L A
S T R A O R D I N A R I A M I S S
A N G E L |
La notizia apparve in prima pagina su tutti i giornali: il
viaggio nel tempo era diventato realtà.
Non il viaggio tramite paradossi quantistici e tunnel
multidimensionali, ma quello reso possibile dall'animazione sospesa.
Finalmente, dopo decenni di truffe e false speranze, era stato annunciato che
uno scimpanzé, ibernato nel 2002, era stato risvegliato nel 2012 ed era in
ottime condizioni. I test sulle abilità cognitive davano punteggi superiori a quelli precedenti il suo
viaggio nel tempo.
Miss Patricia Angel stava prendendo il tè del mattino, e
leggendo meditabonda l'articolo. Pareva che la svolta risolutiva fosse stata
data dalla scoperta, quindici anni prima, nelle foreste del Wyoming, di una
razza di rane capace di entrare in ibernazione a temperature sub-zero, facendo
circolare nelle proprie vene un fluido anti-coagulante simile ad un vero e
proprio antigelo, che preservava i tessuti e le cellule cerebrali.
Gli scienziati della Cryo-Labs Inc. avevano lavorato in gran
segreto su questi anfibi e messo a punto un procedimento che avevano testato
con successo, prima sui rettili, poi sugli uccelli, poi sui mammiferi di
laboratorio.
All'epoca degli esperimenti la tecnica messa a punto non avrebbe
potuto essere impiegata sull'uomo: uno dei dettagli che differenziava il
procedimento dei Cryo-Labs e ne aveva garantito il successo era che, invece di
ibernare persone clinicamente defunte, si dovevano ibernare persone ancora vive e in relativa salute.
Ma appena l'anno prima negli Stati Uniti era stato votato,
malgrado l'opposizione violenta dei movimenti cristiani fondamentalisti, il Merciful Release Act, che consentiva
l'eutanasia. Il procedimento dei Cryo-Labs non poteva tecnicamente definirsi
tale, ma un team di avvocati assoldati allo scopo aveva convinto la Corte
Federale che il caso di un soggetto ibernato ancora in vita rientrava tra
quelli consentiti per analogia dalla legge approvata dal Parlamento degli Stati
Uniti.
I brevetti della Cryo-Labs impedivano che i dettagli fossero
rivelati al mondo scientifico, ma l'azienda aveva invitato due osservatori
indipendenti di ineccepibile reputazione: il premio Nobel per la chimica
Jonathan Cranshaw, di Stanford, e il premio Nobel per la biologia di Harvard,
Rupert Hanson.
Se erano stati d'accordo nel giudicare valido il procedimento,
il verdetto era definitivo. Una valanga di prenotazioni piovve sui Cryo-Labs,
che, in base alla relazione di Hanson e Cranshaw, ottennero l'autorizzazione
per un trial su volontari umani della
durata di cinque anni.
Furono messi a disposizione cinquanta posti, al prezzo di
cento milioni di dollari l'uno. Andarono rapidamente esauriti. I dirigenti dei
Cryo-labs ne misero allora a disposizione altri cinquanta, al prezzo di trecento milioni di dollari l'uno. Le
offerte cominciarono ad arrivare
"Questa è Miss Angel?" disse Agnes Walton, la madre
di Beryl guardando la foto del servizio su di lei nella Washington Gazette, un quotidiano a tiratura nazionale.
"L'hanno presa piuttosto male. Non mi sembra il suo lato fotogenico".
"Miss Angel non ha un lato fotogenico, mamma", disse
Beryl
Il fotografo della rivista, che era venuto a fare il servizio,
aveva scattato un'infinità di foto da diverse angolature a Miss Angel e aveva
borbottato qualcosa come "racchia", ma Miss Angel si era limitata a
fare un sorriso divertito, e lo aveva invitato a servirsi di altro tè con
biscotti. La sua bellezza era nella mente.
