IL MONACO CHE DOVEVA SOSTITUIRE IL MAESTRO |
Un maestro zen mandò un discepolo a
sostituire un maestro morto in un altro convento, pregandolo di fare quel che
poteva.
Il portinaio non lo riconobbe per
l’atteso maestro e, senza informarsi, lo mandò a lavare pentole.
Il neo-maestro non disse parola e andò
in cucina a fare quanto gli era stato detto.
Quando, diversi anni dopo, il maestro
che lo aveva inviato andò a far visita a quel monastero, lo trovò ancora in
cucina che lavava pentole.
Ai monaci che lamentavano il mancato
invio di un maestro egli additò il discepolo e disse: “ecco il vostro maestro: io
stesso nella mia vita non ho mai incontrato prima d’ora un uomo capace di
praticare in questo modo la più difficile virtù”.