ANTOLOGIA DI BRANI SPIRITUALI

mistici musulmani

 

 

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Corano, Sura di apertura

Corano, Sura dell’alba

Corano, Sura della consultazione

Baha’ Alla̅h, L’onnipotente che perdona

I 99 nomi (preghiera musulmana)

Ibn Gabirol, Preghiera Tu sei luce

Ibn Gabirol, da La corona regale

Colui che mantiene la promessa (preghiera musulmana)

Abu̅ Al-Qa̅sim Al-Junayd, Ora so, Signore

Mahmud Shabastri, Il Giardino Segreto

La scala per salire in Paradiso

Con i monti e con le pietre ti chiamo (Yunus Emre)

Yunus Emre, da La ricchezza non mi interessa

L’inganno di se stessi (Hazrat Inyat Khan)

L’unico Maestro (Hazrat Inyat Khan)

Il passato, il futuro e il presente (Hazrat Inyat Khan)

Le parole del Maestro ad Almitra (Khalil Gibran)

L’amicizia (Khalil Gibran)

Lo splendore di Dio (Maulana Gialal ad-Din Rumi)

La voce dell’Amore (Khalil Gibran)

L’amore mistico (Hazrat Inyat Khan)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Corano, Sura di apertura

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Lode a Dio,

Clemente,

Misericordioso.

 

Lode a Dio

Signore dei mondi,

il Clemente,

il Misericordioso,

re del giorno del giudizio.

 

Te noi adoriamo,

il tuo soccorso imploriamo.

 

Guidaci sulla retta via:

quella di coloro sui quali hai effuso la tua grazia,

e non di coloro che suscitano la tua collera

e che si sono smarriti.

 

 

 

Corano, Sura dell’alba

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Cerco la protezione del Signore dell’alba,

contro il male del creato;

contro il male dell’oscurità quando si stende;

contro il male di coloro che soffiano sui nodi;

contro il male dell’invidioso quando invidia.

 

 

 

Corano, Sura della consultazione

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A lui appartiene ciò che è nei cieli

e sulla terra.

L’Altissimo, l’Inaccessibile.

I cieli implorano perdono per coloro

che vivono sulla terra.

Non è forse Dio colui che perdona,

il Misericordioso?

 

 

 

Baha’ Alla̅h, L’onnipotente che perdona

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Tu sei l’onnipotente

sei colui che perdona

 

 

 

I 99 nomi (preghiera musulmana)

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Egli è Dio

Non vi è altro Dio all’infuori di lui.

 

Il Clemente, il Misericordioso,

Il Re, il Santo, la Pace,

Il Credente, il Molto forte, il Superbo,

il Creatore,

Il Rinnovatore, l’Organizzatore,

l’Indulgente, il Dominatore,

il Donatore, il Dispensatore, il Vittorioso,

l’Onnisciente,

Colui che chiude, Colui che dischiude,

Colui che abbassa, Colui che innalza,

Colui che dà onore, Colui che dà viltà

Colui che ascolta,

il Vedente, il Giudice, il Giusto,

il Benevolo, il Sagace, il Mansueto,

l’Inaccessibile,

l’Ascoltatore, il Riconoscente,

l’Alto, il Grande, il Guardiano,

il Nutritore, il Calcolatore,

il Maestro, il Generoso, l’Osservatore,

l’Esauditore, l’Onnipotente, il Saggio,

l’Amante, il Glorioso,

il Rivivificatore, il Testimone, il Reale,

il Garante, il Forte,

l’Incrollabile, l’Amico,

il Degno di lode, il Computatore, l’Innovatore,

Colui che risuscita,

il Creatore della vita, il Creatore della morte,

il Vivente, il Sussisente,

l’Opulento, il Nobile,

l’Unico, l’Impenetrabile,

il Potente, l’Onnipotente,

Colui che si avvicina, Colui che si allontana,

il Primo, l’Ultimo,

l’Evidente, il Nascosto,

il Regnante, l’Esaltato,

Colui che dona pietà, Colui che ritira,

il Vendicatore, il Perdonatore, l’Indulgente,

il Signore del regno,

il Signore della maestà e della generosità,

l’Equanime, il Radunatore,

il Ricco, l’Elargitore, il Difensore,

Colui che affligge, Colui che favorisce,

la Luce, la Guida, l’Inventore,

l’Eterno, l’Erede, il Conduttore,

il Molto paziente.

