QUESTIONARIO SUI DIRITTI REALI |
(1) Indica i caratteri e la
classificazione dei diritti reali
(2) Che differenza c’è tra
“diritti reali di godimento” e “diritti personali di godimento”?
(3) Cosa significa che la
proprietà è un diritto “pieno”, “esclusivo”, “elastico” e “imprescrittibile”?
(4) Cosa sono la “facoltà di
godere” e la “facoltà di disporre”?
(5) Quali sono i limiti alla
proprietà nell’interesse privato e quali quelli nell’interesse pubblico?
(6) Fai un esempio di atti
emulativi (cioè compiuti al solo scopo di recare danno o molestia ad altri)
(7) Come si applica la regola
della distanza di tre metri tra edifici?
(8) Che
differenza c’è tra luci e vedute?
(9) Quali sono le regole che il codice civile
stabilisce sulle immissioni?
(10) Fai degli esempi di “pesi” che costituiscono
servitù
(11) Che differenza c’è tra una servitù e un
limite di vicinato?
(12) Quali sono i principali casi di detenzione
(possesso mediato)?
(13) Che differenza c’è tra possesso e detenzione?
(14) Quali sono i casi in cui il possessore non ha
la materiale disponibilità della cosa?
(15) Perché il diritto di passeggiare o di
cogliere castagne sul fondo del vicino non è una servitù?
(16) Quali sono le classificazioni delle servitù?
Quali servitù possono essere acquistate per usucapione?
(17) Quali sono i requisiti che deve avere una
servitù?
(18) Perché è praticamente impossibile provare il
proprio diritto di proprietà se non si riesce a provare un acquisto a titolo
originario?
(19) Spiega il significato dei seguenti termini:
(20) Cosa significa che esiste una riserva di
legge per quanto riguarda i modi di acquisto, di godimento e i limiti della
proprietà?
(21) Quali conseguenze ha la “funzione sociale”
della proprietà?
(22) Che differenza c’è tra “limiti” e “obblighi”
della proprietà?
(23) Quali caratteri ha la rinuncia a un diritto?
(24) Che differenza c’è tra perdita di un diritto
per prescrizione e perdita di un diritto per usucapione altrui?
(25) Quali sono i beni pubblici?
(26) Si può acquistare la proprietà dei beni
pubblici per usucapione? Si può perdere la proprietà dei beni pubblici per
prescrizione?
(27) Che differenza c’è tra occupazione e
invenzione?
(28) Il diritto di superficie è temporaneo o
perpetuo?
(29) Cosa significa che l’usufruttuario deve
“rispettare la destinazione economica” della cosa?
(31) Quali sono le riparazioni di ordinaria
amministrazione? Quali sono le riparazioni di straordinaria amministrazione?
(32) Come si costituiscono le servitù per
“destinazione del padre di famiglia”?
(33) Cosa si intende per “elettrodotto”,
“acquedotto”, “somministrazione di acqua ad un edificio o a un fondo”,
(34) Quali sono le caratteristiche della
superficie rispetto alla proprietà normale?
(35) In che senso il diritto di superficie
costituisce una eccezione al principio di accessione?
(36) Quali sono le differenze tra enfiteusi e
usufrutto?
(37) Cosa si intende per “possesso a titolo di
proprietà, uso ecc.”?
(38) Cosa significa che in materia di possesso la
buonafede si presume?
(39) Cosa si intende per “acquisto del possesso a
titolo originario” e “acquisto del possesso a titolo derivativo”?
(40) Quali sono gli effetti giuridici del possesso
e i “commoda possessionis”?
(41) Quali sono le regole per la restituzione dei
frutti del possesso e per la ripartizione delle spese e dei miglioramenti fatti
alla cosa posseduta?
(42) Per quale ragione il possessore è tutelato
anche di fronte al proprietario che cerca di reimpadronirsi del bene? Fino a
che punto è possibile esercitare la violenza per riavere la cosa di cui si è
stati privati?
(43) Cosa sono le “molestie di diritto” al
possessore?
(44) Cosa significano “malafede” e “buonafede”? E’
necessario che il possessore sia in buonafede per tutto il periodo del
possesso? Che significa che colui che è in colpa grave non può essere
considerato in malafede?
(45) La detenzione può trasformarsi in possesso
per semplice cambiamento dell’”animus possidendi” del detentore?
(46) Che nomi prendono i contitolari di un
diritto?
(47) A cosa serve la quota?
(48) Qual è il principio fondamentale sul
godimento della cosa comune in mancanza di un regolamento?
(49) La divisione deve essere richiesta da tutti i
comunisti o è sufficiente che la richieda anche uno solo di essi?
(50) Che differenza c’è tra un edificio in
condominio e un edificio in comproprietà?
(51) In un condominio possono esistere anche parti
in comunione non forzosa?