Era stata eletta "Insegnante dell'anno" da un
concorso nazionale patrocinato dalla American
Teachers' Association. Alle pareti del suo studio campeggiavano diplomi e
attestati. Miss Patricia Angel era insegnante di biologia nella scuola
superiore di Pacific Heights, nei sobborghi residenziali di Washington. Era
stimata dai genitori, adorata da tutti i ragazzi, e riusciva sempre ad ottenere
il massimo da loro. I suoi alunni avevano vinto per tre volte di seguito negli
ultimi cinque anni l'High School Biology Contest statunitense e si
piazzavano sempre in ottime posizioni ai test nazionali di chimica e biologia.
"Com'è che una persona che ama i ragazzi come lei, Miss
Angel, non ha sentito il bisogno di farsi una famiglia?" le chiese il
giornalista.
"Vede, Bill, in realtà non ne ho mai sentito la mancanza,
perché il mio lavoro mi appaga completamente"
Questo non era esattamente vero. Miss Angel era stata lasciata
all'epoca dell'università – con contorno
di insulti e umiliazioni – dal suo quasi-fidanzato,
Duane Hendriks, un mascalzone che aveva tentato di spillarle dei soldi e poi
era fuggito con la sua compagna di corso nonché migliore amica, Janet Rigby.
Miss Angel aveva poi saputo che Janet era stata costretta a prostituirsi e a
mantenerlo, a Rino, nel Nevada, prima che lui fosse arrestato per spaccio di
droga. Aveva ringraziato ironicamente Dio della propria bruttezza che l'aveva
tenuta fuori dai guai.
Miss Angel era molto più di un'insegnante brillante. Era la
confidente dei suoi ragazzi. Trovava sempre la parola giusta per consolarli dei
loro guai adolescenziali, piccoli e grandi.
Come si può immaginare, la stragrande maggioranza dei drammi
che venivano raccontati a Miss Angel da alunne in lacrime riguardava le storie
con i ragazzi. Quelle che le ragazzine avevano, ma soprattutto quelle che avrebbero voluto avere.
"Burt non mi guarda mai! Se fossi bella come Leanna
avrebbe occhi solo per me, ma sono brutta come uno scimpanzé" si era
sfogata il giorno prima alla fine delle lezioni Cindy Patterson, quando erano
rimaste sole nell'aula vuota.
Cindy era bellissima, capelli neri, occhi azzurri e gambe
lunghissime. Ma tutte le ragazze respinte si sentivano brutte, pensò Miss
Angel. Dovevano imparare ad avere fiducia nelle proprie risorse interiori.
"Non è la bellezza esteriore che conta, Cindy. Tieni
sempre a mente questo: un ragazzo che non è in grado di scorgere quello che hai
dentro non ti merita".
"Come quelli che non hanno visto le sue bellezze interiori, miss Angel? Cosa
vuole che glie ne freghi di quelle ai ragazzi!" esplose Cindy, poi,
rendendosi conto di essere stata
offensiva era scoppiata in un pianto dirotto e si era scusata. Miss
Angel l'aveva abbracciata e le aveva dato dei colpetti di conforto sulle
spalle.
Normalmente, i drammi d'amore si risolvevano dopo pochi mesi
con qualche pianto e i buoni consigli di Miss Angel. Ma c'erano i casi seri.
Beryl Walton era figlia di genitori ricchissimi. Il padre,
Alfred Walton, era proprietario della catena di alberghi Prestige Hotel, che
aveva attività in tutto il mondo. Beryl era su una sedia a rotelle dall'età di
tre anni, per una grave forma di miopatia spastica. La madre, Agnes, era
alquanto distante, le aveva sempre preferito i fratelli, Miles e Cecil, più
grandi di lei di sette e dieci anni, che, una volta laureati, erano andati a
dirigere le filiali estere ed erano sempre in viaggio. Miss Angel era diventata
il suo punto di riferimento. A lei confidava le sue pene.
"Sono rinchiusa in questo corpo. Nessuno mi guarda. E'
semplicemente orribile. Vorrei morire".
Miss Angel la consolava come poteva. Una volta le disse che
era sicura che avrebbe incontrato qualcuno capace di apprezzare la sua
intelligenza e il suo senso dell'umorismo, che in una persona erano le cose che
veramente contavano.