 

 

 

Ibn Gabirol, Preghiera Tu sei luce

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Tu sei luce

e ti vedranno gli occhi di un’anima pura;

ma resterai nascosto agli occhi

che son velati dalla nube del peccato.

Tu sei luce invisibile in questo mondo visibile,

e luce visibile al mondo che è invisibile.

 

 

 

Ibn Gabirol, da La corona regale

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Tu sei il vivente,

 

e chi saprà il tuo segreto

godrà di eterne delizie,

e mangerà e vivrà per sempre.

 

 

 

Colui che mantiene la promessa (preghiera musulmana)

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Tu sei colui che sempre mantiene

la promessa

 

 

 

Abu̅ Al-Qa̅sim Al-Junayd, Ora so, Signore

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Al mio profondo sguardo

un terrore vertiginoso mi sottrae il tuo viso,

ma nella meravigliosa grazia dell’estasi

sento il tuo contatto nell’intimo del cuore.

 

 

 

Mahmud Shabastri, Il Giardino Segreto

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Giunge al segreto dell’unità

l’uomo che non ha perso tempo nelle tappe sulla strada.

Il tuo essere non è altro che spine ed erbacce,

ripuliscile tutte da te stesso.

Và a spazzare la camera del tuo cuore,

preparala a essere la dimora dell’Amato.

Quando te ne sarai andato, Egli vi entrerà,

in te, vuoto di te stesso, Egli mostrerà la Sua bellezza.

 

 

 

La scala per salire in Paradiso

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Esistono mille scale per salire in Paradiso

Novecentonovantanove sono per le persone intelligenti

Una è per tutti gli altri

(detto attribuito al Profeta)

 

 

 

Con i monti e con le pietre ti chiamo (Yunus Emre)

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Con i monti e con le pietre ti chiamo, Signore, con gli uccelli del mattino ti chiamo, Signore, con il ghiozzo e con la gazzella della sabbia sempre soltanto come derviscio ti chiamo, Signore, con Gesù nelle sfere, con Mosè sul monte con lo scettro nella mano ti chiamo, Signore, col dolore di Giobbe, con le lacrime di Giacobbe, con l’amato Maometto ti chiamo, Signore, sentendo il nervo della vita restai lontano dalla vita, a piedi scalzi a capo scoperto ti chiamo, Signore, lingua di Yunus, lingua di colomba, lingua d’usignolo, come servo mosso dall’amore ti chiamo, Signore.

 

 

 

Yunus Emre, da La ricchezza non mi interessa

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Posseduto dallo spirito fuggirò nel deserto;

giorno e notte, sei tu la mia preoccupazione

è di te che ho bisogno.

 

L’inganno di se stessi (Hazrat Inyat Khan)

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Se inganni te stesso, anche gli altri ti inganneranno

 

 

L’unico Maestro (Hazrat Inyat Khan)

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Secondo la comprensione ascetica non vi è che un unico maestro, e cioè Dio. Nessun uomo può essere il maestro di un altro: tutto quel che può fare per lui consiste nel trasmettergli le proprie esperienze per aiutarlo sul suo cammino. Chi conosce una strada, può dire ad un altro se è quella che conduce al luogo desiderato. […] Qui non si insegna nulla: si mostra soltanto all'uomo come deve imparare da Dio. E come si fa ad impararla? Chiudendo al mondo esterno le nostre orecchie, che di nostro teniamo aperte verso di esso, e rivolgendole all'interno, verso il cuore: allora si comincia ad udire le parole interiori. Se vogliamo definire la azione, possiamo dire che è anche un atteggiamento: il giusto atteggiamento verso Dio.

