loving Someone Gay, di Don Clark. Si metta in contatto con la Pflag (Parents and Friends of Lesbians and Gays), che ha un'ottima organizzazione a livello nazionale e locale.

 

424. Credo che mio marito sia omosessuale. Cosa devo fare?

Non può che parlame con lui, spiegargli le sue preoccupazioni e capire se lui pensa di essere omosessuale o se ha avuto rapporti con altri uomini. Ricordi che si tratta di due cose ben diverse.

Se suo marito negherà entrambe le cose, lei potrà liberarsi da ogni sospetto, oppure rimanere scettica e continuare a cercare di capire come stanno le cose, oppure infine potrà decidere di lasciarlo,

Ma se suo marito ammetterà di provare interesse sessuale per gli uomini, sarà il caso di instaurare un dialogo e di parlare a fondo del vostro matrimonio. Cosa desidera ciascuno di voi? La separazione? Vi è chi risolve il problema aprendo la coppia: un amante per la donna, per esempio, oppure amanti uomini per il marito, a condzione che non vi siano altre donne.

Sia che lei consideri gli incontri sessuali di suo marito come semplici storielle o come qualcosa di più complesso, vi potrà essere utile ricorrere all'aiuto di uno specialista. Le consiglio comunque di leggere When Husbands Come Out of the Closet, di Jean Gochro.

Se suo marito ha avuto rapporti anali (in particolare come ricevente), dovete sottoporvi al test Hiv e sino a che non ne avetegli esiti prendete ogni precauzione necessaria nei vostri rapporti.

 

425. Talvolta ho fantasie erotiche con persone del mio stesso sesso. Significa che sono omosessuale?

Niente affatto, anche se certamente è un fatto da non trascurare.

Il problema vero è un altro. Come vive, lei, la sua sessualità? Da quale sesso si sente più attratta? Chi si volta a guardare al supermercato? Da chi spera di essere notata a una festa? L'eterosessuale risponderà: «In genere, dalle persone dell'altro sesso».

Comunque, come già si è detto, anche all'interno dell' eterosessualità vi sono ampi spazi per le fantasie erotiche omosessuali.

 

426. Sono eterosessuale, ma penso che mi piacerebbe almeno una volta avere un rapporto omosessuale. Sono forse malato? Come posso trovare un partner adeguato per questa esperienza?

Direi che lei non è affatto malato ma che ha fantasie molto comuni alle quali molti finiscono per cedere. Se preferisce, se lo trova più rassicurante, la chiami "esperienza con lo stesso sesso", piuttosto che "omosessuale".

Quanto all'incontrare possibili partner, i modi sono molti. Magari un amico che può avere il suo stesso interesse, o l'amico di un amico. Può andare in un locale frequentato da omosessuali o bisessuali, ma potrebbe correre il rischio di essere coinvolto in situazioni difficili; può consultare gli annunci su pubblicazioni o sulla stampa alternativa.

Una volta individuata la persona "giusta per una notte", cerchi di conoscerla un poco e di comunicarle i suoi desideri e le sue preferenze, ma se all'improvviso si sentisse preso da un forte imbarazzo, non si senta obbligato a portare a termine il progetto. Indipendentemente da promesse o sottintesi, il sesso. non deve mai essere un obbligo.

 

427. Mia moglie vorrebbe invitare a cena una coppia gay che ha conosciuto. Le sembra una buona idea? Come mi devo comportare?

Se a sua moglie piacciono, sono probabilmente persone simpatiche. E se lei ha voglia di farsi nuovi amici, li inviti. Diversamente, lasci perdere. Ma se li invita, cerchi di divertirsi e li tratti come ogni altra persona, evitando di dire o fare qualcosa di diverso da ciò che di solito lei fa o dice.

 

428. Vedo che le coppie gay cominciano ad adottare bambini. Per un bambino è sicuramente dannoso. Non le sembra un atteggiamento estremamente egoistico?

Cominciamo con il separare le emozioni dai dati di fatto: il dottor Michael Carrera, sessuologo di fama mondiale, sostiene che «non esistono prove che dimostrino che l'orientamento sessuale del genitore possa determinare quale tipo di padre o madre egli possa essere. Gay e lesbiche hanno già dimostrato che la loro capacità di essere genitori amorevoli e adeguati non ha nulla a che vedere con il loro orientamento sessuale».

Allora, se le preferenze sessuali della coppia non hanno elementi di connessione con la capacità di essere buoni genitori, occorre chiedersi piuttosto se la coppia ha il desiderio e le risorse emotive e materiali per avere figli. Non avendo la possibilità di avere figli indesiderati o di essere comunque genitori naturali, le coppie omosessuali che decidono di allevare dei figli lo fanno di solito con impegno e attenzione non comuni

È noto che i figli accusano di tanto in tanto i genitori di essere la causa di tutta una serie di problemi, e come ogni figlio lo fanno anche i figli di coppie omosessuali, ma solo perché è del tutto normale e non a causa delle preferenze sessuali della coppia.

Ricordiamo Inoltre che, secondo quanto riporta il dottor Carrera, «oltre il 95 per cento dei bambini che vivono con genitori omosessuali hanno onentamento eterosessuale».

 

429. In città c'è un nuovo insegnate, e si dice che sia omosessuale. E pericoloso per i bambini?

Sicuramente non sarà la sua omosessualità la causa di eventuali pericoli. Come si vedrà più avanti, i crimini sessuali contro i. bambini di entrambi i sessi sono compiuti per la stragrande maggioranza da eterosessuali.

Ma mi risponda, lei ha forse intenzione di prestare fede a voci che vogliono screditare una persona che non ha alcuna possibilità di difendersi? Perché, piuttosto, non cerca di conoscere questo insegnante e giudicare personalmente se è una persona affidabile?

 

430. È vero che molti americani celebri sono o erano gay? Perche non l'ho saputo prima?

Se per lei sono celebri persone come Walt Whitman Leonard Bernstein, Martina Navratilova e Gore Vidal, sì, è vero.

Ma perché mai l'omosessualità delle persone che conducono una vita pubblica è perlopiù non nota? Semplicemente perché, visti i sentimenti di odio verso gli omosessuali diffusi nella nostra società, i gay nascondono la propria condizione per tutelare la propria carriera. I media e il sistema educativo in genere, poi, tendono a negare l'omosessualità delle persone in vista. Whitman ne è un esempio.

La società vuole evitare che a personaggi di fama si associno caratteristiche considerate negative. Ignorare l'omosessualità può essere.Il modo piu semplice per ottenere questo scopo ma, ironicamente, ciò va a totale discapito della persona che diciamo di ammirare.

 

 

 

 

I PROBLEMI

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Problemi di erezione

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431. Da che cosa è indotta l'erezione?

L'erezione è un atto riflesso, come lo starnuto, e ha inizio quando il cervello interpreta come sessualmente eccitanti determinati stimoli fisici o mentali, e fra questi, ricordi, fantasie e input provenienti dagli organi sensoriali, n cervello reagisce inviando al midollo spinale un messaggio che innesca una complessa serie di eventi.

Se l'uomo è rilassato a sufficienza da consentire il processo di erezione, all'area pelvica viene inviata una quantità di sangue che colma il tessuto spugnoso del pene, disposto in tre lunghi corpi cilindrici; contempòraneamente il cervello inibisce la capacità delle vene di far defluire sangue dal pene, che pertanto rimane turgido ed eretto. La pressione del sangue sulle pareti interne del pene determina la consistenza solida che viene definita erezione.

Ma se l'uomo è eccessivamente ansioso, prova rabbia, paura, stanchezza o tristezza, il processo può venire interrotto in qualunque punto della catena di eventi.

 

432. Da che cosa dipende l'erezione: da quanto l'uomo è eccitato o da quanto la donna lo eccita?

Sono molti gli uomini che credono di dover dimostrare la loro virilità avendo un'erezione al solo pensiero del sesso o nello spogliare una donna.

È un caso che si può verificare di frequente nell' adolescenza, ma con la maturazione il corpo umano subisce mutamenti - e meno male, direi, considerando la quantità degli stimoli sessuali che ci circondano di continuo. Per avere un'erezione e conservarla, l'uomo adulto ha in genere bisogno che gli venga toccato o comunque stimolato il pene. Per molti uomini è necessario anche un altro tipo di contatto fisico, derivante per esempio dal bacio o dallolfatto.

È anche vero, comunque, che la capacità di erezione è legata a fattori individuali. L'uomo deve insomma essere in grado di rilassarsi, consentirsi di godere del sesso, riuscire a perdere volontariamente il controllo e riconoscere come sessuali determinate situazioni. In assenza di queste condizioni, non vi è contatto che possa provocargli l'erezione.

In definitiva, si può quindi dire che l'erezione dipende sia dalla condizione del singolo individuo sia dalle condizioni esterne.

 

433. Ho sentito dire che all'interno del pene c'è un osso. Ma dove scompare quando il pene non è eretto?

Il pene non è provvisto di alcun osso e l'erezione è indotta dall'aumento del flusso sanguigno nei suoi corpi cavernosi (si veda alla domanda 431). Il pene non possiede neppure cartilagini o muscoli volontari.

 

434. Perché dalle dimensioni del pene in condizioni di riposo non si possono prevedere le dimensioni che assume durante l'erezione? Non ingrossa in tutti nella stessa misura?

No. In certi uomini con l'erezione il pene ingrossa poco, in altri molto. Questo dipende dalle dimensioni dei corpi cavernosi, che variano da individuo a individuo, e dalla quantità di sangue che viene a confluirvi, anch'essa variabile da individuo a individuo. Sono dunque differenze di carattere genetico.

 

435. Voi medici dite che le dimensioni non hanno importanza, ma qual è la dimensione minima accettabile?

Dipende da quello che a lei interessa. Per procreare, le dimensioni sono del tutto ininfluenti, ciò che conta è la quantità di spermatozoi. Per dare piacere a una compagna, le dimensioni sono del tutto ininfluenti, ciò che conta è la presenza e l'attenzione nei suoi confronti. Per godere, infine, le dimensioni sono ininfluenti, ciò che conta è la capacità di rilassarsi.

Ma se lei si riferisce all'autostima, alla sensazione di adeguatezza e di virilità, allora questo dipende solo dall'individuo in questione. Ma mi creda, non è questione di centimetri.

In termini medici, l'erezione inferiore a 6 centimetri viene considerata sintomo di disturbi ormonali o di altra origine. Ma al di sopra dei 6 centimetri, ci si può sentire del tutto a posto.

 

436. Non si metta ridere, ma sembra proprio che il mio pene sia troppo grosso; tutte le ragazze con cui sono stato si sono lamentate per il dolore. Cosa posso fare?

La vagina è in grado di dilatarsi tanto da consentire il passaggio di un bambino. Se quindi il suo pene è più piccolo di un bambino, non credo che si tratti di un problema di dimensioni.

Forse lei tenta la penetrazione prima che la donna sia sufficientemente eccitata e lubrificata. O forse ha casualmente incontrato solo donne che non hanno lubrificazione abbondante, nel qual caso è consigliabile fare uso di un lubrificante da acquistare in farmacia. O ancora, è possibile che le sue compagne non siano riuscite a rilassarsi tanto da consentire la dilatazione della vagina. Si chieda allora che cosa può fare per metterle più a loro agio.

Può essere utile anche provare posizioni diverse, giacendo fianco a fianco o con la donna sopra.

 

437. Per rilassarmi prima di fare l'amore mi piace bere un paio di bicchieri, ma il medico mi ha detto che può provocarmi problemi di erezioni. Perché?

L'alcol è una sostanza depressiva del sistema nervoso centrale e può quindi.interferire con le sollecitazioni che il cervello invia al pene, tanto da non consentirne la completa erezione.

Dopo avere provato per un paio di volte una simile situazione, alcuni uomini bevono ancora di più per rilassarsi prima dei rapporti, ma con il solo risultato di peggiorare le cose. Da un punto di vista fisiologico, una mezza dose di bevanda alcolica, un mezzo bicchiere di vino, è l'ideale compromesso che consente di limitare moderatamente l'inibizione conservando inalterate le capacità di erezione. Devo dirle che lei è fortunato ad avere un medico sensibile a questo genere di problemi.

 

438. Vorrei che mi chiarisse questo dubbio. Di notte vedo a volte mio marito che si incammina verso il bagno con un'evidente erezione; quando ritorna, dopo avere urinato, l'erezione non c'è più. C'è differenza fra questo tipo di erezione e quella che ha quando facciamo l'amore?

Sì e no.

Durante il sonno notturno, un uomo perfettamente sano ha un'erezione ogni novanta minuti circa. L'ultima avviene in genere nelle prime ore del mattino. A volte, un'erezione può svegliarlo; scoprendo magari di avere bisogno di urinare, si dirige al bagno con il pene ancora eretto, ma dopo avere urinato lo stimolo al sonno ormai è svanito e con esso anche l'erezione.

Nelle ore notturne la vescica si riempie gradualmente di urina. inducendo una pressione sulla prostata che talvolta stimola un sogno erotico e, di conseguenza, l'erezione. Anche in questo caso, l'erezione svanisce poco dopo che l'uomo si è svegliato.

A qualche uomo anziano piace approfittare di questa erezione mattutina e avere un rapporto appena si sveglia. Se la moglie non ha nulla in contrario (non tutti sono disposti a rinunciare al sonno per il sesso), non vedo cosa ci sia di male.

Parlando seriamente, l'età non è un fattore determinante per-la capacità di erezione, che può invece essere compromessa dagli acciacchi di salute più comuni fra le persone anziane, quali problemi cardiovascolari, diabete o prostatite. Ma se la salute è buona, un uomo di sessanta, settanta o anche ottant'anni può avere erezioni del tutto normali.

 

439. Perché con una certa donna ho facilmente l'erezione e con un'altra no?

Deve osservare attentamente in quale diverso modo la stimolano queste due donne. Se le piace di più il modo in cui lo fa una rispetto all'altra, allora la differenza è legata a questo fatto.

Ma dalla sua domanda mi pare di capire che non sia questo il punto. Direi allora che si tratta di ragioni emotive, e probabilmente lei si sente più rilassato e più al sicuro con una donna che non con l'altra, o che forse con una è turbato (e non lo ammette) e con l'altra no.

La mente può mentire, ma il corpo no, e sembra indicarle che con la donna con la quale ha difficoltà di erezione vi è probabilmente qualcosa da chiarire.

 

440. A quale età si perde la capacità di erezione?

Sicuramente dopo la morte, secondo i medici, seppure non tutti siano d'accordo. Woody Allen sostiene che anche dopo la morte si fa del sesso, solo che non lo si sente.

 

441. Si dice che lo stress abbia gravi conseguenze su ogni aspetto della nostra vita. Anche sull'erezione?

Senza dubbio. In situazioni sessuali, lo stress può manifestarsi attraverso sensazioni di rabbia, di tristezza, attraverso la paura o l'ansia da prestazione e in tale modo può bloccate la percezione degli stimoli da parte del corpo o la capacità di quest'ultimo di reagire agli stimoli, inibendo il riflesso dell'erezione. Se l'erezione già c'è, può anche farla svanire.

  Può capitare che, nonostante una forte sollecitazione, l'eccitazione non abbia luogo per via di una forte preoccupazione. O forse perché sembra di sentire dalle scale i passi dell' ex marito della partner. In una simile situazione, è garantito, nessun uomo riuscirebbe a mantenere il pene eretto.

442. È vero che se durante un rapporto si perde l'erezione la si può comunque riavere?

Sì, capita a parecchi uomini. Ma sicuramente non capita. paradossalmente, se ci si fissa di farla ritornare.

Voglio dire che se si perde l' erezione non si deve avere timore di avere (allito. qualcosa, non si deve temere il giudizio della compagna e non c'è nessun bisogno di doversi allontanare umiliati e rassegnati a dover interrompere il rapporto. È soltanto un'erezione svanita, niente più.

Ma neppure si deve fingere di non provare tutte queste cose, perché il nostro corpo tradirebbe comunque il nostro vero stato d'animo. Se si finge di sentirei perfettamente a nostro agio, la cosa non funziona. Piuttosto, bisogna cercare di parlame con la compagna in situazioni non sessuali, pensare come sarebbe bello baciarla e accarezzarla se il problema si ripresentasse, immaginare come sarebbe comprensiva se non ci si allontanasse delusi.

Come far tornare l'erezione? Non pensìamocì, godiamoci il sesso senza erezione e, se dovesse tornare, godiamone come più ci piace.

 

443. Perdere l'erezione non è la fine del mondo, ma cosa devo fare se mi capita?

Mantenga il contatto fisico, ricorra a una buona dose di ironia e cerchi di spiegare il suo senso di disagio. E se poi ne avete voglia, riprendete il rapporto, con o senza erezione.

Certo, può sembrare semplice, ma è semplice. Perdere l'erezione non equivale a perdere la testa.

 

444. Che cosa sono le protesl peniene? Come funzionano? In quale caso si impiantano?

Sono dispositivi impiantati chirurgicamente all'interno del pene per consentirne l'erezione. Ve ne è un tipo semirigido, che si ripiega sul ventre quando non viene usato e che si riporta all' esterno per urinare o per avere rapporti.

L' altro è di tipo idraulico ed è provvisto di un serbatoio impiantato nello scroto e collegato a corpi cavi impiantati nel pene. Per avere un'erezione, l'uomo agisce sulla pompa inserita nello scroto e invia così il liquido ai contenitori all'interno del pene che, colmandosi, raggiunge l'erezione.

Si tratta di protesi costose e non prive di rischi. Quelle di tipo idraulico, in particolare, vanno sostituite o riparate in media ogni cinque anni. Inoltre gli impianti compromettono permanentemente quel poco di erezione eventualmente posseduta e sono da riservarsi solo ai casi in cui la capacità di erezione è già totalmente compromessa a causa di un incidente o di malattie come cancro o diabete. Prima di sottoporsi a un intervento così radicale, comunque, è bene prendere in considerazione tutte le possibili alternative.

445. Ho sentito parlare di terapie a base di iniezioni per curare l'impotenza. Di cosa si tratta con precisione?

Per curare l'impotenza si ricorre a tre farmaci: papaverina, phentolamina e prostaglandina-E. Con un ago molto sottile, si iniettano nei corpi cavernosi del pene una o più di queste sostanze che, agendo direttamente sui vasi sanguigni, inducono nel giro di dieci, venti minuti un'erezione che dura per unora o più. Ma è ben diverso dall'essere eccitati mentalmente, perché è un'erezione che va indotta artificiosamente con l'iniezione.

Occorre prima provare diverse volte l'iniezione con il medico che dovrà giungere a stabilire il dosaggio corretto (variabile da individuo a individuo) e controllare le reazioni del paziente. Poi bisogna imparare a farsi l'iniezione da soli, dopodiché si porta a casa una certa dose di medicinale da autosomministrarsi.

Questi medicinali non funzionano per tutti gli uomini ed essendo nuovi non se ne conoscono ancora gli effetti collaterali sul lungo periodo. Sul breve periodo possono riscontrarsi effetti quali dolore, irritazione, priapismo (erezioni che non cessano) e alterazioni della pressione sanguigna.

Secondo il nuovo «Rapporto Kinsey», la percentuale di successo varia dal 65 al 1 00 per cento, quella degli effetti collaterali dal 2 al 13 per cento, e il 50 per cento degli uomini decide di abbandonare il trattamento. È tuttavia interessante notare che dopo una decina di iniezioni, alcuni uomini riescono a riavere erezioni naturali.

 

446. Ho sentito parlare di uomini che non riescono a perdere l'erezione. Perché? Cosa bisogna fare in questi casi?

Il disturbo che induce erezioni interminabili viene definito "priapismo" (da Priapo, il dio greco della procreazione e del fallo eretto). Provoca a volte forti dolori e danneggia il sistema vascolare del pene al punto da poterne compromettere per sempre la capacità di erezione. Il priapismo richiede l'immediato intervento medico.

Questo disturbo non ha alcuna relazione con la stimolazione sessuale, bensì è dovuto in genere al mancato funzionamento del meccanismo che fa defluire il sangue trattenuto all'interno del pene eretto. Spesso è invece sintomo di gravi malattie del midollo spinale o di leucemia.

A indurre il priapismo, sono oggi anche la papaverina e i medicinali simili (si veda la domanda precedente). Il paziente viene scrupolosamente avvertito circa il giusto dosaggio da iniettarsi, ma talvolta non ne tollera l'effetto con la conseguenza di non riuscire a perdere l'erezione. E pensando che "se poco fa bene, di più fa ancora meglio", qualcuno si inietta volontariamente una dose eccessiva che provoca la formazione di grumi ematici all'interno del pene e la conseguente incapacità di fare defluire il sangue che ha indotto l'erezione. Sono ormai numerosi i servizi di pronto soccorso che denunciano casi di uomini che hanno avuto erezioni di quattro, sei, persino dieci ore, con terribili dolori.

 

 

 

 

Problemi di eiaculazione

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447. A volte, mio marito perde l'erezione mentre facciamo l'amore. È forse colpa mia? Cosa devo fare quando succede?

I problemi di erezione non sono quasi mai indotti dal comportamento del partner, bensì da sensazioni che l'uomo prova prima di fare l'amore o mentre lo fa.

Quando accade, la cosa più importante è che lei si mantenga emozionalmente vicina a suo marito e che non ne faccia un dramma. Lei vuole certamente rispettare il disagio di suo marito, ma non per questo deve fargli credere che la perdita dell'erezione sia per lei un fatto grave .

Dovete poi parlarne con calma fuori della camera da letto, in un momento in cui vi sentite vicini. «Cosa possiamo fare?» mi sembra un approccio del tutto adeguato.

E gli dica la verità: che per lei non è affatto un problema finché lui non ne fa un problema allontanandosi frustrato e arrabbiato.

