LA CONTADINA E IL DIAVOLO |
Un diavoletto di primo pelo fu inviato
sulla terra per tentare la sua prima anima. Arrivò ai margini di un campo e
promise al contadino di fargli maturare il raccolto a tempo di record se avesse
avuto qualcosa in cambio. Ma il contadino non voleva saperne di cedere la sua
anima. Alla fine si accordarono perché al diavoletto spettasse ciò che sarebbe
cresciuto sopra il terreno, mentre al contadino ciò che sarebbe cresciuto
sotto. Convinto di aver comunque fatto un buon affare, il diavoletto pronunciò
un incantesimo per la crescita rapida e dopo un mese tornò per incassare la sua
parte.
Purtroppo il contadino aveva seminato
patate, e così gli toccarono in sorte erbacce da gettare nel fuoco.
Ammaestrato
dall’insuccesso, stavolta pattuì di avere ciò che sarebbe cresciuto sotto la
terra.
Quando tornò il mese dopo scoprì che il
contadino aveva seminato cavoli e che gli toccava un mucchio di radici amare.
Furibondo, cominciò allora a colpire tutto
ciò che gli capitava a tiro.
Il contadino, che assisteva alla scena
da lontano, scappò terrorizzato a casa e si nascose sotto il letto. Lì lo trovò
la moglie che tornava dal mercato.
Sentito il guaio, gli disse di andare in
chiesa e di immergersi per buona misura nell’acquasantiera, ché al diavoletto
avrebbe pensato lei.
Di lì a poco se lo trovò davanti,
infuriato e desideroso di mettere le grinfie sul contadino.
La donna cominciò a gridare: “oh, signor
diavoletto, che fate qui? Se vi vedesse mio marito, violento com’è vi ucciderebbe!
Oggi è il giorno in cui si affila le unghie e poi le prova su di me
sventurata!“
Detto questo si sollevò la gonna
mostrando le pudenda allo sbalordito demonietto: “guardate che taglio mi ha
fatto con un solo colpo del mignolo! Vi conviene scappare di fretta, perché lo
sento avvicinarsi!”.
Il diavoletto ringraziò in fretta la
contadina e si diresse a passo lesto verso un vicino convento: per il futuro,
meglio andare sul sicuro e tentare i novizi che un bruto come quello.
La storia si diffuse, ed è per questo
che da allora si dice che le contadine ne sanno una più del diavolo.