Beryl si inalberò "A tutte le ragazze brutte continuano a
ripetere questa filastrocca sull'autostima e su ciò che veramente conta, Miss Angel, ma sa una cosa? Io non voglio incontrare qualcuno orrenda
come sono! Voglio avere un aspetto carino!
Voglio che un ragazzo desideri il mio
corpo!". Miss Angel tacque.
Il pomeriggio del giorno in cui era apparsa la notizia sulla
Cryo-Labs Inc. Beryl arrivò tutta eccitata nell'ufficio di Miss Angel. Aveva
letto anche lei l'articolo. "Ci pensa, Miss Angel? Poter farsi congelare e
risvegliarsi tra duecento anni, con un fondo fiduciario che intanto ha fruttato
interessi e che può finanziare le cure estetiche che saranno disponibili in
futuro!".
Riprese a parlare elettrizzata. "Sa che già ora i
chirurghi estetici sono in grado di allungare e raddrizzare gambe, ritoccare
l'arco delle sopracciglia, rimodellare i muscoli e i tendini? Lo so perché le
mie amiche vanno in cliniche, in Giappone e in Canada, di cui la maggior parte
della gente non ha neanche sentito parlare, cliniche per super-ricchi, dove un
giorno di degenza costa un milione di dollari. Purtroppo, per la mia distrofia
non c'è ancora la cura, ma tra duecento anni avranno perfezionato persino la
clonazione del corpo e il trapianto di cervello! Quando mi risveglierò sarò una
visione di straordinaria bellezza, Miss Angel".
Miss Angel rimase un po' soprappensiero a contemplare quella
possibilità. Una visione di straordinaria
bellezza. Chissà come sarebbe stata lei, se avesse posseduto tanta
bellezza. Poter avere chiunque si volesse. Che sensazione si provava?
Esaltazione? Onnipotenza?"
Duane Hendriks si era rifatto vivo alla sua porta due giorni
prima. Era malato di cancro al pancreas e dopo tutti quegli anni aveva avuto il
coraggio di venire a chiedere soldi a lei. Miss Angel aveva perdonato da tempo,
ma quando lui le chiese di liquidare il suo fondo pensione per finanziare le
cure mediche che l'avrebbero salvato scosse la testa.
"Duane, mi spiace. Lo farei (qui non era sincera, non
l'avrebbe fatto comunque), ma il mio fondo coprirebbe a malapena le spese del
primo ricovero. Ho una laurea in biologia e conosco il tipo di tumore che hai.
Purtroppo è del tipo incurabile, che lascia pochissimo tempo".
Duane la guardò con odio prima di uscire, e le sputò un ultimo
insulto: "Sai, sei sempre stata più che brutta, Miss Angel, ma oltre a questo sei pure un'idiota: hai letto male, nei tuoi maledetti libri. Io mi sbarazzerò
del cancro, me l'ha detto un guaritore giù a Topeka. Quando mi sarò ripreso
verrò a trovarti con un paio di puttanelle di Rino e gli racconteremo delle
lettere d'amore che mi mandavi". E sbatté la porta sghignazzando.
Miss Angel era rimasta ferma per parecchi minuti, seduta al
tavolo. Poi aveva sospirato di compassione e aveva preso il pacco dei compiti
che doveva correggere quel pomeriggio, certa che non avrebbe più rivisto Duane.
Beryl aveva ripreso il discorso nei giorni successivi.
"Purtroppo mia madre non mi lascerebbe mai andare alla Cryo-Labs Inc. Non
spenderebbe mai trecento milioni di
dollari per me. Spera di ereditarli lei, alla morte di papà. E prima di me
erediterebbero Cecil e Miles. Intanto marcisco su questa carrozzella e il mio
cervello invecchia. Cosa posso fare, Miss Angel? Mi dia un consiglio!"
Ma Miss Angel non aveva un consiglio da offrire a Beryl, e
ritenne opportuno non ripeterle il discorso sulla bellezza interiore.