(1) Indica i caratteri e la classificazione dei diritti reali
I diritti reali
sono i diritti sulle cose. Loro caratteri tipici sono:
▸ Patrimonialità (il diritto
ha per oggetto cose che hanno un valore economico)
▸ Tipicità (sono diritti reali
solo i tipi indicati dalla legge)
▸ Assolutezza (il diritto può
essere fatto valere nei confronti di tutti)
▸ Diritto di seguito o di
sequela (essi possono essere esercitati sul bene ovunque e in qualunque mano
esso si trovi)
Si dicono “diritti
reali di godimento”:
▸ Proprietà
▸ usufrutto
▸ uso
▸ abitazione
▸ enfiteusi
▸ superficie
▸ servitù prediali
Si dicono “diritti
reali di garanzia”:
▸ Ipoteca
▸ Pegno
Si dicono “diritti
reali minori o su cosa altrui”:
▸ usufrutto
▸ uso
▸ abitazione
▸ enfiteusi
▸ superficie
▸ servitù prediali
▸ Ipoteca
▸ Pegno
(2) Che differenza c’è tra “diritti reali di godimento” e
“diritti personali di godimento”?
I diritti reali di
godimento sono proprietà, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie,
servitù
I diritti personali
di godimento sono tutti quei diritti di obbligazione, nascenti da contratto,
che garantiscono ad un soggetto l’uso di un bene altrui: ad es. il diritto del
locatario che nasce dal contratto di locazione. Le cosiddette “servitù
irregolari” (cioè le false servitù, mancanti del requisito della predialità),
come il diritto di passeggiare sul fondo del vicino ne sono un altro esempio.
I diritti personali
di godimento non sono diritti reali ma diritti di obbligazione; non sono
diritti assoluti (che si può far valere nei confronti di tutti), ma diritti
relativi (che si possono far valere solo nei confronti di colui col quale si è
contrattato); non hanno diritto di seguito (se cambia il proprietario del bene,
il locatario perde il suo diritto).
Tra i diritti reali
di godimento si comprendono anche i diritti sulle opere dell’ingegno
(invenzioni, segni distintivi, opere letterarie)
(3) Cosa significa che la proprietà è un diritto “pieno”,
“esclusivo”, “elastico” e “imprescrittibile”?
▸ E’ un diritto pieno (cioè, a
differenza degli altri diritti reali, comprende tutte le possibili facoltà sul
bene, dà il diritto di fare con il bene tutto ciò che non è proibito dalla
legge)
▸ E’ un diritto esclusivo (il
proprietario gode delle sue facoltà ad esclusione di tutti gli altri soggetti,
e per ottenere questo gli è concessa l’azione negatoria, con la quale è
sufficiente che egli provi di essere proprietario)
▸ La proprietà è elastica
perché, non appena cessa un diritto reale che la limita (usufrutto, uso ecc.)
essa si riespande e riacquista la pienezza delle facoltà
▸ La proprietà è
imprescrittibile perché, a differenza degli altri diritti reali (tranne la
superficie, che è una forma di proprietà) non si perde per il mancato esercizio
(4) Cosa sono la “facoltà di godere” e la “facoltà di disporre”?
▸ Facoltà di godere = potere
di trarre dalla cosa tutte le utilità che essa può fornire
▸ Facoltà di disporre = potere
di determinare la sorte del bene, alienandolo, lasciandolo in eredità,
costituendo su di esso diritti reali come l’usufrutto o semplicemente
distruggendolo o rinunciando al diritto
(5) Quali sono i limiti alla proprietà nell’interesse privato
e quali quelli nell’interesse pubblico?
● Sono limiti alla
proprietà stabiliti nell’interesse pubblico:
▸ Ammassi obbligatori in epoca
di crisi (i proprietari di beni come carne, farina ecc. devono venderli allo
Stato)
▸ Prezzi imposti (è un limite
alla facoltà di disporre del proprietario)
▸ Equo canone delle locazioni
▸ Regolamenti comunali
(edilizi, di igiene ecc.)
▸ Limiti alla edificabilità
dei suoli
▸ Espropriazione per pubblica
utilità
▸ Requisizione
▸ Servitù militari
▸ Acque
▸ Acque pubbliche
▸ Scavo e sfruttamento di
pozzi e sorgenti
▸ Obbligo di lasciar usare
anche ad altri una sorgente
▸ Limiti agrari
▸ Limiti al latifondo
▸ Minima unità colturale
▸ Consorzi obbligatori di
bonifica
▸ Vincoli per la protezione
dei pascoli e dei boschi
▸ Vincoli di carattere
storico, paesaggistico, artistico o ambientale
● Sono limiti alla
proprietà stabiliti nell’interesse privato (cioè di altri soggetti privati):
▸ Limiti derivanti dalla
esistenza sulla cosa di diritti reali su cosa altrui
▸ Limiti dei rapporti di
vicinato
▸ Limiti alle immissioni
▸ Distanze tra costruzioni
▸ Scavi (pozzi, cisterne,
buche, fosse, canali)
▸ Piantagioni (alberi,
raccolti ecc.)