 

448. Che cosa è esattamente l'eiaculazione?

L'eiaculazione è l'espulsione del liquido seminale attraverso il pene, con conseguente alleviamento della tensione che è venuta accumulandosi durante la fase di eccitazione. L'eiaculazione coinvolge il midollo spinale, i muscoli pelvici e comporta la contrazione ritmica di diverse ghiandole. È un atto riflesso come lo starnuto, anche se di solito dà un piacere molto maggiore.

 

449. Vi è differenza fra eiaculazione e orgasmo?

Non c'è eiaculazione senza orgasmo, ma può esserci orgasmo senza eiaculazione.

Qualcuno si dà un gran daffare per stabilire la differenza fra le due cose, ma per la maggior parte degli uomini la distinzione è stucchevole e irrilevante.

 

450. Da cosa è composto l'eiaculato? È diverso dallo spenna?

No, entrambi i termini definiscono quella piccola quantità di sostanza liquida che fuoriesce dal pene durante l'orgasmo.

Lo sperma è composto per la maggior parte da acqua. È prodotto per il 98 per cento da sostanze emesse dalla prostata e dalle vescichette seminali e per il 2 per cento dal prodotto di altre ghiandole contenente proteine, zuccheri e sali. Nell'uomo fertile, lo sperma contiene da 120 a 6000 milioni di spermatozoi, talmente piccoli da non potere essere visti a occhio nudo.

Lo sperma è leggermente alcalino e aiuta in tale modo a neutralizzare l'acidità delle secrezioni vaginali. È un elemento importante per gli spermatozoi, che non riescono a nuotare bene in ambiente acido.

 

451. Che aspetto deve avere lo sperma?

A seconda del tipo di alimentazione e della chimica dell'organismo, lo sperma varia dal bianco, al grigio, al giallo. In genere fuoriesce con consistenza cremosa e collosa, poi si liquefa e asciuga all'aria.

 

452. È possibile eiaculare con un'erezione parziale o in assenza di erezione?

Si. L'erezione e l'eiaculazione sono controllati da due meccanismi diversi.

 

453. A volte, dopo essermi eccitato, avverto un dolore ai testi •. coB. Di cosa si tratta?

Quando una prolungata eccitazione sessuale non è seguita dall'orgasmo, a volte si avverte dolore' ai testicoli.' È ciò che molti adolescenti provano prima di andare a dormire dopo aver avuto un appuntamento galante il sabato sera.

Il dolore è provocato dalla vasocongestìone, cioè l'accumulo di sangue nella regione pelvica indotto dall'eccitazione sessuale. Fortunatamente non è dannoso e svanisce gradualmente dopo che la stimolazione è cessata.

  Anche la donna prova talvolta qualcosa di simile nella regione vulvare, ma solo oggi si comincia a parlarne apertamente.

 

454. Dopo l'eiaculazione, a mia moglie piace continuare a titillarmi o ad accarezzarmi il pene, ma a me dà fastidio. Sono forse anormale?

Il rapporto sessuale implica il contatto e lo sfregamento, e per questo la lubrificazione è tanto importante. Sino a che lo sfregamento ci fa salire l'eccitazione, è piacevole. Quando siamo eccitati, la soglia del dolore sale e ci consente di tollerare uno sfregamento molto intenso.

Ma dopo l'eiaculazione, lo sfregamento cessa di accrescere l'eccitazione e la soglia del dolore ritorna rapidamente a livelli norma li. Il corpo è stato assai sensibile a stimolazioni di ogni tipo e dopo l'eiaculazione qualunque stimolazione, compreso il contatto del partner o il proseguimento del rapporto, può essere molto fastidiosa, persino irritante.

Il tipo di disagio varia da uomo a uomo, tanto che per qualcuno è del tutto. irrilevante. Quindi lei non è affatto anormale. Ma deve chiarire a sua moglie che anche se preferisce non avere in quel momento una stimolazione fisica. desidera ancora il contatto emozionale. A molte donne sembra che quando il partner allontana semplicemente la loro mano, le stia invece respingendo in toto.

 

455. Temo di ''venire'' troppo presto. Cosa posso fare?

Troppo presto per cosa?

Una volta si rispondeva: «Troppo presto per far venire anche la mia donna». Ma ora che sappiamo che il più delle volte la donna non raggiunge l'orgasmo durante la penetrazione, si ripropone la domanda: troppo presto per cosa?

L'uomo si tormenta per questo problema assai diffuso perché pensa di essere un cattivo amante, e ciò perché concepisce il sesso incentrandolo troppo sul coito. Le coppie che facendo l'amore usano liberamente le mani, la bocca e l'intero corpo non misurano la soddisfazione con il cronometro. E se ci sono problemi di erezione o di orgasmo ci lavorano intorno, godendo di ogni possibile alternativa.

Una volta si pensava che allorigine di questo problema ci fosse l'eccessiva stimolazione. Ma le cose stanno esattamente in modo opposto: la causa è l'eccesso di ansia, che impedisce all'uomo di percepire veramente la stimolazione e di reagirvi. Occorre quindi ridurre l'ansia, non la stimolazione.

Per aiutare l'uomo a combattere l'ansia, i sessuologi consigliano in genere di astenersi dai rapporti per un mese. L'uomo apprende così a godere del sesso senza l'angoscia di dover ritardare l'eiaculazione. Si consiglia anche di respirare profondamente e con regolarità durante i rapporti e di procedere con lentezza. L'eiaculazione rapida (non "precoce") è causata dall'ansia e dall'abitudine e proprio per questo motivo è uno dei problemi sessuali di più facile risoluzione.

Sembra che di tanto in tanto avesse questo problema anche Groucho Marx,. Un amico gli consigliò una pomata desensibilizzante da applicare sul pene per prolungare l'erezione. Quando poi si incontrarono, l'amico gli chiese se aveva funzionato e Groucho rispose: «Sono venuto mentre me la spalmavo».

 

456. Quali tecniche usano i sessuologi per prolungare l'erezione maschile?

I sessuologi consigliano in genere due tipi di esercizi: il cosiddetto "ferma e vai" [stop-start, N.d.R.] e la "strizzatina" [squeeze, N.d.R.]. Entrambi mirano a educare l'uomo a individuare tempestivamente il momento in cui l'eiaculazione sta per diventare irreversibile affinché egli possa imparare a rallentare, provare stimolazioni diverse e concentrare l'attenzione su altre parti del corpo.

La tecnica di "ferma e vai" funziona in questo modo:

1. L'uomo o il partner accarezzano il pene. L'uomo impara a rilassarsi e a godere del piacere che prova (che per molti uomini è molto più difficile di quanto sembri).

2. Sentendosi avvicinare l'eiaculazione, l'uomo si ferma o comunica al partner di fermare la stimolazione. La pausa dura per diversi secondi per lasciar decrescere un poco l'eccitazione senza perdere l'erezione.

3. Si riprende la stimolazione ripetendo per tre volte la pratica;

4. La stimolazione prosegue fino all'eiaculazione, che l'uomo deve godersi pienamente.

La stimolazione viene gradualmente aumentata ogni due settimane sino a passare al coito vero e proprio.

La tecnica della "strizzatina" è simile a questa, con la sola differenza che durante le pause il pene viene stretto per quattro secondi per ritardare l'eiaculazione. Poi si prosegue la stimolazione.

Inizialmente il pene viene premuto in punta, appena sotto il glande, poi alla base, con un movimento che può proseguire nella. penetrazione. La pressione viene comunque applicata sulla parte superiore e inferiore, non lateralmente.

Prima o poi queste tecniche richiedono dialogo e collaborazione fra i partner, ed è proprio questo uno dei loro vantaggi.

 

457. Mi è molto difficile eiaculare durante i rapporti sesssuali. Perché? Cosa posso fare?

Suppongo che lei abbia già provato diverse posizioni per trovare quella che le dà la maggiore stimolazione. Questo tipo di problema viene in genere definito "eiaculazione ritardata" o "incompetenza eiaculatoria", ma non si faccia intimorire da questi termini minacciosi.

Piuttosto, consideri che vi è qualche elemento che interferisce con il suo riflesso eiaculatorio. Le conviene rivolgersi per prima cosa a un medico e verificare che non vi siano disturbi neurovascolari o alla prostata, o che non si tratti di cancro o di diabete: Dovrà anche comunicargli se lei assume abitualmente qualche farmaco.

Se a questo primo esame non emerge alcun fattore determinante, si rivolga a un sessuologo, con il partner oppure da solo. Può darsi che il suo problema sia causato da risentimento, paura o ansia. Rappresentando uno stadio precoce di trauma e di adattamento, i problemi eiaculatori sono fra i più difficili problemi sessuali da risolvere.

Ha difficoltà di eiaculazione anche in situazioni diverse dal coito? Non sarebbe un caso isolato, e significherebbe che l'origine del problema è più di natura psicologica che fisica.

 

458. Ho normali eiaculazioni quando mi masturbo, ma non quando sono con una donna. Perché?

Se con la masturbazione l'eiaculazione avviene normalmente, significa che il suo apparato genitale è perfettamente sano. Il suo problema ha pertanto origine psicologica. Per mia esperienza, i casi come il suo derivano principalmente dal timore dell'intimità, dalla paura di essere sopraffatto o da un accumulo di risentimento e rabbia non elaborato.

 

459. n medico mi ha detto che dopo l'intervento alla prostata avrò probabilmente l'eiaculazione retrograda. Cosa vuole dire?

 L'apparato genitale maschile dispone di una valvola che impedisce allo sperma di entrare nella vescica e che rende impossibile la minzione durante l'eiaculazione. Un intervento chirurgico può compromettere la funzionalità di questa valvola, cosicché lo sperma verrebbe immesso all'interno della vescica invece che del pene; tracce di spenna potranno pertanto talora trovarsi nell'urina. In questa situazione, l'uomo che desidera avere figli deve ricorrere all'inseminazione artificiale.

La condizione non compromette comunque la possibilità di giungere all'orgasmo. Per qualcuno ha conseguenze puramente psicologiche e determina la sensazione di mancare in qualche cosa, ma nella maggior parte dei casi l'attività sessuale avviene con il piacere di sempre. Per adeguarsi a questo cambiamento è indubbiamente utile affrontare il sesso con animo aperto e gioioso.

 

460. Durante l'eiaculazione sento un dolore. Di cosa può trattarsi?

La causa più frequente di questo disturbo è un'infezione alla prostata o all'uretra, ma talvolta anche un'ernia. In condizioni normali, l'eiaculazione non causa alcun dolore; si rivolga immediatamente al medico.

 

461. Anche le donne eiaculano?

Su questo argomento la comunità scientifica non ha ancora trovato una risposta concorde, ma vi sono donne che durante l'orgasmo hanno effettivamente una fuoruscita di sostanza liquida, che non è urina ma neanche sperma. E non è chiaro neppure da dove essa provenga. Molte donne che sono consapevoli di questo fenomeno dicono che si verifica solo quando sono stimolate sul punto G. Per informazioni più complete, si consulti il libro di Alice Ladas et al. The G Spot,

 

 

 

 

Problemi di orgasmo

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462. Sono una donna di trentun anni e non bo mai avuto un orgasmo. Perché? Cosa posso fare?

Il suo non è un caso "isolato. Secondo i dati riportati dal sessuologo Michael Carrera, a non avere mai avuto un orgasmo è circa il 10 per cento delle donne.

La causa di questo fatto può essere di natura medica, identificabile cioè in problemi neurologici, ginecologici o onnonali.

Ma assai più di frequente si verifica per meccanismi psicologici

che possono bloccare il riflesso dell'orgasmo. Sono per esempio:

- il timore di fallire e di essere respinti;

- il timore di perdere il controllo di sé;

- il timore per la possibile intensità dell'orgasmo;

- la paura dell'intimità, della dipendenza, di essere sopraffatta;

- comportarsi da spettatrice aspettando che venga l'orgasmo;

- l'ignoranza circa le reazioni del corpo alla stimolazione;

- passate esperienze sessuali traumatiche.

Ma vi sono anche particolari dinamiche del rapporto che posso-

no impedire l'orgasmo, come:

- l'ostilità o la paura nei confronti del partner;

- contrasti di potere non dichiarati;

- scarso dialogo con il partner;

- il rifiuto del partner di stimolarla adeguatamente o di lasciare

che lei si stimoli da sola;

- la convinzione che il sesso sia un terreno prevalentemente maschile;

- conflitti sulla contraccezione o sulle precauzioni anti-Aids.

Se lei ha problemi di salute le conviene indubbiamente consultare prima il medico, altrimenti si rivolga a un sessuologo o a un consultorio famigliare. Le consiglio anche la lettura di un libro, per esempio il classico di Lonnie Barbach For Yourself: The Fulfillment of Female Sexuality.

 

463. Riesce ad avere l'orgasmo ma solo con notevoli difficoltà. Perché? Come intervenire?

Di fronte a questo problema, il sessuologo vuole sapere come prima cosa se il problema si verifica anche durante la masturbazione o solo con il partner. Se lei raggiunge senza problemi l'orgasmo da sola, è probabile che non vi siano origini fisiologiche al suo problema e che non si tratti neppure di questioni psicologiche di autostima, ma che piuttosto le cause vadano ricercate nel partner e nel vostro rapporto.

Se la difficoltà di orgasmo è invece generalizzata, forse la causa è un precedente trauma, come un'esperienza di abuso sessuale oppure il suo timore di lasciarsi andare.

In ogni caso, dovrà affrontare la questione cominciando a esaminare in tutta onestà i sentimenti che prova per il suo partner, per il vostro rapporto e per il suo corpo. Dica al suo compagno che non cercherà di raggiungere l'orgasmo per le due settimane a venire, e in questo modo ridurrà la tensione e troverà il sesso più piacevole:

Le sarà utile anche il libro di Lonnie Barbach consigliato nella domanda precedente. Poi, consulti un sessuologo.

 

464. Perché raggiungo l'orgasmo quando mi masturbo ma non quando faccio Pamore con il mio compagno?

Sono molte le persone che, come lei, raggiungono più facilmente l'orgasmo attraverso.la masturbazione. La masturbazione è decisamente più facile: non c'è bisogno di vestirsi né di pulire la casa.

Probabilmente durante i rapporti con il suo compagno lei non riceve una stimolazione adeguata, e parlandone, se il suo compagno è aperto al dialogo, il problema può essere facilmente risolto. Può però darsi che lei provi delle emozioni che le impediscono I' orgasmo, come sensazioni di ansia, timore, tristezza, senso di colpa, risentimento e confusione, e allora occorrerà che lei migliori la comunicazione con il partner e che impari a conoscersi più a fondo. Le sarà sicuramente utile, se non necessaria, un'adeguata terapia condotta da un sessuologo.

 

465. Quanto tempo occorre per raggiungere l'orgasmo?

Il tempo è il modo con cui la natura evita che tutto avvenga nello stesso momento. Ma è comunque relativo: sembra trascorrere lentamente quando si è circondati dai parenti, sembra fermarsi quando si fa l'amore.

Lei non dovrebbe preoccuparsi affatto del tempo che occorre per raggiungere l' orgasmo, ma piuttosto considerare se a lei e al partner piace raggiungerlo. Vi sono persone molto ansiose di raggiungere l'orgasmo, più interessate alla meta che al viaggio, e che fanno l'amore come un corriere postale. Al contrario, il viaggio deve essere considerato una parte così piacevole dell' esperienza che quando ci si avvicina alla meta si dovrebbe avvertire un piccolo dispiacere perché ormai gran parte del piacere è terminato.

Se per raggiungere l'orgasmo ci vuole molto tempo, questo non è certamente ilproblema. Piuttosto, il problema è se raggiungerlo implica una sorta di lotta per estrarre qualcosa che ci resiste con ostinazione e che ci elude. In questo caso, ogni momento dura a lungo. Ma se due persone godono intensamente di carezze, baci e contatti, che importa quanto tempo ci vuole?

Mi creda, non è una questione di minuti in più o in meno, è una questione di serenità.

 

466. È vero che alle donne ehe non rieseono ad avere l'orgasmo i sessuologi consigliano di masturbarsi? Perché?

L'uso della masturbazione per insegnare alle donne anorgasmiche a raggiungere l'orgasmo è stata una delle maggiori conquiste cliniche dei primi anni Settanta. Ipotizzati da sessuologi come Lonnie Barbach, Joe LoPiccolo e Betty Dodson, sono stati sviluppati dei programmi che consentissero alla donna di conoscere meglio il proprio corpo, di legittimare qualunque tipo di stimolazione potesse indurre in lei l'orgasmo e di ricercare ecomprendere i motivi della sua resistenza all'orgasmo.

Quando la donna riesce a raggiungere l'orgasmo con la masturbazione, può mostrare al compagno come le piace essere toccata e provarci grazie alla sua stimolazione. Può poi passare all'orgasmo con rapporti orali o con la penetrazione accompagnandoli con la stimolazione manuale.

Le donne anorgasmiche hanno talvolta problemi personali o di rapporto che vanno trattati con una terapia analitica o di gruppo. Possono essere utili anche gli esercizi fisici che accrescono la sensibilità vaginale, come i Kegel, di cui si parla alla domanda 248.

 

4ti7. Perché l'orgasmo femminile è doloroso? Cosa posso fare per evitarlo?

L'orgasmo non deve mai essere doloroso. Si rivolga a un ginecologo e verifichi che non vi siano cause fisiche al suo problema, come disturbi uretrali, vescicali o anali; potrebbe essere anche una questione di costipazione o di insufficiente lubrificazione durante i rapporti.

Ma spesso il dolore durante l'orgasmo è anche conseguenza di problemi psicologici che comportano una visione negativa del sesso. A volte la causa è da rintracciarsi in esperienze di abuso sessuale in età infantile.

 

468. Mi sento frustrata. Tutte le altre donne che conosco hanno orgasmi multipli e io invece no. Cosa devo fare?

Fondamentalmente deve smettere di confrontarsi con le sue ami- , che. Con tutto il dovuto rispetto, ho la sensazione che qualcuna di loro la prenda in giro. Ma quello che conta è che le esperienze sessuali' sono' altamente individuali e, mi creda, sono molte le donne che non hanno orgasmi multipli.

Se proprio vuole provare, provi a controllare la respirazione.

Durante l'orgasmo respiri profondamente e lentamente, e cerchi di lasciar fluire l'energia sessuale nel suo corpo piuttosto che espellerla. E dopo l'orgasmo continui la stimolazione, anche se le riesce difficile tollerare un pur lieve contatto. Via via che la sensibilità postorgasmica svanisce, potrà eccitarsi ancora e allora continui la stimolazione e la respirazione profonda. Potrebbe av.ere un' altro orgasmo.

Ma se la ricerca del pluriorgasmo assume i toni di un' attività lavorativa, allora si conceda un regalo: lasci perdere.

 

469. Cosa c'è di male a fingere un orgasmo di tanto in tanto? Ho detto a mia cognata che a volte lo faccio e lei ha reagito come se fosse un crimine.

Il fatto è che fingendo l'orgasmo lei impedisce a sé e al partner di creare le giuste condizioni per avere un vero orgasmo. Il suo compagno non saprà che occorre cambiare qualcosa e lei avrà meno possibilità di ricercare il modo giusto. E ogni volta che finge, le diventa più difficile smettere di fingere e ammettere quello che sta facendo.

Questo dal punto di vista pratico. Diciamo poi che ingannare sistematicamente il suo compagno è anche scorretto. A nessuno fa piacere sapere che il proprio compagno, o compagna, è insoddisfatto, ma le assicuro che è ancora peggio essere ingannati.

 

470. Quando non raggiungo l'orgasmo mio marito si sente come insultato. Cosa posso fare?

Può fingere l'orgasmo, come la signora della domanda precedente, ma sarebbe un errore, soprattutto se ha una cognata come la sua.

Come molti uomini, forse anche suo marito pensa che il suo orgasmo sia per lui la garanzia di essere un buon amante, e in tal caso si sentirà insultato se lei non lo raggiunge, è come se lei gli dicesse che a letto vale poco.

Occorre quindi che parliate insieme dell' atteggiamento di suo marito, e in particolare lei dovrà spiegargli che il. suo orgasmo non ha niente a che vedere con lui, che è una sua questione personale. Al di là del virtuosismo tecnico del partner, l'orgasmo femminile dipende infatti da molti altri fattori, non ultimo l'ambiente ela condizione mentale della donna.' Gli spieghi che facendo dipendere la sua personale autostima dal fatto che lei abbia o meno un orgasmo la fa sentire un oggetto e per nulla sexy.

Fatte queste premesse, occorre che lei assuma la piena responsabilità del suo orgasmo e non addossi a lui la responsabilità di farglielo raggiungere, perché in questo modo suo marito si sentirà dovere di "darle del sesso" piuttosto che di condividerlo.

Spieghi a suo marito che non occorre che lei raggiunga ogni volta l'orgasmo e ricordi che potete continuare il rapporto anche dopo l'eiaculazione, stimolando manualmente clitoride e vulva.

 

471. Circa la metà delle volte che faccio l'amor non raggiungo l'orgasmo. Non che sia un problema, ma non so bene come comportarmi quando accade.

Se non è un problema, non faccia proprio niente. E non c'è bisogno di alcuna scusa. Se il suo compagno la guarda preoccupato, gli sorrida per rassicurarlo e continui a .godere del piacevole ricordo. Potrà in seguito spiegargli con calma che va tutto bene, che non sempre lei ha un orgasmo e che i vostri rapporti sessuali sono splendidi.

Se lei ha un compagno fisso che non riesce ad accettare serenamente questo fatto, gliene parli con chiarezza, fuori del letto, e gli chieda di accettarla così com'è. Gli dica che lei non si farà alcun problema a chiedergli di stimolarla quando sarà il momento e lo inviti a crederle.

Molte donne dicono ai nuovi partner che la prima volta che fanno l'amore con una persona raggiungono raramente l'orgasmo e che è perfettamente normale. Se la trova una soluzione adatta, potrà fare lo stesso.