Gli agenti FBI Daniels e Craig stavano percorrendo i corridoi
dell'Istituto di Medicina legale della Contea di Washington.
"E' così che hanno scoperto la truffa dei
Cryo-Labs?" chiese Daniels, che era stato appena assegnato al caso e
veniva aggiornato dal collega.
"Sì, quando siamo andati a scongelare Miss Angel è venuto
fuori che quelli che si erano fatti ibernare dai loro laboratori non si
sarebbero più risvegliati vivi. I dirigenti contavano di tenere nascosta la
truffa ancora per un po' e di fuggire con un miliardo di dollari di utili prima
che scoppiasse lo scandalo".
"Come è stato possibile ingannare due premi Nobel?" chiese Daniels.
"Non sono stati ingannati.
Facevano parte dell'affare fin dall'inizio. Il colpo di genio dei Cryo-Labs è
stato invitare due celebrità che non si potevano soffrire e non perdevano
occasione per beccarsi, sulle riviste e nei convegni. Tutti hanno pensato che
se loro erano d'accordo, il procedimento era realmente valido. Ma in realtà
erano sul loro libro paga".
"Come è possibile che un Nobel si giochi la reputazione e
la carriera in questo modo? Perché l'hanno fatto?" fece Daniels
"Per soldi" gli rispose Craig "Quanto pensi
guadagni un Nobel? Cranshaw non aveva brevettato niente: ricerca pura. Tutto il
lavoro l'aveva svolto in università pubbliche. Il premio in denaro della
fondazione Nobel è di 250.000 dollari, se ti va bene e non lo spartisci con
altri: il valore di mezzo appartamento in un condominio periferico di
Washington. Il suo fondo pensione gli garantiva a malapena le cure mediche per
il diabete. Quanto a Hanson, pare sia stato ricattato per video che lo
immortalano con ragazzini delle favelas
di Rio de Janeiro, dove era solito recarsi molto spesso per vacanze antistress".
"Una truffa in grande stile – proseguì Craig – Hanno
pensato a tutto. Della messinscena si è occupato un certo William Thompson,
meglio conosciuto come 'Magic Willy': ha uno spettacolo fisso al Caesar's Palace di Las Vegas. Pare che i
suoi numeri siano strabilianti. Per lui deve essere stato uno scherzo
sostituire uno scimpanzé con un altro. Avevano usato scimpanzé gemelli, rari ma
non introvabili".
"Vi avverto, lo spettacolo non sarà piacevole – disse il
dottor Ramayani, il patologo – il responsabile è fuggito all'estero e ci sono
stati malfunzionamenti nell'alimentazione del refrigerante. Abbiamo trovato
tessuti in avanzato stato di decomposizione".
Erano davanti alla parete con i vani per i cadaveri destinati
alle autopsie di quella settimana. Sembrava un'enorme cassettiera. Ramayani
premette il pulsante a lato di uno degli scomparti, e una luce passò dal verde
al rosso.
"Spero che abbiate messo il Vicks sotto le narici, perché
anche l'odore non sarà piacevole" disse.
Ci fu il sibilo della valvola che sfiatava. Malgrado la
refrigerazione, un puzzo terribile invase immediatamente la stanza.
La faccia di Miss Angel era scivolata di lato, con la bocca
che pendeva come una borsa della spesa aperta.
"Mio dio, quant'è brutta" disse Daniels "Come abbiamo
fatto ad identificarla?"
"Le prime indagini le abbiamo condotte in relazione alla
strage della famiglia Walton. Cecil, Miles, Alfred e Agnes Walton sono stati
trucidati nella loro villa il giorno della Festa del Ringraziamento, quando i
due figli erano tornati per una riunione di famiglia. Avevamo trovato
nell'agenda di Alfred una richiesta di colloquio di una certa Miss Angel,
proprio per quel pomeriggio, in relazione ad una sua alunna, Beryl Walton, la
terza figlia, che al momento della strage era provvidenzialmente da
un'amica".