▸ Fabbriche e depositi
pericolosi
▸ Luci e vedute
▸ Acque
▸ Stillicidio (acque piovane)
▸ Scolo di acque sul fondo
altrui
▸ Accesso al fondo consentito,
a determinate condizioni anche a non proprietari (cacciatori ecc.)
▸ Divieto di atti di
emulazione
(6) Fai un esempio di atti emulativi (cioè compiuti al solo
scopo di recare danno o molestia ad altri)
Tizio pianta sul suo
terreno dei pali altissimi al solo scopo di rendere a Caio più difficoltoso
atterrare col suo aereo sul suo terreno adiacente
(7) Come si applica la regola della distanza di tre metri tra
edifici?
Se un soggetto
costruisce a meno di un metro e mezzo dal suo confine, l’altro proprietario può
scegliere tra arretrare di tre metri dalla costruzione del vicino o costruire
in adesione o in appoggio alla costruzione del vicino.
Se invece un
soggetto costruisce a distanza maggiore di un metro e mezzo dal confine,
l’altro proprietario deve arretrare di tre metri dalla costruzione del vicino e
non può scegliere di costruire in appoggio o in aderenza.
(8) Che differenza c’è tra luci e vedute?
Le luci sono le
finestrelle alte che lasciano passare luce ed aria ma non consentono di
affacciarsi, e possono essere aperte direttamente sul fondo confinante, ma
devono essere munite di una inferriata e debbono aprirsi a non meno di due metri
e mezzo di altezza rispetto al suolo del luogo a cui si vuole dare aria e luce
Le vedute cioè le
normali finestre e i balconi che consentono di affacciarsi e di vedere non
possono aprirsi a meno di un metro e mezzo dal confine con il fondo vicino.
(9) Quali sono le regole
che il codice civile stabilisce sulle immissioni?
Sulle immissioni il
codice stabilisce tre regole:
▸ Il proprietario di un fondo
non può impedire le immissioni derivanti dal fondo del vicino se non superano
la normale tollerabilità. La normale tollerabilità va determinata in relazione
al tipo di insediamenti e attività che si svolgono nell’area (ad es. area a
destinazione industriale, residenziale, ospedaliera etc.)
▸ Per stabilire la
destinazione dell’area, nel caso che essa ospiti attività con soglie di
tollerabilità diverse (es. area con insediamenti industriali e residenziali) il
giudice terrà conto di quale insediamento o attività ha preceduto gli altri
▸ Il giudice deve comunque
tenere conto anche delle esigenze della produzione.
(10) Fai degli esempi di
“pesi” che costituiscono servitù
▸ Non poter sopraelevare il
mio edificio per non togliere la vista panoramica al terreno o all’edificio del
vicino
▸ Lasciare che il vicino
attinga acqua sul mio fondo
▸ Lasciare che il vicino
attraversi il mio fondo
▸ Lasciare che il vicino
mantenga un canale di passaggio acque sul mio fondo
▸ Lasciare che il vicino
scarichi le proprie acque piovane o di scolo sul mio fondo
▸ Lasciare che il vicino
faccia passare i cavi elettrici e le tubature dell’acqua nella mia cantina
▸ Lasciare che il vicino
utilizzi il bagno esterno di mia proprietà
▸ Lasciare che il vicino si serva
della mia piscina
▸ Lasciare che il vicino usi
uno dei miei locali nella cantina per stendere i suoi panni
▸ Lasciare che il vicino
faccia pascolare il suo gregge sul mio terreno
(11) Che differenza c’è tra
una servitù e un limite di vicinato?
▸ Reciprocità: un limite di
vicinato è sempre reciproco (le distanza funzionano per entrambi i
proprietari), mentre nel caso di servitù esiste un fondo che trae vantaggio e
un fondo che trae svantaggio
▸ Gratuità: le servitù possono
essere costituite per contratto in cambio di un canone o di altra
controprestazione, mentre i limiti di vicinato non prevedono un pagamento da
parte di chi se ne avvantaggia
▸ Nascita automatica: un
limite di vicinato è imposto automaticamente dalla legge, mentre le servitù
sono imposte o da un giudice o – più spesso – sono volontarie
(12) Quali sono i principali
casi di detenzione (possesso mediato)?
▸ Detenzione dell’amico cui si
sia prestata la cosa
▸ Detenzione della persona cui
si sia data in locazione la cosa
▸ Detenzione del domestico che
ha ad es. le chiavi della casa ecc.
▸ Detenzione della persona a
cui si è affidata la cosa per riparazione
▸ Detenzione di chi trova la
cosa altrui ed intende restituirla
(13) Che differenza c’è tra
possesso e detenzione?
Il possessore non
riconosce un potere (né tantomeno un diritto) altrui sulla cosa. Il detentore,
invece, riconosce la esistenza di un potere o di un diritto altrui sulla cosa,
da cui egli deriva il suo potere.
(14) Quali sono i casi in
cui il possessore non ha la materiale disponibilità della cosa?