 

472. Godò profondamente dell'orgasmo, ma dopo mi sento spesso triste e sola. Perché? Cosa possò fare?

Bisogna ammetterlo, è difficile vivere il dopo orgasmo. Se si hanno grosse aspettative, è facile sentirsi un po' delusi quando tutto è finito. E anche se non se ne hanno, bisogna comunque tornare prima o poi àlla vita reale, e non è mai bello quanto librarsi nell'estasi sessuale.

Per qualcuno l'orgasmo è una perdita, forse per il comune senso di abbandono che si avverte dopo il sesso comporta un'unione di tipo primordiale con un' altra persona e il ritorno alla vita reale implica poi una separazione che può essere dolorosa in modo altrettanto primordiale.

È comprensibile la tristezza postorgasmica in un rapporto problematico. Per qualcuno il sesso è solo dare, senza prendere, e per. qualcuno i momenti che seguono l'orgasmo sono un duro risveglio dalla piacevole illusione di essere con un vero compagno, non con un partner solo sessuale.

Cosa può fare? Le posso dare qualche utile suggerimento:

- dopo l'orgasmo, si conceda ancora un contatto almeno emoti  vo con il partner, con coccole e altre attenzioni;

- non si crei attese irrealistiche sul rapporto sessuale, il suo significato e le sue conseguenze;

- parli delle sue sensazioni con il partner;

- abbia rapporti solo con persone a cui tiene veramente (se è il

suo caso);

- accetti che con persone diverse si possano avere esperienze diverse e agisca di conseguenza;

- osservi gli esiti interiori delle diverse attività e delle situazioni sessuali e cerchi di capire quali preferisce.

 

473. Il mio compagno quando raggiunge l'orgasmo sembra entrare in una sorta di trance, e io mi sento abbandonata. Cosa devo fare?

Molte persone entrano realmente in uno lieve stato di trance quando raggiungono l'orgasmo. Lasciano cadere a tal punto le barriere quotidiane che vengono interamente assorbite dall'orgasmo, diventano l'orgasmo stesso e, mi creda, è un'esperienza molto profonda e intensa.

Per il compagno che tuttavia non provi la stessa cosa è facile sentirsi emarginato. Si tratta di trovareil giusto. compromesso fra il rimanere in contatto l'uno con l'altro e al contempo distaccarsi tanto da poter vivere un' esperienza spontanea e soggettiva. Per trovarlo occorrono esperienza e fiducia reciproca.

Dica al suo compagno quanto le piace sentirsi vicina a lui, che cosa in particolare rende tanto piacevole e significativa la sua vicinanza e quanto invece è brutto sentirsi abbandonati. Cercate di risolvere il problema insieme, perché è un problema di entrambi, non solo suo.

 

 

 

 

Conflitti di desiderio

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474. lo e la mia compagna abbiamo grosse differenze di desideri sessuali. È un argomento di scontro anche per altre coppie? Come possiamo stabilire chi dei due ha ragione?

Si, molte coppie si trovano in contrasto su questo argomento. E parecchio.

Come in materia di cibo, cinema o musica, anche nel sesso è frequente che due persone che si piacciono abbiano gusti contrastanti:

Ma quando si tratta di sesso, purtroppo, si tende a dedicare troppo tempo alle dispute per decidere chi abbia ragione piuttosto che cercare di trovare soluzioni idonee.

I conflitti di desiderio non vanno affrontati cercando di capire chi ama chi, chi è più sexy o chi è fisiologicamente sano. Non si tratta mai di stabilire torti e ragioni. Esprimere la propria frustrazione attraverso continue critiche reciproche non risolve certo il problema, anzi lo perpetua. Piuttosto che comportarvi, come avversari, ponetevi nell'ottica di essere collaboratori che hanno da risolvere insieme dei problemi. La creatività, l'ironia, la compartecipazione e l'apertura al dialogo vi consentiranno di giungere soluzioni che possano soddisfare le esigenze di entrambi.

 

475. Come è definiblle il desiderio sessuale normale? Insomma, quante volte lo si dovrebbe fare?

La frequenza degli atti sessuali tra le persone sane e normali variano enormemente, assai più di quanto molti credano. Qualcuno ha rapporti tre volte all'anno, altri tre volte al giorno. E le dìfferenze dipendono grandemente da fattori variabili quali l'età, lo stato di salute e le condizioni di vita.

In genere, ritengo che la maggior parte di noi tenda a esagerare le prestazioni altrui.

Se lei si preoccupa del suo desiderio sessuale, o se non riesce a trovare un accordo con il suo partner, non prenda comunque come esempio quello che fanno gli altri. Lei sa cosa piace a lei e cosa non le piace. Lasci allora che siano questi elementi aguidare il dialogo con il partner e la sua facoltà di giudizio.

 

476. Qual è la differenza fra scarso desiderio e inibizione del desiderio?

Non si tratta di una questione puramente semantica, ma di una distinzione che ha importanti implicazioni cliniche.

Il termine "inibizione del desiderio" lascia intendere che il soggetto avrebbe un desiderio maggiore se si rimuovessero determinati blocchi. Può riferirsi talvolta anche alla componente sessuale di un più ampio disturbo della personalità, per esempio la depressione. Il termine "scarso desiderio", per quanto impiegato spesso come sinonimo, mira piuttosto a descrivere una caratteristica costituzionale di base e assolutamente costante.

Sono due situazioni che vengono trattate in modo diverso dalla sessuologia e che dovrebbero essere affrontate diversamente anche dal partner. Per il soggetto interessato, ovviamente, la differenza fra le due definizioni pare del tutto trascurabile.

 

477. Mia moglie sa quanto mi piace il sesso. Perché allora mi nega questo piacere?

Nel film "Io e Annie", il personaggio interpretato da Diane Keaton annuncia di avere deciso di abbandonare la terapia analitica. Woody Allen, nelle vesti del fidanzato, risponde: «È davvero ostile nei miei confronti». La Keaton ribatte: «Tutto quello che faccio io tu lo vedi in termini di conseguenze che può avere su di te, non di quello che significa nella mia vita». E sappiamo che la loro relazione è destinata a fallire.

Partendo dal presupposto che il suo matrimonio non sia solo un campo di battaglia domestico, sua moglie non rifiuta il sesso solo per farle dispetto. Lei deve quindi cercare di capire perché lo fa.

Forse a sua moglie il sesso (o il sesso con lei in particolare) non piace, forse le provoca dolore fisico, forse le riporta alla mente ricordi di traumi infantili, forse molte altre cose.

Se glielo chiederà in tutta sincerità, riuscirà probabilmente a stabilire i veri motivi di questo rifiuto. Ma se non può chiederlo direttamente, o se sua moglie non può rispondere, le converrà ricorrere a una terapia di coppia guidata da un esperto.

 

478. Si dice che i rapporti sessuali troppo frequenti facciano perdere l'interesse per il sesso? Perché?

Per quanto piacevole e splendida sia la penetrazione, può avere molti svantaggi; può indurre nell'uomo l'ansia di avere l'erezione e di conservarla; per molte donne è un mezzo con cui è difficile se non impossibile raggiungere l'orgasmo; in genere impone l'uso di un contraccettivo e infine richiede una notevole quantità di energia fisica.

Chi vede nel coito il principale o il solo modo di fare l'amore può anche stancarsi del sesso a causa di questi svantaggi. Far corrispondere il sesso principalmente al coito può quindi causare un calo del desiderio.

   Può anche accadere che tutti concentrati nel coito, si trascurino baci e carezze e la frustrazione di esserne privato può provocare nel partner disagio o rifiuto nei confronti del sesso. In entrambi i casi la soluzione sta nel provare e gustare diverse esperienze sessuali e non vincolarsi a una in particolare.

479. Come posso sapere se sono frigida? Si 'sente forse un igloo o una brezza artica?

  "Frigida" è un termine ormai screditato e in disuso, oppressivo e inaccettabile perché è un giudizio morale truccato in modo da sembrare una descrizione oggettiva. Non è affatto un termine scientifico.

Lei avrà forse uno scarso desiderio sessuale o problemi di inibìzione del desiderio (si veda alla domanda 476), manifestazìone a loro volta di disturbi di origine fisica o psicologica. O forse ha una relazione problematica che manifesta nel conflitto sessuale parte dei suoi lati problematici.

E non è poi detto che fonte del problema sia il partner che ha scarso desiderio: il suo problema può anche essere, il riflesso di un problema altrui.

Se lei e il suo partner non siete soddisfatti della vostra relazione sessuale, rivolgetevi a un sessuologo o a un consultorio famigliare.

 

480. Provo vivo interesse per il sesso, ma non quando sono giù di morale, arrabbiato, triste o preoccupato, allora, perdo tutto l'interesse. Posso fare qualcosa per cambiare?

Per sue caratteristiche naturali, il corpo non riesce ad avvertire l'eccitazione sessuale quando si è per qualche motivo turbati. Il suo caso è quindi assolutamente comune.

Può esserle. utile imparare a comprendere le sue sensazioni nel momento in cui le prova. Se si avvicina una situazione sessuale e lei sente sopraggiungere quelle brutte impressioni, può provare a parlame con la sua compagna. La comprensione e l'attenzione del partner suscitano spesso il desiderio o creano quell' intimità che lo può fare scaturire.

Se lei invece si sente quasi sempre turbato, si rivolga a un terapeuta. Le gioverà molto soprattutto se quelle brutte sensazioni sopraggiungono quasi sempre prima di fare l'amore.

 

481. Il mio desiderio sessuale varia a seconda del momento del ciclo mensile. Sono forse l'unica? Devo fare qualcosa per cambiare la situazione? E se succede anche alle altre donne quand'è che si sentono più disposte al sesso?

Sono molte le donne che avvertono alti e bassi di desiderio durante il ciclo mensile, e probabilmente a causa di mutamenti ormonali e di manifestazioni fisiche quali il gonfiore, il mal di testa o la stanchezza. .

Quanto al momento di maggiore disposizione al sesso, varia da donna a donna. Lei conosce le sue preferenze? Ne parli con il suo partner. Potreste trovare un'utile sintonia.

 

482. Amo mia moglie, ma negli anni ho perduto gran parte del desiderio che provavo per lei. Cosa mi consiglia di fare?

E uno dei problemi più difficili, sia per la coppia sia per i terapeuti che l'hanno in cura. E uno dei più antichi. Osservava, alcuni secoli or sono, il marchese de Luc de Clapiers: «L'oggetto più pesante al mondo è il corpo della donna che si è smesso di desiderare».

La graduale scomparsa del desiderio ha molteplici ragioni: un risentimento accumulatosi nel tempo, l'insorgere di nuovi bisogni, e perfino i mutamenti ormonali. Ma può trattarsi anche di fattori più profondi e problematici, come un inconscio timore nei confronti dell'intimità e del coinvolgimento che può compromettere il desiderio per la persona amata. In altri casi, scorgendo nel corpo del partner i segni dell'invecchiamento, qualcuno si sente dolorosamente messo a confronto con la propria mortalità e ricerca la fuga psicologica attraverso la perdita del desiderio.

Affrontare questo tipo di conflitti psicologici cambiando partner è una soluzione di certo poco lungimirante e destinata a fallire, perché il problema comunque irrisolto finisce con l'esaurire anche il desiderio sessuale per il nuovo partner. È invece indispensabile una forma di esame interiore, magari sostenuto da una terapia, che consenta di superare positivamente e consapevolmente il momento di difficoltà.

E sarà sicuramente utile e risolutivo affrontare sinceramente l'argomento con sua moglie. È probabile che anche lei abbia lo stesso problema e in ogni caso vorrà ancora essere desiderata. Perché allora non affrontare insieme il problema, con spirito realmente collaborativo, e insaporire un po' il sesso con qualche nuovo espediente? Probabilmente la soluzione del problema non sta nel cercare di amare di più sua moglie, ma semplicemente nel rendere più desiderabile il sesso.

 

483. Non sopporto quando ho voglia di sesso e il mio compagno no. È normale sentirsi rifiutati in queste situazioni? Riuscirò mai a superare questa sensazione? Come si comportano le altre persone?

Queste situazioni non piacciono a nessuno, tanto che per descriverle quasi tutti ricorrono all'idea del "rifiuto".

Ma perché allora non ci sentiamo rifiutati quando qualcuno declina il nostro invito a fare una passeggiata o una partita a tennis? Il motivo è che nel sesso il rifiuto lo cogliamo troppo personalmente, confacendoci all'eterno mito che chi ama fa anche l'amore. Ci sembra che se in un certo momento, non siamo desiderati sessualmente, non siamo desiderati affatto.

Sono frequenti i casi, fra i miei pazienti, di persone che nonriescono ad affrontare il rifiuto sessuale. Gente che concentra tutte le sensazioni di rifiuto provate durante l'infanzia nel rifiuto occasionale del proprio partner. È come se si sentissero dire: «Non vali niente. Vattene».

Abbiamo tutti il desiderio infantile di avere tutto ciò che desideriamo nel momento in cui lo desideriamo. Il superamento di questa convinzione è un importante passo verso un serio rapporto adulto con gli altri e con se stessi. E se non si riesce a farlo da soli, la terapia potrà essere estremamente utile.

 

484. Ho letto che alle coppie Molto prese dagli impegni di lavoro si consiglia di fissare degli appuntamenti per gli incontri sessuali, ma a me farlo così fa scomparire ogni desiderio. Ha qualche consiglio?

Forse lei ha scambiato quello che voleva essere un allegro gioco di coppia per un serio progetto fatto di obblighi. Fissare un appuntamento con la moglie o il marito è unoccasione per creare una piacevole attesa fatta di eccitazione e fantasia, che facilmente scatenerà il desiderio. Ma se avvicinandosi l'ora dell' appuntamento sente che non è il momento giusto, sposti l'appuntamento. Se ne dispiaccia, ma comunque lo sposti. Non lo consideri come un'ulteriore causa di ansia, perché proprio questo è il fattore che principalmente determina il calo del desiderio.

A qualcuno questi appuntamenti d'amore non piacciono affatto, perché costringono ad ammettere di avere un' attività sessuale, anzi di pianificarla e di pensarvi razionalmente.

Ma non sono una necessità. Sono solo un mezzo, come la biancheria intima o il lume di candela, per invogliare chi è sempre impegnato a fare l'amore superando le distrazioni. Se con la sua compagna ha già soddisfacenti rapporti spontanei, lasci perdere gli appuntamenti, passi direttamente dal "Via" e incassi il gettone.

 

485. Cosa mi consiglia di fare per accrescere l'interesse di mia moglie per il sesso?

Sono certo che sua moglie apprezzerà questo suo spirito di intraprendenza quando si tratta di aggiustare i mobili della cucina o di sistemare il giardino, ma mi pare che il desiderio sessuale di sua moglie non sia un buon terreno di lavoro.

E soprattutto, non è di sua competenza. Se sua moglie vuole davvero cambiare (ma dubito che lo voglia), non credo proprio che voglia che sia lei a occuparsene. Il suo intervento potrebbe essere vissuto come un tentativo di controllo e di intrusione nella sua intimità.

Piuttosto, lei può cercare di capire meglio che cosa richiama sua moglie al sesso e aggiungere nella vostra vita in comune una maggior dose di questo magico ingrediente. Può anche dirle di desiderare di capire quali sono i problemi legati al vostro conflitto sessuale (e non semplicemente capire "come poterlo fare più spesso").

Mutare il desiderio sessuale di una persona è il compito più difficile per i sessuologi stessi; cercare di cambiare sua moglie in questo significa andare incontro a sicuri problemi.

 

486. Mi sto innamorando di una donna davvero eccezionale. Ma da bambina è stata molestata e ora dice che il sesso la mette a disagio. Potrà riuscire a superare questo problema e ad avere un normale interesse sessuale?

Dipende molto da quanto questa donna è disposta ad accettare

L'aiuto altrui. Risolvere questo tipo di problemi può essere molto doloroso, ma è possibile. Dopo tutti questi anni, forse potrà farlo anche da sola senza una specifica terapia.

All'origine dell'inibizione del desiderio o dello scarso desiderio sessuale vi sono spesso esperienze traumatiche dell' infanzia. In questo caso il sesso viene pervaso dai brutti ricordi e la persona desidera difendersi più che lasciarsi andare.

Se la sua amica è rassegnata a essere per tutta la vita vittima di questo problema o comunque a conviverci, può darsi che non cambierà mai ed è probabile che abbia problemi sessuali con il marito se mai deciderà di sposarsi. Il suo caso è il tipico esempio per cui, prima di decidere di sposarsi, occorre conoscersi bene ed essere sinceri con il proprio partner.

 

487. Il mio ragazzo è un maniaco sessuale! Cosa posso fare per calmarlo?

Può decidere di sfinirlo con del sesso non-stop, ma probabilmente non è questo che lei ha in mente.

Intendiamoci su cosa lei intende per "manlaco.sessuale". Forse il suo ragazzo è insensibile ai suoi bisogni, sia sessuali che non forse quando fate l'amore lei sente che lui è emotivamente assente o che per lei non prova altro interesse che quello sessuale. Forse è un ragazzo che del sesso parla a sproposito, inserendolo in ogni conversazione.

Forse lui desidera fare l'amore con lei molto più spesso di quanto voglia lei. Ognuno ha i propri gusti ma forse potreste avere gusti più affini se riusciste a risolvere una delle questioni che le ho elencato.

Non servirà affatto insultarlo. Dovrà spiegargli cosa nel suo comportamento la turba e cosa le piacerebbe che lui facesse. Deve anche dargli modo di capire come le piacerebbe fare l'amore e in quali sìtuazioni lo desidera. E queste condizioni potete solo crearle insieme.

Se invece il sesso con questa persona non le piacerebbe in nessuna sìtuazìone, le consiglio di rivolgersi a uno specialista.

 

488. Mi sembra logico che a volte sia mia moglie a prendere l'iniziativa nel rapporti sessuali, ma lei dice che sono io a volerli e che qudi.l'iniziativa spetta a me. Chi ha ragione?

Nessuno del due.

Non è infatti questo il modo per decidere chi debba prendere l'iniziativa. Prendere l'iniziativa è un modo per esprimere se stessi e Il senso di intimità. E voi perdete entrambi parte di questo piacere.

Dovete invece cercare di affrontare questi problemi: che cosa inibisce. sua moglie dal prendere più spesso e con più convinzione l'iniziativa? E perché per lei è difficile essere paziente e lasciare che sua moglie prenda l'iniziativa con i tempi che preferisce?

Sono due questioni che dovete assolutamente affrontare, Un buon terapeuta le affronterà parallelamente, dando a entrambi la sensazione di prendere sul serio le vostre sensazioni.

Ma se questo è il solo problema sessuale che avete, forse è meglio che lei lasci perdere la questione. Invece di "prendere l'iniziativa", sua moglie preferisce forse invitarla, sedurla, suggerirle di prendere lei l'iniziativa, Forse questo la farà stare meglio.

 

489. Mia moglie è disposta a fare l'amore solo se ''sono stato buono". Cosa mi consiglia di fare?

È un meccanismo che può avere senso solo in due precise situazioni: se questo è l'unico modo per sua moglie di far sì che lei rispetti i vostri accordi o se a sua moglie il sesso non piace davvero. In entrambi i casi occorre un serio lavoro di maturazione personale. Il matrimonio è ancora più difficile se una persona non è affidabile o se 1'altra non prova interesse sessuale.

In caso diverso, state probabilmente vivendo un conflitto di potere. Ma per che cosa? Cosa desidera veramente sua moglie? Si sente forse sottomessa? La relazione sessuale esprime un altro tipo di conflitto. Quale?

Se la situazione si presenta per lei inaccettabile, lo dica. Si rifiuti di continuare questo strano gioco e richieda di concordare nuove condizioni per i vostri rapporti sessuali. Ma dica anche che sua moglie vive probabilmente una forte insoddisfazione sessuale e la inviti a parlarne. Non assuma un atteggiamento difensivo e ascolti con attenzione quello che sua moglie ha da dirle perché sarà la base per il cambiamento.

 

490. Una volta litigavamo spesso per decidere se fare l'amore o no. Adesso il problema è un altro: non ci baciamo e non ci accarezziamo quasi più. Ma ci amiamo ancora. Qual è il suo consiglio?

È una situazione davvero comune. Il partner che ha meno desiderio comincia a temere che il contatto possa essere interpretato come un invito al sesso e quindi lo evita. Frustrato, l'altro partner coglie ogni possibile occasione di contatto e in questo modo non fa che alimentare i timori dell'altro.

La mancanza di contatto e di baci è dannosa per la relazione ancora più della mancanza dei rapporti sessuali, perché porta rapidamente a sentirsi isolati, risentiti, non amati e incapaci di poter mai superare una distanza che si accresce sempre più.

Per spezzare questo circolo vizioso occorre che il partner che prova maggiore desiderio sessuale dimostri di voler avere contatti fisici teneri, senza cercare di trasformarli in situazioni erotiche. E quando l'altro partner lo sentirà e gli accorderà fiducia, la relazione potrà godere ancora del conforto e dell'intimità che proviene dal contatto. Ciò vi consentirà di creare un'utile intesa per affrontare i problemi e forse anche quella positiva atmosfera che suscita il desiderio.

 

491. Mia moglie non mi crede quando dico che sono troppo stanco per fare l'amore. Cosa mi consiglia di fare?

Forse le cose sono più complesse di quanto sembri. Una cosa è certa, lei non può essere messo in dubbio, criticato o punito perché non vuole fare l'amore, e la stanchezza è un validissimo motivo per dire di no.

Ma siamo sicuri che la stanchezza non sia un eufemismo per nascondere la non voglia di affrontare una relazione sessuale insoddisfacente? In questo caso, giustifico il risentimento di sua moglie.

Può essere venuto il momento di fare il punto sull'importanza della vostra vita sessuale e di capire se non vada un poco rinfrescata. E le consiglio di farlo, piuttosto di cercare di evitare il conflitto nascondendosi dietro una stanchezza diplomatica. Probabilmente dovrete anche trovare un diverso modo di vivere insieme la sessualità. Quando non sentite il desiderio di avere un rapporto completo, avete il desiderio di accarezzarvi o di baciarvi? Invece di rifiutare ogni contatto con una risposta brusca. spieghi queste cose a sua moglie.