Abbiamo tenuto sotto sorveglianza Miss Angel per un po'. Si
vedeva spesso con Beryl, aveva partecipato al funerale ed andava a casa sua per
consolarla. Beryl, alla morte dei genitori e dei fratelli, aveva ereditato
l'intero patrimonio di famiglia. Aveva l'ossessione di farsi ibernare alla
Cryo-Labs per sottoporsi a cure quando si fosse risvegliata. Miss Angel l'ha
aiutata a destreggiarsi con abilità tra i dettagli e le trappole legali, e,
quando è stato il momento, l'ha accompagnata a Seattle, ai laboratori di
crio-stasi"
"L'intervento era fissato per il primo settembre, alle
due di pomeriggio. Le due donne erano arrivate con un volo la sera prima e
avevano pernottato nella clinica dell'Istituto. E qui viene il bello"
Craig fece una pausa. "Quando alle due il personale della
Cryo-Lab è entrato nella stanza di Beryl Walton, ha trovato sulla carrozzella
una donna che indossava una parrucca bionda cercando di farsi passare per lei.
Era Miss Angel"
"Ma era impazzita?" fece Daniels
"Ci puoi giurare" disse Craig "Ascolta questa:
poiché Beryl le aveva detto che per evitare errori di persona facevano un
controllo retinico e delle impronte prima di iniziare, la cara Miss Angel aveva
espiantato l'occhio destro di Beryl e il
proprio occhio destro e si era messo quello della ragazza nella propria orbita. Si era amputata la mano destra e aveva attaccato con l'adesivo la mano di Beryl
al proprio moncone"
"Che?!?" esclamò Daniels esterrefatto.
"Beryl era stata sgozzata, mutilata e infilata nel bidone
dei rifiuti biologici. Quando Miss Angel si è resa conto di essere stata
scoperta ha ucciso le due infermiere e costretto il dottor Worthington a
spiegargli il procedimento per l'ibernazione. Si tratta di un procedimento
automatizzato, eseguito da chirurghi-robot, perché comprende operazioni di
micro-chirurgia dei piccoli vasi degli arti e del cervello. Una volta che il
procedimento inizia, interromperlo vuol dire mettere in pericolo la vita del
soggetto, e nessuno avrebbe avuto il coraggio di prendersene la responsabilità.
Miss Angel ha ucciso anche Worthington ed è entrata nel cubicolo dove avrebbe
dovuto subire le operazioni ed essere ibernata"
"Ma come ha fatto ad iniziare la procedura?" disse
Daniels
"Il sistema è molto avanzato, dotato di connessioni wi-fi che permettono ai medici di
monitorare le prime fasi, le più delicate, stando accanto al paziente e
digitando le istruzioni su un tablet.
Miss Angel ha preso il tablet a Worthington e, quando ha saputo che era
necessaria una autenticazione mediante impronta digitale, gli ha tagliato per
buona misura anche la mano prima di ucciderlo. La puoi vedere lì, che se la
tiene ancora in grembo" accennò al cadavere.
"Incredibile. Come contava di passarla liscia?" fece
Daniels fissando la cosa semiputrefatta che li guardava dalla barella.
"Non penso che a quel punto fosse molto lucida"
rispose Craig.
Daniels scorse un'altra cosa in grembo a Miss Angel, e
represse un conato di vomito. "Per la miseria, cos'è che tiene tra le
mani?"
Ramayani consultò i suoi appunti. "La testa di un certo
Duane Hendriks, che risulta sia stato vent'anni prima suo fidanzato. Era malato
di cancro terminale. L'agente Craig, qui, ha ipotizzato che nella sua follia
pensava di portarlo con sé per far reimpiantare il suo cervello in un corpo
sano, al risveglio".
"Fidanzato con questa?" fece Daniels quando si fu
ripreso, "Certo che Angel non è la parola giusta per descriverla".
"Miss Angel non è il suo vero nome", disse Craig,
"E' figlia di immigrati dell'est, anche se si faceva chiamare Miss Angel:
il suo vero nome è Grgona Hatu".
"Mio Dio," disse Daniels
"Anche il nome è un orrore"