Normalmente il
possesso si caratterizza per la materiale disponibilità della cosa. Ma nel caso
di Tizio possessore a cui sia stato tolto il possesso, entro un anno dallo
spossessamento Tizio è ancora considerato possessore. Tizio viene considerato
possessore anche nel caso in cui dà la cosa in detenzione perdendone
temporaneamente la materiale disponibilità.
(15) Perché il diritto di
passeggiare o di cogliere castagne sul fondo del vicino non è una servitù?
Diritti come quello
di passeggiare sul fondo del vicino o di raccogliervi funghi sono chiamati
“servitù irregolari”: non sono vere servitù, bensì diritti di obbligazione
ottenuti per contratto, in quanto mancano del carattere della predialità (il
vantaggio va ad un individuo e non ad un fondo). In quanto diritti di
obbligazione, a differenza delle servitù, possono essere fatti valere solo col
proprietario con cui si sia contrattato e non con i proprietari successivi a
cui egli abbia venduto il terreno.
(16) Quali sono le classificazioni
delle servitù? Quali servitù possono essere acquistate per usucapione?
▸ Servitù coattive
In certi casi la
legge consente al proprietario di un fondo di ottenere, anche senza il consenso
del proprietario di un altro fondo (rivolgendosi al giudice), una servitù di
cui ha bisogno per sfruttare il suo fondo
▸ Servitù volontarie
Sono quelle che si
costituiscono per contratto, per testamento, per destinazione del padre di
famiglia, per usucapione
▸ Servitù apparenti
Sono quelle servitù
per il cui esercizio sono costruite delle strade, dei canali, dei tralicci
elettrici o altre opere che ne rendono nota la esistenza
▸ Servitù non apparenti
Sono quelle servitù
di cui normalmente non ci si accorge perché non vi sono opere evidenti che
servano per il loro esercizio: ad es. la servitù di non sopraelevare, o la
servitù consistente nel poter tagliare il foraggio dal fondo del vicino per i
propri animali.
▸ Servitù continue
Sono quelle per il
cui esercizio non è necessario il fatto dell’uomo (es. la servitù consistente
nella esistenza di un canale per l’acqua o la servitù di non sopraelevare)
▸ Servitù discontinue
Sono quelle per il
cui eserciziio è necessario il fatto dell’uomo (es. la servitù di passaggio)
▸ Servitù positive
Sono quelle in cui
il proprietario del fondo servente sopporta che il proprietario del fondo
dominante faccia qualcosa sul suo fondo (es. attingere acqua)
▸ Servitù negative
Sono quelle in cui
il proprietario del fondo dominante non è autorizzato a esercitare attività sul
fondo servente, e consistono solo in un non fare del proprietario del fondo
servente (es. non sopraelevare)
Possono essere
acquistate per usucapione o costituite per destinazione del padre di famiglia
solo le servitù apparenti
(17) Quali sono i requisiti
che deve avere una servitù?
La servitù è la
limitazione posta al godimento di un fondo (fondo servente) per l’utilità
durevole di un altro fondo (fondo dominante), appartenente ad un proprietario
diverso.
Perché possa essere
classificato come diritto di servitù, il diritto deve avere precise
caratteristiche:
▸ Predialità (la limitazione
imposta al fondo servente deve andare a vantaggio del fondo dominante e non a
vantaggio personale del proprietario di quest’ultimo)
▸ Appartenenza dei fondi a
soggetti diversi
▸ Realità (ad ogni passaggio
di proprietà la servitù segue il bene)
▸ Carattere negativo
(l’obbligo del proprietario del fondo servente consiste in un puro e semplice
“non fare” – o meglio “lasciar fare” – e costui non può essere obbligato ad un
dare o ad un fare)
▸ I fondi devono essere vicini
(non si può parlare di un fondo servente e di un fondo dominante a distanza di
centinaia di chilometri l’uno dall’altro)
▸ L’utilità che il fondo
servente apporta al fondo dominante non deve essere transitoria (come ad es.
nel caso di possibilità di passare sul fondo servente per il tempo in cui
durano i lavori di riparazione della strada che dal fondo dominante portava
alla via di comunicazione principale).
(18) Perché è praticamente
impossibile provare il proprio diritto di proprietà se non si riesce a provare
un acquisto a titolo originario?
Perché non è
sufficiente provare che che il diritto di proprietà ci è stato trasferito con
un regolare contratto. Occorre anche provare che chi ha contrattato fosse
realmente proprietario, cioè avesse a sua volta ricevuto il diritto da chi era
proprietario e così indietro all’infinito. Solo dimostrando che a un certo
punto di questa catena c’è stato un acquisto a titolo originario (es.
usucapione) si può dimostrare definitivamente l’esistenza del diritto.