 

492. Quando non ho voglia di fare l'amore, mio marito lo prende come un rifiuto personale. Cosa posso fare?

E difficile non sentirsi rifiutati. Lei forse rifiuta semplicemente di fare l'amore, ma a lui sembra che si rifiuti di farlo proprio con lui.

Agendo con gentilezza e rispetto, si può rifiutare un invito al rapporto sessuale senza dare i'impressione di rifiutare la persona. Occorre che lei sia emotivamente presente per qualche istante, e a questo suo marito sarà piacevolmente sensibile.

 

 

 

 

Violenze sessuali

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493. Sono molto frequenti le violenze sessuali? Le cifre che sento sono molto contrastanti.

Nelle cifre riportate vi sono forti contrasti per due pricipali motivi. Il primo è che la violenza sessuale è uno dei crimini sui quali vi è maggiore reticenza e che quindi non vengono denunciati: per paura e vergogna, ben il 90 per cento delle vittime evitano di denunciare alla polizia di avere subito uno "stupro". Il secondo motivo è che non vi è una concorde definizione del termine stupro. Noi chiariamo comunque fin da subito che se la donna si rifiuta di avere un rapporto, o è impossibilitata a rifiutarsi (per esempio perché ha bevuto), si tratta indiscutibilmente di stupro.

Lo scorso anno i casi di violenza sessuale denunciati alla polizia negli Stati Uniti sono stati circa 100.000. Caute stime fanno ritenere che l'effettivo numero di stupri sia da due a dieci volte superiore al numero di quelli denunciati.

 

494. Gli uomini che stuprano le donne, perché lo fanno? Forse perché sono troppo presi dal sesso e vedendo una donna che li eccita non riescono più a controllarsi?

Lo stupro avviene assai di rado per un impulso di passione. Nella maggior parte dei casi è un crimine di violenza che ha come arma il sesso. Gli uomini che stuprano una donna lo fanno in genere per desiderio di conquista, di infliggere del male, di umiliare, di vendicarsi o di sentirsi adeguati o superiori. L'eccitazione che spinge allo stupro è suscitata dalla violenza e non dalle usuali fonti di eccitazione.

E sia chiaro che le vittime della violenza sessuale non sono mai da condannare né da biasimare, indipendentemente da ciò che indossano o da ciò che fanno. Mi pare proprio che nessuno di noi direbbe mai che chi lascia la macchina aperta merita che gli venga rubata, o che chi parla a voce alta in un locale pubblico meriti di essere percosso.

 

495. Chi può mai compiere un'azione così terrlblle? Chi lo fa, deve essere sicuramente malato.

Molti soffrono effettivamente di turbe psichiche, che comportano una capacità di controllo molto limitata, gravi difetti nell'esame di realtà, comportamento assolutamente imprevedibile e gravi sbalzi d'umore. Sono tuttavia persone che, in molti casi, hanno sul lavoro e nelle quotidiane situazioni sociali un comportamento che rientra nella norma. Spesso la vittima le conosce e le accetta. Gli studenti universitari che violentano le compagne di studio sono in genere ragazzi stimati dagli insegnanti e dai coetanei.

Michael Carrera, sessuologo, così delinea il profilo del violentatore:

- ha un passato di comportamento aggressivo e violento;

- proviene spesso da situazioni socio-economiche difficili;

- è generalmente di età inferiore ai trent'anni;

- non presenta impulsi sessuali fuori della norma;

- fa uso di alcol o di droga;

- soffre di scarso sviluppo dell'Io e ha scarsa stima di sé.

E aggiunge Sol Gordon, anch'egli sessuologo, che i violentatori hanno in genere forti sensi di colpa in relazione al sesso e alla masturbazione.

Dunque il fatto che le violenze sessuali siano commesse in così larga parte da individui più o meno "normali" deve farci riflettere sul ruolo che in questo fenomeno ha l'educazione che le giovani generazioni ricevono riguardo al sesso e al potere.

 

496. La pornografia non stimola forse le violenze sessuali? Credo che gli uomini che fanno uso di riviste e film pornografici pensino che le donne siano solo degli oggetti sessuali pronti a lasciarsi prendere.

I dati scientifici sembrano non dimostrare questa convinzione diffusa. La stessa Commissione Meese voluta da Ronald Reagan non ha potuto individuare prove che dimostrassero che l'uso della pornografia suscita comportamenti antisociali.

Sono circa 20 milioni gli americani che ogni anno consumano film e riviste esplicitamente sessuali, e la maggior parte di essi non compiono violenze sessuali. E nei paesi europei in cui la pornografia è legalizzata si verifica un numero di casi di violenza decisamente inferiore a quello degli Stati Uniti.

È comunque vero che molti violentatori fanno uso di film e riviste pornografiche. Bevono anche il caffè e guardano i più popolari programmi televisivi, ma non possiamo per questo ìndividuare in tali elementi la causa della violenza. È assai più probabile che a incoraggiare il comportamento sessuale violento sia la repressione deUa sessualità, e quindi anche quella del materiale pornografico. A stimolare le anomalie psicologiche sono il senso di colpa e di vergogna, non certo l'eccitazione sessuale.

Non è poi certo la pornografia che insegna a considerare le donne degli oggetti sessuali. A questo pensano già riviste come «Cosmopolitan», o pellicole come Dynasty, Rambo, telenovelas e l'industria della moda, che plasmano in profondità le convinzioni di un pubblico assai più vasto di quello di «Playboy» o dei video pornografici.

 

497. So che non è di moda dirlo, ma lei non pensa che certe donne quasi chiedano di essere violentate per il modo in cui si vestono o si comportano?

Lei mi sta dicendo che vi sono individui umani che chiedono di essere umiliati, maltrattati, minacciati di essere mutilati o uccisi e con ogni probabilità fecondati o contagiati dall' Aids. È una convinzione davvero poco realistica ma in grado di favorire l'alto numero di violenze sessuali del nostro paese.

Dire che le donne dovrebbero vestirsi o agire in un certo modo per evitare di essere aggredite significa attribuire loro la responsabilità del comportamento maschile, il che mi sembra assolutamente ingiusto. Come reagirebbe se qualcuno sostenesse che lei ha istigato qualcuno a picchiarla indossando una maglia del colore di una particolare squadra di calcio?

 

498. So che le donne non vogliono essere violentate ma una volta che ci sono non ne godono? Se lo stupro è inevitablle perché non cercare di rilassarsi e goderne?

Vede, chi violenta una donna non è certo un amante delicato e premuroso che vuole soddisfare la propria vittima. Lo stupro è una violenza sessuale, fatta di un sesso brutale, fisicamente doloroso spesso deliberamente umiliante e pauroso. Un trattamento a cui, mi pare chiaro, a nessuno piacerebbe essere sottoposto.

Se anche la donna volesse godere dello stupro cedendo volontanamente, non ci riuscirebbe. Il violentatore mira a essere dominatore e maltratta la donna comunque ella si comporti. Mi pare poi che consigliare a una donna di arrendersi e di godere dello stupro sia come consigliare a un uomo di arrendersi e godere delle percosse. Non si sentirebbe offeso lei da un tale consiglio?

 

499. Mi aiuti a capire. lo non voglio essere violentata, ma quando mi masturbo mi piace immaginarmi che qualcuno mi violenti.

Godere di una certa fantasia è molto diverso dal volere effettivamente che accada ciò che si immagina. Se ne sarà sicuramente accorta a proposito delle fantasie non sessuali.

Le fantasie di violenza sessuale non comprendono il dolore fisico, la raggelante paura, il senso di oltraggio, di bruttura che fanno parte di uno stupro reale, ma si incentrano piuttosto sul senso della potenza maschile, su un piacevole abbandono di ogni responsabilità, su quel poco di incertezza che basta a renderle eccitanti e su un particolare senso di fiducia. Sono elementi in grado di far scaturire una piacevole fantasia, soprattutto quando lei sa di poterla interrompere come e quando vuole. In questo non hanno niente. a che vedere con uno stupro reale.

 

500. Perché qualcuno dice che ragazzi e ragazze imparano ad accettare e persino ad aspettarsi la violenza sessuale?

Vediamo che cosa imparano i giovani sul sesso e sui sessi:

- che si può capire che una donna desidera il sesso da come si veste;

- che l'uomo ha un istinto sessuale tanto forte da non poterlo controllare e che le donne che desiderano il sesso e vi si preparano sono ''poco di buono" (e che quindi, che lo desiderino o meno devono mostrarsi restie);

- che se una donna accetta da un uomo doni costosi o una bella serata fuori a cena sia poi "tenuta a cedergli" (dovrebbe cioè pagare in natura la sua parte);

- è virile sedurre la donna; convincere al sesso una donna riluttante è un'impresa di cui vantarsi;

- le donne non desiderano veramente il sesso; devono esserci trascinate con l'alcol, l'amore o la forza.

Se ci mettessimo a progettare a tavolino un ambiente sociale favorevole all'esistenza delle violenze sessuali, scopnremmo che ci occorrono proprio quegli elementi che caratterizzano la nostra società. Non stupisce che da una recente indagine condotta presso l'Ucla, uno dei migliori college americani, sia emerso che gli studenti sia maschi che femmine, concordano che in determmate circostanze la donna "è tenuta" a concedersi sessualmente all'uomo.

 

501. Sono stata stuprata ed è stata sicuramente la cosa  più terribile che mi sia mai accaduta. Ora che sono passati sei mesi mi sento ancora distrutta. Riuscirò mai a venime fuori?

Mi auguro di sì. Ma sicuramente ha dinanzi ha dinanzi a sé un difficile compito. Probabilmente si sentirà presa da sensi di colpa e di vergogna, da una rabbia che non sa come e dove scacare, le sembrerà di non valere niente e avrà un bisogno contraddittorio di vicmanza e di intimità. E probabilmente non si sentirà affatto attratta dal sesso.

Anche se non ha denunciato l'accaduto, è indispensab e che lei segua una terapia che la aiuti a riconoscere e a capire ciò che prova, a indirizzare in modo producente la sua rabbia, a ristabilire la capacità di avere relazioni intime e di vivere serenamente la sessualità.

Sfugga dalla sensazione di essere cattiva, stupida, danneggata o dalla parte del torto perché ha subito uno stupro. Come chiuque abbia subito un trauma, lei ha bisogno di un efficace aiuto per ristabilire un sereno legame con la sua vita.

 

502. Qualche mese fa sono stata violentata. Quando l'ho detto al mio ragazzo si è imbestialito e mi ha insultata. Il suo comportamento mi ha definitivamente distrutta. Come ha potuto fanni questo?

È un comportamento assolutamente ingiustificabile e incomprensibile, anche se diffuso.

Siamo forse persone moderne, ma certamente antiche in fatto di immagini sessuali. E l'immagine di più antica origine è che l'uomo protegge la donna, anzi, che l'uomo protegge la sua donna.

Se la propria donna viene violentata, l'uomo sente di avere fallito nel suo compito più fondamentale. È come se si realizzasse il peggiore degli incubi. La realtà, e cioè il fatto che lui non avrebbe potuto avere modo di evitare ciò che è accaduto, è irrilevante dal punto di vista emotivo. L'uomo si sente in colpa, impotente e inadeguato. È come se anche lui si sentisse violentato. Sente di non essere un "vero uomo".

Ma cosa lo porta a provare ira verso la sua donna che è stata violentata? L'ira che l'uomo prova non è effettivamente verso la donna bensì verso se stesso, ma poiché è troppo dolorosa da sopportare la proietta all' esterno. È un tragico, secondo atto della vittimizzazione. Addossare la colpa alla donna è semplicemente una difesa contro un'angoscia che per l'uomo sarebbe troppo spaventoso riconoscere.

 

503. Sono io che sono stata violentata, ma il mio compagno dice che anche lui prova quello che provo io. Come può paragonare quello che prova lui a quello che provo io?

Non lo fa. Dice solo di essere sconvolto anche lui dall'accaduto e di avere bisogno di attenzioni. Forse non è lei la persona più adatta a dargli il conforto psicologico di cui lui ha bisogno in questo momento. Lei farebbe comunque bene a riconoscere la realtà dei sentimenti del suo compagno oltre a quella dei suoi. Il tradizionale atteggiamento maschile del dire «Sto bene, ce la faccio, pensiamo a te» non sempre è produttivo.

Se non vuole che lui neghi i suoi sentimenti perché li trova troppo dolorosi, non sia lei a negare quelli di lui perché le sembrano inadatti.

 

504. La mia ragazza è stata violentata e io mi sento come paralizzato. Tutto quello che faccio o che dico sembra sciocco. Cosa mi consiglia di fare?

La cosa più importante è che lei si faccia aiutare da qualcuno. Potrebbe rivolgersi a un consultorio famigliare, alla polizia o a un'associazione di donne, dove entrambi riceverete informazioni, aiuto e assistenza legale e medica.

Forse lei e la sua compagna avete bisogno di farvi un lungo pianto insieme. Lei è stata violentata e lo è stato perciò anche il vostro rapporto. Avete subito entrambi una gravissima perdita e avete bisogno di discutere insieme come poterla superare.

Chieda alla sua ragazza che cosa desidera, sia delicato, premuroso e pronto ad ascoltare. La abbracci con affetto se lei lo desidera, ma se sembra che non le vada non lo faccia. Non cerchi, questo è importante, di risolvere ogni cosa da solo e faccia in modo di procurarsi tutto l'aiuto che le occorre.

 

505. La mia ragazza è stata violentata ma non lo ba denunciato perché temeva che la polizia trattasse malamente il suo caso. Secondo lei ha fatto bene?

Purtroppo viviamo in un paese in cui il sistema giudiziario si dimostra arretrato di qualche secolo per il modo in cui affronta i casi di violenza carnale. Gli interrogatori delle vittime avvengono senza alcun tatto, con toni inadeguatamente impersonali e impudentemente lascivi. Il fatto è che la polizia è composta da uomini e in genere sono loro a raccogliere le denunce.

Tutti i problemi vengono ad acuirsi nei tribunali, dove si cerca di . screditare il racconto della donna con domande indiscrete circa le sue passate relazioni sessuali, quasi che vi debba essere un rapporto inversamente proporzionale fra il loro numero e il diritto della donna a non essere fatta oggetto di violenza sessuale.

Le cose, per fortuna, cominciano a cambiare. Le donne vittime di violenza dovrebbero richiedere di potersi rivolgere a ufficiali di polizia di sesso femminile e a medici donna, oggi presenti sicuramente in maggior numero che nel passato. Nel decidere se denunciare o meno un caso di stupro, la vittima non dovrebbe solo considerare la possibilità di evitare il dolore di un interrogatorio ma anche il senso di colpa cui andrebbe incontro se evitasse il processo.

 

506. Mi piaceva fare l'amore, ma da quando sono stata violentata non riesco più a farlo. Riuscirò a superare questo blocco?

La perdita dell'interesse sessuale è un fenomeno molto comune e comprensibile nelle donne violentate. Non se ne faccia una colpa, è un problema di cui lei non è certo responsabile.

Ma per riacquistare quella serenità che le consentirà di avere ancora una vita sessuale soddisfacente è indispensabile che si rivolga a uno specialista. Consulti dunque uno psicoterapeuta non appena le sarà possibile.

 

507. Che cos'è la corruzione di minorenne?

E il termine con il quale si indica il congiungimento carnale con una persona che non abbia per legge diritto di acconsentire al rapporto sessuale perché minorenne, mentalmente malata, in stato di ebbrezza o legalmente incapace per altri motivi.

La corruzione di minorenne non implica necessariamente la violenza. La ''vittima'' può avere accettato di buon grado il rapporto o avere perfino preso l'iniziativa. Ma è una violazione che viene punit con la stessa severità della violenza carnale. Dice il sessuologo Erwing J. Haeberle: «Le condanne per stupro sono per la maggior parte casi di corruzione di minorenne».

 

508. Che cosa sono con precisione i date rape di cui si parla tanto in America?

 

I date rape [che in italiano può essere approssimativamente reso con "violenza su appuntamento", N.d.R.] sono i rapporti sessuali forzati fra due persone che intrattengono già una qualche relazione sociale. Ecco un esempio molto frequente: due persone escono insieme e passano una bella serata. Lui mira al sesso, lei non ne ha alcuna intenzione ma lui continua a insistere fino a obbligarla e lei finisce con il cedere per paura o per disgusto.

Spesso entra in scena anche l'alcol. I due si divertono e bevono.

Quando lui prende l'iniziativa, lei si oppone, ma l'alcol indebolisce la sua capacità fisica e mentale di resistere e finisce per cedere.

 

509. Sono molto frequenti i date rape?

Le stime variano, per quanto gli studi condotti negli ultimi trent'anni indichino nel complesso che almeno il 40 per cento delle donne nei college universitari abbiano avuto esperienza di rapporti sessuali aggressivi non desiderati. Altrettanto rivelatore è lo studio che E.I. Kanin condusse nel 1969 e poi pubblicato sul «Journal of Sex Research». Su un campione di quattrocento ragazzi iscritti al college, il 22 per cento dichiarava di avere personalmente tentato, nell'anno allora in corso, di avere un rapporto sessuale con la forza. Presumibilmente la cifra reale è ancora più elevata.

Il date rape costituisce purtroppo la prima esperienza sessuale di molte donne, ma molte, per ingenuità, pensando semphcemente che il sesso sia così, non sono in grado di comprendere che la loro esperienza è stata frutto di un abuso. È davvero una pessima iniziazione ai rapporti sessuali.

 

510. Ma le donne non hanno proprio nessuna responsabilità nei date rape?

Sicuramente non per il fatto di essere vittime di un' aggressione, ma forse perché contribuiscorio a quella complessa coreografia sociale che quasi inevitabilmente conduce al date rape. Warren Farrell, autore di Why Men Are the Way They Are, fa notare che molte giovani donne ostentano la propria desiderabilità e il proprio interesse sessuale come parte del repertorio comportamentale destinato ad attrarre l'uomo. Quando poi rifiutano il contatto sessuale, e si ritengono offese se solo si allude al sesso, gli uomini rimangono interdetti.

Sempre Farrell rileva che molte donne scelgono i propri uomini sulla base dell'aspetto fisico o della carriera, e poi si lamentano quando gli uomini che hanno scelto sulla base di questi criteri superficiali sono insensibili ai loro bisogni e ai loro desideri.

Quando poi un uomo fa delle avances fisiche e la donna le rifiuta, e lui continua imperterrito finché lei finisce con il cedere, si sviluppa un "linguaggio relazionale" in cui no a volte significa si. Quando l'uomo propone infine il rapporto completo e la donna dice di no, lui non sa più se quel no significa davvero no o significa invece sì.

Ribadiamo, e questo deve essere chiaro, che nessuno può e deve essere accusato perché rimasto vittima di una violenza sessuale. L'effetto cumulativo sull'uomo di quella che Farrell definisce date fraud [in italiano approssimativamente "inganno su appuntamento", N.d.R.] è l'umiliazione, la confusione e il risentimento.

 

511. Come si può ridurre n numero di atti di violenza carnale nel nostro paese?

Innanzi tutto assumendo una diversa mentalità in fatto di violenza carnale. E a questo scopo dobbiamo comprendere che:

- lo stupro non è un "fatto di donne";

- le donne non vogliono essere violentate né richiamano gli atti

di violenza per il modo in cui si vestono o si comportano sessualmente;

- lo stupro è un atto di violenza e non di passione sessuale.

Dobbiamo insegnare ai ragazzi, ai futuri uomini, a non fare pressione sulla donna per convincerla al rapporto sessuale. Se lei la prima volta dice no, no deve essere. E bisogna insegnare alle ragazze, alle giovani donne, che "no" dovrebbe bastare dirlo una sola volta e che lo scendere a compromessi dopo un no iniziale non fa che confondere l'uomo. Un altro fatto importante è che dobbiamo accettare l'interesse della donna per il sesso, perché la donna si senta libera di dire sì quando lo vuole davvero. Solo questo nuovo atteggiamento potrà eliminare l'attuale ambiguità del "no" femminile.

Un'ultima parola: la nostra cultura deve infine accettare che anche gli uomini in carcere abbiano il diritto di essere tutelati dalle violenze sessuali.

 

512. Perché è importante parlare della violenza carnale? È un argomento così raccapricciante.

Bisogna parlarne per educare il pubblico ad avere consapevolezza della sua esistenza; tutti devono sapere che queste cose succedono davvero, che succedono alle "ragazze di buona famiglia", che le vittime non devono sentirsi colpevoli o intimorite dal senso di vergogna e che la cultura che consente questi fatti è frutto del contributo di uomini e donne insieme.

È importante che anche i bambini siano informati dell'esistenza della violenza sessuale. Prima imparano che il sesso non deve mai essere usato come arma e che tutti hanno il diritto di "gestire" il proprio corpo, tanto più facile sarà ridurre l'incidenza degli atti di violenza sessuale.

 

513. È possibile che una donna sia violentata dal marito?

La definizione classica di stupro è che l'uomo obblighi al rapporto sessuale una donna diversa dalla moglie. E ciò quale riflesso della tradizionale concezione che fa della donna sposata la proprietà privata del marito, il quale avrebbe pertanto il "diritto" di praticare il sesso con la moglie.

Oggi, tuttavia, è mutato il nostro modo di considerare il matrimonio e il sesso. Oggi consideriamo entrambi i coniugi come aventi pari diritti, diritto alla protezione e alle risorse della famiglia. E cominciamo a considerare il sesso come qualcosa di prezioso che può solo essere donato e non preso; qualcosa che nessuno ha il diritto di prendere a qualcun altro.

Tutti hanno quindi diritto di essere tutelati dal sesso non voluto, e tutti significa bambini, coniugi, prostitute, criminali, senza tetto, persone mentalmente instabili. L'atto di matrimonio non è un atto di via libera che concede a un coniuge il libero accesso al corpo dell' altro.