 

 

Il passato, il futuro e il presente (Hazrat Inyat Khan)

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L'uomo si lambicca il cervello sul suo passato e sul suo futuro; come sarebbe meravigliosa la sua vita se vedesse chiaramente il presente.

 

 

Le parole del Maestro ad Almitra (Khalil Gibran)

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Allora parlò nuovamente Almitra, e dsise: E che cosa ci dici del matrimonio, Maestro?

Ed egli rispose dicendo:

Insieme siete nati, e insieme sarete per sempre.

Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni: sarete insieme, sì, anche nella silenziosa memoria di Dio.

Ma lasciate spazio nel vostro essere insieme, lasciate che i venti dei cieli danzino fra voi.

Amatevi l'un l'altro, ma non fate dell'amore una catena.

Sia esso piuttosto un mare ondoso tra le rive delle vostre anime.

Riempitevi le coppe a vicenda, ma non bevete da una sola coppa.

Datevi pane l'un l'altro, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.

Cantate e danzate assieme e siate lieti, ma ognuno di voi sia solo, come sono sole le corde del liuto, benchè vibrino della stessa musica.

Date il vostro cuore, ma non datelo in custodia all'altro, perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.

E state affiancati, ma non troppo vicini: perché le colonne del tempio si ergono separate e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.

 

 

L’amicizia (Khalil Gibran)

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Se vi separate dall'amico, non affligetevi; perché in sua assenza può divenirvi chiaro ciò che più amate in lui, così come lo scalatore vede più chiaramente il monte dalla pianura. E non via sia nell'amiciza altro scopo che l'approfondimento dello spirito, perché l'amore che non cerca soltanto il dischiudersi del proprio mistero, non è amore, ma una rete gettata; e solo ciò che è inutile vi resta preso. Il meglio di ogni cosa sia per il vostro amico.

 

 

Lo splendore di Dio (Maulana Gialal ad-Din Rumi)

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Come possono le fonti zampillare, chiare come vetro?

Come parla la rosa in segreto col giardino?

Come si unisce il gelsomino alla tenera viola?

Come può il platano aprire le sue mani?

Come può un albero stare saldo a capo alzato?

Come possono i boccioli, in primavera, allargare così ampiamente il loro mantello?

Come può la guancia del tulipano ardere di sangue, e la rosa trarre oro dalla sua borsa?

Come può l’usignolo sentire il profumo della rosa e la colomba chiamare “Dove? Dove?”.

Come può questa terra mostrare il suo segreto e fare del giardino un altro cielo?

Da dove ricevono tutti tanto splendore?

Da lui, che è misericordioso, compassionevole e potente.

 

 

La voce dell’Amore (Khalil Gibran)

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Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo, anche se le sue vie sono dure e ripide.

E quando le sue ali vi avvolgeranno, arrendetevi, anche se la spada nascosta tra le penne    può ferirvi.

E quando vi parla, credete in lui, anche se la sua voce può disperdere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Perché, come vi incorona, così l’amore ci crocifiggerà, e come vi fa crescere, così vi poterà.

Come sale alla vostra cima e carezza i rami più teneri, che tremano nel sole, così scenderà alle vostre radici e scuoterà la loro presa nella terra.

 

 

L’amore mistico (Hazrat Inyat Khan)

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L’amore per una persona , per quanta profondità possa raggiungere, è limitato. La perfezione dell’amore sta nel non avere limiti: l’amore ha in sé il desiderio di espandersi, dall’atomo all’intero universo, dal singolo essere umano sulla terra a Dio.

Anche se l’amre per un essere umano è incompleto, è tuttavia necessario cominciare da lì: un uomo non potrà mai dire “io amo Dio”, se non ama il suo prossimo. Ma l’amore diviene perfetto quando ha raggiunto il suo culmine in Dio.