(19) Spiega il significato
dei seguenti termini:
▸ “Patrimonio
Si dice “patrimonio
l’insieme dei diritti e degli obblighi che fanno capo ad un soggetto
▸ “azione”
“azione” o “diritto
di azione” è il diritto di ottenere una sentenza dal giudice che protegga i
nostri diritti
▸ “esercitare una azione”
E’ l’atto con cui
si chiede al giudice di emettere una sentenza che tuteli i nostri diritti
▸ “diligenza del buon padre di
famiglia”
E’ la diligenza
media, inferiore a quella eroica di chi rischia la vita durante un’inondazione
per consegnare una partita di merce, ma comunque non inferiore a quella che un
padre responsabile pone nella cura degli interessi dei figli
▸ “pregiudizio”
Nell’uso comune la
parola “pregiudizio” significa “opinione non basata sui fatti”; nell’uso
giuridico ha il significato completamente diverso di “danno” (es. “pregiudizio
ai miei interessi”)
▸ “lesione di un diritto”
Viene leso un
diritto quando vengono violati gli obblighi che la sua esistenza pone ai
soggetti che non ne sono titolari. Ad es. lede un diritto di obbligazione chi
non paga la somma pattuita; lede un diritto reale chi penetra abusivamente nel
terreno e raccoglie frutti altrui.
▸ “proprietà fondiaria”,
“fondi rustici”, “fondi urbani”
La proprietà
fondiaria è la proprietà dei beni immobili, che si divide in proprietà agraria (dei
terreni agricoli o fondi rustici) e in proprietà degli edifici (fondi urbani)
▸ “disponibilità materiale di
una cosa”
Avere la
disponibilità materiale di una cosa vuol dire averla nelle proprie mani,
poterla materialmente utilizzare
▸ “nudo proprietario”
E’ nudo
proprietario il proprietario che ha ceduto tutte le sue facoltà di godimento
all’usufruttuario
▸ “titolare”
Titolare del
diritto è colui a cui la legge attribuisce il diritto
▸ “percepire i frutti”
Significa
“acquistare la proprietà dei frutti”
▸ “alienazione”
“alienare un
diritto” significa cederlo ad altri. Questa parola viene usata in particolare
per i diritti reali. Così, “alienare la proprietà di un bene” o semplicemente
“alienare un bene” significa “vendere il bene”
▸ “locatore”, “locatario”,
“conduttore”
Nel contratto di
locazione, il proprietario che concede l’uso del bene (es. l’appartamento) è il
locatore, mentre colui che usa del bene (l’inquilino) è il locatario o
conduttore
▸ “titolo” di un diritto (es.
servitù)
E’ l’atto o il
fatto (es. il contratto) da cui nasce un diritto
▸ “titolarità in capo ad un
soggetto”
Vuol dire che quel
soggetto è titolare del diritto
▸ “Contenuto del diritto di
proprietà”
Insieme delle
facoltà (di godere e di disporre) del diritto di proprietà
(20) Cosa significa che
esiste una riserva di legge per quanto riguarda i modi di acquisto, di
godimento e i limiti della proprietà?
Significa che solo
una legge del Parlamento o un atto avente forza di legge (decreto-legge o
decreto legislativo) possono stabilire le regole riguardo l’acquisto, il
godimento e i limiti. Non sono quindi ammesse fonti secondarie come regolamenti
governativi, se non per completare la disciplina stabilita dalle fonti primarie
(cosiddetti regolamenti esecutivi)
(21) Quali conseguenze ha la
“funzione sociale” della proprietà?
▸ La proprietà va soggetta a
limiti e obblighi nell’interesse generale e anche per rispettare gli interessi
dei vicini
▸ La proprietà (specie quella
dei terreni, quella della casa e quella delle azioni industriali) va resa
accessibile a tutti, ad es. frazionando il latifondo (vaste estensioni di
terreno coltivate in modo inefficiente) e dando i terreni a piccoli coltivatori
▸ La proprietà va sfruttata
per il vantaggio proprio e della collettività. I proprietari dei terreni hanno
l’obbligo di coltivarli e i proprietari di beni artistici hanno l’obbligo di
non lasciarli andare in rovina.
▸ Quando la proprietà svolge
meglio la sua funzione nelle mani dello stato essa deve essere espropriata e
divenire proprietà pubblica. In base a questa idea la Costituzione stabilisce
la possibilità di espropriare i beni per interesse pubblico e che la proprietà
di complessi industriali e di fonti di energia può essere data ad enti pubblici
o a collettività di lavoratori o di utenti
(22) Che differenza c’è tra
“limiti” e “obblighi” della proprietà?
Il limite consiste
in un “non fare”, mentre l’obbligo consiste in un “fare”.
(23) Quali caratteri ha la
rinuncia a un diritto?
La rinuncia è un
negozio giuridico unilaterale patrimoniale normalmente non ricettivo
(24) Che differenza c’è tra
perdita di un diritto per prescrizione e perdita di un diritto per usucapione
altrui?
Si perde per
prescrizione il diritto quando non lo si usa per un certo tempo. Si perde il
diritto per usucapione quando non lo si usa e altri lo ha usato per un certo
tempo. I due casi non coincidono: ad esempio la proprietà non si può perdere
per non-uso (prescrizione), ma solo per usucapione (uso di altri). Si può
perdere un diritto per non-uso senza che vi sia nessuno che lo acquisti per
usucapione (ad esempio un usufruttuario può perdere il suo diritto per non uso,
senza che altri lo abbia esercitato, e allora il diritto torna al
proprietario).