Ma vi sono mariti che usano la violenza o la minaccia di violenza per avere rapporti con la moglie. E a volte per influenzare le decisioni della moglie ricorrono alla violenza fisica e mentale sui figli.

Chiunque obblighi un'altra persona ad avere un rapporto sessuale contro il suo volere commette un atto di violenza. Il marito che lo fa con la moglie è, al pari di ogni altro.un violentatore. Anche la legge si sta finalmente e lentamente adeguando a questo concetto.

 

514. Si sente spesso parlare di uomini in carcere che subiscono la violenza sessuale di altri uomini. Ci sono così tanti omosessuali nelle nostre prigioni?

No. Chi compie atti di violenza sessuale nelle carceri mira a imporre il proprio dominio e la propria aggressività; le vittime vengono scelte in base al minor tempo trascorso in carcere, alla posizione occupata nella gerarchia dei carcerati e alle protezioni che hanno all'interno di questa gerarchia.

E molti di coloro che in carcere compiono atti di violenza sessuale hanno in forte odio i gay. Infatti l'atto di violenza, che vuole simboleggiare il potere di chi lo compie, non è che una modalità per dimostrare di essere un "vero uomo". Questo fatto dovrebbe farci comprendere che categorizzare la sessualità di una persona sulla base di un rapporto sessuale è fortemente fuorviante.

  Mentre aumenta la sensibilizzazione sociale rispetto al problema della violenza sessuale sulle donne, il grave dramma delle migliaia di uomini sottoposti a violenza nelle carceri americane è ancora avvolto da un silenzio cospiratorio.

 

515. Che cos'è la "pillola del giorno dopo" che le donne possono prendere dopo avere subìto una violenza carnale?

Il trauma della violenza può indurre nella donna un' ovulazione spontanea e quindi nei casi di violenza in cui sia avvenuto il coito è da temersi ancora di più un'eventuale gravidanza indesiderata.

Per evitare la gravidanza dopo uno stupro, oggi la donna può assumere un forte dosaggio di estrogeno sintetico entro 72 ore dal rapporto.

Il farmaco ha l'effetto di indurre la mestruazione, ma ha come eff~tti coll~te~ali il vomito e la nausea. Purtroppo alcune donne sono rimaste mcmte nonostante l'assunzione del farmaco. Per di, più, dato l'alto dosaggio ormonale, corrono il rischio di dare alla luce figli malformati.

 

 

 

 

La terapia sessuale

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516 In cosa consiste di preciso la terapia sessuale?

Non ha nulla a che vedere con il contatto fisico o con la fruizione , di immagini legate al sesso. Basandosi esclusivamente sul dialogo, mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

- fornire informazioni sul modo in cui funzionano e interagiscono il corpo e le emozioni;

- consentire al soggetto di esprimere la propna sessualità nei modi che maggiormente lo mettono a suo agio;

- instaurare con il partner un dialogo che consenta di comunicarsi con sincerità tutti quei particolari della vita sessuale (preferenze, bisogni, sensazioni) che sono determinanti nel risolvere i conflitti;

- chiarire lo scopo dei rapporti e delle relazioni sessuali del sog getto;

- esaminare i propri sistemi di certezze e di convmzioni (religione, famiglia, politica ecc.) che interferiscono con la capacità di provare piacere sessuale;

- risolvere vecchie ferite psicologiche individuali;

- risolvere vecchie ferite psicologiche del rapporto di coppia.

A questi scopi la terapia perviene stimolando la persona a parlare liberamente di ciò che per lei il sesso è e a individuare quelle convinzioni e quei pregiudizi che bloccano la sua capacità di viverlo serenamente. La terapia aiuta il soggetto a esplorare il propno passato per individuarvi le cause del comportamento presente e a valutare i rapporti di comunicazione" di potere e i ruoli sessuali all'interno del rapporto di coppia.

A seconda dei casi, è preferibile sottoporsi alla terapia individualmente oppure in coppia.

 

517. Quali tipi di problemi si possono risolvere con la terapia sessuale?

L'esperienza sessuale è frutto di due diversi processi, uno relativo al piano fisico, l'altro al piano psicologico. La terapia sessuale li affronta entrambi.

Può aiutare a risolvere problemi di erezione, eiaculazione, orgasmo e rapporti dolorosi, ma anche problemi legati alla sfera psicodinamica come disturbi del desiderio, riluttanza all'eccitazione, sensi di colpa, risentimento, ansia, traumi, identità e ruoli sessuali.

Ma la terapia sessuale non è onnipotente, non può risolvere tutto. Non è in grado, per esempio, di aiutare i soggetti alcolizzati, né i soggetti psicotici o ostinatamente convinti di non poter mai cambiare. Non è la soluzione terapeutica idonea, infine, per i soggetti affetti da disturbi psicologici gravi che abbiano un senso dell"'Io" fortemente danneggiato.

 

518. In cosa si differenzia la terapia sessuale dalla terapia di coppia? Come posso sapere quale è più adatta al mio caso?

Sono entrambe due forme terapeutiche miranti a facilitare la guarigione e il cambiamento e che impiegano strumenti analoghi per scopi spesso assai simili. In effetti non esiste una precisa linea di separazione fra le due terapie. Per esempio, il caso di una coppia in cui i due partner mostrino livelli incompatibili di desiderio sessuale può rivelare poi. un conflitto di potere o problemi di intimità che richiedono una terapia di coppia. Diversamente, un caso di conflitto cronico fra i due partner può nascondere la frustrazione sessuale di uno dei due soltanto.

Se lei ritiene che i suoi problemi siano fondamentalmente di coppia, si rivolga a un terapeuta di coppia, altrimenti consulti un sessuologo. Ma tenga presente che a un certo punto potrebbe rendersi necessario cambiare la strategia terapeutica e magari anche il terapeuta stesso. Di sicuro, la cosa più importante è rivolgersi a un professionista affidabile, qualunque sia la sua specialità. Qualora il problema non rientri nella sua sfera di competenza, egli sarà in grado di consigliarle lo specialista di cui lei ha bisogno.

 

519. È efficace la terapia sessuale?

L'efficacia della terapia dipende dall'abilità e dall'esperienza dello specialista che la conduce, ma dipende anche dal tipo e dall'en~tà del problema. Tra i problemi più facili da affrontare, per esempio: ci sono l'eiaculazione rapida o la mancanza di orgasmo, per i quali si osservano straordinari miglioramenti in ben oltre il 50 per cento dei casi. Molto più difficili sono i conflitti del desiderio e l'incapacità di eiaculare, con i quali si raggiungono miglioramenti sostanziali soltanto in un terzo dei casi, se non meno.

Ma l'efficacia della terapia dipende in grande misura anche dal-. la motivazione del soggetto. La terapia è un'impresa complessa, emotivamente impegnativa e talvolta dolorosa, spesso molto costosa e lunga. Per portarla felicemente a termine occorre che il soggetto vi partecipi attivamente e che sia quindi sostenuto da una forte motivazione.

 

520. Con quale criterio devo scegliere il terapeuta a cui rivol germi? Il mio medico non mi è di alcun aiuto.

Il medico di base è sicuramente un buon punto di partenza, ma molti di loro non affrontano volentieri le questioni sessuali. Forse le conviene chiedere consiglio a un ginecologo o a un urologo, ma saranno in grado di darle informazioni anche avvocati, terapeuti di coppia e consultori famigliari.

 

521. Quali devono essere i requisiti più importanti di un terapeuta sessuale?

Innanzi tutto, la professionalità: il rispetto di sé, un'apprezzabile capacità operativa e l'esperienza con la specificità del problema in oggetto. È indispensabile che possieda un'adeguata preparazione in psicologia, consulenza matrimoniale e fisiologia, nonché un'af finità culturale con sociologia e religione.   .

È importante inoltre che sappia trattare i problemi sessuali con assoluta serenità, il che non è affatto scontato, né valgono a garantirlo il suo titolo di studio, la sua reputazione e il suo successo. E una dote non facile da verificare, ma lei può cercare di valutaria attraverso il linguaggio corporeo, la presenza fisica e la capacità di parlare tranquillamente di sesso. A rendere meno difficile la terapia saranno infine utili una buona dose di compartecipazione e di umorismo.

Tenga presente che importanti fattori di valutazione saranno sia l'impressione che questa persona le susciterà sia l'atmosfera di relazione che sarà in grado di creare. Nella sua scelta dovrà pertanto esaminare le sensazioni tratte e fidarsene. Per molti, questo processo di selezione e scelta è già una preziosa parte della terapia stessa.

 

522. Come posso regolarmi per scegliere tra una terapia sessuale e un trattamento di sex addiction?

Un terapeuta sessuale deve avere ima preparazione specifica sia in psicologia che in sessuologia. Un terapeuta di sex-addiction non necessita di alcuna delle due e quasi nessuno le ha entrambe. Un terapeuta sessuale è in grado di comprendere l'ampia casistica di comportamenti sessuali e non si prefigge di rendere i pazienti "normali". Un terapeuta di sex-addiction ha per riferimento un modello rigido di "sesso normale" e cerca di riportare i pazienti all'interno di quello schema.

Un terapeuta sessuale vede. il sesso come una forza positiva che può essere legittimamente usata in modi differenti. Un terapeuta di sex-addiction crede che servirsi del sesso per sentirsi bene con se stessi, oppure fantasticare su una certa persona mentre si fa l'amore con un' altra, sia avvilente o quanto meno indice di problemi mentali.

Come.scegliere allora fra.i due? lo le dico di scegliere l'esperto specialista che vede il sesso come un viaggio eccitante che richiede una salutare capacità di decisione, non il dilettante che vede il sesso come una forza distruttiva da tenere sotto controllo.

 

523. Cos'è quella che negli Stati Uniti chiamano surrogate? Non è semplicemente un altro modo per indicare una prostituta?

Prostituta è qualcuno che dà piacere sessuale in cambio di denaro. Surrogate è una professionista clinicamente supervisionata, preparata in psicologia, sessuologia e fisiologia, che lavora con un terapeuta per il conseguimento di precisi obiettivi terapeutici. Una surrogate va intesa solo come parte di una terapia sessuale scaturita da un ambito medico e psicologico ben definito.

Il ricorso a una surrogate è limitato a casi particolari, quando il colloquio terapeutico si rivela insufficiente. La surrogate educa sessualmente i pazienti (di solito individualmente) attraverso esperienze reali, aiutandoli a ridefinire la loro sessualità in modo più ampio, più rilassato e più aperto verso gli altri.

L'intervento di una surrogate può includere il massaggio, l'abbraccio, il bacio e la masturbazione reciproca. È per questo motivo che molte di loro amano definirsi "terapeute del corpo" oppure "educatrici della sensualità". piuttosto che "surrogati".

 

524. Penso che sarebbe utile sottopormi a una terapia sessuale, ma l'idea di spogliarmi davanti a uno sconosciuto mi mette terribilmente a disagio. Cosa mi consiglia di fare?

Si tranquillizzi: non solo non dovrà spogliarsi, ma le sarà assolutamente proibito farlo. Anzi, è questo un fatto che la comunità dei sessuologi proibisce del tutto. La terapia esclude nel modo più assoluto ogni intimità sessuale o fisica fra paziente e terapeuta.

Il paziente, piuttosto, dovrà "scoprirsi" verbalmente, con esiti assai più apprezzabili della nudità fisica, e potrà tranquillamente tollerarlo perché si tratta di un'esperienza utilissima e preziosa. Quando lei inizierà la terapia, parli subito delle sue preoccupazioni: potrà così eliminare ogni dubbio e rilassarsi per ricavare il meglio dal trattamento.

 

525. So che dovrei sottopormi a una terapia sessuale, ma è meglio che ci vada da solo o con mia moglie?

Come gran parte delle persone sessualmente insoddisfatte, lei avrà una sua teoria circa la causa dei suoi problemi: sarà colpa sua, oppure di sua moglie o del vostro rapporto. Circa il 25 per cento dei nuovi pazienti che ogni anno ho in terapia attribuiscono la causa di ogni problema al partner.

Non è tanto importante che lei decida di andarci da solo oppure con sua moglie. In genere, al termine della prima seduta mi sono già fatto un'idea di come sarà meglio continuare per un certo periodo, e a seconda del caso consiglio al paziente di proseguire da solo o di portare anche il partner.

Alla prima seduta preferisco comunque incontrare entrambi perché ciò mi consente di osservare meglio le manifestazioni del problema e di individuarne lorigine, anche se poi finisco per lavorare con uno solo dei due.

Se vi sono argomenti di cui lei intende parlare al terapeuta senza rivelarli a sua moglie, ci vada da solo, altrimenti andateci insieme.

 

526. Mio marito si rifiuta di sottoporsi a una terapia sessuale nonostante i nostri problemi. Cosa mi consiglia di fare?

Cominci a spiegargli per quali motivi lei desidera ricorrere allà terapia e gli chiarisca che non è per guarire lui o per dimostrargli che ha torto, ma solo perché vuole fargli piacere e poter avere con lui una serena intimità sessuale. Mi pare che al momento, per raggiungere questo scopo, abbiate entrambi bisogno di aiuto.

Se suo marito concorda su questi obiettivi ma si rifiuta comunque di sottoporsi alla terapia, gli chieda che cosa intende fare. "Provarci ancora" non è una soluzione accettabile, e tanto meno "Non prendersela così tanto a cuore". Se suo marito non ha una chiara idea di come poter risolvere il vostro problema, potrà chiedergli come pensa di poter mai migliorare le cose. E se di migliorare a lui non interessa più di tanto mentre a lei la cosa sta davvero a cuore, il vostro non è solo un problema sessuale ma anche un problema di relazione.

Molte coppie invece che a un terapeuta sessuale si rivolgono a un consulente matrimoniale. Se suo marito accetta questa opportunità. fatelo. Qualcuno preferisce rivolgersi a un consulente del suo stesso sesso, altri dell'altro sesso. Non si faccia problemi per questo. L'importante è entrare nello studio di un consulente. Poi potrà apportare ogni cambiamento che reputerà necessario. Ma se non dovesse riuscire a convincere suo marito né per una né per l'altra soluzione, non si disperi né ricorra alle minacce. Ci vada da sola, scarichi rabbia e dolore e cominci col curarsi lei.

 

527. Mia moglie vuole che ci sottoponiamo a una terapia sessuale, e la cosa mi rende molto nervoso. Ma cosa vuole da me?

Io non posso saperlo, è lei che glielo deve chiedere. Il fatto però che sua moglie sia così insoddisfatta e che lei non ne sappia il perché è un chiaro segno di quella mancanza di dialogo che può essere la causa di problemi sessuali.

Chi si rivolge alla terapia sessuale lo fa per risolvere problemi di diversa natura: la tecnica, la varietà, la frequenza, le fantasie, problemi fisici come il dolore durante i rapporti, o anche la mancanza di dialogo.

 

528. Sono profondamente religiosa. La terapia sessualé può essermi di aiuto?

Probabilmente sì. Sa quante barzellette sul sesso hanno come protagonisti ''un rabbino, un luterano e un cattolico ..."?

A parte gli scherzi, c'è un pizzico di verità in queste trovate umoristiche, poiché un sorprendente numero di sessuologi ha ricevuto una formazione religiosa. E tenga presente che del bagaglio culturale di ogni sessuologo dovrebbero fare parte vaste conoscenze nel campo della religione e della spiritualità.

I sessuologi devono accettare i pazienti per quello che sono, nel rispetto dell' età, della razza, della classe sociale e delle credenze religiose. Non seguono un libro di ricette cercando di condurre tutti a fare o a credere alle stesse cose, ma per ciascuno devono individuare la soluzione più idonea.

Ogni religione, poi, prevede qualche forma di espressione sessuale. lo cerco di aiutare i pazienti ad adeguare in modo creativo gli insegnamenti della loro religione alloro tipo di vita. Fatte queste premesse, consideri che esaminare le convinzioni sessuali dell'individuo è parte fondamentalè della terapia, e quindi anche l'esame degli atteggiamenti dettati dalla propria religione nei confronti del sesso. Se lei pensa che la sua religione le' impedisca di farlo; allora la cosa sarà problematica,

  Le consiglio due splendidi libri su sesso e religione scritti da due teologi: Between Two Gardens, di James Nelson, e The Poisoning of Eros, di Raymond J. Lawrence Jr.

 

529 Il nostro sessuologo ci chiede un sacco di particolari sulla nostra vita sessuale. È giusto che lo faccia?

Probabilmente si. Come il ginecologo e il commercialista, anche il sessuologo si trova a dover porre una lunga serie di domande personali che normalmente nessun altro farebbe mai.

Ma ogni domanda deve ovviamente essere posta a ragion veduta, con uno scopo, che non sia comunque quello di divertire il terapeuta. Se, per esempio, un mio paziente mi dicesse di essere stato a letto con Manuel Noriega, io farei l'indifferente e non gli chiederei mai come se l'è cavata l'ex dittatore (anche se, come lei, sarei curioso di saperlo). Si tratterebbe di una questione non pertinente e di cui quindi non sono tenuto a occuparmi.

Ma d'altra parte, se il terapeuta le chiedesse come si sente ad avere a che fare con una persona difficile come Noriega, sarebbe una domanda perfettamente pertinente e quindi legittima. E sarebbe negligente se non gliela facesse.

Se le domande del sessuologo la mettono a disagio, non esiti a parlargliene,

 

530. Abbiamo bisogno di un aiuto, ma la terapia costa troppe, Cosa possiamo fare da soli?

Lei ha perfettamente ragione, la terapia sessuale è costosa, e d'altra parte non è coperta dalle polizze assicurative perché le compagnie di assicurazione considerano il sesso un bene di lusso.

I consultori famigliari dispongono normalmente di uno psicologo che potrebbe essere preparato nel trattamento dei problemi sessuali, e il solo modo di saperlo è informarsene direttamente. La sessualità è il terreno d'origine dell' autoanalisi, che in taluni casi è davvero efficace. Le consiglio qualche lettura: Male Sexuality di Bernie Zilbergeld, Sexual Solutions di Michael Castleman, For Yourself di Lonnie Barbach e Right-Brain Sex di Carol Wells.

Inoltre, ogni giorno dedichi qualche minuto ad ascoltare il suo partner senza assumere un atteggiamento critico ed evitando di dargli consigli. E quando fate l'amore, indipendentemente da come lo fate o da quale sia il problema, si rilassi, respiri più profondamente e concentri tutta la sua attenzione sulle zone in cui viene toccata.

 

 

 

 

I GENITORI

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In casa

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531. È sconsigliabile camminare nudi per casa sotto gli occhi dei bambini? A quale età dei bambini non lo si dovrebbe più fare?

Per i bambini piccoli è sicuramente positivo vedere nudi gli altri membri della famiglia. perché ciò consente loro di apprendere che il corpo è una cosa del tutto normale (cioè che non è destinato solo al sesso) e che nessuno ha un corpo perfetto.

Ciò a condizione, naturalmente, che gli adulti in questione siano mentalmente sani. La nudità usata per scioccare o intrattenere il bambino, o per gratificare l'adulto, non è mai lecita.

Nella nostra società, i bambini crescendo cominciano a provare imbarazzo per la nudità dell'adulto e la esprimono direttamente («Non vi potete vestire?») o indirettamente (chiudendo la porta del bagno quando un genitore fa la doccia). I genitori che si presentano nudi ai bambini devono essere sensibili a questi cenni e agire di conseguenza.

532. Posso fare il bagno con la mia bambina di diciotto mesi? Mia madre pensa che non ci siano problemi, ma mia moglie mi disapprova.

Per rispondere alla sua domanda specifica dico di sì, che per una bambina di diciotto mesi non c'è nulla di male a fare il bagno con il padre. È perfettamente lecito, serve a rendere la nudità un fatto normale e procura un ambiente piacevole e rilassante in cui il bambino può godere del proprio corpo.

Forse sua moglie lo disapprova perché quando lei era piccola nella sua famiglia la nudità era considerata tabù, o magari perché gelosa delle attenzioni che lei riserva alla piccola.

Mi sembra, comunque, che lei si senta combattuto fra sua madre e sua moglie. Questo vostro conflitto di potere a tre coinvolge anche altri argomenti? In caso affermativo, consiglio a tutti e tre, o quanto meno a lei e a sua moglie, di affrontare il problema e cercare di eliminarlo. Se non avete un parente o un amico che vi possa aiutare, rivolgetevi a un consulente di coppia o a un terapeuta sessuale.

 

533. Ieri sera mia tiglia di cinque anni è entrata improvvisamente nella nostra camera mentre facevo l'amore con mio marito. Quale atteggiamento ci consiglia di tenere?

Fondamentalmente vi consiglio di non drammatizzare. Con un po' di immaginazione potete trasformare il fatto in un non-evento agli occhi della bambina, anche se per voi è difficile accettarlo.

Non tardi però a sollevare l'argomento con la piccola; non appena potete trascorrere una mezz' ora insieme in tranquillità, provi a chiederle che cosa ha visto o sentito, e se ha delle domande da fare. L'importante è che la bambina sia rassicurata del fatto che non è stato fatto del male a nessuno, e che lei è suo marito vi stavate solo esprimendo con entusiasmo tutto l'affetto che provate l'uno per l'altra. Potrà aggiungere che di tanto in tanto lo fanno quasi tutti i genitori, e che gli piace farlo in privato.

Per evitare che il fatto possa ripetersi, chiudete la porta a chiave.

I bambini lo tollerano, ancora di più se anche voi rispettate la loro privacy. Vedere casualmente i genitori che fanno l'amore, comunque, non nuoce al bambino che è certo di sapere che quello che ha visto è normale e giusto.

 

534. Pensa che ci sia qualcosa che non va se io e mia moglie ci baciamo o ci accarezziamo in presenza dei bambini? Mia suocera pensa che sia una cosa terribile.

I bambini non hanno conseguenze negative dal fatto di avere genitori che non nascondono di amarsi e che esprimono, con la dovuta discrezione, la loro sessualità.

Forse sua suocera è troppo protettiva, o forse dentro di sé considera la sessualità in generale come un fatto sconveniente. È anche possibile che sia gelosa del felice matrimonio della figlia.

Crescendo, i suoi figli saranno sicuramente esposti a una quantità di informazioni sessuali distorte a opera dei media. persone normali come lei e sua moglie che sinceramente provate piacere dal reciproco contatto fisico, è la migliore educazione sessuale che i vostri figli possano ricevere.

 

535. Come posso spiegare alla mia bambina che, se può tranquillamente "giocare al dottore" a casa nostra, non deve però farlo a casa della sua amichetta Jane perché i suoi genitori non vogliono?

La vita è così, molte cose sono appropriate in taluni luoghi e sconvenienti in altri. Ci si può liberamente toccare nella propria camera da letto, per esempio, ma non di fronte all'insegnante che spiega la lezione.

Ogni famiglia ha le proprie regole. Noi, per esempio, a casa nostra il pollo lo mangiamo con le mani, ma forse a casa di Jane si usano coltello e forchetta. Altri esempi vengono dalla religione. Ogni credo religioso è diverso dagli altri, e ciascuno ha diritto di praticare quello in cui crede.

È importante che i bambini capiscano che le persone sono diverse senza che necessariamente qualcuno abbia ragione e qualcuno torto. Ed è questo un concetto particolarmente importante in materia di comportamento e convinzioni sessuali. È tendenza comune il disperato desiderio di essere dalla parte della ragione, la qual cosa significa che gli altri, compresa a volte anche sua figlia, devono per forza avere torto.

 

536. Quando cambio il pannolone a mio figlio, a volte ha un'erezione. Faccio forse qualcosa che non va?

L'erezione è un semplice riflesso, come starnutire o chiudere le palpebre, ed è assolutamente al di fuori della possibilità di controllo volontario. Le azioni riflesse avvengono in presenza di particolari stimoli indipendentemente dalla nostra volontà.

Il contatto fisico derivante dall'essere cambiato, il piacere della minzione o della defecazione possono facilmente indurre l'erezione. Non vi è nùlla di anormale o di incestuoso, e non vi è motivo di sentirsi in colpa o imbarazzati o di fingere che non sia accaduto niente.

La sollecito piuttosto a reagire a questo fatto con la stessa approvazione con la quale reagisce alle altre risposte fisiche di suo figlio. E non si faccia problemi a usare parole come pene o erezione con lui. È il modo migliore per insegnargli ad avere rispetto di questa parte del suo corpo.

 

537. Mio figlio, che ha sette anni, bestemmia ripetutamente. Cosa mi consiglia di fare per farlo smettere?

Perché ci turba tanto il fatto che un bambino bestemmi? La bestemmia può essere volgare, brutta, insensata, vile, persino scioccante O spaventosa, è vero, ma forse non lo è se pronunciata da un bambino di sette anni.

I bambini vogliono richiamare la nostra attenzione e tutti prima o poi imparano che con la bestemmia non possono fallire questo obiettivo. E in parte noi ci sentiamo turbati perché ci vediamo sottrarre con là forza uno dei nostri privilegi di persone adulte. Ma anche perché il linguaggio volgare del bambino ci sembra riflettere la cattiva educazione che gli abbiamo impartito. Di tutto questo, è chiaro, al bambino non importa proprio niente.

Ma da dove vengono queste parolacce? Noi tendiamo a dire che le imparano "fuori", a scuola, in strada, sui giornali. La fonte che non vogliamo prendere in considerazione è la nostra casa. Grazie alla televisione, per esempio, i ragazzini oggi dicono cose che a noi, quando io ero piccolo, non era assolutamente concesso dire. n fatto che "casino" oggi abbia preso il posto di "molto" indica che certe cose hanno subito un notevole cambiamento.

A volte ne è in parte responsabile il linguaggio usato dai genitori, che il bambino ripete come un pappagallo. Se vogliamo che il bambino usiun linguaggio più conveniente, forse-allora dobbiamo essere noi i primi a farlo. Ma non trasformi questo fatto in un conflitto di potere. Lo ignori, e vedrà che presto suo figlio la smetterà davvero. Piuttosto, gli dimostri che può avere attenzione anche senza bisogno di richiamarla con le parolacce.

 

538. Mia figlia, che ha cinque anni, è specialista nel fare imbarazzanti domande sul sesso quando abbiamo ospiti. Vorrei farla smettere, ma come?

Forse non è tanto importante farla smettere. Ai bambini si può impedire praticamente tutto facendoli vergognare di ciò che hanno fatto, ma a quale prezzo? Stabilire per loro un legame fra sesso e colpa o vergogna è un atto di violenza nei loro confronti.

Cerchiamo di capire: cosa c'è di tanto imbarazzante? Sua figlia faforse domande del tutto legittime che non ha mai altra occasione di fare. Sicuramente ha trovato un modo per richiamare la sua attenzione. Ma dobbiamo capirne il perché. Che cosa cerca di comunicarle sua figlia?

Può trattarsi di una reazione ostile e gelosa al fatto di doverla condividere con altre persone. O forse la bambina è eccessivamente stimolata sessualmente. Cosa accade infamiglìa? Che cosa guarda la bambina alla televisione? I vostri ospiti fanno forse qualcosa di sconveniente? È possibile che la bambina abbia avuto un contatto sessuale con qualcuno?

Piuttosto che cercare di farla tacere, cerchi di capire cosa le passa per la mente. E ricordi che probabilmente si tratta solo di una fase passeggera. Chieda ai suoi ospiti di ignorare i commenti sessuali della bambina, eviti di instaurare con lei un conflitto di potere e lasci che il problema scompaia.

 

539. Il fratello di mio marito è bravissimo con il nostro bambino e io gli sono sinceramente affezionata. Ma è omosessuale. Pensa che possiamo affidargli tranquillamente n bambino per qualche ora?

Non posso darle una risposta senza conoscere la persona, ma certamente se un ostacolo c'è, questo non è di certo lomosessualità di suo cognato.

  Il contatto con gli omosessuali non provoca l'omosessualità nel bambino e l'omosessualità di per sé è assai di rado un fattore determinante nelle molestie sui bambini. Gli atti di abuso sessuale su bambini di entrambi i sessi sono compiuti per la stragrande maggioranza dei casi da eterosessuali.

Certo, a ogni genitore sta a cuore l'incolumità dei propri figli. n suo timore riflette semplicemente questo fatto e nel contempo anche l'ignoranza che gli eterosessuali hanno riguardo lomosessualità. Se lei prova sincero affetto per suo cognato, sicuramente egli possiede delle qualità che lei apprezzerebbe anche in suo figlio. Lasci che manifesti queste qualità anche con lui.

 

 

 

 

L'educazione sessuale

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540. Perché l'educazione sessuale si impartisce a-scuola? Preferisco essere io 8 parlare del sesso ai miei figli.

Nessuno, dagli educatori sessuali ai medici, ai religiosi, mette in dubbio l'importanza del fatto che i bambini apprendano a conoscere la sessualità dai genitori. E la sua intenzione di assumere tanto seriamente questa responsabilità va senza indugio lodata.

Tuttavia, il suo atteggiamento è alquanto insolito. I genitori affermano in genere che l'educazione sessuale è un compito che spetta a loro, ma ammettono anche di non dedicarcisi molto. Considerando il senso di disagio e di cattiva informazione sessuale alquanto diffusi, si tratta di un atteggiamento comprensibile.

È appunto questo lo scopo dell'inserimento dell'educazione sessuale negli insegnamenti scolastici: aiutare i genitori nelloro compito di educare i bambini alla sessualità. I programmi scolastici lo fanno fornendo informazioni, stimolando domande, incoraggiando il dialogo fra genitori e figli, eliminando il tabù che opprime il dialogo sull' attività sessuale e sulle decisioni sessuali.

 

541. Mi sento confuso. Come si sentono in genere i genitori rispetto all'educazione sessuale?

Secondo le ricerche condotte in merito, per esempio lo Studio Cleveland condotto su un campione di 1400 famiglie, i genitori non sono molto soddisfatti del proprio modo di impartire l'educazione sessuale ai propri figli. Nelle consultazioni tenutesi fra il 1980 e il 1989, oltre 1'80 per cento degli adulti si è quindi pronunciato a favore dell'introduzione dell'educazione sessuale nella scuola.

Non si sono riscontrate differenze significative fra il voto espresso da cattolici e protestanti, o fra democratici e repubblicani.

 

542. Voglio che i miei figli siano bene informati, ma non è che l'educazione sessuale stimoH eccessivamente la loro curiosità? Non pensa che li possa indurre a desiderare il sesso?

No. Al bambino non occorre alcuno stimolo esterno per essere sessualmente curioso. Il bambino sano nutre viva curiosità per il proprio corpo e per quello altrui, per i baci e i contatti che vede intorno, per le proprie sensazioni e le proprie fantasie sessuali e per l'enigma della riproduzione. Più che stimolare la curiosità, l'educazione sessuale la soddisfa.

Numerosi studi condotti in proposito dimostrano che i rischi sessuali cui i giovani si espongono sono incoraggiati dall'ignoranza, non dalla conoscenza. L'informazione e il dialogo sollecitati dall'educazione sessuale riducono il tabù e il mistero che circondano la sessualità, rendendo così meno urgenti e meno seducenti agli occhi dei giovani le esperienze sessuali precoci. L'educazione sessuale aiuta i giovani a comprendere le conseguenze del comportamento sessuale e insegna ad assumere con piena consapevolezza le decisioni concernenti il sesso.

 

543. In generale sono a favore dell'educazione sessuale, ma come faccio a essere certa di approvare ciò che viene insegnato a scuola?

Non si preoccupi. Le scuole pubbliche americane sono tenute a dare modo ai genitori sia di prendere visione del materiale didattico impiegato per l'educazione sessuale che di conoscere il profilo del corso prima che questo abbia inizio. Lei potrà quindi prendere parte alla riunione che si terrà a questo scopo fra genitori e insegnanti e porre tutte le domande che ritiene opportune.

Per prendere parte al corso di educazione sessuale, inoltre, il bambino deve essere autorizzato per iscritto dai genitori. Secondo un recente studio, i genitori che non consentono ai figli di prendere parte ai corsi di educazione sessuale nelle scuole sono solo l'l per cento. Molti genitori del campione preso in esame si sono detti gra ti per il fatto che i loro figli abbiano trovato nella scuola questa.opportunità di studio.

 

544. Perché nei corsi di educazione sessuale non si separano i maschi dalle femmine?

Negli Stati Uniti ogni scuola ha facoltà di decidere se tenere corsi separati o comuni. Ma dal momento che non vi è nulla che i maschi debbano sapere che non debbano sapere anche le femmine e viceversa, separare i ragazzi non ha alcun senso. Al contrario, l' esperienza ha dimostrato che con l'insegnamento comune si hanno notevoli vantaggi.

Imparare insieme insegna a riconoscere anche nella persona dell'altro sesso l'esistenza e la dignità di pensieri e sensazioni, aiuta a considerare i compagni dell'altro sesso persone come noi e non puri oggetti sessuali, e favorisce un comportamento responsabile. Separare maschi e femmine sembra invece avallare l'idea che del sesso non si debba parlare "in gruppi misti"; al contrario, è proprio nei gruppi misti, nell'interazione maschio-femmina, che i giovani devono imparare a parlare delle proprie convinzioni sessuali, delle proprie decisioni e dei propri sentimenti. In un gruppo misto, questo tipo di attività diviene normale e del tutto agevole,

 

545. Ma perché ai maschietti bisogna parlare delle mestruazioni? Mi sembra che non si faccia che creare loro imbarazzo.

È giusto che i "maschietti" siano informati sulle mestruazioni perché la maggior parte di loro finirà con l'amare e vivere èon donne che hanno le mestruazioni. Le mestruazioni sono parte della normale vita di una metà della popolazione mondiale. Parlarne ai ragazzini dimostra che sono un fenomeno normale e aiuta maschi e femmine a discuterne insieme piuttosto che a nasconderle o a temerle.

Riguardo all'imbarazzo che potrebbe loro creare, se fosse vero sarebbe un motivo in più per parlargliene. Se attraverso l'educazione essi giungeranno ad avere un corretto atteggiamento verso la mestruazione, si sentiranno spontaneamente di parlarne a loro volta con i loro figli. Saremmo allora in presenza di quello che si chiama progresso.

 

546. Sono convinta che l'educazione sessuale sia un'ottima idea, ma di recente mia figlia viene a casa con domande imbarazzanti. Cosa devo fare?

Perfetto, è l'esito più straordinario che l'educazione sessuale possa avere: accrescere le conoscenze del bambino e stimolare il dialogo fra genitori e figli. È questa un' ottima opportunità per spiegare a sua figlia le sue personali convinzioni e i suoi valori, darle informazioni valide e complete, avvicinarsi a lei e parlare di ogni eventuale preoccupazione.

Secondo uno studio condotto nel 1987 dalla prestigiosa rivista «Journal of Sex Research», la probabilità che gli adolescenti abbiano rapporti sessuali completi diminuisce in ragione contraria al numero di argomenti sessuali di cui parlano con i genitori. Lo studio fu ripetuto da altri ricercatori l'anno successivo ed ebbe i medesimi esiti.

Le risorse più importanti cui ricorrere in questo caso sono un paio di validi libri, la sincerità e il senso dell'umorismo. Ascolti con pazienza e con mente aperta sua figlia e scoprirà quali preoccupazioni e quali idee male interpretate stanno dietro le sue domande.

Ricordi che niente le vieta di dire: «Mio padre non mi ha mai parlato di queste cose quando ero piccola, quindi mi sento un poco imbarazzata, ma proviamo». Se preferisce, potrà anche chiedere a qualcun altro (uno zio, un vicino) di rispondere alle domande di sua figlia.

 

547. Perché affannarsi tanto a chiarire i valori e a presentare punti di vista diversi? Lo scopo dell'educazione sessuale è solo di insegnare ai giovani la castità.

No, l'educazione sessuale ha ben altri scopi:

- impartire informazioni precise sulla sessualità;

- aiutare a considerare i pensieri, le sensazioni e la curiosità sessuale del bambino come fatti del tutto normali;

- esaminare le scelte sessuali e le loro conseguenze;

- instillare il rispetto per la sessualità, per il proprio corpo e per le scelte sessuali degli altri;

- incoraggiare e facilitare fra genitori e figli il dialogo sulla sessualità.

Se l'educazione sessuale raggiunge gli scopi che si è prefissa. ovvero quelli appena elencati, i ragazzi sapranno esaminare con assai maggiore consapevolezza e responsabilità le proprie scelte sessuali. Da alcune indagini è chiaramente emerso che molti scelgono volontariamente di rimandare l'esperienza del rapporto completo e di fare uso di anticoncezionali quando effettivamente iniziano ad avere rapporti completi.

L'educazione sessuale che invece insegni semplicemente a rifiutare il sesso è irrealistica e del tutto inefficace. In particolare costituisce un approccio insufficiente per i giovani che fanno uso di alcol, che avvertono fortemente le sollecitazioni dei coetanei o che sono convinti di essere innamorati. Imparare a dialogare sulle questioni sessuali non fa che accrescere il rispetto dell'individuo perse stesso. Conoscere i diversi punti di vista ed esaminare valori diversi contribuisce alla maturazione dell'individuo e allo sviluppo della sua capacità di giungere a decisioni responsabili e coerenti.

 

548. Cosa significa che i genitori devono essere disponibili?

Il genitore "disponibile", termine assai in voga nel gergo educativo, è quel genitore che assume nei confronti del figlio un atteggiamento comprensivo, che è aperto al dialogo, che capisce e risponde responsabilmente, ovvero che educa il figlio piuttosto che criticarlo, imporgli lezioni già pronte e dimostrare di essere sempre dalla parte della ragione. È quel genitore che favorisce l'apertura mentale del figlio impostando il rapporto come un mutuo scambio. È un genitore che potrà insegnare efficacemente al figlio a comprendere i valori della sessualità e a compiere scelte sessuali responsabili.

E con astuzia questo genitore coglie i momenti più opportuni per affrontare gli argomenti sessuali, momenti che si presentano spontaneamente nelle normali situazioni quotidiane e non deliberatamente imposti con un «vieni qui, dobbiamo parlare». Guardando la televisione con il figlio, per esempio, coglierà l'occasione per chiedere «Come credi che si senta quella ragazza a essere obbligata al. sesso in questo modo?», o per la strada «Come credi che si senta quella ragazza così giovane ad avere già un bambino?».

Ma se su questo argomento lei vuole saperne di più, le consiglio di leggere un bellissimo libro scritto dal dottor Gordon in collabo razione con la moglie Judith: Raising a Child Conservatively in a Sexually Permissive World.

 

549. Perché certe persone si oppongono così strenuamente all'educazione sessuale? Forse per qualche motivo che io non conosco.

No. Sono numerose le organizzazioni a livello nazionale che si oppongono attivamente all' insegnamento dell' educazione sessuale nelle scuole. Sostengono che l'educazione sessuale stimoli la "promiscuità", distrugga la famiglia e minacci la democrazia, ignorando, deliberatamente o meno, che l'educazione sessuale mira esattamente a obiettivi opposti.

Queste stesse organizzazioni sostengono la censura delle biblioteche e della stampa, si oppongono alle leggi antidiscriminatorie e all'insegnamento della teoria evoluzionistica. Alcune si oppongono addirittura ai tentativi di insegnare ai bambini a pensare in modo autonomo.

Bastano un paio di individui queruli e irresponsabili all'interno di una qualsiasi comunità per creare problemi per la maggioranza di genitori e figli. Nel 1989, per esempio, secondo quanto rivela uno studio condotto dall'Educational Congress of California, in un terzo dei distretti scolastici californiani si sono avuti tentativi di censura sul materiale didattico.

Per quale motivo queste persone sono così adirate, intimorite e irrazionali rispetto a un programma scolastico che vuole stimolare la responsabilità delle scelte e il dialogo fra genitori e figli? La risposta è che temono la sessualità in ogni sua forma, temono chiunque pensi in modo autonomo e temono di fidarsi di chicchessia.

 

550. Com'è possibile che l'educazione sessuale riscuota tanta approvazione nei genitori? Il mio vicino dice che il corso che si tiene nel liceo vicino a casa nostra favorisce l'omosessualità.

Chi è imbarazzato dall'omosessualità tende a interpretare ogni discorso sull'argomento come un discorso a favore dellomosessualità. Il suo vicino ha torto, assolutamente torto. In America non esiste alcun programma di educazione sessuale che favorisca lomosessualità.

Gli insegnanti di educazione sessuale presentano in genere l'omosessualità come una particolare identità innata nei 5-10 per cento della popolazione. Gli omosessuali possono provenire da ogni tipo di famiglia, da ogni strato sociale, e desiderano lo stesso amore e la stessa sicurezza di ogni altra persona. Nei corsi di educazione sessuale si insegna che lomosessualità non è una malattia, ma solo una configurazione della personalità che merita tutto il rispetto; la dignità e la discrezione di ogni altra.

È evidente che il suo vicino di casa non ha preso visione del materiale didattico né sentito parlare l'insegnante. C'è un motivo particolare perché questa persona si scaldi tanto per qualcosa di cui sa poco o niente?

 

551. È vero che nei corsi di educazione sessuale si fa uso di materiali pornografici? Le sembra necessario?

Non è affatto necessario, e infatti non lo si fa, in nessun corso. I filmati impiegati per l'educazione sessuale riguardano in genere due diversi ambiti: quello biologico e quello della socialità.

I filmati che riguardano la biologia insegnano ai bambini il funzionamento dell'organismo umano e quindi del loro corpo, affrontando tutti i relativi argomenti: mestruazioni, concepimento, erezione e fenomeni analoghi. Chi è turbato da ogni aspetto della sessualità umana critica l'impiego di questo materiale in quanto non riesce a immaginare che questi normali argomenti di natura fisica possano essere affrontati dal punto di vista scientifico. Per di più, per loro sfortuna queste persone individuano stimolazioni sessuali ovunque guardino.

Gli altri filmati mirano invece a stimolare fra gli studenti la conversazione su diversi tipi di interazione sociale e sessuale, prendendo in esame le dinamiche dei rapporti tra maschi e femmine, le scelte sessuali, il dialogo, le sollecitazioni dei coetanei, il desiderio sessuale e, a stadi più elevati, le alternative al rapporto completo.

Non sono certamente filmati che mirino a divertire, scioccare o stimolare sessualmente i ragazzi, ma sono attentamente studiati in modo da portare i ragazzi a considerare e a comprendere le proprie sensazioni, a comunicare con gli altri, ad assumere un atteggiamento responsabile nei confronti della sessualità e a porre domande.

Mi domando come mai vi siano persone che godono nel divulgare spaventose menzogne sull' educazione sessuale.

 

 

 

 

La gravidanza e l'allattamento

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552. Quali effetti può avere la gravidanza sulla mia libido?

Gli effetti variano da donna a donna. Masters e Jobnson, che hanno studiato il fenomeno, riportavano di aver individuato una diminuzione della libido nel primo trimestre di gravidanza, un aumento nel secondo e una graduale diminuzione nel terzo. Altri studi hanno individuato invece andamenti diversi.

Le consiglio di sperimentare nuove posizioni e di non trascurare l'importanza di un'adeguata lubrificazione, entrambe cose che potranno accrescere il piacere sessuale contribuendo a favorire o ad aumentare il desiderio.

 

553. Fino a quando posso avere rapporti sessuali in gravidanza?

Sino a quando lei si sentirà di averne. Consideri poi che il rapporto sessuale non equivale necessariamente alla penetrazione e che comprende ogni espressione dalle semplici carezze al rapporto orale e alla masturbazione reciproca. L'importante è soddisfare i reciproci bisogni di intimità, di contatto, eccitazione e rilassamento secondo i vostri desideri.