(25) Quali sono i beni
pubblici?
Si dicono “beni
pubblici” i beni che la legge assegna in proprietà agli enti territoriali
(Stato, Regioni, Province, Comuni).
I beni pubblici si
dicono anche “beni demaniali” e il loro insieme forma il “demanio pubblico”
Si dice “demanio
necessario” l’insieme dei beni demaniali che non possono appartenere che agli
enti territoriali
Si dice “demanio
accidentale” l’insieme dei beni che potrebbero anche appartenere a privati
Sia i beni del
demanio necessario che di quello accidentale, una volta in possesso dello stato
sono inalienabili, cioè non possono essere trasferiti in alcun modo ai privati.
Costituiscono il
demanio necessario dello Stato:
▸ Demanio marittimo (lido del
mare, spiagge, rade e porti)
▸ Demanio idrico (fiumi,
torrenti, laghi, e le altre acque definite pubbliche dalla legge)
▸ Demanio militare (opere
destinate alla difesa nazionale)
Costituiscono il
demanio accidentale dello Stato, tra gli altri:
▸ Demanio stradale (strade,
autostrade, strade ferrate)
▸ Demanio aeroportuale
(aeroporti)
▸ Demanio storico, artistico e
archeologico (beni immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico o
artistico)
▸ Demanio culturale (raccolte
degli archivi, dei musei, delle pinacoteche, delle biblioteche)
Si dicono “beni
privati” dello Stato quelli che sono acquistati e alienati secondo le norme del
diritto privato e possono liberamente appartenere tanto ai privati cittadini
quanto allo Stato e agli altri enti pubblici (es. tavoli, sedie, automobili
etc.)
(26) Si può acquistare la
proprietà dei beni pubblici per usucapione? Si può perdere la proprietà dei
beni pubblici per prescrizione?
No, la proprietà
dei beni pubblici non è usucapibile, né è prescrittibile.
(27) Che differenza c’è tra
occupazione e invenzione?
Si occupa una cosa
che non ha più proprietario. Si trova (invenzione, dal latino “invenire”,
“trovare”) una cosa che ha ancora un proprietario al quale va restituita
(28) Il diritto di
superficie è temporaneo o perpetuo?
Il diritto di
superficie può essere sia perpetuo, come la proprietà o l’enfiteusi perpetua,
sia temporaneo (es. la concessione temporanea di tenere un chiosco di giornali
sul suolo pubblico).
(29) Cosa significa che
l’usufruttuario deve “rispettare la destinazione economica” della cosa?
Significa che deve
farne lo stesso uso che ne faceva il proprietario. Se ad es. il proprietario
utilizzava il terreno come campo di addestramento per cavalli, l’usufruttuario
non può utilizzarlo per coltivare frumento.
(30) Cos’hanno in comune la
consolidazione (usufrutto e superficie) e la confusione (servitù)?
Sono tutti i casi
in cui il soggetto attivo e il soggetto passivo del rapporto giuridico
divengono la stessa persona, e il rapporto di conseguenza di estingue
(31) Quali sono le
riparazioni di ordinaria amministrazione? Quali sono le riparazioni di
straordinaria amministrazione?
Sono le riparazioni
periodiche e di importo economico meno rilevante. Ad esempio la sostituzione di
rubinetti guasti, la riparazione di vasche da bagno che perdono, la
tinteggiatura della stanza (ma non l’intonacatura)
Sono ad es.
riparazioni straordinarie la sostituzione degli infissi (finestre, porte), il
rifacimento dell’impianto idraulico o termico, l’intonacatura, il rifacimento
delle grondaie e delle facciate ecc.
(32) Come si costituiscono
le servitù per “destinazione del padre di famiglia”?
Tizio, che era
proprietario del fondo A e del fondo B, ha due figli, Caio e Sempronio. Egli
lascia per testamento il fondo A a Tizio e il fondo B a Caio, e stabilisce che
Tizio può attingere acqua dal fondo di Caio. In questo modo si è costituita una
servitù, e il fondo A è diventato il fondo dominante mentre il fondo B è
diventato il fondo servente.
(33) Cosa si intende per
“elettrodotto”, “acquedotto”, “somministrazione di acqua ad un edificio o a un
fondo”,
“Elettrodotto”
significa “conduzione di energia elettrica mediante linee elettriche”
“Acquedotto”
significa “conduzione di acqua attraverso canali o condotte”
“Somministrazione
di acqua ad un fondo” vuol dire che il proprietario del fondo può attingere
acqua recandosi sul fondo del vicino o attraverso canali o condotte che
arrivano sul suo fondo.
(34) Quali sono le
caratteristiche della superficie rispetto alla proprietà normale?