Il pancione finirà certamente con il rendere difficoltose certe posizioni, per esempio quella con la donna supina e l'uomo sopra, ma potrete trovare molti altri modi per godere del rapporto, fermo restando che qualunque attività che crei dolore fisico va sospesa immediatamente. In generale, ogni posizione in cui lei si senta a suo agio è anche priva di pericoli.

In genere i medici consigliano alle donne che hanno problemi alla cervice uterina o precedenti diparti prematuri di limitare decisamente i rapporti e l'orgasmo nel terzo trimestre di gravidanza. Talora, poi, sono gli stessi medici a incoraggiare i rapporti verso la fine della gravidanza perché favoriscono l'insorgere delle doglie.

 

554. Posso ingoiare lo sperma di mio marito durante la gravidanza? Ci piace molto questa parte del rapporto orale.

Molte coppie praticano con particolare piacere il sesso orale nell'ultimo mese di gravidanza, quando la penetrazione può diventare difficile. A condizione che suo marito non abbia malattie a trasmissione sessuale, ingoiarne lo sperma non implica alcun pericolo.

 

555. Perché mio marito continua a parlare a tutti del mio corpo adesso che sono in gravidanza, e soprattutto delle mie "tette spettacolari"?

Forse suo marito è sinceramente eccitato dall'esperienza della gravidanza nel suo complesso e quindi dai cambiamenti del suo corpo. Forse i suoi commenti sono un modo di partecipare più attivamente alla gravidanza e di sottrarle un minimo dell'immensa attenzione che lei riceve da tutti. O magari si sente sessualmente frustrato e parla del suo corpo come di uno sfogo sessuale.

Però si chieda anche come mai suo marito continua a fare una cosa che lei gli ha chiaramente chiesto di non fare (ma lei glielo ha chiesto, non è vero?). Potrebbe essere un efficace modo per presentargli il problema.

 

556. Più la mia gravidanza procede, più sembra che mio marito provi gusto a fare la corte ad altre donne. Cosa gli succede?

Non è un caso raro. Per qualche uomo, il corpo ingrossato della moglie è meno attraente; alcuni provano gelosia per tutte le attenzioni di cui la moglie è oggetto; altri faticano a pensare alla moglie come madre e amante al tempo stesso.

  Prima di accusare suo marito o di disperarsi, cerchi di capire perché lui ha cambiato comportamento. Gliene parli ponendosi nella condizione della persona che vuole risolvere insieme un problema comune, non come un avversario che lo accusi di avere fatto qualcosa di sbagliato.

Forse suo marito non si accorge neanche di avere mutato atteggiamento. Forse non sa in quale modo .gli altri lo percepiscono e potrebbe stupirlo che lei se ne sia preoccupata. Potrebbe anche trattarsi di un disperato tentativo di richiamare la sua attenzione.

Per saperlo, comunque, c'è una sola cosa da fare: glielo chieda.

 

Se lui non vuole parlarne, gli chieda come pensa che lei possa continuare a sopportare il crescente rancore. A proposito, se lei volesse avere da suo marito una maggiore attenzione dal punto di vista sessuale, gli parli anche di questo.

 

557. Adesso che è in arrivo un bambino, cosa posso fare per far smettere a mio marito di comperare «Playboy»?

Presumo che se ora lei vuole farlo smettere, nel passato abbia comunque accettato che lui acquistasse e leggesse la rivista.

Perché allora pensa che adesso si debba cambiare? Non vi sono prove che dimostrino che i bambini possano essere danneggiati dal vedere immagini di nudi o di sesso esplicito se a essi è estranea ogni allusione alla violenza. Questo non significa che a lei queste immagini debbano per forza piacere, ma neppure che siano pericolose.

Le consiglio piuttosto di esaminare e di riconoscere il suo vero atteggiamento. Si sente forse inadeguata a competere con le immagini che suo marito vede su «Playboy»? È risentita perché in questo periodo non si sente soddisfatta sessualmente? O perché leggere «Playboy» è un modo per ferirla?

Non neghi i suoi timori e il suo risentimento nascondendoli dietro il presunto benessere del bambino, ma li accetti e ne parli con suo marito. In questo modo lo aiuterà a essere sincero con lei. Qualunque sia il motivo per cui lei vuole eliminare dalla casa quella rivista, faccia in modo che la decisione sia unanime, non una sua imposizione, altrimenti la questione creerà risentimenti e assumerà quell'importanza che lei sta cercando di evitare.

 

558. Da quando la gravidanza di mia moglie è divenuta evidente, mia figlia, che ha tre anni, non ha più smesso di fare domande. Cosa dobbiamo dirle?

La semplice verità.

Questa gravidanza è un evento molto importante nella vita di sua figlia; non potete ignorare le domande che le fa naturalmente sorgere. Da dove è venuta? Cos'ha di diverso il suo corpo da quello di papà e mamma? Che rapporto ha con il pancione di mamma? Sono tutte curiosità assolutamente naturali e lecite.

Non abbiate paura di dirle troppo. I bambini assorbono soltanto ciò che per loro ha un senso e ignorano il resto. Se cercate di insegnare troppo a vostra figlia, lei comincerà semplicemente ad annoiarsi e perderà interesse. Uno dei migliori libri per i genitori sull'educazione sessuale in famiglia è The Family Book About Sexuality, di Mary Calderone e Eric Johnson.

 

559. Nostro figlio non è ancora nato, ma amici e parenti bene intenzionati lo trattano già come se fosse un maschio o una femmina. Cosa ci consiglia di fare per seoraggiarli?

Le ricerche dimostrano che effettivamente si tende a trattare il feto (e il bambino) in modo diverso a seconda del sesso di cui si pensa che sia, parlandogli e toccandolo in modo diverso e con frequenze diverse («Senti che calcio; è un leoncino!», «Senti come si dondola; è così tenera!»).

Purtroppo non ci si rende conto quanto gli stereotipi relativi ai sessi possano limitare il bambino che si ama. Con cortesia potreste cercare di educare le persone che vi circondano, ma il tentativo potrebbe suscitare incomprensione e sarcasmo. Dovete esporre il vostro pensiero senza presunzione e senza dare l'impressione di voler insegnare qualcosa. Piuttosto che criticare il comportamento altrui, parlate di come potete dare a vostro figlio o a vostra figlia orizzonti illimitati.

 

560. Temo che dopo il parto la mia vagina non sarà abbastanza elastica perché mio marito possa ancora provare piacere. C'è qualcosa che posso fare?

Innanzi tutto può cominciare con il non considerarlo un suo problema personale e parlarne a suo marito.

Lui è preoccupato? Cosa gli piace in particolare quando fa l'amore con lei? Per molti uomini, la tonicità della vagina è solo uno dei molti elementi che contribuiscono a dare loro piacere.

Potrebbe essere una buona idea, comunque, aiutare i muscoli pelvici a riacquistare tonicità dopo il parto. Le consiglio pertanto gli esercizi Kegel di cui ho parlato alla domanda 248. Le conviene cominciare già da adesso, prima del parto.

 

561. È davvero pericoloso bere o fumare durante l'allattamento? Non riesco a credere a tutte quelle storie spaventose.

Qualunque cosa lei ingoi può passare nel latte e quindi al bambino. Persino gli asparagi, che possono provocare flatulenza sia alla madre che al bambino.

Particolarmente dannosi per il bambino sono il tabacco, I' alcol e la cocaina. Come regola, eviti di mettere in bocca qualunque sostanza che non metterebbe direttamente nella bocca del bambino.

 

562. A volte sono costretta ad allattare il bambino in pubblico, ma non voglio per questo mettere in imbarazzo gli altri. Come mi consiglia di comportarmi?

Dipende dalla sua personalità e dalle sue preferenze. li problema non è certo l'allattamento.

In America, il seno della donna è considerato principalmente come un oggetto sessuale e non come qualcosa legato alla maternità. Un seno mostrato in pubblico viene quindi percepito come qualcosa rivolto al piacere dell'adulto (come su riviste o nei nightclub) e non al nutrimento del bambino.

Capisco che lei voglia evitare di dover avere a che fare con questa strana appropriazione del suo seno, e quindi le consiglio di non allattare in presenza di estranei. Ma se per lei allattare è un'attività del tutto normale e lei lo fa in modo naturale, e se desidera suscitare nella gente un confronto con i propri pregiudizi e le distorsioni sessuali, allora continui a farlo. Si tratta del suo corpo. Il disagio degli altri non è certo responsabilità sua.

C'è anche chi cerca di convincere le madri ad allattare il figlio nella stanza da bagno o nei bagni pubblici. Mi viene da chiedere a queste persone se a loro piacerebbe mangiare nel bagno.

 

563. Mio marito ha approvato la mia decisione di aDattare nostro figlio, ma quando lo faccio trova sempre qualche pretesto per lasciare la stanza. Perché si comporta così? Sono forse troppo sensibile?

A molti uomini risulta difficile considerare la propria donna come amante e come madre al tempo stesso. L'intimità che lega la madre al bambino, soprattutto durante l'allattamento, è così intensa da poter essere imbarazzante per coloro che assistono alle sue manifestazioni. Il marito/padre può facilmente sentirsi escluso e fuori posto.

Molti uomini considerano il seno della moglie in termini strettamente sessuali e ne sviluppano sentimenti esclusivi, tanto da provare una sorta di gelosia verso il bambino che ne trae nutrimento.

Parli a suo marito di questa sensazione, gli dica che la sua gelosia, è normale e che lei l'accetta, e gli ricordi quanto lei lo ama, non solo come padre di suo figlio ma anche come amante.

 

564. Crede che io possa allattare il piccolo in presenza del fratellino di quattro anni?

Certamente. L'allattamento al seno è un' attività del tutto naturale che deve essere parte della normale routine famigliare. Inoltre aiuta a rendere del tutto naturafe agli occhi del bambino il corpo della donna, e ciò per il bambino è un enorme vantaggio. Se suo figlio perderà interesse o si troverà in imbarazzo, troverà sicuramente il modo di allontanarsi.

 

565. Quando allatto mio figlio ne traggo una piacevolissima sollecitazione ai seni. Se mi lascio andare, sento persino che mi eccito. Le sembra perverso?

  Eccitarsi è una reazione assolutamente normale e positiva al contatto della pelle, all'intimità e alla stimolazione erotica dati dall'allattamento. Poiché di questo si parla molto poco, poche donne sanno che è una reazione molto frequente. Lei sapeva che alcune fortunate raggiungono persino l'orgasmo allattando?

Un'attività palesemente sessuale tra genitore e figlio è sicuramente sbagliata, ma è naturale e positivo che semplicemente si accettino con piacere le sensazioni sessuali,· e perfino che le si attendano. Forse le risulta difficile perché le sembra che l'eccitazione significhi che lei potrebbe essere una potenziale molestatrice di bambini, o, nel caso di una figlia femmina, una "omosessuale latente". Non esiste fondamento alcuno ai suoi timori.

Il nostro corpo reagisce in modo straordinario a ogni tipo di stimolo. Dell'eccitazione che lei prova potrebbe scrivere o dipingere, o sfruttarla per praticare poi del sesso con suo marito oppure da sola. Accettando i suoi sentimenti potrà goderne pienamente e favorire la creazione di un ambiente sessualmente sano per suo figlio.

 

 

 

 

Il genitore solo

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566. Quando pensa che potrò far rimanere a dormire con me il mio compagno quando c'è a casa anche mio figlio?

Suo figlio deve sapere che lei ha una relazione affettuosa con un' altra persona prima che questa persona rimanga a dormire da voi. Se lei chiarisce prima questo, e se suo figlio sa che il sesso è parte dell'affettuosa intimità fra gli adulti, lei non avrà bisogno di nascondergli che fra lei e questa persona c'è una relazione anche sessuale. Gli insegnerà a non avere vergogna del sesso.

Ma prima che il suo compagno si fermi a dormire dovrete avere vissuto tutti e tre insieme una buona serie di situazioni diverse, il che a seconda dell'età del bambino non sarà forse facile. Per esempio, quasi tutti i bambini di tre anni passano attraverso una fase in cui considerano la madre loro proprietà esclusiva. Quelli di quattordici anni, invece, dalla madre vorrebbero distaccarsi del tutto.

È comunque una situazione in cui è meglio eccedere in precauzioni piuttosto che in avventatezza. Come molti altri genitori single, lei potrà vivere la sua vita sessuale fuori di casa. Troppi problemi? Non ne dubito, ma come lei ben sa, parte del prezzo di avere dei figli è non poter usare la casa proprio come si vorrebbe.

 

567. Il mio compagno ha un figlio di sei anni. Quale tipo di contatto fisico possiamo concederci di fronte al bambino?

Solo quello in cui vi sentite perfettamente a vostro agio. Ma forse lei voleva sapere un' altra cosa.

L'affetto è una cosa diversa dalla sessualità, anche se è tanto difficile descriverne la differenza. In presenza del bambino si senta libera di esprimere il suo affetto, cioè la gioia di avere un reciproco legame con una persona.

Molti possono vedere gli altri accarezzarsi, darsi qualche picco- .' lo bacio e abbracciarsi amichevolmente senza sentirsi a disagio. Ciò è tollerabile anche per un bambino, soprattutto se non se ne sente escluso. Ma i baci appassionati, le mani sotto gli abiti e la stimolazione sessuale mettono a disagio chiunque. Nella mente del bambino che assiste a queste manifestazioni, la sessualità tende ad associarsi con il senso di esclusione e di colpa. Non fatelo.

In generale, in presenza del bambino astenetevi da ogni contatto fisico che evitereste in un supermercato pieno di gente.

 

568. Da sei mesi vedo due uomini diversi. Come comportarmi con mia figlia?

Le dica la verità: che lei vuoI bene a entrambi, che le piace trascorrere del tempo sia con l'uno che con l'altro, che le piace avere più di una sola amicizia particolare. Le dica anche che questo non significa che lei voglia fare amicizia con chiunque; si tratta di due amici del tutto speciali ed è per questo che con loro trascorre ore davvero liete.

 

569. Come posso insegnare a mio figlio ad autodisciplinare la sua vita sessuale quando io stesso ho rapporti con una donna con cui non sono sposato?

Prima di tutto lei deve domandarsi se le sembra di autodisciplinare la sua personale vita sessuale. L'astinenza non è la sola forma possibile di autodisciplina, questo lei lo sa bene. Se è felice delle sue scelte, le sarà più facile considerarle compatibili con i valori che intende trasmettere a suo figlio.

  L'educatore sessuale Sol Gordon dice che a essere adulti ci devono essere per forza dei vantaggi, e uno di questi è proprio il rapporto sessuale. Suo figlio non arriva come lei a prendere decisioni di natura economica o sul tempo libero, e quindi è presumibile che anche i suoi orizzonti sessuali siano più limitati dei suoi.

  Potrà parlare con suo figlio delle considerazioni che lei fa prima di prendere una decisione di carattere sessuale e incoraggiare anche lui a fare altrettanto.

 

570. Vorrei che mio figlio di dieci anni smettesse di parlare a suo padre della mia vita sociale insinuaado sempre che c'è qualcosa di sbagliato. Come mi consiglia di agire?

Le consiglio di chiarire a suo figlio la differenza fra segretezza e discrezione. Discrezione significa non parlare di certe cose anche se riteniamo che siano assolutamente giuste e lecite. Gli faccia qualche esempio tratto dalla sua vita di bambino per fargli comprendere bene il concetto; ci saranno di sicuro certe cose della Sua vita che lui non è disposto ad andare a raccontare a tutti.

Gli chiarisca anche che la vostra famiglia ora ha una struttura diversa e che il papà non condivide più con lei alcune cose private. Suo figlio ne sarà forse triste ~ magari il suo divulgare informazioni vuole proprio essere un modo per tenere "insieme" la famiglia - ma potrà aiutarlo in altri modi a fronteggiare questi suoi sentimenti.

Dica a suo figlio che mettersi al centro delle cose, che volere fare da tramite è per lui una posizione sfavorevole e che questo non aiuterà certo lei e suo marito a riunirsi. Tuttavia, si assicuri di non essere lei a incoraggiare involontariamente suo figlio a svolgere questo ruolo.

 

571. Ogni volta che porto a casa un nuovo amico per la prima volta, mio tiglio di dieci anni finisce col parlare di sesso e delle mie storie precedenti. Cosa mi consiglia di fare?

Il comportamento di suo figlio può riflettere una serie di situazioni diverse. Per esempio, il ragazzo può essere geloso o avere timore di perderla, o è anche possibile, per quanto le sembri strano, che lui non abbia ancora imparato che questi discorsi sono sconvenienti, anche se lei glielo avrà già ripetuto molte volte. Deve comunque dirgli chiaramente che questo suo comportamento non è affatto carino e che risulta fastidioso per tutti.

Ma forse suo figlio è eccessivamente stimolato dal punto di vista sessuale. Ciò può accadere, per esempio, se lei confida troppo in lui, se il ragazzo vede in casa o a casa del padre troppi atteggiamenti sessuali. Non escluderei neppure l'ipotesi che altrove il ragazzo sia stato avvicinato sessualmente da qualcuno. Forse le converrà accertarsene.

  O non sarà, semplicemente, che lei porta a casa troppa gente e troppo spesso?

 

572. Ultimamente mia figlia, che ha tredici anni, ha cominciato a vestirsi e a comportarsi in modo allusivo ogni volta che viene a casa nostra il mio compagno. Dobbiamo ignorare questo suo comportamento o parlargliene?

Può darsi che la ragazza si vesta e si comporti cosi con chiunque e che lei non se ne sia accorta, o che cerchi di mettersi in competizione con lei, o ancora che voglia esprimere rabbia perché lei condivide il suo tempo con qualcun altro. O infine, potrebbe forse avvertire il desiderio di vedere confermata da un uomo la sua nascen.te sessualità.

Ma che cosa prova la ragazza per il suo compagno e per il fatto che lui viene in casa? Si sente eccitata? Soffocata? Esclusa? li suo ex compagno o marito ha un'altra donna o è da solo? Forse sua figlia esprime la tristezza che prova per la solitudine del suo precedente uomo cercando di compromettere la compagnia di cui invece lei gode.

Senza criticarla, parli sinceramente con lei di come agisce e di come si presenta. Come pensa che la considerino gli altri? Quali messaggi vuole comunicare? Sua figlia ha un'età in cui ormai non può più dire «non lo so»; un'età in cui deve cominciare a pensare a come gli altri possono considerare le cose. Le spieghi bene che non c'è alcun bisogno che lei passi tutto il suo tempo a pensare a ciò che gli altri si aspettano da lei, ma che essere adulti nel mondo significa anche saper prendere in considerazione il punto di vista degli altri.

 

573. Ho un figlio di quattordici anni. La settimana scorsa mi ha detto che si vergogna dell"'immoralità" della mia vita sessuale, e mi ha profondamente ferito. Cosa mi consiglia di fare?

I quattordicenni sono noti per l'ipocrisia dei loro giudizi su ogni cosa. E questo il periodo in cui i giovani sviluppano il proprio senso morale. Cominciando a comprendere che non è tutto bianco e nero come loro vorrebbero, fanno un ultimo, disperato tentativo per semplificare il mondo e le sue regole.

Ma per venire in modo più specifico al suo caso, occorre che lei riesca a staccarsi emotivamente da suo figlio. li bisogno di ricevere l'approvazione di un quattordicenne può incrinare la sua capacità di essere genitore. Suo figlio è libero di non approvare le persone che lei frequenta e la ~tità·di tempo che lei trascorre con loro, ma. non è sicuramente in condizione di comprendere le sottigliezze delle scelte sessuali adulte.

Gli spieghi che è contento di sapere che lui si preoccupa del suo benessere, che le dispiace che si trovi a disagio e che vuole spiegargli, entro certi limiti, i motivi delle sue scelte. Però gli spieghi anche che esprimendo giudizi così forti e radicali su chiunque altro, non fa che precludersi ogni possibilità di dialogo e rendere molto difficile la convivenza e l'amicizia.

 

 

574. La mia ex moglie continua a farmi domande sulla mia vita sessuale. Lei sostiene che è per amicizia e perché vuole sapere se sto bene, ma io non lo sopporto e voglio che la smetta.

Potrà impedirle di continuare neUo stesso modo in cui si impedisce a qualcuno di parlare di argomenti di cui non vogliamo parlare. «Mi fa piacere che ti interessi a me, ma sono cose di cui preferisco non parlare. A proposito, mi sembra che Paolo abbia avuto unottima idea con quel progetto per l'esposizione della scienza, non ti pare?»

Le coppie separate parlano a volte della propria vita privata come modo per rimanere unite. Per quanto lo neghino, può essere una forma consolatoria di nostalgia.

 

575. Cosa posso rispondere quando mio tiglio adolescente mi chiede se ''scopo'' la mia nuova amica?

Se vuole può semplicemente dirgli che si sente in imbarazzo a parlare di queste cose. Gli spieghi che cos'è la discrezione e quanto si apprezzi questa dote nei propri amici.

E se vuole, può anche chiedergli come mai desidera sapere questa cosa. Suo figlio ha forse delle fantasie sessuali su questa donna (e non ci sarebbe nulla di sbagliato), o forse teme di essere abbandonato (cosa su cui lei lo potrà rassicurare), o forse ancora vuole capire fino a quale punto lei usi discrezione nei suoi confronti. Gli faccia capire che sono tutti sentimenti leciti e che lei desidera che lui li affronti in modo diverso.

Vi è forse un motivo per cui suo figlio può essere contrario alla vostra relazione?

 

576. Frequento da circa otto mesi una donna straordinaria, ma il problema è che sembra che anche i nostri figli, entrambi tredicenni, si siano presi una cotta l'uno per l'altra. Cosa cl consiglia di fare?

Se volete che la cotta si faccia ancora più cocente, impedite loro di vedersi.