▸ La superficie può anche
essere temporanea
▸ La superficie è separata per
piani orizzontali, anziché estendersi nel sottosuolo e nello spazio sovrastante
il suolo
(35) In che senso il diritto
di superficie costituisce una eccezione al principio di accessione?
Il diritto di
superficie è una evidente deroga al principio dell’accessione, in base al quale
il proprietario della cosa principale (il suolo è sempre considerato la cosa
principale) diviene proprietario anche della cosa che vi è stata incorporata
(la costruzione sopra o sotto il suolo è la cosa incorporata).
(36) Quali sono le
differenze tra enfiteusi e usufrutto?
▸ L’enfiteusi riguarda solo i
terreni agricoli
▸ L’enfiteuta, a differenza
dell’usufruttuario, ha l’obbligo di migliorare la cosa
▸ L’enfiteusi, a differenza
dell’usufrutto, può essere perpetua
(37) Cosa si intende per
“possesso a titolo di proprietà, uso ecc.”?
Colui che si
comporta come proprietario ha un possesso a titolo di proprietà e dopo 20 anni
acquista per usucapione la proprietà
Colui che si
comporta come usufrutturario o esercita solo una servitù (ad. es. il passaggio
sul fondo) ha un possesso a titolo di usufrutto e dopo 20 anni non acquista la
proprietà ma solo l’usufrutto o la servitù
(38) Cosa significa che in
materia di possesso la buonafede si presume?
Significa che il
giudice considererà il possesso di buonafede, a meno che colui che è in causa
con il possessore non provi che questi non era in buonafede al momento
dell’acquisto del possesso
(39) Cosa si intende per
“acquisto del possesso a titolo originario” e “acquisto del possesso a titolo
derivativo”?
Chi si impadronisce
del possesso strappandolo ad altri o si impossessa di un bene che non era in
possesso di nessuno acquista a titolo originario.
Chi riceve la
materiale disponibilità della cosa (es. le chiavi di un appartamento, un
animale da compagnia) dal precedente possessore acquista a titolo derivativo.
Colui che acquista
a titolo derivativo può “saldare” il proprio posseesso con quello del
precedente possessore in modo da completare con quello i 20 anni necessari per
l’usucapione. Colui che acquista il possesso a titolo originario non lo può
fare.
(40) Quali sono gli effetti
giuridici del possesso e i “commoda possessionis”?
Il possessore gode
di una serie di importanti vantaggi rispetto al non-possessore (i romani li
chiamavano “commoda possessionis”):
▸ Il giudice presume che il
possesso sia di buonafede (spetta all’altra parte in causa provare che il
possesso era di malafede)
▸ Il giudice presume che il
possesso sia legittimo, cioè corrisponda ad un diritto (es. di proprietà).
Spetta all’altra parte in causa provare il contrario.
▸ l possesso intermedio si
presume: basta che si provi di aver posseduto il bene nel gennaio del 1990 e
che lo si sta possedendo oggi e il giudice darà per provata la continuità del
possesso per tutti gli anni compresi tra le due date.
▸ Si può unire il proprio
possesso con quello del possessore precedente
▸ In mancanza di elementi che
consentano di stabilirlo, si presume che chi sta utilizzando una cosa sia un
possessore e non un detentore
▸ Non è necessario che la
buonafede si conservi per tutto il periodo del possesso: il possesso è
considerato di buonafede se questa esisteva al momento dell’acquisto, anche se
successivamente il soggetto si è reso conto di viiolare un diritto altrui.
(41) Quali sono le regole
per la restituzione dei frutti del possesso e per la ripartizione delle spese e
dei miglioramenti fatti alla cosa posseduta?
▸ Il possessore di buonafede
si può tenere i frutti percepiti fino alla domanda giudiziale contro di lui.
Egli deve restituire i frutti che ha percepito o avrebbe potuto percepire
usando diligenza tra il momento della domanda giudiziale e quello della
condanna
▸ Il possessore di malafede
deve restituire sia i frutti percepiti sia quelli che avrebbe potuto percepire
usando diligenza a partire dall’inizio del possesso fino al momento della
sentenza
▸ Il possessore di buonafede
ha diritto al rimborso di tutte le spese per riparazioni straordinarie
▸ Il possessore di malafede ha
diritto al rimborso delle spese per riparazioni ordinarie, straordinarie e a
quelle sostenute per la percezione dei frutti
▸ Il possessore di buonafede
ha diritto al rimborso delle somme spese per i miglioramenti apportati alla
cosa
▸ Il possessore di malafede ha
diritto alla minor somma tra le spese fatte per miglioramenti e il maggior
valore della cosa così ottenuto
(42) Per quale ragione il
possessore è tutelato anche di fronte al proprietario che cerca di reimpadronirsi
del bene? Fino a che punto è possibile esercitare la violenza per riavere la
cosa di cui si è stati privati?