Vorrei capire di che cosa lei si preoccupa in particolare, Se teme che abbiano. un rapporto sessuale, è forse il momento per lei e la sua compagna di affrontare con i figli l'argomento sesso.

Se teme che la relazione fra i ragazzi possa interferire con la vostra, parlatene sinceramente con loro. Cerchi di capire se la cotta di suo figlio è solo una proiezione dei sentimenti che lui prova per la sua nuova relazione o per la sua compagna. Come si sentirebbe suo figlio se lei dovesse lasciare domani questa donna?

Dovrà parlare anche, se è il caso, dell' eventualità che i ragazzi possano un giorno diventare fratellastri e quali conseguenze il fatto. potrebbe avere sul loro rapporto. Ma la sua reazione iniziale deve essere moderata; dia un po' di tempo. alle cose, Come ben sa, le cotte a quest' età se ne vanno come sono venute.

Forse potreste contenere la carica erotica del rapporto. fra i ragazzi se faceste qualcosa insieme come se foste una vera famiglia.

 

 

 

 

Abuso di minori e incesto

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577. Che cosa è di preciso l'abuso sessuale sui bambini?

La sua è una domanda molto importante, perché oggi, a causa delle numerose definizioni, il termine rischia di essere impreciso, Per qualcuno. il termine "abuso. sessuale" comprende casi molto disparati, da quello. della quindicenne che seduce il fratello. di tredici anni a quello della madre che ogni sera si mette in pigiama in presenza del figlio dodicenne, sino a quello. del padre che penetra la figlia di quattro anni.

Dando un significato. così ampio al termine "abuso. sessuale" qualcuno. potrebbe legittimamente sostenere che una ragazza su tre viene molestata o che il cinquanta per cento. degli americani hanno. subito. abusi sessuali.

Gli elementi che determinano. l'abuso sessuale sui minori sono, ritengo, il potere e la segretezza. L'abuso sessuale implica la coercizione: una persona viene cioè obbligata a sottomettersi al volere dell'altra. Il dominio può essere esplicito e fisico o più sottile e psicologico. Anche lobbligo del silenzio può essere esplicito. oppure sottinteso e induce spesso. la vittima a provare un forte senso di vergogna o a sentirsi folle.

  È molto difficile definire i reali fatti di abuso. sessuale perché altrettanto. difficile è definire il sesso. Senza ombra di dubbio sono abuso i contatti sessuali fra adulti e bambini e la penetrazione orale, anale o vaginale. E sempre abuso è l'uso coercitivo. del bambino, per esempio obbligandolo a guardare filmati espliciti per suscitare l'eccitazione dell'adulto.

Ci piacerebbe molto che fosse immediato e chiaro il riconoscimento dei casi di abuso sessuale, ma dobbiamo tenere presente che anche le famiglie più amorevoli possono presentare alloro interno meccanismi psicologici e conflitti di potere insani. Vedere però nella vita di ogni bambino l'abuso sessuale confonde terribilmente le cose. Tutti gli adulti hanno momenti di scarso discernimento, inesperienza; egoismo e mancanza di presenza razionale. Ma il fatto che queste situazioni comportino talvolta anche energia sessuale o l'impiego del corpo non ne fa necessariamente dei casi di abuso sessuale.

 

578. È molto frequente l'abuso sui minori? Ne sento parlare così tanto. È un fenomeno in aumento?

Sembra che tutti abbiano un parere sull 'argomento, ma di fatto non vi è modo di rispondere alle sue domande.

Personalmente, stimo l'incidenza di questi casi in ragione di una persona su dieci. Il fenomeno è in aumento? Sicuramente le denunce tendono a farsi più precise e più complete. Ora che abbiamo dato un nome a questo crimine è più facile parlame; grazie a ciò anche i bambini sono più disposti a denunciare il loro caso e gli adulti che hanno subito abusi da piccoli parlano pubblicamente del loro passato.

Ma allo stesso tempo, negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta sono aumentate tutte quelle tensioni che creano problemi famigliari quali l'abuso sessuale: l'isolamento, le gravidanze in età adolescenziale, l'incertezza economica, lo sfascio delle comunità, l'alcolismo, la droga e la violenza domestica.

Forse sono vere entrambe le cose: l'abuso sessuale aumenta di pari passo conil deteriorarsi della famiglia e della comunità, ma al contempo aumentano anche i casi denunciati in quanto ora è considerato più legittimo parlame e discuterne.

 

579. Alla televisione ho sentito un sessuologo dire che l'intera famiglia "collude" nell'abuso sessuale. Che cosa signiftca?

Se in una famiglia si molestano sessualmente i bambini significa che quella famiglia sicuramente non è psicologicamente sana e che per conservare la propria stabilità ha in parte bisogno di molestare i bambini. Fra gli elementi che più di frequente caratterizzano que ste situazioni famigliari ci sono un matrimonio infelice, talora violento, un grave disequilibrio di potere fra i coniugi, la mancanza di dialogo, comunicazione e intimità, e l'abuso di alcol.

Tutti i membri adulti di questa famiglia contribuiscono quindi a creare la situazione in cui avviene la molestia. Qualcuno collude non volendo vedere ciò che è evidente, qualcuno ignorando o negando le lamentele del bambino, qualcuno sottomettendosi ad altre irragionevoli richieste del molestatore, qualcuno incoraggiando indirettamente il bambino ad accettare la situazione per non "peggiorare" le cose.

Noti che non sto affatto parlando di biasimare i componenti della famiglia o di giustificare in qualche modo la molestia.

 

580. Ogni esperienza di incesto è sicuramente dannosa per il bambino?

Attualmente non c'è modo di saperlo, perché gli studi in questo campo partono tutti dal presupposto che l'incesto sia sempre distruttivo.

È più facile studiare le persone che presentano sintomi e disturbi che non quelle che non mostrano alcun turbamento. Dal punto di vista legale, medico e psicologico si studiano non gli effetti dell'incesto, ma gli effetti negativi dell'incesto.

Alcune ricerche pubblicate dagli psicologi David Finkelhor, Pau! Okami e altri studiosi convalidano l'evidenza aneddotica che alcuni casi di incesto abbiano effetti non negativi. Sembra che ciò dipenda dal grado di coercizione e dalla differenza di età fra le persone coinvolte. L'incesto fra persone di età simile (per esempio fratello e sorella) che non implichi l'impiego della forza potrebbe anche essere vissuto come un'esperienza neutra o perfino positiva.

Vi è chi condanna l'incesto in ogni sua forma come moralmente inaccettabile, ma ciò non equivale con sicurezza a dimostrare che esso danneggi sempre e comunque le persone che lo compiono.

 

581. Com'è possibile che certa gente arrivi a molestare i bambini? Devono essere di sicuro persone mentalmente malate •

Probabilmente il termine "mentalmente malato" non è il più adatto a definire la condizione di chi molesta i bambini, perché sono molti milioni le persone che ammettono di commettere questi atti e perché le terapie tradizionali della malattia mentale sono spesso prive di efficacia nei loro confronti.

Alcuni sono psicopatici, sociopatici o simili, e non hanno alcuna idea del danno che provocano. Ma per la maggior parte, chi molesta i bambini sono persone che appaiono per lo più normali, che conducono una normale vita professionale e privata e che manifestano la loro pericolosità soltanto quando cedono al bisogno di aggredire un bambino.

Sono certamente persone con disturbi mentali, ma è troppo semplicistico e poco corretto definirli "mentalmente malati". Come si dovrebbe definire, allora, la società che ogni anno produce un numero tanto elevato di questi individui? Piuttosto, ci sono alcune convinzioni culturali comunemente diffuse che incoraggiano costoro a considerare accettabile il proprio comportamento:

- che i bambini siano proprietà dei genitori;

- che il padre sia l'incontestato dominatore della casa;

- che la dipendenza dall'alcol non sia un problema grave;

- che il sesso sia qualcosa che il maschio pretende e che la femmina rifiuta, e che quindi è giusto strappare con la forza ogni volta che sia possibile farlo;

- che sia sbagliato parlare apertamente di sesso;

- che i bambini non debbano avere il controllo della propria ses-

sualità.  

 

582. In quest'epoca di abuso sessuale, come si fa a mandare tranquillamente i figli nei day-care centers?

Da un punto di vista statistico, i day-care centers sono i luoghi più sicuri per quanto riguarda l'abuso sessuale, in quanto per la stragrande maggioranza dei casi gli atti di abuso sessuale avvengono di fatto all'interno della famiglia.

Esistono, questo è vero, alcune operazioni di day-care che comportano qualche pericolo, ma si tratta di casi rari. Penso che molti vogliano credere' che il day-care sia pericoloso per evitare di affrontare il dato di fatto che il problema è la famiglia (noi) e non gli estranei (loro).

Un fenomeno analogo avviene con i casi di rapimento dei bambini, che secondo l'opinione pubblica avverrebbero per la maggior parte a opera di estranei; secondo l'Fbi, oltre il 95 per cento dei casi di rapimento di minore negli Stati Uniti sono perpetrati da parenti, spesso nell'ambito della disputa circa l' affidamento del bambino. Cosi è siuramente più confortante pensare che alla radice del problema vi siano dei generici "maniaci", e non mamma e papà.

 

583. È possibile che una persona superi lo shock della molestia? E come?

Penso di si. Occorre a tale scopo un grosso lavoro di introspezione che passa attraverso diverse fasi: riconoscere innanzi tutto che l'abuso è avvenuto, rompendo così la cortina di silenzio; avere cura del "bambino dentro di noi" che, tradito nel passato, impedisce all'adulto di fidarsi degli altri; riconoscere infine che avere subito una molestia non deve necessariamente costituire il nucleo dell'identità della persona o della sua personalità.

I programmi di recupero in seguito ad abuso sessuale riescono assai di frequente a condurre il soggetto attraverso le prime due fasi di autoanalisi, ma non riescono a realizzare efficacemente la terza in quanto, insistendo troppo sul fatto che la persona è fondamentalmente vittima e/o sopravvissuta a un caso di abuso, fa sì che la sua personalità si riorganizzi proprio attorno a questa identità di danneggiato.

Ogni persona presenta ovviamente un proprio caso personale.

Qualcuno ha bisogno di affrontare il molestatore, altri ottengono una vendetta simbolica, altri ancora vogliono solo dimenticare. Per tutti sono sicuramente utili la terapia individuale e di gruppo, letture adeguate e la meditazione.

Il superamento psicologico dell'esperienza di abuso sessuale si manifesta con alcuni segni, quali la mancanza di senso di colpa o di vergogna per essere stati vittima di molestia, il non temere più il molestatore e il non considerare più la molestia come l'esperienza centrale e caratterizzante della propria vita.

 

584. La mia compagna sta seguendo una terapia per superare lo shock subìto attraverso una molestia sessuale. Cosa posso fare per aiutarla?

Nessuno può risponderle meglio della sua compagna. Quindi lo chieda a lei, e continui a farlo di tanto in tanto anche se la risposta è: «Niente».

Chi segue una terapia di questo tipo prova in genere rabbia per il molestatore, per se stesso, per gli altri, impotenza, autocritica, paura e sensibilità nei confronti di cose che un tempo parevano tutto innocue, come l'odore del tabacco da pipa, la vista di un palco di teatro o la musica del violino.

Quanto a lei, la cosa più importante è che continui ad amare e ad accettare la sua compagna. Le ci vorrà forse pazienza per fare fronte ai suoi improvvisi mutamenti di umore, di desiderio e di altre comuni attività. Se in ciò ritiene di avere bisogno di aiuto, chieda alla sua compagna di consultare insieme un terapeuta.

Edie Savage-Weeks, psicoterapeuta californiano che ha lavorato a lungo in questo settore, offre una serie di consigli ai partner delle persone che sono state vittima di molestia:

- credere che l'abuso sia effettivamente avvenuto, anche se sembra impossibile;

- ricordare con gentilezza al partner che non siamo noi i molestatori e cercare di mantenere in vita il rapporto durante il difficile periodo della terapia;

- essere consapevoli del fatto che la vostra relazione sessuale subirà numerosi mutamenti nella frequenza, nel contenuto e nella continuità; avere pazienza e non fare delle difficoltà un personale;

- concedere al partner più tempo e più spazio, diminuendone se possibile le responsabilità quotidiane;

- riconoscere che il partner teme di poter essere un potenziaìe; molestatore e se necessario provvedere a temporanei cambiamenti nella cura dei bambini;

- divertirsi insieme, anche se sarà necessario insistere con il partner per convincerlo in ciò.

 

585. Di recente mi sono resa conto che per diversi anni, quando ero piccola, il mio patrigno mi ha molestata. Ora è vecchio e praticamente innocuo. Devo parlargli apertamente di ciò che ha fatto?

Non posso darle una risposta. Sta a lei valutare vantaggi e svantaggi di questa iniziativa e regolarsi di conseguenza.

Se un individuo riprende a molestare dopo molti anni una nuova generazione di bambini~ allora è indispensabile impedirglielo. Ma la situazione che lei mi descrive mi pare più ambigua. Come si sentirà lei parlando al suo patrigno delle passate molestie, e come si sentirà dopo averlo fatto? Come si sentirà lui? Quali conseguenze vi saranno per il resto della famiglia?

Quale scopo intende perseguire parlandogliene? Vuole ottenere le sue scuse, esprimergli la sua rabbia oppure punirlo? Sono cose molto diverse.

Comprendo il suo desiderio di voler chiarire le molestie subite, lo trovo naturale e comprensibile. Cerchi però di capite quale sia la migliore strategia per farlo. Parlare con uno specialista (o quanto meno con una persona che le sia vicina) la aiuterà sicuramente a chiarirsi ciò che veramente lei prova e quali obiettivi si pone.

 

586. Se un adulto molesta un bambino del suo stesso sesso significa cbe è omosessuale? E n bambino diventerà omosessuale?

Probabilmente no.

A commettere atti di molestia omosessuale sono per lo più individui eterosessuali, e ciò perché l'atto di molestia deriva assai più di frequente dal desiderio di volere affermare il proprio potere che non dal desiderio sessuale. Altre volte con l'atto di molestia l'adulto vuole realizzare le proprie fantasie omosessuali represse senza però macchiare l'immagine di eterosessuale che ha di sé. Ciò dovrebbe farci riflettere su quanto sia pericolosa di fatto l'omofobia,

Quanto al bambino, certamente l'esperienza dell'abuso avrà effetti sulla sua futura sessualità. Non esistono però prove che stabiliscano che l'abuso omosessuale induca lomosessualità in chi ne è stato vittima. Lorientamento sessuale è frutto di una serie di elementi fra i quali quello biologico è probabilmente prevalente. Nel subire una molestia, il suo aspetto omosessuale non viene vissuto in genere come caratteristica dominante. E a ciò si aggiunga che spesso la molestia ha inizio quando lorientamento sessuale del bambino si è già formato.

È anche vero che alcuni eterosessuali vittime di abuso omosessuale finiscono col chiedersi se non siano stati proprio loro a sollecitare in qualche modo il "rapporto omosessuale"; è un fatto, questo, che non li renderà omosessuali ma potrà comprometterne la sessualità.

I veri omosessuali possono avere particolari difficoltà nell'elaborare un'esperienza di abuso omosessuale in quanto la loto sessualità di adulto li porterà a rivivere dolorose esperienze infantili. Ma ciò non ha alcun effetto di condanna della loro omosessualità.

Infine, le conoscenze e i dati che emergono dagli studi sulle molestie ai bambini contraddicono chiaramente la diffusa convinzione che gli omosessuali debbano essere allontanati dalla professione di insegnanti o da altre professioni che li tengano in contatto con i bambini: i bambini vittime di molestia da parte di adulti del loro stesso sesso sono vittime quasi sempre di eterosessuali, non di omosessuali.

 

587. Io sostengo che i bambini a volte mentono sul fatto di essere stati molestati, mia moglie dice di no. Qual è il suo parere?

Un tempo si riteneva con assoluta certezza che i bambini non mentissero mai circa gli abusi; oggi, alla luce di più recenti studi, questa nozione pare anacronistica.  

Innanzi tutto, sono sempre più numerosi i casi in cui un genitore spinge il bambino ad accusare falsamente l'altro genitore nelle controversie per l'affidamento. In secondo luogo, i bambini molto piccoli non sono in grado di distinguere la differenza fra i fatti reali e le loro fantasie. In terzo luogo, vi sono assistenti sociali in cattiva fede che inducono il bambino a "ricordare" con promesse di ricompensa se "dicono quello che hanno detto gli altri bambini".

Il dottor Sharon Satterfield dell'Università del Minnesota, che ha lunga esperienza nei tribunali e gode di grande rispetto quale consulente, sostiene: «La società tende a non ammettere che i bambini possano mentire, perché ciò complicherebbe la vita e dimostrerebbe il lato nascosto di famiglie e di professionisti onorati».

 

588. Chi viene accusato di atti di molestia su minori si trova la vita rovinata anche se poi risulta innocente. Sono un insegnate e il fatto mi preoccupa: ho un qualche tipo di tutela?

Credo di no. Giudici locali e assistenti sociali si fanno una reputazione colpendo i presunti molestatori di minori. Intimidite e inermi di fronte alla piaga dell' abuso, le cemnnità isolano chiunque sia accusato di tale crimine.

In questo campo è molto diffusa la tendenza a considerare colpevoli gli accusati sino a quando non si dimostra la loro innocenza. E se i bambini non riescono a ricordare di alcun abuso, si dice che patiscono un'amnesia causata dal trauma subìto. Quando gli accusati sono cittadini modello, questo fatto viene considerato una dimostrazione della loro astuzia e della loro subdola personalità. Fatte queste premesse, è molto difficile rifarsi la propria buona reputazione in caso di provata innocenza.

In quest' epoca così tormentata, chiunque lavori con i bambini deve essere estremamente consapevole delle apparenze. I sindacati dovrebbero mettere a punto precise modalità di azione per i casi di accusa prima che la causa sia effettivamente avviata. E sarebbe opportuno rivolgersi tempestivamente a un avvocato esperto in questo settore, in modo da poter dare subito corso a una difesa efficace in caso di accusa. Considererei utilissima anche una polizza assicurativa che copra i costi di un'eventuale causa.

 

589. Da quali sintomi si può sospettare che un bambino abbia subìto delle molestie sessuali?

Ecco alcune manifestazioni tipiche:

- conoscenze impropriamente sofisticate sul comportamento sessuale;

- interesse o comportamento impropriamente accentuato nei confronti del sesso; .

- dolori ed escoriazioni immotivati, in particolare nella zona delle cosce e dei genitali;

- corrispondenze nel racconto di più bambini;

- improvvisa e immotivata paura nei confronti di persone e luoghi;

- improvvisi mutamenti nella personalità del bambino.

Sono tutti elementi, comunque, che purtroppo possono presentarsi anche come parte del normale sviluppo del bambino. Se lei sospetta che suo figlio abbia subito delle molestie, ne parli con la dovuta calma con lui stesso e con le persone che fanno parte del suo mondo.

 

590. Sospetto che mia figlia subisca degli abusi sessuali. Cosa mi consiglia di fare?

Non si lasci prendere dal panico.

È importante che lei non permetta che la rabbia, la paura o il senso di colpa che avverte in questa situazione interferiscano con l'indagine che deve condurre. Le affronti quindi separatamente. Le sue emozioni, se mal gestite, potrebbero infatti compromettere le ricerche e avere conseguenze negative.

Le consiglierei di non rivolgersi subito alla polizia, perché per legge in taluni casi potrebbero prelevare sua figlia da casa per un interrogatorio semplicemente a causa di sospetti infondati, ea quel punto non avrebbe più modo di controllare come. vengono condotte le indagini.

Se lei ha dei sospetti, si rivolga anonimamente agli enti e ai tribunali locali. e trovi un terapeuta competente che non denunci immediatamente ogni presunzione di abuso. La aiuterà a separare le sue sensazioni dalle prove reali e potrà interrogare la bambina in tutta calma e in una situazione neutra.

Potranno esserle utili le Pagine gialle, il Telefono azzurro, il consultorio famigliare eccetera.

 

591. Perché gli specialisti che operano nel recupero dei bambìni vittime di abuso sessuale parlano spesso come crociati religiosi?

E la domanda più importante e al contempo meno frequente nell'intera questione dell'abuso sessuale.

Nel difficile campo dell'abuso sessuale vi sono certamente numerose persone dalle doti straordinarie che ogni giorno affrontano con coraggio e discrezione il loro compito, salvando vite, famiglie e intere comunità.

Ma a scegliere questa professione sono spesso persone che si identificano come vittime di abusi sessuali e purtroppo molte di loro usano proprio la professione per dare sfogo a tutta la rabbia e alla paura derivanti dalla loro esperienza di molestia. Se qualcuno ammette di essere attivista, altri non lo sono.

Chi opera come pubblico ministero nei casi di abuso sessuale è spesso colmo di rabbia e di sentimenti di vendetta, e in questa sorta di caccia alle streghe sembra meno interessato alla verità della famiglia che alla persecuzione. In questo modo tende spesso a interpretare la legge secondo il proprio intimo desiderio di vendetta;

Il dottor Richard Gardner, della Columbia University Medical School, ha di recente affermato: «Queste persone nascondono una notevole dose di risentimento alla quale danno sfogo nell' ambiente di lavoro ... Dichiarare che un presunto colpevole di abuso sessuale è di fatto innocente priva di gratificazione il loro desiderio di vendetta» .

Questo settore di lavoro richiama tendenzialmente persone risentite perché la società, ovviamente, condanna come terribili i crimini di abuso sessuale. Per molti rappresenta dunque il luogo ideale per dare sfogo alla propria negatività senza doverne assumere la responsabilità. L'attuale diffondersi del consenso in materia di abuso sessuale rende anche difficile mettere in discussione queste persone e i loro metodi, ed esse rimangono quindi indisturbate a gestire il campo con la loro rabbia e i loro turbamenti psicologici. Sono loro la principale causa della cattiva informazione e delle accese rimostranze del pubblico su questo argomento.