Le ragioni
principali della tutela possessoria sono tre:
▸ Perché con le azioni
possessorie il proprietario ottiene una tutela più veloce e meno complicata
▸ Perché nessuno deve farsi
giustizia con la forza. Un soggetto che è privato con la forza del bene può
reagire con la violenza fino a che la violenza dell’altro è in atto. Se l’altro
riesce a fuggire non si può aggredirlo ritrovandolo per strada il giorno dopo.
▸ Perché normalmente il
possesso va insieme alla proprietà e quindi l’ordinamento giuridico presume che
il possessore sia nel giusto (cioè abbia il diritto di proprietà)
Tutte queste
ragioni non tolgono però che, dopo che il possessore ha vinto l’azione
possessoria, il proprietario esercita l’azione di rivendicazione e riprende
comunque il bene.
(43) Cosa sono le “molestie
di diritto” al possessore?
Tizio è colpevole
di molestie di diritto verso Caio, possessore, se senza compiere atti
materiali, pretende di avere qualche diritto sul bene o anche semplicemente
intima a Tizio di restituirglielo o di lasciarglielo usare in qualsiasi modo.
(44) Cosa significano
“malafede” e “buonafede”? E’ necessario che il possessore sia in buonafede per
tutto il periodo del possesso? Che significa che colui che è in colpa grave non
può essere considerato in malafede?
“Buonafede”
significa che il soggetto ignorava che il suo comportamento era illegittimo
(es. pensava che la cosa che coltivava fosse sua).
“Malafede significa
che il soggetto sa che il suo comportamento è illegittimo.
E’ considerato di
malafede anche il comportamento di chi, pur ignorando di comportarsi
illegittimamente, se qualsiasi persona di normale intelligenza si sarebbe
subito resa conto di comportarsi illegittimamente. Ad esempio, una persona
normalmente “sveglia” si renderebbe subito conto che il contratto di
compravendita del Colosseo che una guida turistica vuole stipulare con lui non
è legittimamente possibile.
(45) La detenzione può
trasformarsi in possesso per semplice cambiamento dell’”animus possidendi” del
detentore?
La detenzione non
si può trasformare in possesso semplicemente perché il detentore decide da un
certo momento in poi di comportarsi da proprietario e di non riconoscere più un
potere altrui sulla cosa. Occorre che il detentore manifesti chiaramente la sua
nuova posizione al possessore (“mutamento della detenzione in possesso per
opposizione del detentore al possessore”) o che un soggetto che si dichiara
proprietario o che scaccia il possessore (ad es. impadronendosi della copia
delle chiavi dell’appartamento diversa da quella del detentore) nomina il
detentore nuovo possessore (“mutamento della detenzione in possesso per causa
proveniente da un terzo”).
(46) Che nomi prendono i
contitolari di un diritto?
Si parla di
“contitolari”, ma anche di “comunisti”. Se ci si riferisce ad un diritto
particolare si parla di “comproprietari”, “cousufruttuari”, “coenfiteuti” ecc.
(47) A cosa serve la quota?
La quota (ideale) si
esprime in percentuale, compresa tra 0% e 100%, e serve a dividere:
▸ I frutti della cosa
▸ Le perdite derivanti da una
eventuale attività produttiva esercitata mediante la cosa
▸ Le spese
▸ Il godimento
I contitolari
possono stabilire che maggiore è la quota, maggiore sarà il tempo di godimento
nella giornata, o la quantità di materiali che potrà essere tenuta nel cortile,
e così via.
▸ Il ricavato della vendita
▸ Il potere di amministrazione
(maggiore è la quota, maggiore il potere di voto in assemblea)
▸ Le imposte
(48) Qual è il principio
fondamentale sul godimento della cosa comune in mancanza di un regolamento?
Articolo 1102
Codice Civile: Se non vi sono accordi diversi (ad es. un regolamento), ciascuno
può usare della cosa in proporzione alla sua quota senza dover chiedere alcun
permesso agli altri. Può usare di tutta la cosa purché non ostacoli il
godimento degli altri. Ad esempio può affiggere la sua targa sul portone purché
lasci spazio per le targhe degli altri; può depositare i suoi materiali nel
cortile purché lasci spazio anche per i materiali altrui; ecc.
(49) La divisione deve
essere richiesta da tutti i comunisti o è sufficiente che la richieda anche uno
solo di essi?
E’ sufficiente che
la divisione venga richiesta anche da un solo comunista, anche se gli altri
sono contrari
(50) Che differenza c’è tra
un edificio in condominio e un edificio in comproprietà?
Dire che Tizio e
Caio hanno un edificio in comproprietà vuol dire che possiedono per quote
l’intero edificio e non esistono parti in proprietà esclusiva di Tizio o Caio
Dire che Tizio e
Caio hanno un edificio in condominio vuol dire che accanto alle parti comuni,
ognuno di loro avrà la proprietà di uno o più appartamenti
(51) In un condominio
possono esistere anche parti in comunione non forzosa?
Parti del palazzo
come i locali di portineria, il parco, la piscina, il cortile, possono essere
in proprietà esclusiva o in comproprietà, a seconda di come è stato stabilito
dal costruttore o successivamente dai condomini